FIORENTINA – MONZA = 2 – 2
Una squadra che non sa vincere ma che si rifiuta di perdere.
L’essenza della Fiorentina pre-sosta di mister Palladino in fondo, è tutta qua. Una compagine assemblata con evidente e colpevole ritardo, con reparti ridotti all’osso in qualità e quantità come la difesa ed altri troppo abbondanti vista l’incapacità di snellire, come tra i trequartisti. In tutto questo, i viola si sono dimostrati ancora una volta incapaci di approcciare la gara al meglio, visto il doppio vantaggio del Monza grazie anche ai marchiani errori di Terracciano, ma anche vogliosi ed a tratti rabbiosi nel non voler accettare una sconfitta che avrebbe probabilmente minato la serenità di un gruppo che ancora deve conoscersi. Certo la qualità di alcuni nuovi arrivati è stata decisiva: la capacità di leadership nel prendere in mano le redini del gioco da parte di Adli fanno assolutamente ben sperare, così come l’evidente cambio di ritmo in mezzo che ha dato Bove quando è subentrato a Mandragora, grazie ad un’aggressività ed una gamba sconosciuta all’ex Udinese e Juventus. E’ piaciuto molto anche Gosens che, al netto del gol che ha regalato il meritato pareggio alla Fiorentina, ha dato nerbo, grinta, corsa e capacità di rovesciare l’azione come né Parisi (per ragioni soprattutto fisiche), né Biraghi (per ragioni soprattutto di età), sanno e possono fare. E’ sembrato invece in netta difficoltà Cataldi che, nella prima frazione, è stato più volte scherzato da Maldini e non è riuscito quasi mai a prendere in mano le redini della squadra, cosa di cui invece è stato capace Adli. Certo è che un mercato così confusionario per scelte e tempistiche, ha migliorato numericamente (non so se qualitativamente) il centrocampo, mentre ha regalato a Palladino un attacco notevolmente più forte rispetto a quello visto nelle ultime stagioni. La situazione appare invece quasi drammatica dietro, dove i viola hanno subìto 7 reti in 5 partite ed hanno provato a ruotare tutti i calciatori disponibili senza però trovare un minimo di solidità. L’esperimento di Biraghi dietro sembra molto rischioso, Ranieri sta disputando le peggiori gare da quando è tornato in maglia viola, Pongracic al momento è un buco nell’acqua e Quarta e Comuzzo stanno come di consueto alternando buoni sprazzi a topiche colossali. Se a ciò si aggiunge la giornataccia di Terracciano, la frittata è fatta….quantomeno sulla questione portiere ieri Palladino è stato chiaro dicendo che da dopo la sosta ci saranno finalmente le gerarchie (e vorrei vedere!!)
Chiuso il mercato, sono finiti anche gli alibi per il nuovo mister. Già nella ripresa contro il Monza, si è vista una Fiorentina con un piglio diverso, trame migliori, una maggior cattiveria nell’attaccare la porta avversaria. Le alternative adesso ci sono, tocca a Palladino trovare un equilibrio soprattutto difensivo non solamente di reparto ma di squadra: troppo poco filtro anche ieri è stato assicurato alla difesa viola, ma troppi sono stati anche gli errori individuali e di reparto dei difensori. Il tempo è scaduto ed i bonus pure!
Resta dunque un primo tempo nuovamente insufficiente e resta soprattutto il rimpianto di non averla pareggiata prima: se solo il colpo di testa di Kean o l’occasione di Ikonè fossero finite in rete, probabilmente i viola avrebbero vinto una partita che il Monza ha giocato in modo del tutto speculativo. Io capisco cercare di portare a casa un risultato positivo, ma iniziare a perdere tempo a metà primo tempo è sembrato veramente eccessivo. Adesso ci sono due settimane di tempo per far conoscere il gruppo, lavorare sui meccanismi difensivi, far entrare in forma alcuni calciatori che sembrano in campo quasi per caso (si Colpani sto parlando proprio di te!!). La fortuna vuole che dei nuovi innesti, solamente Bove partirà per l’Under 21 mentre gli altri resteranno al Viola Park a lavorare con Palladino. Dopo il tour de force tra Conference e campionato, la Fiorentina ripartirà da Bergamo contro un’Atalanta ferita dal mercato ma soprattutto dal poker subìto a San Siro. Servirà la miglior viola per non iniziare a parlare di crisi di gioco e risultati.
IL BUONO
- Kean: festeggia il ritorno in nazionale con il terzo gol in cinque presenze. L’ex Juventus però non si limita al gol di rapina, ma impensierisce Turati in diverse altre occasioni ed a fine gara usa parole al miele per tecnico, società e città. Speriamo non sia un fuoco di paglia.
- Ikonè: lo so che può sembrare incredibile ma è proprio così. L’esterno francese, subentrato al suppellettile Colpani, dà velocità, brio e cambio di passo alla squadra. Al tiro è sempre il solito pulcino bagnato, ma se solo fosse questo per tutto l’anno potrebbe pure diventare un’arma interessante per cambiare in corso le partite. In quel caso Palladino dovrebbe vincere la panchina d’oro.
- Gosens: il gol di testa è tanto bello quanto importante. Arrivato sabato mattina a Pisa, gioca 90 minuti senza mostrare segni di cedimento. Magari non sarà più quello di Bergamo, ma già così per noi è tantissima roba!
IL BRUTTO
- Terracciano: il paragone con la partita di De Gea in Conference League è tanto chiaro quanto ingeneroso. Poco reattivo sul primo gol anche se le colpe più gravi sono di Biraghi, è invece in netto ritardo sul gol di Maldini. Un vero peccato perché aveva iniziato la stagione nel migliore dei modi. David adesso tocca a te.
- Colpani: capisco l’ambientamento, capisco la preparazione, capisco anche l’ambiente diverso. Ma in tutte queste partite non ha azzeccato una giocata nemmeno per sbaglio. Che abbia ragione Alan che lo ha definito il nuovo Montolivo?
- Beltran: la più grande delusione della partita. Gioca finalmente dietro un attaccante vero, libero di svariare sull’esterno o accanto al centravanti ricevendo palla faccia alla porta. Non salta mai l’uomo, non fa mai una giocata decisiva, non tira mai in porta. E se fosse un flop?
A voi per i commenti!!

Mah! dico semplicemente che è ancora presto per giudicare i nuovi giocatori. Sono arrivati l’altro giorno, a proposito di questo nell’intervista dopo la partita con il Monza Pradè ha candidamente dichiarato che gran parte dei nuovi giocatori sono arrivati nell’ultime 48 h. Come se operare e chiudere le trattative al fotofinish fosse una scusante che mette a riparo tutti, dirigenti e allenatore. Naturalmente il giornalista si è guardato bene da fare qualche osservazione in proposito. Come dicevo dire che è meglio questo invece dell’altro o che questo è un acquisto inutile mi sembra prematuro al momento. Mi sembra di intravedere che a centrocampo abbiamo un giocatore in grado di guidare la squadra e di buona personalità oltre che dotato tecnicamente e si chiama Adli. Quanto al portiere sono d’accordo con Luca Lunghini De Gea si è dimostrato un signor portiere, lo dobbiamo a lui se non siamo usciti prematuramente dalla Conference. Manifestazione la Conference che io non giudico male, ma positivamente, in quanto permette alla squadra e società oltre che ai singoli giocatori di avere visibilità in ambito europeo e di raccattare qualche soldo, cosa che alla nostra micragnosa proprietà fa molto comodo. Venendo al campo si è notato chiaramente, anche nell’ultima partita con il Monza, che a questa squadra manca un anima. Nello specifico mancano leaders in tutte le zone del campo: in difesa Quarta Pongracic e Ranieri (Comuzzo discorso a parte) non assicurano solidità, velocità nelle chiusure e lettura delle situazioni di pericolo. Sono dei buoni giocatori presi singolarmente ma non fanno reparto affidabile. Stesso discorso vale per il centrocampo, chi è il regista: Adli, Richardson, Bove, Cataldi? Non dubito siano dei buoni giocatori specialmente il primo ma a chi affidiamo le chiavi del centrocampo, il giocatore alla Torreira per esempio. Al momento non è dato saperlo, certo fossero arrivati un mese e mezzo fa a quest’ora avremmo capito qualcosa. In attacco ci affidiamo a Kean va bene e speriamo che continui così, ma gli altri due trequartisti o sotto punta come va di moda dire chi sono: Ikonè Sottil Kouamè Beltran?. Questi li conosciamo già e sappiamo bene quali sono i loro limiti, e non credo diventino fenomeni con Palladino. A proposito di modulo ci siamo focalizzati giustamente sulla difesa a tre ma in attacco ho l’impressione che qualcosa non torni. I due giocatori sotto la punta centrale non assicurano ampiezza nei movimenti non giocando quasi mai sulle fasce, con l’obiettivo poi di far arrivare centralmente un giocatore al tiro da dietro. Beltran si incaponisce a sfondare centralmente perdendo tutti duelli sia quando è di spalle e in dribling, mi chiedo se questo modo di giocare sia voluto da Palladino o è la sua caratteristica.
Di palladino si parlerà la prossima volta, ciao a tutti.
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Ciao Roberto! Ovviamente è presto per dare giudizi ma i calciatori arrivati giocavano comunque già in Italia ed hanno caratteristiche piuttosto precise. Concordo sulla possibile leadership di Adli, mentre dietro siamo un cantiere aperto sia per il modulo he per gli interpreti. In attacco invece, hai dimenticato Colpani e Gudmundsson che sono i fiori all’occhiello di questo mercato. Solo quando tornerà in campo l’islandese ed in forma l’ex Monza potremo realmente capire la forza di questa squadra. Possiamo però già dire che se il modulo resterà 3421 è normale che i due trequartisti non diano ampiezza al gioco perché devono giocare più dentro al campo per accompagnare la punta, ricevere la palla faccia alla porta e giocarsi l’uno contro uno provando ad arrivare al tiro. In questo modulo, l’ampiezza deve essere data dagli esterni a tutta fascia, ecco perché Palladino ha voluto a tutti i costi Gosens, calciatore che riesce a fare le due fasi ed ha fisicità per giocare a tutta fascia. A presto!
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Anche secondo me i 2 trequartisti devono stare sempre in area insieme al centravanti: in questo modo, quando Dodò o Gosens mettono un cross in area, per la legge dei grandi numeri almeno uno su 3 dovrebbe deviare la palla in rete. O al limite agganciarla e poi fare un assist a uno degli altri 2.
Comunque hai messo in rilievo un punto importante: i giocatori da noi acquistati non sono dei fenomeni, ma almeno hanno già giocato in Italia, e quindi sappiamo qual è il loro livello. Prendere un calciatore più “esotico” invece è come giocare d’azzardo: può rendere 10, ma può rendere anche zero. E siccome ho pochissima fiducia nelle capacità di scouting di Pradé, io questo rischio preferisco non correrlo.
Un esempio molto chiaro di quanto sia rischioso comprare i calciatori esotici è Suzuki: il Parma aveva già in rosa un portiere esperto e affidabile, ma ha voluto prendere Suzuki per la sua storia particolare (giapponese nero, primo portiere giapponese nella storia della serie A, somiglianza con Osimhen eccetera). Risultato: Suzuki ha provocato la punizione da cui poi è nato il gol di Biraghi alla prima giornata, e alla terza giornata si è fatto espellere dopo che Pecchia aveva già esaurito i cambi, costringendo i compagni a giocare senza portiere e facendo passare la sua squadra dall’1 – 0 all’ 1 – 2. Non era meglio tenersi Chichizola?
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Se Cataldi e Bove fossero stati forti, le romane non li avrebbero mai dati ad una loro diretta concorrente: di conseguenza, non c’è da stupirsi se ieri Cataldi ha giocato una partita escrementizia, e non c’è neanche da prendersela con lui. Casomai c’è da prendersela con chi l’ha acquistato – anche se acquistato è un termine improprio, perché la Fiorentina compra i giocatori a titolo definitivo solo quando c’è da fare un favore alla Juve: in caso contrario Rocco i giocatori li prende rigorosamente in prestito e senza obbligo di riscatto.
Ho sgranato gli occhi quando ho letto che ritieni il nostro attacco più forte rispetto all’anno scorso. Al contrario, secondo me nel cambio da Nico Gonzalez a Colpani ci abbiamo perso. La sostituzione di Nzola con Kean invece non ha né migliorato né peggiorato la situazione, perché sono entrambi il nulla cosmico.
Riguardo alla questione portiere, ieri ho avuto l’impressione che entrambi i gol del Monza fossero parabili. Nonostante ciò, continuo a stimare Terracciano, e quindi ritengo inutile l’acquisto di De Gea. Anzi, non è solo inutile, è dannoso, perché per colpa del rigore che ha parato alla Puskas Academy anche quest’anno ci ritroviamo la Conference League tra le palle.
Detto questo, la mia impressione è che prenderemmo una valanga di gol anche con Courtois, perché i nostri difensori sembrano molto a disagio nel giocare a 3. A mio giudizio Palladino dovrebbe prenderne atto e tornare alla difesa a 4, perché il bravo allenatore sa che dev’essere lui ad adeguarsi alla squadra, non il contrario. Tuttavia, temo che non seguirà il mio consiglio, perché nel commentare l’acquisto di Gosens ha detto che è un giocatore perfetto per il suo modulo: forse sono troppo malizioso, ma ho l’impressione che con queste parole Palladino volesse dire tra le righe “Il mio modulo è questo, e non lo cambio neanche con le cannonate”. Mi dispiace che stia dimostrando questa cocciutaggine, perché a Monza era molto più flessibile: ad esempio, lui preferisce giocare con un solo vero centravanti, ma l’anno scorso quando si è reso conto che era meglio passare a 2 centravanti si è adattato e ha cambiato modulo. Perché quest’anno è diventato un integralista tutto insieme? Misteri della fede.
Colgo l’occasione per dirti che ho appena pubblicato un nuovo post: https://wwayne.wordpress.com/2024/09/02/sto-per-sposarmi/
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Ciao Wwayne, parto dalla questione portiere. Capisco l’affidabilità e la professionalità di Terracciano, ma non vedo come si possa mettere sullo stesso piano uno dei migliori portieri degli ultimi 20 anno con l’ex riserva dell’Empoli.
Quanto a Cataldi e Bove sono d’accordo ma con una criticità meno evidente. Se considero Cataldi superfluo visto che nel ruolo di regista avevamo già preso Adli, per me Bove è un calciatore di grande prospettiva con qualità che a noi mancavano. Innanzitutto ha cambio di passo, ha gamba, capacità di buttarsi negli spazi e fisicità. Non è un fenomeno ma è certamente un tassello che mancava nel nostro scacchiere. Confermo poi l’idea che davanti la Fiorentina è nettamente migliorata! Kean al 1^ settembre ha già segnato più reti di Nzola….al posto di Nico (quasi mai decisivo nelle gare importanti) hai preso Gudmundsson e Colpani, olter ad avere ancora in rosa Beltran e Kouamè.
Chiudo col discorso relativo a Palladino: io penso onestamente che lui sia sempre un allenatore capace di cambiare, ma considerando che ha fatto la preparazione con una squadra diversa da quella che si ritrova alla fine del mercato, possiamo almeno concedergli un pò di tempo? Siamo sicuri che non cambi modulo per cocciutaggine? Io penso che voglia prima vedere come reagisce la squadra al completo, poi nel caso cambierà…. anche a Monza cambiò dopo qualche tempo, non tre settimane. Cambiare adesso significherebbe buttare a mare tutto il lavoro fatto in preparazione quando mancavano almeno i 7 undicesimi dei titolare. Mi sembra sinceramente un’idea malsana…..
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C’è anche un altro motivo per cui l’acquisto di Cataldi è davvero assurdo: la Lazio ce l’ha dato perché doveva fare spazio al nuovo acquisto Castrovilli. E allora tanto valeva che noi tenessimo Castrovilli e la Lazio rimanesse con Cataldi: in questo modo entrambe le squadre si sarebbero ritrovate in rosa un giocatore già perfettamente integrato, senza bisogno di aspettare alcun periodo di rodaggio. Sì, lo so che Cataldi è un regista e Castrovilli è una mezzala, ma più o meno il ruolo è quello, e il valore tecnico anche.
Il fatto che De Gea abbia un grande passato mi interessa il giusto, perché a Firenze sappiamo bene che il grande passato non scende in campo. L’abbiamo già capito con Mario Gomez, e prima ancora con Mijatovic.
Riguardo a Gudmundsson, ammetto che almeno in quella casella di campo passare da Sottil a lui è stato un progresso enorme.
Riguardo alla mia proposta di cambiare subito modulo, l’ho fatta perché anch’io da insegnante mi ritrovo a gestire un gruppo, e posso dirti che almeno in classe ciò che non funziona a Settembre difficilmente funzionerà ad Ottobre e Novembre. Di conseguenza, io appena mi rendo conto che una strategia didattica è fallimentare la accantono subito, e ne adotto subito un’altra. Può darsi che nel calcio le cose funzionino diversamente, ma onestamente tendo a credere che in ogni campo il buongiorno si vede dal mattino. Pensa ad esempio a Fonseca: è chiaro fin da ora che il Milan ha fatto un terribile errore a puntare su di lui, e non credo proprio che a Ottobre o Novembre la situazione sarà cambiata. Anzi, è più probabile che se il Milan aspetta fino ad allora per esonerarlo si ritroverà fuori da tutto già a Natale. Dato che la cosa tornerebbe molto comoda a noi viola, mi auguro che Ibra vada avanti a oltranza con Fonseca per non ammettere di aver sbagliato a prenderlo! 🙂
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Su De Gea continuo a dissentire: capisco che te non volessi passare il turno in Conference, ma ciò che ha mostrato in 120 minuti De Gea giovedì, basta ed avanza per dimostrare che, a differenza dei calciatori citati da te, questo non è un ex giocatore. Quanto poi al discorso Palladino, la differenza più grande con il tuo gruppo classe è che te hai gli stessi ragazzi fin da subito…. qui Palladino ha avuto per tre settimane gente che adesso non c’è più (vedasi i primavera ed i calciatori ceduti) ed in 48 ore sono arrivati cinque nuovi personaggi con esperienza, lingua, grado di preparazione fisica, adattamento ad un modulo completamente diverso. E’ come se da martedì, quando ricominceranno ad allenarsi, iniziasse finalmente la stagione. PS: Viva Fonseca…che resti per sempre!!!
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Fonseca fai come Ikoné, resta attaccato alla poltrona con il Super Attack! 🙂
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ahahahahaahhaahahhahahaha
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