E’ passata poco più di una settimana dalla fine del campionato e, come di consueto, avrei dovuto cimentarmi nel bilancio della stagione viola dopo aver assegnato con mio figlio Niccolò i voti ai calciatori della Fiorentina sulla pagina Facebook ed Instagram de “Il Corner Viola”.
Già, ma tutto questo sarebbe possibile se tifassi per una squadra normale, che segue il corso degli eventi come tutte le altre: ultima giornata di campionato, bilancio dei tifosi, conferenza stampa della società, programmi per la stagione successiva nella speranza di fare meglio rispetto a quella appena trascorsa. Appunto, se la Fiorentina fosse una squadra normale magari sarebbe andata così ma a Firenze niente è mai normale, niente viaggia sui binari attesi, niente deve essere mai dato per scontato.
In poco più di 72 ore infatti, giusto per ricapitolare, la Fiorentina si è piazzata al 6° posto in classifica con 65 punti qualificandosi per l’ennesima volta alla prossima Conference League ed ha provato a festeggiare insieme ad una curva (e non solo) che si aspettava qualcosa di più. Il giorno dopo la società a ranghi riuniti ha fatto una riunione di mercato in cui Ferrari, Pradè, Goretti e Palladino hanno programmato (o forse avrebbero dovuto programmare) il prossimo mercato; un mercato ed una stagione appena terminata che è stata raccontata in una conferenza stampa in cui si è difeso il proprio operato e si è provato a rilanciare in vista della stagione 2025/2026.
Da qui in poi le prime crepe: il proprietario della Fiorentina Rocco Commisso, tra le poche cose dette, si è lanciato in una invettiva nei confronti della parte più calda della tifoseria invitandoli a non contestare più e ricordando che la maggioranza dei supporters viola stava con lui e con la dirigenza. Ora io dico….ma dopo ormai sei anni di presidenza ancora non avete capito com’è Firenze e la sua tifoseria? Ancora non avete capito che la gente ti dona anche il proprio cuore ma si aspetta che qualcosa torni indietro? E quel qualcosa non sono i trofei ma l’amore per la squadra, per la città, per i simboli. La tifoseria viola ha (secondo me) subìto perfino troppo in queste stagioni: il capocannoniere del campionato ceduto alla Juventus mentre si è in lotta per la Champions League, i migliori calciatori che prendono sempre altre strade (Torreira su tutti), lo stemma storico della società cambiato senza nemmeno pensarci per pure questioni di marketing, una politica societaria sempre attenta ai bilanci, mai al gioco del calcio. Che poi l’uscita di Commisso sulle presunte maggioranze e minoranze è praticamente la stessa che utilizzò Della Valle in passato nei confronti della tifoseria viola: ma almeno un addetto stampa che gli suggerisce come comunicare con la città non esiste? Almeno qualcuno che lo guidi nei sentimenti di Firenze non servirebbe? Certo se non si vuole mai una bandiera in società questi sono poi i risultati….. Commisso, Ferrari e Pradè sono riusciti in qualcosa che qui da noi non si vedeva da anni: sono riusciti ad unire la Curva Fiesole con il Centro Coordinamento Viola Club che rappresenta o cerca di rappresentare ormai solo i tifosi della Maratona e della Tribuna! Quante volte si è detto che Firenze è una città destinata ad essere sempre divisa tra Guelfi e Ghibellini? Ecco quando queste due parti trovano un nemico comune diventa dura per tutti!!!
Se però tutto questo non vi era sembrato abbastanza, ecco l’altra notizia clamorosa: le dimissioni di Palladino!! Vi piacerebbe sapere perché le strade del tecnico ex Monza e della Fiorentina si sono divise? Allora rassegnatevi…. non lo sapremo mai perché, come accadde con Gattuso, i viola hanno concordato la clausola di segretezza perché probabilmente qualcuno non vuole che si sappia la verità: vi sembra giusto? Vi sembra normale? Oddio il saluto di Palladino qualcosa dice, dal momento che ha citato squadra, tifoseria e Commisso: manca mica qualcuno? Al netto delle motivazioni però, resta un dato tanto incredibile quanto incontrovertibile: in un mondo in cui non si dimette più nessuno, a Firenze abbiamo visto tre tecnici dimessi in sei anni. Sempre e solo colpa degli allenatori?
Insomma, come potete vedere un disastro perfetto, anzi per alcuni (per chi non legge molto il blog parlo del sottoscritto) un disastro annunciato. Ed ora come si riparte? Da dove? E soprattutto da chi? Posto che la dirigenza rimarrà ben salda al proprio posto, adesso la Fiorentina deve urgentemente scegliere il proprio allenatore visto che anche stavolta il treno Maurizio Sarri non si è voluto nemmeno provare a conoscerlo (effettivamente un allenatore che avrebbe fatto far pace con la piazza, che è toscano verace, che ha una famiglia tifosa viola a che serve in queste condizioni??).
Io credo che Commisso abbia adesso due sole strade davanti se non vuole andare a schiantarsi contro la feroce contestazione della città:
- Prendere un tecnico esperto, navigato, che sappia comunicare sia con la squadra che con la piazza, che conosca gli umori dei fiorentini e sia capace di normalizzare la situazione gestendo con maestria l’incendio: avrete già capito che penso a Stefano Pioli;
- Prendere un allenatore che sappia far giocare alla squadra un bel calcio, che sappia coinvolgere la piazza, che sappia usare i mezzi di comunicazione di oggi e sappia dare una visione di futuro alla squadra ed alla tifoseria. Ricordate quando arrivò Vincenzo Italiano? A Firenze c’erano solo macerie, contestazioni striscianti, giocatori da rivitalizzare. Oggi la base dei calciatori è buona, si giocano le coppe europee e ci sono alcuni leaders come De Gea e Gosens: ci vorrebbe un allenatore che restituisca entusiasmo, che dia alla squadra un’impronta tale da farla giocare nello stesso modo in casa e fuori, una squadra che non si rintani in difesa ad aspettare l’errore dell’altro ma giochi sempre per vincere. Un nome c’è: è toscano, ha fatto la gavetta, ha perso un campionato incredibile in Olanda ma ha riportato l’Ajax in Champions League dopo una vita: Francesco Farioli è tutto questo e molto di più, per me l’opzione migliore.
Terze vie alla De Rossi, Gilardino o Tedesco non mi convincerebbero e probabilmente non avrebbero la forza di affrontare un inizio di stagione traballante rischiando di far sprofondare la Fiorentina in anni bui. Di Thiago Motta non parlo nemmeno.
E voi cosa ne pensate?
