Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – REAL BETIS = 2 – 2  

Una delusione tremenda.

Una serata che ricorderemo a lungo e non solamente per l’eliminazione dalla possibile terza finale consecutiva. La Fiorentina di Palladino infatti, ha giocato un’altra partita insipida, senza ritmo, senza qualità, senza uno straccio di gioco. Anche stavolta i viola sono stati tenuti in piedi unicamente dalle situazioni di palla inattiva e dalle prestazioni personali di alcuni calciatori oggettivamente di un’altra categoria rispetto agli altri, come Gosens e De Gea. Se il portiere spagnolo ha avuto un’indecisione sul primo gol del Betis, il terzino tedesco è stato protagonista di una prestazione clamorosa non solamente per i gol fatti ma anche per l’attenzione difensiva maniacale, il dominio fisico, la capacità di avere sempre una parola per tutti. Solamente mister Palladino poteva avere l’idea di sostituirlo, ma del resto la gestione tecnica della semifinale di ritorno lascia e lascerà tantissimi interrogativi senza risposta.

La Fiorentina è infatti riuscita a giocare 210 minuti nelle due gare senza darci l’opportunità di sapere quanto bravo sia il portiere del Betis: sia a Siviglia che ieri sera infatti, i viola non hanno creato uno straccio di occasione da rete con palla in movimento, non una verticalizzazione su Kean né un inserimento di un centrocampista da dietro. Se pensiamo che sia nella gara di andata che in quella di ritorno De Gea è stato uno dei migliori in campo con parate oggettivamente straordinarie, possiamo senza dubbio dire che il Betis è passato in modo meritato. Gli andalusi poi, in entrambi i confronti, hanno avuto risorse importanti dalla panchina al contrario dei viola. Le parole di Palladino nel post gara aprono indiscutibilmente una crepa tra il tecnico ed i calciatori che sono subentrati, ma anche le letture dell’ex tecnico del Monza sono state piuttosto cervellotiche: sguarnire completamente il centrocampo continuando ad incaponirsi con la difesa a 3 (abbiamo finito con Mandragora centrale dietro!!!) sembra più un atto di fede che una reale necessità della squadra. Il cambio di Gosens, l’inserimento di Colpani, la defenestrazione quasi completa di Folorunsho…. Quante cose ci sarebbero da chiedere al tecnico viola!!

Fresco di rinnovo di contratto fino al 2027, Palladino non è ancora riuscito a dare un’identità di gioco ad una squadra che, senza Cataldi, non ha un riferimento in mezzo al campo. Se poi il suo sostituto naturale Adli viene messo a uomo su Isco allora di cosa parliamo? Per un lavoro del genere perché non Folorunsho appunto? E poi le sostituzioni: Gosens in questa squadra deve giocare anche su una gamba sola, soprattutto quando hai Dodò appena tornato dall’operazione di appendicite. E’ vero che alcuni calciatori titolari ed altri subentrati non sono stati all’altezza, ma siamo sicuri di averli messi nella migliore condizione per esprimersi? Gudmundsson ad esempio, siamo certi che si esprima bene facendo la mezz’ala a tutto campo? Se i miei centrocampisti li schiero a uomo sugli avversari e non ho un regista tra i difensori che faccia ripartire l’azione, l’islandese è costretto a tornare nella nostra metà campo per avere il pallone ed allora chi rimane vicino a Kean? Cosa me ne faccio poi di Gudmundsson nella mia area di rigore se è l’unico che con il tiro in porta da fuori riesce a trovare lo specchio?

Per non parlare poi del messaggio che la società ha dato con il rinnovo di Palladino il giorno prima della semifinale di ritorno! Avrei capito lo avessero firmato nel momento di massima difficoltà della squadra oppure a fine stagione, ma il giorno prima della gara col Betis e con un piazzamento europeo ancora tutto da conquistare attraverso il campionato mi spiegate che senso ha? Il messaggio che dai alla squadra ed alla piazza è che Palladino resta a prescindere dai risultati: vai fuori in Conference (come poi è successo)? Vabbè…. Arrivi ottavo in campionato o comunque resti fuori dalle coppe europee? Pace, ci riproveremo l’anno prossimo! Ma non si era detto che ogni anno dovevamo fare meglio di quello precedente? Un no sense ed un autogol incredibile…..

IL BUONO

  • Gosens: non c’è niente da fare, è il top player della squadra dal punto di vista tecnico, comportamentale e di leadership. Con la sua doppietta di testa tiene in vita la Fiorentina fino ai supplementari. Uno degli acquisti più azzeccati della gestione Commisso.
  • De Gea: ha una mezza indecisione sul primo gol del Betis quando prende gol sul suo palo, ma poi si erge a baluardo insostituibile. Ci pensate mai a dove saremmo senza il magnifico David?
  • Ranieri: attaccabrighe come pochi altri, ma con un cuore enorme. Nello schieramento a tre poi, ha trovato la sua giusta dimensione ed è l’unico con una qualità tecnica sufficiente per far ripartire l’azione. Una mezza indecisione sul gol decisivo del Betis, ma come di consueto è l’ultimo a mollare. Un punto fermo da cui la Fiorentina può ripartire.

IL BRUTTO

  • Palladino: serve altro oltre a ciò che ho già scritto nell’articolo? Bocciato senza appello!
  • Folorunsho: certamente la gestione che il tecnico ha di lui non lo aiuta, ma sembra non avere più nemmeno quel furore agonistico che lo ha sempre contraddistinto. Torna almeno a lottare Michael!
  • Colpani: lui è come la nebbia…. c’è ma non si vede!

A voi per i commenti!!