BOLOGNA – FIORENTINA = 1 – 0
Prima o poi doveva accadere.
La Fiorentina, dopo otto vittorie consecutive e dieci risultati utili, cade a Bologna con il minimo scarto al termine di una partita che i padroni di casa hanno meritato di vincere per come hanno interpretato la ripresa. Se infatti i viola hanno disputato un primo tempo molto buono, nei secondi 45 minuti di gioco sono letteralmente spariti dal campo senza riuscire mai a limitare le scorribande rossoblù né a trovare le contromisure. La domenica viola era cominciata nel peggiore dei modi con la terribile notizia della scomparsa della mamma del tecnico Raffaele Palladino al quale esprimo le mie più sentite e sincere condoglianze. Dopo il terribile incidente di Bove, adesso anche la morte ha colpito il gruppo squadra: sarà necessario provare a resettare nuovamente il dolore per ripartire nel migliore dei modi in vista del rush finale in Conference League ed in campionato con gli impegni contro Udinese, Juventus e Napoli.
Come dicevamo, i viola sono partiti compatti e concentrati con una formazione molto offensiva che però non mi ha convinto per più di un motivo. Palladino ha scelto di mantenere il 4-2-3-1 impiegando Beltran alto a sinistra e Gudmundsson dietro a Kean ma questo schieramento ha mostrato molte criticità. Innanzitutto Beltran a sinistra è rimasto spesso fuori dal fulcro del gioco limitando di molto la sua pericolosità sia in fatto di assist che di tiro in porta. Il centrocampo inoltre, ha subìto numerose imbucate importanti perché la Fiorentina aveva quasi sempre i quattro giocatori offensivi oltre la linea della palla accompagnati da Adli e talvolta da Dodo’; la contemporanea presenza di così tanti calciatori offensivi ha spesso sguarnito il centrocampo che ha giocato tutta la partita in inferiorità numerica, ma la criticità maggiore si è palesata una volta che la Fiorentina si è trovata sotto nel punteggio. Costretta a rimontare, la squadra di Palladino non aveva praticamente nessuna freccia al proprio arco per poter ribaltare il risultato se non Sottil che anche stavolta non ha demeritato. Ikone’ e Kouame’ hanno giocato la loro solita partita inutile, mentre Richardson ha mostrato segni di crescita sia in presenza offensiva che in personalità. Credo sia giunto il momento di passare ad un centrocampo a tre soprattutto se Colpani continua ad essere questo: la soluzione con Beltran e Gudmundsson dietro Kean potrebbe permettere all’attaccante di sentirsi meno solo e di essere servito meglio (se lo merita davvero visto l’impegno mostruoso che ci ha messo anche in questa gara).
La sconfitta potrebbe dunque rivelarsi positiva se analizzata in modo giusto perché ha mostrato i diversi problemi che stanno sorgendo. Innanzitutto Adli è un giocatore che, quando si alza il livello agonistico della contesa, tende a sparire completamente dal campo: aiutarlo con l’inserimento di un centrocampista in più potrebbe essere la soluzione. Inizia poi a destare un po’ di preoccupazione anche la condizione fisica. Sono ormai almeno due settimane che i viola calano vistosamente nei secondi tempi ed alcuni calciatori hanno la spia della riserva accesa: detto di Adli, anche Gosens e Cataldi sembrano appannati, mentre Colpani non ha ancora fatto un cambio di passo in tutta la stagione!!
Chiudo parlando di un arbitraggio a tratti scandaloso. Giusto fare giocare il più possibile, ingiusto fare picchiare dall’inizio alla fine. Giusto non dare i rigorini, ingiusto chiudere gli occhi su due penalty solari come quelli su Gudmundsson (perché nessuno lo ha detto ma la trattenuta di Pobega su Gudmundsson continua in area di rigore ed il regolamento, come si può leggere qui sotto, parla chiaro).

Altre volte ci è andata bene (ad esempio per me è discutibile il rigore assegnatoci contro la Lazio), ma stavolta Fabbri ci ha decisamente penalizzato e con lui il VAR che probabilmente a Bologna non funzionava. Peccato, l’importante è ritrovare velocemente la miglior Fiorentina provando anche il terzo modulo della stagione: visto il periodo, io andrei con l’albero di natale!
IL BUONO
- Gudmundsson: tecnicamente è di un altro livello rispetto a tutti gli altri 21 in campo. Guadagna due rigori non assegnati, accompagna sempre Kean, inventa giocate, mostra lampi di classe. Quando esce, sulla Fiorentina cala il buio.
- De Gea: risponde sempre presente nel complicato secondo tempo viola. Sia da fuori area che da vicino è reattivo e preciso oltre ad uscire con personalità. Purtroppo stavolta il marziano non basta.
- Kean: lotta come un leone, difende decine di palloni, si prepara il tiro in diverse occasioni ma non riesce a pungere come vorrebbe. Un leone in gabbia che soffre di solitudine.
IL BRUTTO
- Beltran: lotta, si sbatte, si sacrifica, ma sbaglia decisamente troppo. Dal punto di vista tecnico non riesce a pulire i palloni che arrivano dai difensori come ci ha abituati a fare. Isolato sulla fascia perde gran parte delle proprie potenzialità. Esperimento da rivedere.
- Adli: corricchia in mezzo al campo senza mai incidere. Già nel primo tempo appare avulso dal gioco ma nella ripresa, quando il Bologna mette sulle sue tracce Ferguson, viene letteralmente travolto. Sembra un giocatore di futsal.
A voi per i commenti!!
