FIORENTINA – HELLAS VERONA = 3 – 1
Una Fiorentina da impazzire!
Dopo la sconfitta di Cipro, la squadra di Raffaele Palladino torna alla vittoria grazie ad un Kean mostruoso e raccoglie il sesto successo consecutivo in campionato ergendosi al secondo posto in classifica seppur in coabitazione con altre compagini. I viola hanno vinto contro un Verona che, pur non avendo mai mollato fisicamente e psicologicamente, non è quasi mai riuscito a mettere in pericolo la porta di De Gea. Il portiere spagnolo infatti, battuto solamente da un bellissimo tiro di Serdar, ha vissuto un pomeriggio tutto sommato tranquillo all’interno del quale ha avuto anche la capacità di servire sul piatto d’argento un assist a Gabriel Omar Kean. Si, avete letto bene, non Moise ma Gabriel Omar…. Dopo tanti anni di stadio e di partite viste in casa ed in trasferta, ieri pomeriggio al Franchi ho visto la cosa più simile a Batistuta da quando il Re Leone decise di andare a Roma a festeggiare il Giubileo. Nella tripletta realizzata con il Verona infatti, si è ammirato il movimento in verticale alle spalle della difesa avversaria premiato da un passaggio filtrante di un vero numero 10 (oggi Beltran ieri Rui Costa), il gol di potenza su palla inattiva con la palla messa in porta con una zampata da opportunista, ma soprattutto grazie a De Gea e Kean abbiamo rivissuto il Ciribè (come lo chiamava Mario Ciuffi, indimenticabile tifoso viola). Rilancio lungo del portiere (allora Francesco Toldo) direttamente sull’attaccante che controlla la palla e si gioca l’uno contro uno con il malcapitato difensore: dribbling e tiro di potenza per chiudere la partita e portarsi a casa il pallone. Uno spettacolo!!!
Oltre alle individualità indubbiamente importanti scovate dal D.S. Pradè, possiamo ormai dire che la trasformazione della Fiorentina dal calcio di Vincenzo Italiano a quello di Raffaele Palladino si è definitivamente compiuta. Il manifesto della nuova idea di calcio viola è il primo gol: la squadra si difende più bassa cercando di intasare tutte le linee di passaggio (grandi passi in avanti in questo senso si sono visti anche nella prestazione difensiva di Sottil oltre a quella di Colpani), recupero della palla nella propria metà campo (anziché andare ad attaccare la palla altissimi), primo passaggio in uscita in verticale a cercare un attaccante come Beltran che a quel punto ha lo spazio ed il tempo per girarsi ed attaccare la porta avversaria. Da lì in poi si cerca la profondità anziché l’ampiezza, il movimento dell’attaccante: nuovo passaggio in verticale e gol. Certamente la qualità aiuta, ma anche la ricerca continua della verticalità anziché dell’ampiezza permette di avvicinarsi più velocemente alla porta offrendo la possibilità agli attaccanti di giocare faccia alla porta e di avere più facilmente un vantaggio rispetto ai difensori.
Dal punto di vista della prestazione non è stata certamente la miglior Fiorentina. Senza Cataldi, con la necessità dunque di portare Bove in mezzo al campo, i viola hanno un solo ideatore di gioco (Adli) e necessariamente meno alternative in fase di possesso palla. Oltre a ciò, i ragazzi di Palladino hanno dimostrato che in alcuni interpreti la spia della riserva si è ormai accesa e dunque la sosta arriva al momento giusto. A differenza del break precedente, diversi Commissari Tecnici si sono però accorti dei viola e sarà quindi più difficile per Palladino lavorare sui meccanismi di squadra. La speranza è che nessuno torni infortunato e che, nel frattempo, i due acquisti più cari della campagna estiva riescano a rimettersi al pari dei propri compagni in modo da avere nuove frecce al nostro arco. Se al momento sia Beltran che la coppia Comuzzo Ranieri non hanno sbagliato un colpo, resta comunque necessario avere una rosa più ampia per continuare ad inseguire un sogno impensabile fino a poche settimane fa. Se alla ripresa in quel di Como, fossimo nuovamente in grado di poter contare sulle doti di Gudmundsson e Pongracic oltreché su quelle di Cataldi, Palladino potrebbe fare delle rotazioni anche in base anche alle energie a disposizione e non solamente in base all’avversario da affrontare.
Godiamoci la sosta e la classifica del momento, al resto penseremo poi!!
IL BUONO
- Kean: semplicemente inarrestabile. Segna di potenza, d’astuzia, di forza. Finalmente il BOMBER!!
- Beltran: il modo in cui ribalta l’azione per servire Kean in occasione del primo gol è da grande giocatore. Finalmente impiegato nel suo ruolo, è a tratti imprendibile ed aiuta anche tantissimo la squadra. Adesso ammiriamo il vero Lucas!
- La coppia Comuzzo – Ranieri: ciò che mi piace sempre di più è che i due prodotti del settore giovanile viola non solamente sfoggiano grandi prestazioni personali, ma si muovono con una sincronia quasi perfetta. Quando uno scappa l’altro affronta, quando uno temporeggia l’altro si allunga. Uno dei segreti della rincorsa viola.
IL BRUTTO
- La benzina: nelle ultime gare, da quelle di Genova e Torino a quella di ieri, alcuni interpreti sembrano in riserva. Bove ed Adli ad esempio, appaiono appannati e mancano di quell’aggressività che aveva contraddistinto le loro prove fino ad una ventina di giorni fa. Lo stesso Colpani, dopo alcune partite incoraggianti ieri è sembrato appannato così come Dodò. Insomma questa sosta potrebbe essere l’occasione perfetta per fare il pieno in vista dello sprint fino a Natale!
A voi per i commenti!!
