Il diario di un cassintegrato – parte sedicesima

I governi cambiano, i sottosegretari anche, ma il nostro settore sportivo resta chiuso a doppia mandata. E dopo la formazione del nuovo governo, rimane anche senza rappresentante governativo e senza l’assegnazione delle deleghe. Insomma, becco e bastonato!

Nel frattempo Draghi e la sua compagine hanno emanato il loro primo DPCM (com’era la storia del vulnus alla democrazia?) che resterà in vigore fino al 6 aprile, dunque avrà effetto anche sulla Pasqua. Al di là di alcuni aggiustamenti, come ad esempio il cambio di colore che scatta il lunedì anziché la domenica, mi sembra di poter dire che il nuovo esecutivo si sta muovendo in sostanziale continuità con il precedente. Mantenuta la divisione del paese in colori, le due settimane necessarie per migliorare la fascia regionale, il coprifuoco alle 22,00 e le limitazioni agli sport, alle fiere, ai congressi, agli avvenimenti che possono scatenare possibili assembramenti. Ciò che invece è cambiato, è il rapporto con la scuola: sia in zona rossa, che in quella arancione rafforzata, tutti gli alunni verranno mandati a casa in didattica a distanza e stavolta, udite udite, non sarà colpa di Azzolina. Stride particolarmente il mantenimento dei centri commerciali aperti e la chiusura delle scuole quando siamo stati mesi a discutere degli effetti nocivi della DAD sui nostri bambini e giovani. Adesso però, come per magia, cambiato il Ministro dell’Istruzione, cambiato il Premier, si può chiudere senza problemi ed è lecito anche iniziare a discutere del possibile prolungamento dell’anno scolastico fino al 30 giugno. In questa settimana poi, c’è anche il Festival di Sanremo ed il turno infrasettimanale della Serie A, quindi si può fare tutto ed il proprio contrario che tanto non se ne accorge nessuno!

Nel frattempo, anche per questa settimana, al lavoro sono impegnato due giorni ma non mancano certo le cose da fare. Il blog mi impegna molto, venerdì sarò nuovamente ospite come opinionista nella trasmissione “Minuti di recupero” su ATSPORT 24  e, nel frattempo, ho appena iniziato un corso di aggiornamento di cui vi parlerò nel prossimo appuntamento.

Adesso invece vorrei parlare di una cosa che reputo gravissima, accaduta in questi giorni davanti al carcere di San Gimignano, la cui notizia trovate qui. Credo sia assolutamente indegno che il capo della prima forza politica italiana (stando ai sondaggi), si lasci andare ad affermazioni tanto gravi quanto inesatte, stando alla sentenza di primo grado del processo a carico di queste guardie carcerarie. Non si dovrebbero mai commentare le sentenze, né parlarne prima del verdetto definitivo, ma non si può nemmeno tacere l’indegna campagna pubblicitaria che Salvini sta ormai conducendo da mesi a favore di rappresentanti dello stato che, a detto del primo verdetto, avrebbero pestato e torturato un detenuto del carcere di San Gimignano. In questo paese si iniziano a conoscere troppi casi del genere: dal povero Stefano Cucchi, la cui eco è arrivata fino al cinema grazie anche alla splendida interpretazione di Alessandro Borghi nei panni della vittima, a quello di Magherini fino al caso Aldrovandi, troppe volte agenti colpevoli hanno trovato connivenze e coperture negli apparati dello stato. Non abbiamo proprio bisogno che ci sia anche un megafono politico che provi ad ostacolare il raggiungimento della verità in questi casi: nessuno chiede vendetta, ma almeno giustizia sì e quella la si può trovare solamente nelle aule dei tribunali e non nelle conferenze stampa di qualcuno che cerca solamente di lucrare elettoralmente su qualunque cosa accada.

Gli impegni sono tanti, i temi da trattare pure, ma l’angolo del consiglio settimanale non può proprio mancare! Ed allora oggi si torna al cinema con un titolo che si può tranquillamente vedere su RaiPlay (dunque senza spendere un centesimo). Il film di cui parlo è “Il primo re”, la rivisitazione in chiave epica del rapporto tra Romolo e Remo fino alla nascita di Roma. E’ un film avvincente, che nonostante le oltre due ore di durata, vola via in un amen tenendovi incollati allo schermo. Per coloro i quali sono soliti impressionarsi per lo spargimento di sangue, non è un film adatto, ma la prova dei due protagonisti Alessandro Borghi e Alessio Lapice è veramente convincente. La pellicola ha bisogno di essere seguita senza distrazioni poiché ha i sottotitoli dal momento che gli attori recitano in latino arcaico, ma l’ambientazione e la storia appassionante ripaga ogni singolo sforzo. Provate a guardarlo e magari ditemi cosa ne pensate!

Alla prossima puntata del diario per parlare del mio nuovo corso di aggiornamento e non solo!

Diario di un cassintegrato – parte tredicesima

Eccoci ad un’altra settimana in cui mi vedo impegnato lavorativamente per due giorni. La cosa, seppur positiva rispetto al passato, inizia a farmi sorgere alcuni dubbi. Nel fine settimana scorso, sabato per la precisione, ho effettuato una visita guidata nel centro di Firenze con i bambini e Claudia, mia moglie. Facevamo parte di un gruppo organizzato egregiamente dall’associazione Artemide, tutti distanziati, con mascherina, con la passeggiata effettuata tutta rigorosamente all’aperto. Camminando per il centro storico però, ho notato una cosa curiosa: davanti a tutti i negozi (da Zara a Disney fino alla Rinascente) erano presenti file di persone non certo distanziate che aspettavano di poter entrare nell’esercizio commerciale al chiuso. Lungi da me contestare tale cosa, ma vorrei sinceramente capire la ratio per la quale i negozi aperti e con la fila fuori si, le partite di calcio dilettantistico all’aperto con pochissimi spettatori sulle tribune no, perché le chiese aperte si, i teatri, i cinema, i congressi e le fiere no. Sorvolo poi sulle accuse che sono state rivolte alle persone che hanno avuto il piacere di passeggiare nelle giornate dello scorso fine settimana. Se la mia regione è gialla, ho tutto il diritto di andare a fare due passi in centro con i miei bambini seppur nell’assoluto rispetto delle regole sanitarie che ci siamo dati. Sono stufo di essere sulla bocca di chi mi dice che posso fare una cosa e poi se la faccio mi accusa apostrofandomi come irresponsabile. Ricordo tra l’altro che se la Toscana è rimasta gialla in queste settimane è proprio grazie all’atteggiamento irreprensibile dei propri cittadini, non certo per la misericordia Divina.

Questi ultimi giorni poi, mi hanno finalmente dato una certezza: se prima era un sospetto, adesso non più. Nei cosiddetti palazzi della politica vivono in uno spazio ed in un tempo che non è quello delle persone normali. Il teatrino lunare che tutti i nostri politici hanno messo in scena nei giorni delle consultazioni dei Presidenti Mattarella e Fico, giocando a chi lo aveva più lungo, è stato sinceramente abominevole. Con la crisi di governo ed il conseguente blocco dell’approvazione del cosiddetto “decreto ristori 5”, al momento è stato cancellato il rifinanziamento della cassa integrazione e nel contempo il 31 marzo scade anche la moratoria relativa ai licenziamenti. A coloro i quali negli ultimi giorni hanno giocato a Risiko con le nostre vite interessa qualcosa? Ai giornalisti che parlano di tutto tranne che della vita reale riesce ogni tanto fare qualche domanda che esuli dalle solite alchimie politiche? Ai sindacati che dovrebbero aiutare la gente in difficoltà e negli ultimi 12 mesi sono stati capaci di far scioperare solamente i dipendenti pubblici (e non credo sia necessario aggiungere altro) fischiano mica le orecchie?

Quando nel vostro pianeta lontano avrete finito di giocare a poker con le sorti del paese, magari chiedeteci di tornare al voto…..se saremo ancora in piedi magari vi rispondiamo!

Chiudo la pagina del mio diario con il consueto consiglio ed anche stavolta ho scelto un film, “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”. Un film spassosissimo basato sulla storia vera della lucida follia, dell’incredibile sogno che l’Ingegnere Giorgio Rosa mise in pratica nel 1968. Costruì una piattaforma al di fuori delle acque territoriali italiane e ne dichiarò l’indipendenza in base al diritto internazionale. Il solito Elio Germano rende il protagonista irresistibile, ma è la storia a farci sentire un irrefrenabile desiderio di libertà, di indipendenza, di autonomia. Divertente, ben costruito, con altri attori di livello come Luca Zingaretti e Fabrizio Bentivoglio, il film mette al centro del mondo l’utopia quale stella polare della propria vita e svela la sclerotizzazione di un potere politico che non ha il vocabolario per comprendere le ragioni del cambiamento. Insomma, se non lo aveste capito, lo consiglio assolutamente!

Alla prossima puntata!

Diario di un cassintegrato (parte quarta)

Prima o poi doveva accadere e così è stato. Dopo tre settimane di lavoro ad intermittenza, questa è stata la prima senza nemmeno un giorno di impiego. Del resto le attività del mio settore lavorativo sono tuttora sospese e dunque  era scontato che anche le mie chiamate al lavoro divenissero meno continue. La Toscana però, dopo alcune settimane di zona rossa, sembra vicina al ritorno in quella arancione e dunque, forse, una flebile luce in fondo al tunnel inizia ad intravedersi.

Nell’ultimo appuntamento della rubrica, vi dicevo di nuovo equilibrio finalmente raggiunto ma come diceva il mitico Trap…. “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco!!” La novità che ha nuovamente sconvolto tutto, è che negli ultimi giorni ho entrambi i figli a casa perché posti in quarantena. Yuppi!!! Nella scuola primaria che frequenta il bambino più grande infatti, una maestra è risultata positiva al Covid 19 e dunque tutte le classi che sono entrate in contatto diretto con lei, sono state poste in quarantena con la didattica a distanza fino all’inizio di dicembre. Il piccolo invece, che è ancora alla materna, è stato messo a casa perché alla scuola dei più piccini non c’è obbligo di mascherina e dunque potrebbe risultare pericoloso per gli altri. Eccoci dunque ad un’altra sfida: ritrovare un nuovo equilibrio con la mamma che lavora, il grande che fa didattica a distanza con tutte le difficoltà del caso, il piccolo da gestire ed il babbo che non lavora… un universo incredibile!! Posso orgogliosamente dire che l’esame è stato superato a pieni voti grazie al rispetto reciproco, alla pazienza ed alla collaborazione: anche questa è andata (almeno per ora)!!!

A parte ciò, alcuni di voi mi hanno detto di essere curiosi in merito a ciò che ho trovato di utile sul web per superare questi momenti così particolari. Detto dei corsi di formazione ed aggiornamento che continuo comunque a cercare, vi confesso che ciò che mi ha aiutato moltissimo nelle prime settimane di cassa integrazione è stato un percorso di rafforzamento dell’autostima. Confrontandomi anche con mia moglie che aveva conosciuto alcuni professionisti del settore in corsi presso l’azienda in cui lavora, ho iniziato a seguire alcuni di essi scegliendone poi uno e devo dire che ne ho tratto gran giovamento. Con semplicissimi esercizi di respirazione, cambiamenti posturali e riflessioni sulla propria persona, sono riuscito a scavarmi dentro per arrivare ad alcuni risultati in un tempo relativamente breve. Il lavoro da fare è ancora molto e richiede certamente tempo ed altrettanto impegno, ma intanto abbiamo tracciato il sentiero! Adesso sta a me continuare a percorrerlo con metodo e costanza.

Grazie alla collaborazione ed al rispetto di cui vi parlavo nel racconto della quarantena dei bambini, anche questa settimana ho comunque trovato il tempo per dedicarmi ad alcuni interessi ed allora, dopo avervi consigliato serie tv e libri, questa settimana passo ai film. Diciamo che la notizia della prima settimana senza lavorare ha probabilmente scaturito in me un po’ di rabbia che ho accresciuto vedendo due film che certamente non contribuiscono alla serenità. Dapprima ho visto “Dogman”, il racconto del Canaro timido e remissivo che si trasforma piano piano: splendide le ambientazioni del film, mi sarei aspettato un maggiore approfondimento psicologico del protagonista, ma il film è comunque da vedere. Se però volete ricevere un vero e proprio cazzotto nella bocca dello stomaco allora vi consiglio “Diaz”, film ormai di qualche anno fa ma sempre attualissimo, come tutte le pellicole tratte da storie vere. La macelleria messicana perpetrata nella scuola di Genova e ciò che viene fatto successivamente nella caserma di Bolzaneto in occasione del G8 nel 2001, resta una delle pagine più buie scritte dalle nostre forze dell’ordine e dalle nostre istituzioni: un documento crudo e tristissimo che mostra tutto ciò che i rappresentanti dello Stato non dovrebbero mai fare. Imperdibile!

In attesa di sapere ciò che mi riserverà la prossima settimana, incrocio le dita nella speranza di una Toscana nuovamente arancione….alla prossima pagina del mio diario!!