Fiorentina: Analisi della Sconfitta a San Siro

Un grande rimpianto per più motivi.

Dopo la bellissima vittoria di giovedì conquistata con una squadra in emergenza e senza tanti titolari e rinforzi del mercato, la Fiorentina cade a San Siro in una gara da analizzare senza addossare alla sciagurata direzione arbitrale di La Penna tutte le responsabilità. L’incredibile errore commesso da arbitro e guardalinee in occasione del cross di Bastoni è ai livelli del gol non concesso a Muntari nel famoso Milan Juventus di alcuni anni fa, ma anche Palladino ci ha messo del suo! Giusto per chiudere la questione arbitrale (perché non voglio parlare di un allenatore come Simone Inzaghi che ha passato più tempo ad insultare la panchina viola che a pensare ai propri giocatori), faccio mia la proposta di Bomber Siiimo: perché non tornare ai guardalinee di società come nelle categorie giovanili e dilettantistiche? Si risparmierebbero diversi soldi e soprattutto si avrebbero più arbitri! Ormai i collaboratori devono solamente alzare la bandierina quando la palla oltrepassa la linea laterale (perché abbiamo visto che quella di fondo probabilmente non è di loro pertinenza), quindi può farlo chiunque…. non trovate?

Chiusa la polemica arbitrale, sorvolo volutamente sui commenti dell’ex arbitro (non certo tra i migliori) Marelli che si è inventato qualunque cosa per raccontarci che il rigore per la Fiorentina non c’era, parliamo finalmente di calcio. Palladino ha deciso di premiare gli interpreti dell’impresa di giovedì ed ha ricalcato fedelmente la formazione (eccetto lo squalificato Comuzzo rimpiazzato da un discreto Moreno) e l’atteggiamento della partita vinta solo 4 giorni fa. Peccato che non avesse fatto i conti con un’Inter che ha giocato una gara completamente diversa per atteggiamento, intensità, verticalità, movimento senza palla. Ero l’unico ad attendermi una squadra nerazzurra trasformata rispetto a giovedì? Non credo sinceramente ed allora perché questa scelta? Il mister ieri sera ha detto che voleva premiare i calciatori che tanto bene avevano fatto nella gara precedente ma nella storia quante volte questo atteggiamento ha avuto successo? Ricordate i Mondiali del 1986 con Bearzot Commissario Tecnico? E quelli del 2010 con Lippi oppure le qualificazioni mondiali dell’Italia di Mancini dopo il trionfo di Wembley? Chi è nel calcio da una vita dovrebbe sapere che replicare e ricalcare una partita è matematicamente impossibile perché il calcio è uno sport di situazione! Ed allora perché provarci ieri sera contro un’Inter che aveva la grandissima occasione di avvicinare il Napoli in vetta alla classifica?

Detto della formazione, non possiamo però tacere in merito all’atteggiamento della Fiorentina. La squadra è apparsa troppo rinunciataria, annichilita certamente dalla forza dell’avversario ma anche senza idee e voglia di far ripartire l’azione anche in quelle poche occasioni in cui ne avrebbe avuto l’opportunità. Contro un’Inter che andava al doppio della velocità, Richardson e Parisi sono stati spazzati via ed anche Dodò e Beltran hanno perso ogni scontro diretto. Se l’errore nella formazione e nell’atteggiamento iniziale poteva essere scusato, l’assenza di cambi alla fine della prima frazione è invece imperdonabile. Considerando soprattutto la fortuna di aver pareggiato la contesa senza aver mai tirato nello specchio della porta per un tempo intero!

Mancandoci fisicità in mezzo al campo e sugli esterni, perché non cambiare subito Parisi, tra l’altro ammonito, con Folorunsho in modo da sfruttare anche la sua altezza per le ripartenze verticali? E perché non inserire fin dal primo minuto il recuperato Cataldi al posto dell’evanescente Richardson? E’ indubbio che, quando sono entrati i due nuovi centrocampisti, accompagnati successivamente dai nuovi acquisti Fagioli e Zaniolo, la Fiorentina è apparsa trasformata. L’Inter era calata, ma il gioco sgorgava in tutt’altro modo: giocate in verticale, passaggi di prima, sfrontatezza nel giocarsi l’uno contro uno, punizioni guadagnate. Questa è certamente la miglior notizia della serata, quella di una Fiorentina che è sembrata finalmente essere in possesso di quella qualità necessaria a giocarsela con tutti ed a trovare il gesto tecnico per vincere anche le partite più complicate.

Se di errori si deve parlare però non possiamo ricordare solamente quelli di terna arbitrale e tecnico ma dobbiamo analizzare anche quelli dei singoli. De Gea ad esempio, che fino ad oggi è stato uno dei migliori calciatori della rosa, ieri sera è sembrato completamente fuori fase: già sulla prima rete subìta la sua reattività ha lasciato a desiderare, ma sul gol di Arnautovic ha fatto molto peggio. Il cross di Carlos Augusto era lento, leggibilissimo ed è caduto addirittura dentro l’area di rigore. Perché non uscire? Perché non provarci nemmeno? La grandezza dei leaders però, spesso la si nota negli errori ed allora il nostro meraviglioso David (se non lo avete notato fateci caso) si gira verso Gosens e si autoaccusa subito dell’errore prendendosi la responsabilità anziché scaricarla su compagni o arbitri. Chapeau David!

Oltre a De Gea, anche Beltran, dopo alcune prove maestose, ha giocato una partita trasparente: saltato fisso in mezzo al campo, incapace di recuperare palloni, ha perso ogni scontro diretto con gli avversari fino alla giusta (e tardiva sostituzione). Ma se alcuni viola hanno deluso, un bagliore di luce è invece venuto dai nuovi, primi fra tutti Zaniolo e Fagioli. L’ex Roma ha dimostrato fin da subito la sfrontatezza, la voglia di saltare l’uomo, l’ansia di riscatto dopo un periodo buio. Fagioli invece, ha preso in mano le redini del gioco con lanci illuminanti, buone chiusure e grande personalità. Con questi due in campo sono convinto che ci divertiremo….

Ed ora la Fiorentina ha davanti tre gare abbordabili per restare attaccata alla zona valida per l’Europa che conta: contro il Como saremo senza Kean, ma scommettiamo che Zaniolo non farà rimpiangere Kouamé? Si lo so che ci vuole poco ma io sono uno che si accontenta…..