NAPOLI – FIORENTINA = 1 – 3
Una Fiorentina semplicemente immensa domina i campioni d’Italia a domicilio!
Una gioia incredibile, una partita perfetta, una lezione di calcio che proietta i viola al terzo posto in classifica in compagnia dei calciatori senza colori. I ragazzi di Vincenzo Italiano hanno giocato una gara tatticamente perfetta, con un centrocampo che ha asfissiato il Napoli, con una difesa che ha accettato molto spesso l’uno contro uno ben sapendo che Kayode e Parisi sono in uno stato di grazia e Milenkovic ha tutto il mestiere necessario per non fare partire in progressione un attaccante di nome Oshimen. A loro poi, si è sommato un Martinez Quarta che ormai ha libera interpretazione del ruolo e della porzione di campo da occupare. Ma come sarebbe stato possibile tutto ciò senza un direttore d’orchestra tra i migliori in Italia e due centrocampisti che sembrano nati per stare insieme? Duncan è rinato e domina sia in fase difensiva che offensiva ed Arthur è un professore del centrocampo che però sa anche qual è il momento di andare a pressare alto per non fare ripartire l’azione avversaria. Tutto ciò è fattibile solo se hai due esterni pronti a difendere prima che attaccare: se da Brekalo ce lo potevamo aspettare, la sorpresa invece viene dall’abnegazione di un Ikone’ che sembra trasformato nella testa più che nel gioco. E chi fa a sportellate con tutti se non Nzola? Si, proprio lui, l’attaccante preso per fare rete, si mette la tuta da operaio e sporca ogni ripartenza avversaria cercando di rendersi utile in ogni modo. Sopra tutti, a guardare dall’alto poi, il rettore del centrocampo, il giocatore più sottovalutato degli ultimi 15 anni in Italia, quel Giacomo Bonaventura che senza tatuaggi, orecchini, codini, atteggiamenti da star, insegna come si gioca al calcio e come lo si fa da professionisti a 34 anni riuscendo a risultare ancora determinante. Dalla panchina poi, a chiudere i giochi, quel Nico Gonzalez che ha tirato la carretta fino ad oggi, conosce i propri limiti e si prende il meritato premio del gol della staffa.
Complimenti Fiorentina, complimenti mister, adesso godiamoci due settimane da sogno… il meglio deve ancora arrivare!
IL BUONO
- Vincenzo Italiano: il vero artefice del Rinascimento Viola! Un allenatore che non si ferma ai giocatori a disposizione ma è capace di cucire la squadra in base alle loro caratteristiche. Trasforma il ruolo di Martinez Quarta, la capacità difensiva di Ikonè, rende immortale il talento di Bonaventura. Dopo aver dato lo scacco matto a Gasperini si ripete con Garcia: in mezzo al campo decide di mandare Arthur ad attaccare altissimo Lobotka, di aggiungere Quarta a Duncan in mezzo al campo e di accettare il 3 contro 3 nella zona difensiva. Gli riesce tutto al meglio nonostante i due giorni in meno del Napoli per preparare la partita. Non solo, ma a pochi minuti dal termine cambia tutta la linea mediana ed inserisce il terzo difensore centrale facendo esordire al Maradona il giovane Comuzzo. Game, set and match!
- Brekalo – Ikonè: una volta tanto voglio premiare la coppia di esterni perché nella serata di Napoli riescono in ciò che normalmente non funziona. Il croato segna il primo gol in maglia viola alla prima occasione, il francese si mostra finalmente pratico, disciplinato e cattivo in fase difensiva. Prova totale!
- Parisi – Kayode: se i due esterni alti hanno fatto tutto bene, i due terzini sono accomunati da ingenuità colossali che avrebbero potuto riaprire il match. Entrambi però, una volta chiesto scusa ai compagni, ricominciano a giocare sfiorando la perfezione come se non fosse successo nulla. Difendono, attaccano, tirano in porta, sfornano assist. Che coppia meravigliosa!
- Arthur e Bonaventura: quando il mare si fa tempestoso è fondamentale avere capitani ai quali potersi aggrappare senza dubbi. Jack ed Arthur interpretano perfettamente il calcio moderno: gestiscono i ritmi, sanno giocare in orizzontale ed in verticale, puntano la porta quando serve senza mai lasciare scoperta la squadra. Che la salute li assista!
IL BRUTTO
- Gli errori gratuiti: una partita come questa è rimasta in bilico fino alla fine solamente per i regali che alcuni nostri calciatori hanno confezionato al Napoli. Certamente sono errori che costruiscono un bagaglio di esperienza importante, ma per restare lassù in classifica, dovremo cercare di evitarli il più possibile. Proviamo a non smettere di sognare!
A voi per i commenti!!
