FIORENTINA – EMPOLI = 2 – 2 (5-6 d.c.r.)
La Fiorentina di ieri non è stata e non poteva essere quella che abbiamo conosciuto in questa stagione fino a quel maledetto 17° minuto della gara contro l’Inter.
Dopo aver passato giustamente le ultime 72 ore a pensare a Bove anziché alla preparazione della partita contro l’Empoli, i viola sono apparsi contratti, distratti, tecnicamente fallosi, quasi straniti. Nel primo tempo abbiamo assistito ad una gara giocata da una squadra confusa che ha potuto contare solamente su gesti tecnici individuali per superare un Empoli compatto, organizzatissimo, con alcuni talenti italiani (come si può vedere ci sono ancora) che non hanno sbagliato nulla. Nonostante ciò, la Fiorentina ha avuto occasioni incredibili per portarsi a casa il passaggio del turno, come quella della traversa di Kean e del salvataggio sulla linea al termine della gara, ma non ci è riuscita. La prestazione è difficilmente commentabile anche se la differenza tra il primo tempo ed il secondo è sotto gli occhi di tutti: i viola hanno alzato i giri del motore, sono entrati in campo con una testa diversa (probabilmente più sgombra dopo aver già giocato 45 minuti), hanno aggiustato qualcosa anche negli interpreti. Alcune prestazioni individuali sono state decisamente mediocri ed è giusto dirlo. Martinez Quarta non ha né i tempi né l’intelligenza calcistica per poter giocare in mezzo al campo: se il suo impiego a centrocampo lo si pensa come una scelta per contenere nell’ultimo spezzone di gara può anche avere un senso, ma farlo partire titolare nella zona nevralgica del gioco non ha alcun senso. Se per Quarta c’è certamente l’attenuante della posizione in campo, chi inizia ad aver finito il credito è invece Colpani. Acquistato questa estate a furor di popolo, sembra essere lontanissimo parente del calciatore ammirato a Monza. E’ vero che sta facendo tantissimo lavoro sporco a supporto di Dodò, ma contro mezza squadra primavera dell’Empoli può ed anzi deve assolutamente fare di più: mai un’invenzione, un’accelerazione, un tiro in porta. Così non aiuta né la squadra né sé stesso e forse, quando Gudmundsson sarà pronto a partire dal primo minuto, il sacrificato potrebbe essere proprio lui!
Buttato al vento il primo obiettivo stagionale, adesso è assolutamente necessario reagire perché già domenica la Fiorentina avrà una nuova gara casalinga contro il Cagliari. E’ fondamentale tornare alla vittoria per cercare di rimanere attaccati al treno dell’Europa che conta e mantenere il distacco guadagnato dalle grandi che al momento sono attardate. Sono molto curioso di capire come Palladino deciderà di affrontare i sardi: i rossoblù sono la tipica squadra allenata da Nicola con grande aggressività, grinta, attenzione alle marcature e ripartenze rapide grazie alle qualità tecniche dei propri centrocampisti. La mobilità dei difensori non è la dote migliore, visto che sia Mina che Luperto sono ottimi marcatori ma nello spazio ampio diventano vulnerabili. Ecco perché il Cagliari è una delle compagini che tiene la linea difensiva più bassa e questo potrebbe creare problemi alla Fiorentina nella ricerca degli spazi. Dunque meglio continuare a giocare con un 4-2-3-1 con Sottil e Colpani sugli esterni per allargare le maglie difensive oppure provare a cambiare qualcosa inserendo un centrocampista in più (Mandragora o Richardson) ed andare con due trequartisti più vicini a Kean? Cioè provare il terzo schieramento diverso in stagione, un 4-3-2-1 che avvicinerebbe Colpani (o Sottil) a Beltran (o in corsa Gudmundsson) per cercare un fraseggio diverso con il centravanti?
Credo sinceramente che, soprattutto in un momento di evidente difficoltà psicologica come questo, Palladino sceglierà la continuità con il recupero di Adli in mezzo ed il rientro di De Gea tra i pali: del resto nelle difficoltà meglio affidarsi alle certezze che agli esperimenti!
IL BUONO
- Dodò: in questo momento è il calciatore più in forma della Fiorentina. Spumeggiante, sempre pronto a sovrapporsi, con l’argento vivo addosso. L’anima viola.
- Gudmundsson: seppur ancora non al top della condizione, gioca minuti preziosi. Da esterno e da trequartista, dimostra di avere delle qualità superiori rispetto a tutti gli altri calciatori in campo. In questo momento così difficile, serve come l’aria.
- Sottil: un pò confusionario nei movimenti di interscambio con Gosens ma sempre presente nelle azioni più importanti della Fiorentina. Punta sempre l’uomo, spesso lo salta, non molla mai. Senza Bove serve il miglior Sottil!
IL BRUTTO
- Martinez Quarta: come già scritto nell’articolo, è di gran lunga il peggiore in campo non solo per colpe proprie. Dispiace perché nel calcio di Italiano aveva un ruolo centrale partendo dalla linea dei difensori ed inserendosi in zona offensiva, in un calcio più bloccato e con la linea difensiva più bassa sembra un pesce fuor d’acqua. Avventura al capolinea?
- Kean: la prima vera bocciatura della stagione. Sbaglia gol incredibili e viene spesso sovrastato fisicamente dai difensori avversari. Il rigore poi, è quasi comico…..
- Terracciano: dispiace ma sembra non avere più la testa per giocare a Firenze. Dà la netta impressione che, senza sentire la totale fiducia, torni ad essere un portiere mediocre. In ritardo nell’uscita sul primo gol, lentissimo nel reagire ai tiri di rigore. Credo sia giunto il momento di Martinelli.
A voi per i commenti!!
