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Tag: gite

Appunti sparsi dal mondo della scuola (parte 14)

27 febbraio 2025 lungo76Lascia un commento

Dopo un periodo in cui i miei rinnovati impegni lavorativi hanno assorbito, insieme alla famiglia, quasi tutto il mio tempo, sono finalmente riuscito a dedicare nuovamente un po’ di tempo alla scuola e ciò è coinciso con la convocazione dell’ultima giunta esecutiva e del seguente consiglio di istituto.

Nel primo appuntamento, come ogni anno, abbiamo avuto l’opportunità di visionare il bilancio consuntivo dell’istituto comprensivo e quello di previsione dell’anno successivo. Dopo che nelle precedenti due riunioni io ed il collega rappresentante dei genitori avevamo invitato il Dirigente Scolastico ad adoperarsi affinché l’avanzo venisse ridotto, stavolta siamo stati accontentati. Nel previsionale infatti, i soldi accantonati con il contributo volontario sono decisamente diminuiti grazie all’acquisto di materiale in grado di aiutare il lavoro degli insegnanti e grazie alla stipula di accordi con operatori esterni impegnati in progetti che offrano ai nostri ragazzi ulteriori opportunità di apprendimento al passo con le nuove esigenze. Ecco perché abbiamo approvato con soddisfazione, sia in giunta esecutiva che in consiglio di istituto, il programma annuale 2025 all’unanimità.  Nel contempo però, abbiamo rinnovato l’invito ad una migliore comunicazione da parte della scuola relativamente all’utilizzo del contributo volontario che le famiglie annualmente sono invitate a versare: se la rendicontazione delle spese ed i progetti che riusciamo ad offrire ai nostri ragazzi sono di dominio pubblico, è più facile anche per i rappresentanti di classe invitare i genitori a versare il contributo! E’ anche per questo che mi sono reso disponibile ad andare a parlare ai consigli di interclasse per iniziare questa opera di divulgazione nei confronti di docenti e rappresentanti.

Conclusa la parte meramente amministrativa della riunione, siamo passati alle tematiche che possono realmente cambiare la vita e l’esperienza scolastica delle nostre ragazze e ragazzi: grazie al lavoro del dirigente scolastico, del collegio dei docenti e del consiglio di istituto, abbiamo provveduto a modificare nuovamente il regolamento poiché ci era precedentemente sfuggito un particolare di fondamentale importanza. Negli ultimi anni, la scuola si è trovata spesso in difficoltà nell’accompagnamento delle bambine e bambini disabili in occasione delle uscite didattiche. Dopo un confronto serrato, siamo riusciti a trovare una formula che dia maggiore libertà al dirigente scolastico di poter chiamare anche nei giorni precedenti la partenza gli operatori delle cooperative che possano affiancare il corpo docente in un’avventura di così grande significato per tutte le nostre classi. Abbiamo cercato di snellire il più possibile la pratica di richiesta di educatori esterni in modo da facilitare quelle operazioni che la burocrazia spesso rende impossibili da effettuare in breve tempo: speriamo di aver centrato un obiettivo così importante in modo da far vivere a tutte e tutti quella meravigliosa esperienza che è l’uscita didattica, la gita con la propria classe!

La riunione si è poi conclusa con l’illustrazione da parte del dirigente scolastico delle nuove norme sulla valutazione degli apprendimenti e del comportamento…in due parole sull’ennesima riforma concernente il modo di compilare le pagelle, i voti, i giudizi. Non starò qui a disquisire in merito alla nuova giravolta effettuata da questo Ministro che è una nuova marcia indietro (o passo avanti) rispetto al Ministro precedente. Ormai non si sa più cosa troveremo nelle pagelle dei nostri figli perché i nuovi inquilini dei palazzi romani sembrano divertirsi a cambiare le carte in tavola ogni due o tre anni in modo che non si abbia nemmeno il tempo di abituarsi ad un criterio di valutazione, in modo che non si riesca a fare un bilancio di ciò che è stato fatto. Questo caos organizzativo e normativo mina alle fondamenta anche il lavoro del corpo docente non può non restare spiazzato da questi continui cambiamenti. Ma la cosa che più mi infastidisce e più mi fa arrabbiare è che con tutti i problemi che il mondo della scuola quotidianamente deve affrontare, l’attenzione della punta della piramide si posa sempre su ciò che attrae maggiormente l’attenzione delle persone: la pagella! Invece di pensare a come far funzionare meglio la scuola affrontando le problematiche che sclerotizzano le procedure di qualunque decisione un dirigente voglia prendere, si punta allo spot, a quello che fa tendenza, a quello che fa discutere. Ancora una volta si mira al consenso anziché alla funzionalità, all’apparire anziché all’essere…. e poi ci lamentiamo dei nostri ragazzi che si fanno i selfie sui social…..

Appunti sparsi dal mondo della scuola (parte 13)

22 novembre 2024 lungo764 commenti

A molti di voi sembrerà incredibile, ma l’ultimo consiglio di istituto è stato quasi piacevole.

Prima di iniziare quest’avventura, ho sentito tanti racconti di riunioni infuocate, gente che si urlava sopra per cercare di imporre la propria idea, battibecchi infiniti per cambiare una virgola di un documento o per provare a mettere bocca in alcuni ambiti che non spettano al Consiglio. Nell’istituto comprensivo in cui ricopro l’incarico invece, sarà per merito del Presidente, del Dirigente Scolastico o magari anche dei consiglieri, ma il clima è completamente diverso. In questi anni certamente ci sono state discussioni, decisioni prese a maggioranza, mediazioni anche difficili, ma una volta finita la riunione la questione si è risolta lì: non ci sono stati strascichi, ripercussioni successive, ripicche e questo è segno di intelligenza e di buona gestione del consiglio.

La riunione è servita soprattutto per approvare una delle esperienze più belle che i nostri ragazzi fanno alla loro età, cioè i viaggi di istruzione, quelli in cui si rafforzano le amicizie, nascono i primi amori, si conoscono città e realtà diverse da quelle che si frequentano quotidianamente. E’ un peccato che un numero sempre minore di insegnanti (è un dato di fatto non una critica) siano disponibili ad accompagnare le ragazze ed i ragazzi all’estero o comunque per più giorni, ma ciò che è più importante è che anche quest’anno ogni classe dell’istituto comprensivo avrà la sua giornata di gloria. Oltre ai viaggi di istruzione abbiamo dato il via libera ai progetti di istituto nei quali ho visto rafforzata l’attenzione all’attività motoria, alla musica, alla lingua inglese ed alla lettura nelle fasce più piccole, così come finalmente alla sfera dell’affettività e della sessualità nel momento in cui si inizia ad affrontare l’adolescenza. In un mondo in cui il sesso entra a far parte della vita dei nostri ragazzi sempre prima, finalmente anche la scuola diventa attore partecipante con persone qualificate per sostenere il ruolo della famiglia in un momento delicatissimo. Aumentare l’offerta formativa cercando sempre di stare attenti alle dinamiche di un mondo che cambia rapidamente, è un ottimo strumento per rendere le scuole più accoglienti e fruibili da chi le frequenta.

L’unico momento in cui il consiglio ha avuto uno scambio di idee divergenti è stato quello in cui si è dovuto procedere all’approvazione del regolamento per l’attività degli organi collegiali a distanza. Questo è un metodo che ha avuto un’implementazione fortissima nel momento del Covid, momento in cui era impossibile fare altrimenti. Una volta finita l’emergenza pandemica però, è stato giusto rimettere al centro il rapporto interpersonale diretto tra docente e genitore per non avere sempre un mezzo di comunicazione, uno schermo a dividere le persone. Nel contempo però, credo sia necessario mantenere sempre la possibilità di utilizzare la tecnologia in casi eccezionali: in consiglio ho perorato la causa di quei genitori che, impossibilitati a prendere permesso e/o ferie per i colloqui mattutini, spesso restano anche fuori dai colloqui pomeridiani che si tengono due volte l’anno. Tali appuntamenti infatti, devono essere fissati online con apertura delle iscrizioni in orari lavorativi (spesso alle 9,00) con il risultato che quegli stessi genitori che non possono recarsi a scuola la mattina non riescono nemmeno a fissare i colloqui pomeridiani perché occupati in lavoro non da ufficio. Questo genera una discriminazione verso di essi ed è per questo motivo che mi sono battuto, trovando il consiglio concorde, per lasciare comunque l’opportunità di fare colloqui a distanza anche se solo in accordo con i docenti.

Un altro passo in avanti per cercare di far dialogare la scuola con i genitori creando un clima più sereno e meno recriminazioni da parte di tutti.

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