Fratellanza

Nella storia di questo blog il nuovo anno è sempre stato salutato da una filastrocca talvolta politica, talvolta satirica, ma che comunque fotografasse le cose più importanti che erano successe nei 12 mesi appena trascorsi. Stavolta però, ho deciso di fare una cosa diversa perché il 2023 è stato un anno che in realtà non è durato 365 giorni, ma almeno 10 volte tanto.

Si sta chiudendo un periodo molto probante che mi ha messo davanti a tante nuove sfide, professionali e personali, regalandomi alcune soddisfazioni ed altrettante delusioni. Senza dubbio però il fatto che mi ha segnato è stato “l’incidente” di cui è stato vittima un amico fraterno, il grande Simo, che da più di due mesi sta lottando in una corsia di ospedale per tornare a poter fare la vita di prima. Tutto ad un tratto la sensazione di freddo nelle ossa, lo smarrimento, la paura di perdere una persona che ha sempre fatto parte della tua vita ha iniziato ad offuscare il mio cervello. Paura ed ansia che ci hanno attanagliato fin dai primi momenti ma che si sono piano piano diradate grazie alla fratellanza (concetto ben differente da quello di amicizia) che ha legato me, lui ed altri pochissimi fratelli permettendoci di andare avanti e di seguirlo minuto dopo minuto, ora dopo ora, fin da quella maledetta notte. Rileggendo adesso questi lunghi mesi però, mi sono chiesto: quante persone hanno la fortuna di avere una rete di amicizie così forti che riescono a sostenerti anche nei momenti più bui, quelli in cui ti potresti sentire perso?

Ecco perché penso che il 2024 debba essere l’anno buono per invertire la tendenza di una società che diventa sempre più individualista, che ha come unico obiettivo quello di vincere, di primeggiare, di arricchirsi, invece che voler condividere esperienze, gioie, dolori. Ciò che è accaduto nel mio 2023 mi ha fatto capire ancora meglio quanto possa essere terribile dover affrontare da soli problemi di salute, economici, familiari: ecco perché mi sento di sponsorizzare il libro “Calcio – Invenzione Infinita” scritto a quattro mani da Marco Viani e Sandro Picchi, che oltre ad essere una vera e propria enciclopedia dello sport più bello del mondo, ha uno scopo esclusivamente benefico. L’intero ricavato sarà infatti devoluto a progetti sociali e di inclusione per le persone meno fortunate e più bisognose che senza il nostro aiuto potrebbero non farcela. So che il costo, pari ad 80 euro, spaventa ma, essendo parte dell’associazione “Firenze Con Te” di cui Marco è il Presidente, vi assicuro che tutti i soldi andranno davvero a chi ha bisogno.

Ecco i recapiti per acquistare il libro o per tesserarvi con l’associazione: potrebbe essere un ottimo modo per iniziare alla grande il 2024!

Info sul sito www.firenzeconte.org ; numero telefono: 055602382 oppure 3494934328; indirizzo mail: firenzeconte@gmail.com.

Buon anno a tutti voi!

Appunti sparsi dal mondo della scuola (parte 6)

Sarà la vicinanza del Natale, sarà che il tempo trascorso dall’ultima riunione ha portato consiglio, ma stavolta le problematiche relative al nostro istituto sono state trattate con maggiore serenità e spirito di collaborazione.

In questo modo è stato possibile iniziare la discussione in merito al nuovo regolamento dell’istituto comprensivo (obiettivo che ci eravamo posti all’inizio del nostro mandato) e nel contempo approvare diversi progetti che arricchiranno la nostra offerta formativa. Ecco allora che, oltre alla collaborazione con studenti universitari per combattere la dispersione scolastica di cui avevo già parlato nello scorso articolo, abbiamo approvato un ottimo accordo di collaborazione per la certificazione di corsi di lingua inglese (nella scuola secondario di primo grado) che possano aiutare i nostri ragazzi ad aumentare le proprie competenze, aspetto fondamentale e decisivo per la prossima scelta delle scuole superiori e per il futuro inserimento nel mondo del lavoro. Oltre a questo progetto, è stata approvata anche la collaborazione multidisciplinare con un altro istituto, il piano dei viaggi di istruzione dell’intero comprensivo e la lectio brevis dell’ultimo giorno di scuola, stavolta senza defezioni o polemiche.

Non solo, come da noi rappresentanti richiesto più volte, siamo finalmente riusciti ad avere la rendicontazione dei versamenti del cosiddetto contributo volontario e quello del suo (assolutamente insufficiente) utilizzo negli ultimi anni. Mentre alcuni plessi hanno già impiegato, o progettato di impiegare, la quasi totalità della somma, altri sono ancora indietro sia nella spesa che nella programmazione. Questo resta un neo importante sia perché l’offerta formativa potrebbe essere più ampia con l’impiego di queste risorse, sia perché è sempre più difficile andare a chiedere ai genitori di versare il contributo senza avere una rendicontazione di come vengono impiegati quei soldi! Il PNRR anche in questo caso ci è venuto in soccorso poiché la gran parte dei soldi non ancora spesi saranno veicolati a completamento dei progetti che sono stati finanziati dai soldi europei. E’ grazie ad essi che riusciremo ad avere in ogni plesso aule multimediali che facilitino l’apprendimento di tutte le materie venendo incontro alle esigenze di ogni alunno senza lasciare indietro quelli in difficoltà: in un istituto comprensivo così grande come il nostro però, i fondi non erano sufficienti per portare a termine i progetti ed allora l’avanzo del contributo volontario ci permetterà di impiegare le risorse nei capitoli di spesa che il PNRR non prevedeva. L’utilizzo combinato dei due fondi renderà certamente il nostro istituto comprensivo più accogliente ed inclusivo. Inoltre le insegnanti hanno anche deciso che una parte di questo contributo volontario verrà utilizzato per l’ampliamento dell’offerta formativa mediante la collaborazione con professionisti ed associazioni esterne: un altro dei punti che ci eravamo prefissati come rappresentanti all’inizio del mandato!

A proposito dei rapporti che il consiglio di istituto vuole costruire sulla base del dialogo e del confronto abbiamo poi deciso, grazie anche all’assenso del Dirigente Scolastico, di mettere in campo due iniziative a cui teniamo particolarmente: innanzitutto già dallo scorso appuntamento inviamo a tutti i rappresentanti di classe, affinché lo diffondano agli altri genitori, un resoconto dell’ultima riunione per far conoscere ciò che facciamo e decidiamo, poi abbiamo voluto tenere una riunione con tutti i rappresentanti appena eletti. L’appuntamento si è tenuto in un ottimo clima di dialogo e collaborazione ed è servito soprattutto a far capire quali siano gli ambiti di azione del consiglio di istituto ed i canali di comunicazione da utilizzare per rapportarsi con la scuola. Infine eccoci alla nota dolente della scorsa riunione, quella della variazione di orario di un plesso: dopo un confronto lungo e faticoso, siamo finalmente riusciti ad arrivare ad un punto di incontro tra le varie esigenze perché finalmente i contendenti hanno capito che nella vita reale, in quella in cui le decisioni vengono condivise, ognuno deve fare un passo verso l’altro concedendo qualcosa. Ecco allora che il Dirigente Scolastico ed il Presidente del consiglio d’istituto, insieme alle insegnanti ed ai rappresentanti dei plessi non coinvolti, hanno lavorato per accorciare le differenze, mitigare le divisioni, trovare un terreno comune che ci ha permesso di arrivare all’accordo. E’ costato tempo, fatica, arrabbiature, parole: ma quanto sarebbe migliore il mondo se tutti ci mettessimo intorno ad un tavolo e discutessimo fino a trovare una soluzione condivisa?

Alla prossima!

Appunti sparsi dal mondo della scuola (parte 5)

Scrivo questo pezzo dopo alcuni giorni dall’ultima riunione del Consiglio d’Istituto perché ne sono uscito con un grandissimo amaro in bocca. Purtroppo l’anno scolastico appena iniziato si è aperto con alcune problematiche all’interno dell’istituto comprensivo che si è cercato di risolvere con aggiustamenti che, come di consueto, hanno scontentato qualcuno. Del resto, ogni volta che si prendono delle decisioni che impattano sulla vita di centinaia di persone (tra alunne, alunni, genitori, personale docente e non docente), non tutti possono esserne felici e concordi.

Avrei voluto raccontare dei progetti che il nostro istituto comprensivo ha pensato per ampliare l’offerta formativa dei propri plessi, delle idee che abbiamo condiviso per la destinazione dei fondi disponibili grazie al contributo volontario versato durante l’anno scolastico dalle famiglie, di un progetto bellissimo che partirà quest’anno e che mette a disposizione di alcuni dei nostri ragazzi della scuola secondaria di primo grado degli studenti universitari volontari per aiutarli nel proprio percorso di studi sotto tutti i punti di vista. La finalità di questo percorso è quella di combattere la piaga dell’abbandono scolastico che colpisce in misura sempre maggiore i nostri ragazzi anche nella nostra regione. Una messa in comune di saperi trasversali che non solo faciliti la compilazione dei compiti a casa, ma aiuti lo scambio di conoscenze in un’ottica di crescita da parte di tutti gli attori del progetto.

Ed invece? Ed invece stavolta abbiamo impiegato circa un’ora e mezzo delle tre che abbiamo passato in consiglio, a discutere di una questione sulla quale nemmeno abbiamo potere decisionale. Un cambio di orario, dovuto a cause indipendenti dalla volontà del Dirigente, che ha segnato un passo in avanti per alcuni ed un passo indietro per altri. Ciò che però amareggia, è aver dato credito e forza a persone che probabilmente sono state solo quelle che hanno gridato più forte. Nell’era della comunicazione compulsiva ed istantanea, spesso si rischia di scambiare una chat whatsapp o una pagina di un quotidiano locale on line con la posizione ufficiale della totalità dei genitori. Credo fermamente alla buona fede di ogni singolo rappresentante, ma credo altresì che si debba riuscire a trovare un modo per far arrivare in consiglio, e dunque davanti ai docenti ed al Dirigente, solamente problemi sentiti almeno dalla maggioranza dei genitori ed a fronte dei quali si possa realmente incidere! Non solo, ma dobbiamo essere bravi a sentire e considerare tutte le parti in causa prima di farci portatori di istanze che, se non mediate, possono irrigidire le posizioni degli altri attori che partecipano al consiglio di istituto. Dobbiamo sempre tenere in massima considerazione le difficoltà dei genitori, ma anche degli insegnanti e del personale non docente con l’unico obiettivo di avere un ambiente sereno per i nostri ragazzi che frequentano la scuola. Ecco perché ho accettato ed ho sposato fin da subito con entusiasmo la proposta di organizzare, non appena possibile, una riunione con i nuovi rappresentanti di classe appena eletti nei plessi. Sarà un’occasione fondamentale per costruire un rapporto schietto illustrando fin da subito le competenze del consiglio di istituto.

Spero sinceramente che il prossimo articolo che dedicherò al consiglio d’istituto torni a parlare di una scuola da migliorare e trasformare grazie all’apporto di tutti nell’interesse di chi a scuola è il protagonista, cioè le alunne e gli alunni.

Alla prossima!