APOEL – FIORENTINA = 2 – 1
Se sconfitta doveva essere, la preferisco in Conference….(oppure godo come un riccio come direbbe l’amico Wwayne)!
Dopo una striscia di risultati positivi come non si vedeva da anni, una Fiorentina vestita in maschera stecca la prestazione e cade meritatamente a Cipro giocando una gara sonnacchiosa, sotto ritmo, molto brutta.
Certo non si poteva chiedere agli 11 scesi in campo dall’inizio la gara del secolo, ma qualcosa in più certamente sì. Non ci dimentichiamo infatti, che gli avversari dell’Apoel sono già al terzo tecnico in stagione e non avevano ancora vinto nella competizione europea. E’ vero che non si può pretendere chissà cosa da chi non ha praticamente mai giocato nell’ultimo mese e mezzo se non spezzoni di gara, ma almeno la grinta, la voglia, la ricerca di evitare la sconfitta l’avrei voluta vedere. La Fiorentina di ieri sera è una squadra senza capo né coda, con calciatori anche fuori ruolo, ma mi piace ricordare che era composta da 7 undicesimi di quella che nelle ultime due stagioni è arrivata tre volte in finale, perdendo sempre. Lo ricordo perché i social e non solo, sono pieni di “tifosi viola” che fanno a gara a sfottere Vincenzo Italiano ogni volta che il Bologna non vince o non fa gol neanche fosse diventato l’allenatore della Juventus! Capisco che possa anche non rimanere simpatico a tutti, ma sulla sua professionalità e sui traguardi raggiunti, non c’è molto da discutere (a meno che non siate disonesti intellettualmente).
La Fiorentina scesa in campo a Cipro era una squadra piena di esperimenti (vedasi Richardson trequartista e Parisi alto a sinistra), calciatori appena rientrati da un infortunio come Mandragora, giovani che ancora devono conoscere il calcio europeo come Moreno, altri che sembrano nettamente involuti rispetto alla scorsa stagione come Kayode. Ci sono poi quelli che sinceramente non capisco come ancora possano giocare a Firenze come Kouamè o quelli che ultimamente, oltre che mediocri, sono anche sfortunati come Biraghi o fuori fase come Quarta. Insomma un minestrone dal quale era difficile pretendere qualcosa in più: ancora una volta si è visto come, al netto della bravura di un allenatore, quando manca la qualità in campo puoi essere anche Guardiola o Klopp, ma fare rete ed essere in grado di creare la superiorità numerica diventa difficile. Ieri sera con le seconde linee e giocando contro una squadra che si difendeva con 11 uomini sotto la linea della palla, per magìa la Fiorentina è tornata a girare palla lentamente ed in orizzontale, a non vincere mai un duello individuale, a creare pochissimo, a non tirare mai in porta. Se pensiamo che il gol della speranza è stato segnato praticamente in contropiede a campo aperto, questo spiega tante difficoltà che abbiamo affrontato nelle ultime stagioni e che avremmo affrontato anche quest’anno se non fosse stato fatto un mercato grazie al quale si è alzata la qualità media della squadra, con innesti finalmente dalle compagini che normalmente arrivano davanti in classifica e calciatori abituati a giocare determinate partite su determinati palcoscenici.
Resta comunque il troppo turnover effettuato da Palladino, un turnover che ha dimostrato che esistono i titolari ed esistono le riserve, ma soprattutto che in questo momento dobbiamo e vogliamo cavalcare il sogno in campionato con un’altra partita, quella di domenica contro il Verona, che è assolutamente alla portata della Fiorentina bella e spumeggiante che abbiamo ammirato fino a due settimane fa, ma anche di quella brutta, sporca e cattiva che ha fatto 6 punti nelle ultime due trasferte.
Avanti dunque a testa alta per portare a casa i tre punti contro l’Hellas per continuare a sognare!
IL BUONO
- Ikonè: è lui il calciatore che segna il gol della speranza ed è sempre lui l’unico che prova a puntare l’avversario per creare la superiorità numerica. Ho detto provare, non riuscire!
- Martinez Quarta: almeno ci mette la grinta, la voglia, la passione cercando di recuperare palla prima possibile ribaltando l’azione da difensiva ad offensiva. Uno dei pochissimi che sembra tenere a questa gara.
IL BRUTTO
- Parisi: seppur fuori ruolo, gioca una partita imbarazzante. Non salta mai l’uomo, viene sempre sovrastato fisicamente, non chiude mai la diagonale di passaggio, non arriva mai al cross. Sfiduciato, l’ombra del giocatore visto ad Empoli: mandiamolo a giocare!
- Richardson: lento, impacciato, senza idee, con un piede solo. Potrà fare tante cose, ma non il trequartista!
- Kayode: il lontano parente di quel calciatore che dominava fisicamente ogni avversario. Non azzecca una giocata, non salta mai l’uomo, è anche protagonista sfortunato della frittata in coppia con Biraghi sul secondo gol. Non è proprio il suo momento!
A voi per i commenti!!

Ciao Wwayne e ciao a tutti i lettori del blog.
Su Pinamonti ho una fissa da diverso tempo (ognuno ha la sua, sono gusti personali) perché per me è uno di quei giocatori che non avrebbe grossi problemi a fare il vice Kean ed a fare il titolare in partite come quella di ieri sera. Non credo abbia ancora 25 anni ed ha segnato quasi 50 gol in serie A, ovviamente solo in squadre che lottavano per la retrocessione, vede la porta e spesso la prende contro qualsiasi avversario senza limitarsi a suonarle ai ragazzini come fanno tanti attaccanti in giro per il mondo che hanno una media gol più alta.
Non ricordo sinceramente l’esordio nella massima serie, però l’ho visto dal vivo più di una volta e mi ha sempre dato l’impressione che in una squadra come la nostra possa avere il suo spazio e guadagnarsi minuti. Anch’io ho dei seri dubbi su Djuric, e sono d’accordo con te sul fatto che i nostri acquisti di gennaio debbano essere riserve affidabili, fosse anche solo per preservare quel clima nello spogliatoio che sicuramente sta facendo la differenza.
Ieri ho visto la Roma difendere a tre con Cristante (centrocampista prestato alla causa) e Angelino (credo non arrivi al metro e 75), con Hummels in panchina a guardare quei due. Meglio mantenere una certa armonia.
Alla prossima
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La situazione Roma sta toccando vette altissime…..
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Lungi da me criticare le fissazioni altrui: in passato sono stato fermamente convinto che Bojan Krkic fosse l’erede di Messi (all’inizio eravamo in tanti a pensarlo, tra cui lo stesso Barcellona), e tra i giocatori in attività nutro una stima sconfinata nei confronti di Duncan. Tuttavia, se Bojan ha finito la carriera in Giappone (senza segnare neanche lì tra l’altro) e Duncan gioca titolare nella squadra ultima in classifica, allora significa che non erano loro a essere forti, ero io che li vedevo più belli di quel che erano. Un po’ come quando ti innamori di una ragazza che tutti reputano un cesso, ma che ai tuoi occhi è bella come il sole. A mio giudizio il tuo amore calcistico per Pinamonti è un caso identico ai miei, ma magari lui trascinerà il Genoa alla salvezza a suon di gol e mi smentirà clamorosamente. Ci credo poco (sia alla sua esplosione che alla salvezza del Genoa), ma mi farebbe anche piacere, dato che una mia amica è tifosa genoana e sono infinitamente grato a Gilardino per tutte le notti magiche che mi ha fatto vivere (sia con la Fiorentina che con la Nazionale). Riguardo alla Roma, l’esempio di Hummels che hai citato è molto pertinente: ha vinto una marea di trofei (e li ha vinti tutti da protagonista, non per grazia ricevuta), neanche 6 mesi fa era a disputare una finale di Champions’, eppure alla Roma si sta rivelando un’ingombrante riserva, perché i titolari sono Mancini, Ndicka ed Hermoso. Questa situazione sta creando ulteriori problemi in un ambiente già tesissimo come quello romanista. Per evitare una situazione simile, a Gennaio non dobbiamo fare l’errore di fare un acquisto come lui, che fa vendere le magliette al Fiorentina Store ma poi ti crea problemi nello spogliatoio. Poi certo, è chiaro che tra Hummels e Juric ci devono essere dei problemi anche a livello umano, altrimenti l’allenatore non arriverebbe a schierare fuori ruolo Cristante pur di tenerlo fuori (tra l’altro in una partita facilissima e per niente importante come quella di ieri sera). Ad ogni modo, più lo vedo litigare con tutti (prima a Torino e poi a Roma) e più benedico quella volta che Juric ci mandò a quel paese! 🙂
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Tra l’altro hai donato al blog un pezzo bellissimo si Bojan Krkic! 😍😜
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Grazie mille! 🙂
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La scorsa stagione il Real Madrid era una macchina perfetta: infatti, dopo aver ceduto o retrocesso a riserve i campioni del passato (come Benzema e Modric), li aveva sostituiti con dei giocatori giovani ma già pronti, che hanno raccolto la loro eredità senza farne rimpiangere neanche uno.
Poi Perez si è fatto prendere dalla sua solita smania di mettere insieme una squadra di Galacticos, e quindi ha sostituito Joselu con Mbappé. Ora, Joselu ha 34 anni, quindi nessuno mette in dubbio che presto o tardi andava comprato un suo erede; tuttavia, l’errore è stato scegliere come suo sostituto un giocatore ingombrante come Mbappé. Era chiaro come il sole che da quel momento in poi ci sarebbero stati troppi galli nel pollaio, e quindi che lo spogliatoio del Real Madrid sarebbe diventato una polveriera. Ad esempio, un malato di protagonismo come Vinicius, che ha fatto fuoco e fiamme per essersi visto negare il Pallone d’Oro, sicuramente non vedrà di buon occhio il fatto di non essere più la stella della squadra. E siccome Vinicius sta in quella squadra da più tempo rispetto al suo rivale, sicuramente tanti compagni di squadra avranno preso in antipatia Mbappé a loro volta (soprattutto quelli che giocano con Vinicius anche in Nazionale).
Lo stesso discorso, chiaramente più in piccolo, possiamo farlo per la Fiorentina. Adesso si è creato un bel gruppo, è evidente che i giocatori sono affiatati tra loro, e quindi è vero che a Gennaio la rosa va puntellata con numerosi acquisti (e la partita di ieri l’ha rivelato in modo evidente), ma devono essere tutti delle riserve affidabili, non dei grandi nomi che vengano ad alterare gli equilibri dello spogliatoio. Ad esempio, in questo momento Moise Kean sta rendendo perché finalmente ha trovato un allenatore che ha fiducia in lui: se a Gennaio gli affiancassimo un giocatore troppo ingombrante lui si sentirebbe di nuovo messo in discussione, e quindi tornerebbe a essere l’attaccante da 0 gol stagionali che abbiamo visto alla Juve. Alla luce di questo, il centravanti di riserva ci vuole come il pane, ma dev’essere uno che viene a giocare la mezz’ora finale senza rompere le scatole, non uno che dà i calci alla panchina se l’allenatore non lo mette titolare. Uno come Milik sarebbe perfetto, e infatti se ti ricordi ho caldeggiato il suo acquisto già quest’Estate.
Riguardo a Kayode, per lui vale lo stesso discorso di Kean: si è accorto che Palladino non ha la minima fiducia in lui, e questo l’ha portato a lasciarsi totalmente andare. Se fosse un calciatore maturo lo riterrei un comportamento vergognoso (perché un professionista sa che deve impegnarsi al massimo anche quando l’allenatore non lo vede); trattandosi di un Primavera invece lo posso capire, perché è comprensibile che un giovane possa avere questa reazione quando si sente messo in secondo piano. Nel caso di Kayode poi questa retrocessione a riserva è avvenuta dopo una stagione in cui era stato una delle nostre stelle, quindi per lui è ancora più difficile accettare di essere passato dalle stelle alle stalle. Mi verrebbe da dire “Mandiamolo in prestito”, ma poi mi viene in mente che a quel punto a Gennaio dovremmo comprare anche una riserva di Dodò, e quindi è meglio tenercelo. Su Parisi invece sono totalmente d’accordo con te: la cessione è la soluzione migliore, anche a titolo definitivo, perché tanto in quella casella di campo abbiamo già Gosens titolare e Biraghi riserva, quindi a Parisi possiamo anche dire addio.
Riguardo a Italiano, anch’io avevo notato l’odio dei tifosi viola nei suoi confronti. Dal punto di vista calcistico è immeritato, dal punto di vista umano è meritatissimo, perché non dimenticherò mai il suo comportamento vomitevole nei confronti di Benassi: lo fece giocare titolare finché il mercato estivo era aperto per dargli l’illusione che facesse parte del suo progetto tecnico, poi un giorno dopo la chiusura del mercato lo escluse dalla lista per la serie A, costringendolo a stare in tribuna fino a Gennaio. Bastava avvisarlo un giorno prima, e lui un ingaggio l’avrebbe sicuramente trovato. Una bastardata fatta senza alcun motivo, che la giustizia divina gli sta tuttora facendo pagare.
P.S.: Prima ho scritto: “La rosa va puntellata con numerosi acquisti, ma devono essere tutti delle riserve affidabili”. Sottolineo l’aggettivo affidabili: non voglio giocatori bolliti o con zero presenze in serie A, ma giocatori che conoscono già perfettamente il campionato e garantiscano un rendimento sicuro.
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Eccoci Wwayne!
Assolutamente d’accordo sul caso Real Madrid dove è stata anche sottovalutato il ritiro di Kroos. Venendo a noi, proprio ieri sera mentre guardavamo la partita insieme, con Bomber Siiimo abbiamo affrontato la questione centravanti di riserva. Lui stravede per Pinamonti e lo porterebbe volentieri a Firenze mentre io, utilizzando le tue stesse valutazioni, ho detto che preferirei Djuric (che so a te non piace). E’ un calciatore oltre i 30 anni, senza grandi aspettative, che conosce il calcio italiano e segna sempre quei gol necessari alla salvezza della propria squadra. Forte di testa, fa salire la squadra, si mette a disposizione dei compagni. Come direbbe il grande Steve di Sunderland insomma: “Why not?”
Su Vincenzo Italiano poi, non la penso come te: Benassi, a distanza di 4 anni, non ha più trovato un ingaggio né una squadra che lo abbia tenuto per più di 6 mesi. Il dispiacere umano fà a cazzotti con la scelta tecnica che , a quanto pare, era esatta.
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Consiglio al tuo amico di andarsi a rivedere una partita disputata da Pinamonti nella sua prima esperienza in rossoblù, Lecce – Genoa 2 – 2: in quell’occasione rivelò di essere tecnicamente pessimo. Trasformava ogni assist a lui rivolto in una ciabattata, e quando provava a fare un’azione personale era ancora peggio, perché il suo tocco di palla era davvero ruvidissimo. Per carità, una partita storta può capitare a tutti, ma almeno sui fondamentali (come appunto il tocco di palla) un professionista non dovrebbe sbagliare mai.
Riguardo a Djuric, vedrei con dispiacere un suo arrivo in viola non per i suoi numeri (comunque sconfortanti), quanto piuttosto perché quando venne corteggiato dalla Fiorentina nell’Estate 2022 anziché accettare subito si mise a fare il prezioso, pretendendo un ingaggio superiore a quello da noi offerto. Considerato che veniva da una stagione in cui aveva fatto solo 5 gol giocando sempre titolare, lo considerai un comportamento indegno della nostra maglia.
Comunque le caratteristiche del vice – Kean sono proprio quelle che hai elencato tu: dev’essere bravo non solo a entrare dalla panchina e fare subito gol, ma anche a fare gioco con i compagni. A quest’identikit corrisponde anche un altro giocatore del Monza che mi piace decisamente di più (Petagna), ma dopo l’annata storta di Cagliari mi sembra che gli si sia spenta la luce. Un anno fa avrei puntato su di lui, oggi invece voglio Milik a tutti i costi. Anche perché a quel punto la Juve rimarrebbe tutto l’anno con il solo Vlahovic, e quindi sarebbe quinto posto sicuro! 🙂
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