La “nuova” Fiorentina

Il calciomercato è quasi completamente fermo e quello viola non fa eccezione. Al netto degli acquisti di Maleh (già annunciato la scorsa stagione) e di Nico Gonzales, la rosa della Fiorentina è quasi uguale a quella dello scorso anno ma cambiando l’allenatore andrà a variare il sistema di gioco con il ritorno finalmente alla difesa a 4. Vediamo di analizzare ruolo per ruolo le alternative ad oggi a disposizione di mister Vincenzo Italiano.

PORTIERI: DRAGOWSKI, TERRACCIANO, ROSATI

Il reparto è completo ed affidabile. Nella scorsa stagione Dragowski si è distinto come uno dei portieri maggiormente migliorati rispetto all’anno precedente anche se manca ancora più di qualcosa per entrare nell’olimpo dei migliori interpreti del ruolo. Ricordiamo però che ha solo 23 anni ed ottimi margini di crescita grazie anche al nuovo preparatore dei portieri che potrebbe offrirgli stimoli diversi. Certamente l’obiettivo primario sarà quello di migliorare nel gioco con i piedi che al momento resta un bel punto interrogativo. Dietro di lui, Terracciano è uno dei n. 12 più affidabili della serie A, un estremo difensore che probabilmente in altre piazze giocherebbe titolare, mentre Rosati aiuterà con la sua esperienza la crescita del titolare Dragowski.

DIFENSORE ESTERNO DESTRO: LIROLA, VENUTI

Se non dovessero esserci uscite il ruolo appare ampiamente coperto. Il Lollo viola è un calciatore che grazie all’applicazione ed alla grinta porta sempre a casa la pagnotta e partendo da più dietro, anziché dalla metà campo, potrà sfruttare meglio la sua ottima progressione. Quanto a Lirola poi, sono un grande estimatore del terzino spagnolo: tornando alla difesa a 4 credo che anche le sue prestazioni potranno nuovamente avvicinarsi a quelle ammirate a Sassuolo. Certo sarà fondamentale la convinzione con cui affronterà la nuova stagione. Se davvero vuole Marsiglia, vada pure! Giocatori scontenti negli ultimi anni ne abbiamo visti fin troppi!

DIFENSORI CENTRALI: PEZZELLA, MILENKOVIC, QUARTA, IGOR, DALLE MURA, RANIERI

È difficilissimo fare una disamina del reparto poiché i due difensori più rappresentativi sono sul mercato. Poiché credo che Pezzella e Milenkovic non faranno più parte della rosa a fine mercato (e francamente lo spero poiché sono ancora dell’idea che un bel repulisti sarebbe stata la miglior strada da imboccare), vediamo di concentrarci su chi rimarrà. Martinez Quarta ed Igor sono sue giocatori perfetti per l’idea di calcio di Italiano: rapidi, svelti nell’anticipo, pronti al fallo se serve, tecnicamente bravi nel far ripartire l’azione. Oltre a ciò sono calciatori che quando recuperano palla sono sempre pronti a guardare la porta avversaria con la giocata in verticale. Attenzione, non sto dicendo di partire con questa coppia titolare, ma che almeno loro sono calciatori che hanno tutte le caratteristiche per interpretare al meglio l’idea di calcio che stiamo portando avanti. Quanto a Dalle Mura e Ranieri credo proprio che rimarrà solamente uno dei due. Entrambi mancini, spero almeno che chi partirà vada in una squadra con un allenatore che veda il calcio in modo similare ad Italiano, in modo da tornare pronto a giocarsi un posto per la nuova stagione.

DIFENSORE ESTERNO SINISTRO: BIRAGHI, TERZIC

Chi mi conosce e chi legge questo blog sa quanto non creda in Biraghi quale titolare della fascia mancina viola. Nello stesso tempo però penso anche che i calciatori che hanno lacune conclamate possano cercare di limitarle grazie all’organizzazione di squadra ed all’aiuto dei compagni di reparto. Sia per Biraghi che per Terzic dunque, credo che sarà fondamentale l’applicazione individuale e di reparto per cercare di difendere da squadra. Considerando poi il rischio dei contropiede avversari nel calcio di Italiano, sono sicuro che entrambi abbiano la gamba e la progressione per difendere bene sia sull’uomo che sul lato debole di difesa. Aspettiamo dunque di vedere una crescita innanzitutto tattica grazie al lavoro ed alla concentrazione. Per calciatori come loro o come lo stesso Quarta che spesso ha cali di concentrazione sarà indispensabile trovare continuità in tutti i 90 minuti.

CENTROCAMPISTA DI CENTRODESTRA: CASTROVILLI, BENASSI

Ciò che certamente servirà nella prossima stagione saranno i gol dei centrocampisti. Non sarà più possibile vivere solamente sulle spalle di Vlahovic visto che l’effetto sorpresa è ormai evaporato. Dalla coppia sopra menzionata mi aspetto gol, assist, inserimenti: Castrovilli deve tornare quello di due stagioni fa ed il calcio di Italiano potrebbe aiutarlo per la volontà di giocare quasi sempre palla in verticale nello spazio libero. Stesso dicasi per Benassi, che io confermerei senza nemmeno pensarci. Se riesce a stare lontano dagli infortuni, Benassi può essere la carta a sorpresa da giocarci contro determinati avversari che magari si chiudono a riccio. Uno dei calciatori italiani più bravi a trovare il pertugio in cui infilarsi per battere il portiere avversario. Chiaro però che il titolare deve essere il neo campione europeo: i suoi strappi, le sue serpentine sono linfa vitale per una squadra con poca qualità come la Fiorentina di oggi.

CENTROCAMPISTA CENTRALE: PULGAR, AMRABAT, BIANCO

Qui ad oggi troviamo il buco nero della rosa viola. Durante il ritiro di Moena la sorpresa Bianco e Krastev si sono divisi il compito di guidare la squadra ma è chiaro che non è assolutamente sufficiente! Soprattutto se si conosce il calcio di Italiano, è anche troppo semplice capire quanto importante sia il ruolo del regista e la sua interpretazione. Ecco allora che, ringraziati i due giovani, si deve pensare ad altro: la dirigenza viola, economicamente parlando, spera che al mister basti il ritorno di Pulgar ma io sono di avviso differente. Credo che sia necessario un innesto di qualità, un calciatore più rapido di Pulgar e più geometrico nel gioco. Il cileno, assolutamente da confermare, ha più doti da incontrista e dunque lo vedrei meglio nelle gare di maggior contenimento o accanto ad un centrocampista di qualità. Mi sfugge invece quale possa essere il ruolo di Amrabat in una squadra di Italiano: con questo mister si gioca a due tocchi (do you know?), ci si butta negli spazi, si cerca la verticalizzazione. Insomma, il contrario di ciò che ci ha mostrato il marocchino nella sua prima deludente stagione in viola. Secondo alcuni il mister è convinto di recuperarlo: impresa ardua, ma tentar non nuoce!

CENTROCAMPISTA DI CENTROSINISTRA: BONAVENTURA, DUNCAN, MALEH

Posto che per Duncan la penso esattamente come per Amrabat (se fosse vero che il Verona lo cerca glielo darei con soldi per Zaccagni o per Faraoni in caso di uscita di Lirola), vorrei sospendere il giudizio su Maleh. Il suo ritiro a Moena non mi ha entusiasmato ma potrebbe essere anche per il carico di aspettative che ho nei confronti di questo ragazzo: l’ho seguito spesso nella scorsa stagione dopo il reintegro in rosa a Venezia e devo dire che mi aveva stupito. Calciatore in grado di interpretare più ruoli, molto più maturo della sua età, con visione di gioco e capacità di calciare a rete. A Moena molto di tutto questo non si è visto, ma probabilmente la giovane età associata alla stagione massacrante di Serie B ha avuto un peso. Lo terrei comunque in rosa dietro al professor Bonaventura! Un’enciclopedia del gioco del calcio, un professionista che non sbaglia mai un atteggiamento, una giocata, una dichiarazione. Credo che, in coppia con Castrovilli dall’altra parte, possa farci divertire e possa anche sfiorare la doppia cifra in gol. Uno dei migliori acquisti della fallimentare gestione Prade’. In un calcio fatto di tecnica, giocate a due tocchi, verticalizzazioni, Jack può tornare quello di Bergamo.

ATTACCANTE ESTERNO: CALLEJON, GONZALES, SOTTIL, SAPONARA

L’unico accenno relativo alle necessità della rosa della Fiorentina fatto da Italiano è stato quello relativo ai 5 esterni che dovrebbero essere presenti ai nastri di partenza. Se gli attuali venissero tutti confermati sarebbe certamente necessario un esterno con qualche gol nelle proprie corde: l’ex allenatore dello Spezia gioca spesso con gli esterni a piedi invertiti e dunque potrebbe essere preferibile prendere un esterno di piede destro anche per non dover giocare con tre mancini davanti (Vlahovic e Gonzales gli altri due). Sperando nella rinascita di Callejon, con un giocatore di spessore il reparto sarebbe completo di assist (appunto l’ex Napoli), fantasia (Saponara), brillantezza anche a gara in corso (Sottil), garra argentina e sfrontatezza (Gonzales). Speriamo che Pradè e Barone non sbaglino il colpo.

CENTRAVANTI: VLAHOVIC, KOKORIN, KOUAME’

Finalmente dopo anni in cui la classifica marcatori vedeva tra i migliori cannonieri viola solamente centrocampisti, abbiamo trovato il bomber, el nueve, la punta….chiamatela come volete: Dusan Vlahovic. Nella speranza che almeno stavolta la società viola riesca a rinnovare il calciatore più rappresentativo (dopo i casi Chiesa, Pezzella, Milenkovic direi che la lezione dovrebbe essere stata recepita), credo però che non ci si possa attendere che la media gol di Dusan resti sui livelli del girone di ritorno della scorsa stagione. Ecco perché sarà fondamentale trovare reti da centrocampisti ed esterni ed avere un’alternativa di livello. Sarebbe perfetto trovare un calciatore che possa giocare al posto di Vlahovic ma anche insieme a lui, insomma Caicedo! Quanto alle alternative Kouamé e Kokorin li cederei molto volentieri: il calciatore russo di cui nessuno ha capito il motivo dell’arrivo, non può certamente interpretare il ruolo di prima punta. Potrebbe essere utilizzato a gara in corso come seconda punta in quelle partite che non si sbloccano, ma un giocatore con quell’ingaggio e quella storia può essere utilizzato in questo modo? Colui che doveva essere pronto al momento dell’arrivo, sembra ancora spaesato dopo diversi mesi…un autentico mistero. Accanto a lui si contenderà un pò di minuti Kouamé: calciatore fisicamente esuberante, per poter essere inquadrato in un 4-3-3 andrebbe reimpostato tatticamente poiché ad oggi non è né carne né pesce. Avrà il tempo necessario a diventare una prima punta o un attaccante esterno? E soprattutto avrà voglia di migliorare anche tecnicamente? In Serie A non si vive di solo fisico e l’attaccante ex Genoa lo scorso anno ha mostrato lacune troppo importanti per essere taciute.

In conclusione, la Fiorentina di oggi è una squadra che può tranquillamente salvarsi senza patemi ma che ha troppe lacune per poter chiedere qualcosa di più che un campionato anonimo. E’ inoltre necessario sbrogliare il prima possibile tutti quei dilemmi che la società si porta dietro da troppo tempo: Pezzella, Milenkovic, il rinnovo di Vlahovic. Sarà poi necessario intervenire bene nei ruoli scoperti partendo innanzitutto da un regista che sposi l’idea di calcio di Italiano. Dalle soluzioni che la società troverà a questi problemi, capiremo che tipo di stagione vivremo.

La scuola nostra Cenerentola

Sembra ieri che, caduto il governo Conte, tutti chiedevano che fosse avvicendata prima tra tutti la ministra Azzolina di cui si sottolineava la fallimentare gestione dell’anno scolastico più difficile di sempre, quello della pandemia. Dalla polemica sull’acquisto dei banchi a rotelle a quella sulla didattica a distanza utilizzata a sproposito e ben poco organizzata, era tutto un pullulare di persone che discernevano su come sarebbe ripartita la scuola una volta che il vero problema fosse stato risolto alla radice. Chiaramente non potevano mancare i soliti discorsi tesi a sottolineare la centralità della cultura e della scuola per tutta la società e per i nostri bambini e ragazzi in particolare.

Nel frattempo i mesi sono passati e tanti addetti ai lavori hanno più volte cercato di spronare il governo affinché risolvesse i problemi rimasti sul tavolo dopo il termine dello scorso anno scolastico. Siamo ad Agosto, cioè a poco più di un mese dalla ripartenza e non sembra che i nodi di cui si parlava a giugno 2020 (cioè più di 1 anno fa!!!) ed a giugno 2021 siano stati sciolti.

A spulciare i giornali (perché i titoli scandalizzati di allora adesso non riesco a trovarli) sembra che i presidi non siano molto ottimisti. I problemi degli angusti spazi scolastici non sono stati risolti, mentre il trasporto pubblico è fermo esattamente alla situazione di 15 mesi fa. Si parla nuovamente di entrate scaglionate, di tempi di vita delle città, di didattica a distanza a giorni alterni… E sono passati 15 mesi!!! Qualcuno ha notizia di quegli intellettuali, di quei giornalisti, di quei parlamentari che si stracciavano le vesti per le incapacità del governo precedente?

Adesso si parla della riforma della giustizia, del piano vaccinale, del PIL che riparte, delle imprese azzurre alle Olimpiadi, ma di scuola poco o per niente. A proposito della vaccinazione di massa che sta obiettivamente riscuotendo un buon successo poi, vorrei sommessamente ricordare che il generale Figliuolo aveva promesso che al 31 luglio una quota tra il 70 ed il 75 per cento della popolazione italiana sarebbe stata immunizzata con la doppia dose. Peccato che il ministero della sanità (non certo quei cattivoni di questo blog) ha affermato che la percentuale si è fermata a poco più del 60. Conoscete mica qualcuno che voglia fare qualche domanda? Qualcuno che intenda chiedere spiegazioni?

Quanto alle vaccinazioni poi, nelle ultime settimane continua il dibattito intorno alla possibile obbligatorietà per gli insegnanti. Sgombero subito il campo dagli equivoci: io sono assolutamente a favore! Come accade per i camerieri o per coloro i quali lavorano al pubblico che devono per forza avere il green pass, perché non dovrebbe essere richiesto lo stesso requisito per le persone che stanno accanto ai nostri bambini e ragazzi? E poi dico… considerando che il corpo insegnante è stato tra le categorie privilegiate che hanno avuto la possibilità fin da subito di lavorare da casa grazie alla didattica a distanza (quando funzionava) e non hanno perso un euro di stipendio, un giorno di lavoro, un’ora di permesso o di ferie, è plausibile chiedere qualcosa in cambio oppure no? La stessa domanda poi andrebbe fatta a quei sindacati che già si erano coperti di ridicolo proclamando uno sciopero generale mentre la stragrande maggioranza degli italiani era a casa in cassa integrazione o con un contratto non rinnovato per tutelare ancora di più gli statali, ma che non sembrano aver compreso la lezione! Si sono fin da subito dichiarati contrari all’obbligo vaccinale: forse perché il settore statale è rimasto tra i pochi sindacalizzati? Una cosa assolutamente inconcepibile!! E la cosa diventa ancora più incredibile quando lo stato chiede ai genitori di fare vaccinare anche i ragazzi della fascia di età 12-18 anni! Da qualche parte si inizia addirittura a parlare di possibili vaccinazioni per la fascia 6-12 per non fare perdere giorni di scuola ai bambini…. ma se invece abbiamo la maestra o il maestro no vax invece è tutto ok? Stiamo scherzando o cosa?  

La verità è che ancora una volta ci troviamo ad affrontare un colpevolissimo ritardo che non ha scusanti né giustificazioni. Per l’ennesima volta la scuola è stata messa in coda, dimenticata come se fosse secondaria anche da un governo che doveva dare la precedenza alle vere priorità del paese. Ad oggi ancora non abbiamo certezze né sull’inizio dell’anno scolastico né sulla gestione di una nuova possibile ondata di contagi con le quarantene e con tutto ciò che abbiamo già conosciuto negli ultimi 18 mesi.

Una brutta macchia sul governo Draghi che speriamo riesca nel miracolo di fare tornare alla normalità bambini e ragazzi che hanno già sofferto fin troppo.