MONZA – FIORENTINA = 2 – 1
Una prestazione per la quale la Fiorentina deve provare vergogna.
Dopo un weekend in cui tutti i risultati erano stati perfetti, i viola dovevano solamente vincere per fare un enorme salto in classifica verso la Champions League o comunque l’Europa League. Invece abbiamo assistito ad uno spettacolo indecoroso di fronte ad una squadra che aveva racimolato fino a ieri sera 10 punti in 19 gare, ad una prestazione che ci ha fatto meritare la quarta sconfitta nelle ultime 5 partite subendo altre due reti in circostanze quasi ridicole.
I viola, dopo l’esperimento della difesa a tre schierata contro il Napoli, sono tornati allo schieramento tipo sia nella disposizione tattica che negli uomini, ma l’attenzione e la prestazione degli interpreti è stata del tutto insufficiente. Tremenda poi è stata l’idea di continuare a giocare con solamente due centrocampisti anche e soprattutto per gli interpreti mandati in campo!! Due dei calciatori più lenti della serie A, gente che tocca la palla almeno tre volte prima di scaricarla, con uno dei due, ovviamente Richardson, che ancora sembra non aver nemmeno capito cosa sia il calcio italiano. Contro una compagine che aveva la bava alla bocca, che schierava in mezzo al campo due ragazzi giovani come Bondo e l’ex Bianco che dovevano solamente limitare le giocate avversarie, mister Palladino ha avuto la geniale idea di impiegare due architetti compassati senza pensare però ad aiutarli con qualcuno che avesse voglia di correre ad un ritmo più alto di quello che tengo io il martedì pomeriggio intorno allo stadio. Il masochismo della scelta di non affidarsi ad un incontrista con esperienza come Mandragora ha ancora una volta dato il fianco agli inserimenti degli avversari che si sono imbucati con disarmante facilità e velocità nella metà campo viola come era già successo sia a Torino che in casa contro il Napoli.
Se però le scelte in mezzo al campo e le conseguenti prestazioni sono state tremende, non so veramente quale termine usare per chi ha pascolato nella zona dei trequartisti: tolto un Sottil che almeno ci ha provato ed è stato l’unico a saltare l’uomo, la prova di Colpani e Gudmundsson è stata da psicoanalisi. Se ripenso alle dichiarazioni dell’ex di giornata prima della gara, non so se ridere o piangere: “devo lavorare di più, sento la fiducia da parte di tutti, questo momento passerà”…. Certo se la risalita doveva cominciare ieri sera ho paura che la camminata sarà lunga e tortuosa!! Per non parlare poi dell’uomo venuto dal freddo, l’islandese dai calzettoni abbassati, il calciatore più pagato della storia viola, cioè Gudmundsson. Io accetto tutto da un giocatore della mia squadra del cuore tranne l’assenza di voglia e gli errori di sufficienza: il gol che ha fallito ieri dopo nemmeno cinque minuti calciando una palla al volo al limite dell’area piccola direttamente nella curva del Monza è assolutamente inaccettabile. Così come è del tutto inaccettabile il numero di palloni persi, di passaggi sbagliati, di errori tecnici fatti in solamente 45 minuti di gioco a meno che non voglia pensare male. La sua prova poi, è stata talmente scarsa che al confronto suo Beltran nel secondo tempo è sembrato un pallone d’oro: rigore procurato furbescamente e segnato, un tiro ribattuto sulla linea e tante corse e sportellate…. In una gara così mediocre tocca essere contenti di un attaccante che ad oggi in 15 presenze ha fatto 3 gol di cui uno su rigore ed uno in una gara vinta 6-0 fuori casa.
Restano poi tantissimi dubbi non solamente sulla formazione iniziale di Palladino, ma anche sulla gestione della stessa: a parte il cambio Gudmundsson Beltran, le altre sostituzioni sono state fatte al minuto 64!!! Il tecnico viola fino ad oggi aveva sempre dimostrato un’ottima capacità di lettura delle gare con sostituzioni azzeccate al momento giusto e con una gestione del gruppo sensata. Spesso abbiamo sottolineato come Palladino fosse un tecnico che non dava un gioco riconoscibile alla squadra, ma aveva la capacità di far andare i calciatori oltre i propri limiti proprio perché li metteva nelle migliori condizioni per esprimersi. Se tutto questo non c’è più, che razza di allenatore abbiamo in panchina?
E della condizione fisica ne vogliamo parlare? Lo staff viola ha concesso a più riprese all’inizio di stagione giorni liberi ai calciatori per ricaricare le pile, mentre la scorsa settimana, per la prima volta dalla preparazione estiva, la squadra è stata chiamata a doppie sedute giornaliere….come mai proprio adesso? I dati fisici dei calciatori sono stati finalmente guardati per bene? La Fiorentina è fisicamente in panne da settimane!!
Ma se sul campo abbiamo assistito ad uno spettacolo orrendo, ciò che è accaduto dopo la fine della gara credo sia ancora più grave. Le solite parole a caldo di Palladino, la sfuriata di Pradè che ha invece confermato ciò che si vociferava da settimane, cioè che nel gruppo c’è chi è scontento e non rema nella direzione giusta. Tutto chiaro? Tutto perfetto? Parole scolpite nella pietra? Nemmeno per idea!!! Il buon Palladino, a quel punto, in conferenza stampa contraddice il direttore sportivo dicendo che non ci sono problemi, che il gruppo funziona, che Pradè deve pensare al mercato visto che alla squadra pensa l’allenatore. Peccato che praticamente in contemporanea Ranieri, il capitano (chissà poi perché) della Fiorentina dica testualmente ”Non siamo compatti, non siamo uniti, adesso non si corre più per il compagno come accadeva prima”. Serve altro?
Una maionese impazzita (in onore del mio grande amico e portierone Masi) dalla quale sarà difficile venire fuori senza che qualcuno debba fare dolorosi passi indietro….
E se fosse il momento di decisioni radicali?
