Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – GENOA = 1 – 1

Come siamo arrivati a questo punto?

Sono contento di aver scritto ormai alcune settimane fa che il campionato viola non aveva più alcun senso solamente per aver azzeccato la previsione, non certo per lo scempio che continuiamo a sorbirci allo stadio Franchi. Pareggio poteva essere e pareggio è stato, un po’ come succede ormai spesso quando Fiorentina e Genoa si trovano di fronte nel girone di ritorno (do you remember Cesare?), ma lo spettacolo offerto dai viola è stato desolante. Se certamente era sovradimensionato il quarto posto occupato dai viola nel mese di dicembre, un  girone di ritorno come quello al quale stiamo assistendo è veramente indecente e le cause di ciò sono molte.

Innanzitutto un mercato di gennaio che ha dimostrato a tutti la mancata volontà da parte della proprietà più ricca della serie A di investire nel calcio e nel comparto tecnico della società. Una scelta che ha avuto ovviamente ripercussioni importanti sia sulla rosa “rinforzata” solamente con due prestiti ultratrentenni, sia sulle motivazioni di un tecnico ed una squadra che probabilmente si aspettavano di essere maggiormente aiutati dopo una prima fase di campionato esaltante. Da ciò deriva l’atavica mancanza di qualità all’interno di un gruppo di calciatori in cui spicca l’assenza di singoli in grado di inventare la giocata, saltare l’uomo per creare superiorità numerica, decidere la partita con caratteristiche difficilmente fermabili. In questo, la società ha sbagliato tutto ciò che poteva: attaccanti che non segnano mai (e che continuano a non segnare quando vengono ceduti), esterni che vanno e vengono senza incidere, trequartisti presi come calciatori in grado di far svoltare la squadra che restano intristiti in panchina o vengono restituiti al mittente. A tutto ciò si aggiunge una condizione atletica che, a differenza della scorsa stagione, non è praticamente mai stata ottimale. Da novembre in poi, la Fiorentina non ha mai dato la sensazione di correre più degli altri, di essere più brillante e lucida, di venire fuori alla distanza. Se già gli scorsi anni le squadre di Italiano avevano mostrato cali di condizione tra febbraio e marzo, in questa stagione sembra che i calciatori siano sempre imballati o stanchi, senza spunti o cambi di passo. Se poi a ciò si aggiunge un tecnico che, già nel mese di marzo, ha fatto chiaramente capire che non resterà sulla panchina viola, la frittata è completa! Italiano non è più lo stesso ma soprattutto sembra non avere più il pieno controllo della situazione, né risposte ai problemi che la Fiorentina gli pone davanti. Un tecnico che nelle precedenti stagioni era sempre riuscito a fronteggiare ogni situazione, adesso sembra prosciugato, stanco, senza idee né alternative.

Allarma e stupisce questa testardaggine senza fine di un tecnico che, nelle stagioni precedenti, aveva cambiato modulo, formazioni, interpretazione delle gare, calciatori. La confusione sembra regnare sovrana anche nelle scelte: da un Comuzzo mai provato nonostante un Quarta disastroso, alla sostituzione tra Milenkovic e Bonaventura quando avremmo dovuto in teoria provare a vincere, ad una compagine che continua a giocare sempre lo stesso tipo di calcio senza mai provare un minimo cambio di spartito. Chiudo ricordando poi che, quando una squadra è composta per due terzi da calciatori che probabilmente nella prossima stagione non avranno più la maglia viola addosso, tutto si fa ancora più complicato. Gente in prestito, altra con il contratto in scadenza, altra ancora scontenta della gestione del mister e stanca di stare a Firenze. Ma tutto questo chi lo dovrebbe gestire e vedere? Lasciamo stare…..

Pensiamo adesso alla prima delle gare fondamentali di questa stagione. Contro il Viktoria Plzen servirà di più….molto di più! Altrimenti rischiamo di uscire contro una squadra molto più debole di noi!

IL BUONO

  • Bonaventura: resta l’unica luce in questa valle di lacrime. Anche ieri, il suo assist per Ikonè, è un cioccolatino troppo invitante per non essere scartato. Oltre a ciò, recupera tanti palloni e li rigioca senza mai essere banale e scolastico. La sua sostituzione resta un mistero irrisolvibile. Leader indiscusso.
  • Terracciano: spesso criticato anche dal sottoscritto, salva il risultato su colpo di testa di Ekuban ed appare sempre sicuro sia con le mani che con i piedi. Se torna San Pietro magari in questo finale di stagione proviamo a divertirci.
  • Ranieri: uno dei pochi che ci prova sempre, sia nelle giornate migliori che in quelle peggiori. Lotta, sgomita, combatte senza sosta cercando di ravvivare anche i compagni di squadra. Nonostante il proprio compagno di reparto, che sia Quarta o Milenkovic, non gli regali mai tranquillità, resta un baluardo. Insostituibile.

IL BRUTTO

  • Martinez Quarta: posso capire la giornata storta, ma lui esagera decisamente. Non ne azzecca una, regala diversi palloni agli attaccanti del Genoa, è sempre impreciso sia in fase difensiva che di impostazione. Giovedì lo farei riposare.
  • Arthur: non lo sopporto più. Calciatore lento che adesso nemmeno fa girare la palla velocemente. Gioca sempre almeno a tre tocchi, non verticalizza mai, non accende mai la luce. Abbiamo provato a fare l’ennesimo favore ai gobbi, ma stavolta la ciambella non è riuscita. A confronto Mandragora è un calciatore!
  • Nico Gonzalez: indolente, spento, imbronciato. Anche basta grazie.

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

GENOA – FIORENTINA = 1 – 4

Mamma mia che Fiorentina! E chi se l’aspettava? 

La gara di Marassi, l’esordio in campionato della truppa di Vincenzo Italiano, dimostra ancora una volta quanto conti realmente il precampionato: ZERO! Una Fiorentina presa a schiaffi nella tournée inglese, in evidente difficoltà di ritmo e di passo con compagini di categoria inferiore, diventa d’un tratto scintillante in un Marassi infuocato. Manovre avvolgenti, azioni a due tocchi, verticalizzazioni improvvise, calciatori che si trovano a memoria. Certo il gol segnato da Biraghi alla prima occasione e per di più calciando di destro, ha messo in discesa una partita che probabilmente era stata preparata in modo perfetto. Di contro un Genoa da rivedere, senza gioco né identità, con un trio difensivo che nella massima serie non può reggere il confronto: se fossi un dirigente rossoblù penserei a prendere almeno un difensore di spessore anziché ammassare centrocampisti offensivi. Fortunatamente però sono un tifoso viola ed oggi c’è solo da esultare per la prestazione di una Fiorentina esagerata: per personalità, fraseggio, continuità nel proporre calcio. Una squadra in cui nascono nuovi fiori (Kayode), buttano gemme alcune piante che sembravano ormai appartenere al passato (Arthur), tengono botta altre che dovrebbero iniziare a sfiorire (Bonaventura).

IL BUONO

  • Kayode: schierato a sorpresa titolare nella difesa a 4, dimostra subito tutte le sue doti. Chi segue il campionato primavera aveva ammirato lo strapotere fisico di questo ragazzo scartato dalla Juventus e costretto a ricominciare dalla Serie D. Ciò che però ha stupito tutti è la crescita esponenziale dal punto di vista tattico e tecnico: in fase di prematch avevo affermato che la sua titolarità poteva essere approvata considerando che il Genoa giocava col 3-5-2 e dunque il giovane terzino non avrebbe dovuto pensare troppo alle chiusure difensive. Invece Kayode ha giganteggiato anche in quelle seppur abbia tenuto in gioco Biraschi in occasione del gol subito. Chapeau! 
  • Biraghi: non so se l’arrivo di Parisi su quella fascia lo abbia invogliato a salire di livello, fatto sta che il capitano sulla fascia mancina è stato devastante. Uno splendido gol di destro al primo affondo, l’assist per Nico da palla ferma e poi…. quell’esultanza per DA13. Bentornato capitano!
  • Bonaventura: semplicemente Jack. Un gol di rapina, un assist per Mandragora che dovrebbe essere mandato in loop alla televisione se solo non vivessimo in un paese in cui comandano quelli di Roma, Torino e Milano e tantissime altre cose belle ed intelligenti. Danza tra le linee permettendo alla squadra di passare da un modulo all’altro come se fosse la cosa più naturale del mondo. Cloniamolo ORA
  • Nico Gonzalez ed Arthur: in una serata in cui non hanno rubato l’occhio, hanno però fatto tutto ciò che serviva alla squadra per vincere la partita senza soffrire. Nico, prima della gioia personale, ha colpito il palo da cui è scaturito il raddoppio quasi senza sudare mentre Arthur ha disegnato calcio con un dono raro: comandare il gioco e farlo sgorgare a due tocchi senza mai essere inquadrato dalle telecamere…. Questa è qualità, quella necessaria a fare il salto!
  • Vincenzo Italiano: ha disegnato una prima viola che nessuno si aspettava. La squadra ha giocato praticamente a memoria pur avendo cambiato il fulcro del centrocampo, rischiando pochissimo dietro e creando tanto davanti. La Fiorentina è stata finalmente camaleontica con Bonaventura che ha quasi sempre interpretato il ruolo di mezzala in un centrocampo a tre grazie anche ad un centravanti che finalmente non ha bisogno della balia che gli ripulisca i palloni ma anzi riesce a fare reparto da solo. Forse comprare i giocatori adatti aiuta il mister? 

IL BRUTTO

  • Il gol subito: una disattenzione, una sola ed anche stavolta siamo costretti a recuperare la palla nella nostra porta. Proviamo a limitare queste piccole pause?  

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – GENOA = 6 – 0

La serata perfetta. Se dopo la vittoria esterna in Coppa Italia a Napoli la Fiorentina doveva rispondere al brutto poker incassato a Torino contro i granata di Juric, non poteva trovare un modo migliore di farlo. Ritmo, belle giocate, tante reti, pochi brividi. La squadra di Italiano ha nuovamente dimostrato di credere ciecamente a ciò che il proprio allenatore propone ogni giorno ed anche calciatori fino alla scorsa stagione bistrattati, come Biraghi, adesso sembrano da nazionale. Contro un Genoa troppo brutto per essere vero, i viola reagiscono senza problemi anche al primo rigore sbagliato in carriera da Vlahovic e schiantano i rossoblu arrivati a Firenze senza gioco né carattere. Ha funzionato veramente tutto, dalle catene sugli esterni, al centrocampo in cui Torreira disegna calcio tra un Bonaventura tornato finalmente al gol ed un Maleh sempre pronto a prendersi le responsabilità, dagli esterni offensivi che sfornano assist a ripetizione ai centrali difensivi sempre pronti ad accompagnare l’azione senza soluzione di continuità. Una squadra in tutto e per tutto pronta a far sognare una città che aspettava questi momenti ormai da troppe stagioni.

IL BUONO

  • Biraghi : il tiro al terzino sinistro è stato per troppi anni lo sport preferito nel capoluogo toscano. Ormai credere a Biraghi era diventato quasi una barzelletta ed in molti, compreso il sottoscritto, avevano storto la bocca quando gli era stata affidata la fascia che era stata dell’eterno capitano Davide Astori. Niente di più sbagliato! Segna una doppietta, accompagna ogni azione offensiva viola, si prende tutte le responsabilità necessarie. Chapeau, avanti così!
  • L’approccio alla gara: la Fiorentina ha azzannato il Genoa, la palla, il gioco, ha dimostrato fin da subito che non avrebbe accettato altro risultato se non la vittoria. Un salto di qualità mentale che non può essere sottaciuto né passare inosservato. Quante volte nelle scorse stagioni la squadra viola aveva faticato a portare a casa i tre punti in queste occasioni? In quante occasioni aveva gettato al vento la possibilità di chiudere la gara senza soffrire? Un’altra svolta verso la mentalità da grande squadra?
  • Odriozola: un motorino inesauribile che, insieme a Nico Gonzalez, distrugge il Genoa in lungo ed in largo. Viene finalmente premiato anche dal gol! Non so se sarà possibile, ma nel caso è da portare definitivamente a Firenze il prima possibile! Esterno basso perfetto per mister Italiano!!
  • Torreira: se Odriozola è l’esterno basso perfetto, Torreira è il GIOCATORE PERFETTO! Cuce il gioco, recupera palloni, inventa per gli altri… stasera per deliziarci segna anche un gol di testa. Monumentale la sua prova, monumentale la sua stagione, monumentale il suo acquisto. Pretendo il riscatto senza nemmeno discutere!

IL BRUTTO

  • Il giallo a Torreira : proprio perché credo sia l’unico giocatore insostituibile della squadra viola, sinceramente lo avrei tolto almeno un quarto d’ora prima. È vero, non avrebbe segnato, ma non avrebbe nemmeno rimediato un’ammonizione che potrebbe pesare prima o poi. Peccato, ma probabilmente l’uruguagio è talmente intelligente che saprà gestire anche questa situazione.

Ci vediamo più tardi al Corner Viola e su Calcio & Mercato!

Che si gioca??

Nonostante il pareggio tra Cagliari e Torino, la vetta resta robbba mia!! Tanto non dura, ma intanto me la godo!! Joe non molla, da dietro qualcuno inizia a fare i miracoli e la classifica si accorcia.

L’assoluto protagonista di giornata è l’Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino che piazza addirittura il +6 e, grazie a questo exploit, vola al terzo posto ed inizia a mettere nel mirino la vetta della classifica. Il gradino più alto è ancora piuttosto lontano, ma gli artisti sono sempre in grado di stupirci. In un weekend in cui tutti hanno azzeccato la gara scontata, solo il Meneghino di Paderno Dugnano (oltre al pifferaio magico) ha visto giusto nello scontro tra i titani Mazzarri e Juric e dunque è riuscito a mangiare punti ai battistrada rientrando nella bolgia di metà classifica. Diamo dunque un’occhiata alla graduatoria aggiornata dal mitico ed infaticabile Carlo:

Lungo 38* (1 parrucchino da recuperare)
Joe il Pistoiese 36
Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 30
Luchino il diavolo rossonero* 28
Bomber Siiimo e Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 27
Sandrino il Bressesino 24
Niccolò 22
Francesco il Meneghino Junior 15
Salva il Molisano 1
Alan 0

Dopo le gare europee, già stasera ricomincia il campionato con il derby della Lanterna. Giustamente in molti si sono chiesti perché vi ho fatto giocare Cagliari Torino e sinceramente spero che nessuno di voi abbia dovuto guardare quello scempio per colpa mia. Stavolta almeno, se vorrete seguire il vostro pronostico, sono certo che vi divertirete:

La gara più scontata: INTER – CAGLIARI = 1

Di getto avevo inserito la gara tra Fiorentina e Salernitana ma la mia scaramanzia ha ancora una volta avuto la meglio. Inter Cagliari allora è la partita che dovrebbe avere un esito scontato non solo per la differenza di qualità della rosa. La squadra di Inzaghi esce sconfitta ma non ridimensionata dalla trasferta di Madrid contro il Real in cui ha giocato alla pari per ampi spezzoni di gara. In campionato poi, sta giocando un grandissimo calcio, sta facendo fronte alle varie assenze senza problemi e sta macinando punti su punti. Non credo possa essere il derelitto Cagliari di Mazzarri a bloccarne le velleità di scudetto! I sardi, reduci dal pareggio contro il Toro, avrebbero bisogno di dare continuità per la classifica ma la differenza di qualità sembra veramente enorme. È vero che quando si ha fame non si guarda alla proprietà della tavola imbandita, ma stavolta se i rossoblù dovessero tornare da San Siro con un risultato positivo sarebbe veramente una sorpresa enorme. 1 fisso e Madrid dimenticata!

La partita da NON giocare: GENOA – SAMPDORIA

Una sfida a chi sta peggio. Da una parte il Genoa, con una nuova proprietà più o meno sconosciuta, il nuovo presidente individuato nel dottore personale di Berlusconi, un neofita come Shevchenko alla prima esperienza in un club in panchina, una decina di calciatori tra infortunati ed indisponibili. Dall’altra la Sampdoria con una classifica leggermente migliore dei cugini, con un allenatore che è ancora in sella solamente perché il presidente è stato arrestato pochi giorni fa mentre stava trattando con Stankovic (ma non è questo il motivo), con una piazza scontenta dell’ennesima stagione che si preannuncia piena solamente di delusioni, sbadigli e sofferenza. Se non fosse il derby, sarebbe una partita perfetta per un pareggio senza tiri in porta ma….qualcuno si ricorda Boselli? È venerdì sera, trovate qualcosa di meglio da fare!

La sorpresa della giornata: SASSUOLO – LAZIO = X (Risultato 2 – 2)

Quello che era il comandante ormai piange più di Mazzarri, non si diverte più, non ha più il tempo necessario per allenare e blablabla. La Lazio è certamente una delle delusioni della stagione fin qua, anche se nelle ultime gare, grazie anche all’inserimento di Zaccagni e Marusic, sembra aver trovato maggiore imprevedibilità davanti e più compattezza dietro. Il Sassuolo invece, finora è la vera ammazzagrandi del torneo e può mettere in vetrina un Berardi da leccarsi i baffi (come dice il Pappagallone Reale Flavio Bardaro, che sia il nuovo De Paul per i viola?) oltre a due giovani in rampa di lancio come Raspadori, tornato finalmente in gol a Spezia e Scamacca. Sarà certamente una partita spettacolare, con tanti cambi di fronte ed occasioni da rete. Io mi gioco il segno X e tante reti, se non ci azzecco almeno mi sarò divertito!!

A voi per i pronostici!

Che si gioca??

Saranno state le gufate multiple, saranno state le partite più difficili del solito, ma stavolta Joe è costretto a frenare in testa e con lui anche il Meneghino Junior. La Dea ha dato ragione solamente a tre di noi e dunque la classifica si accorcia sensibilmente. Ci sono poi i poeti maledetti di Parigi che, mentre in passato cantavano l’amore e sorseggiavano vino nelle brasserie, adesso scivolano sui tortellini inseguiti da un Amrabat qualunque. Da questa giocata poi, Alan Bencio, essendo ormai scomparso da alcune settimane ed avendo raggiunto la quota zero viene temporaneamente estromesso dalla classifica, prontissimi a riaccoglierlo come se fossimo una SuperLega qualunque. Andiamo allora a vedere la graduatoria aggiornata, grazie al meticoloso lavoro del mitico Carlo:

Joe il Pistoiese 52
Francesco il Meneghino Junior 47
Niccolò e Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 46
Lungo 42
Bomber Siiimo 34
Salva il Molisano 32
Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 31
Luchino il diavolo rossonero 27

Vediamo dunque se la magia pistoiese è del tutto svanita oppure è stata solo una battuta d’arresto. Ecco i miei pronostici di giornata:

La gara più scontata: JUVENTUS – PARMA = 1

La qualificazione dei ragazzi di Pirlo alla SuperLega non fermerà certo la corazzata bianconera. La Juve, reduce dalla sconfitta di Bergamo, ritrova al centro dell’attacco Cristiano Ronaldo che dovrebbe essere affiancato da Dybala. I tre punti diventano fondamentali per mantenere a distanza le inseguitrici che tra l’altro vivranno confronti diretti (Napoli-Lazio e Roma-Atalanta) e dunque il risultato vale doppio. Il Parma intanto, buttati nel cestino troppi punti nelle ultime giornate, è ormai virtualmente in Serie B nonostante la squadra di D’Aversa abbia dato del filo da torcere a tutti. La sconfitta di Cagliari però, ha definitivamente condannato gli emiliani ad una retrocessione che in pochissimi avevano pronosticato ad inizio anno. 1 fisso.

La partita da NON giocare: GENOA – BENEVENTO

Una gara a dir poco importante nella zona calda della classifica. Entrambe vengono da strisce di risultati poco soddisfacenti ma nell’ultimo turno hanno dimostrato di essere ancora vive e battagliere. Con una vittoria i ragazzi di Ballardini si avvicinerebbero ad ampie falcate alla salvezza, mentre una sconfitta li farebbe ripiombare nella zona caldissima. Il Benevento invece, ha lottato fino all’ultimo secondo a Roma con la Lazio ma la difesa ha regalato troppo per sperare di venire via con un risultato positivo. Il calendario dei sanniti è tosto, non riuscire a fare punti a Genova contro una diretta concorrente potrebbe essere molto grave. Troppi dubbi e troppo poco disinteressato per pronosticarla!

La sorpresa della giornata: NAPOLI – LAZIO = X (Risultato 1 – 1)

Nel posticipo di giovedì, una gara vietata ai deboli di cuore. Non tanto e non solo per il buon calcio che normalmente le due squadre offrono, ma soprattutto per l’altissima posta in palio. Gattuso ed Inzaghi, dopo una lunghissima rincorsa, sono ormai in scia della Juve e dell’Atalanta per un posto nell’Europa più prestigiosa. Se contiamo che la Lazio ha ancora da giocare anche il recupero con il Torino, il mucchio diventa ancora più interessante. Il Napoli viene dal pareggio casalingo contro la capolista Inter, fermata dopo 11 vittorie consecutive. La Lazio invece ha faticato più del previsto a regolare un Benevento mai domo e soprattutto ha imbarcato troppa acqua in difesa. Sono due squadre a cui piace giocare, creare, divertirsi grazie ad un centrocampo stellare da una parte ed una batteria di trequartisti meravigliosi dall’altra. Il fatto di giocare per ultimi però, potrebbe portare a fare troppi calcoli in base anche ai risultati della altre. Come si dice in questi casi, magari meglio due feriti che un morto!

A voi per i pronostici!

Il buono, il brutto, il cattivo

GENOA – FIORENTINA = 1 – 1

E’ stata una Fiorentina operaia, una squadra che ha badato al sodo, che ha reagito senza paura alle difficoltà. Prima il gol subito dopo un quarto d’ora di nulla, poi lo scellerato intervento di Ribery che ha costretto la squadra a giocare in inferiorità numerica per 40 minuti. Nonostante ciò, è arrivato un pareggio d’oro considerando la contemporanea sconfitta interna del Cagliari ed il pareggio tra Benevento e Parma che permette di guardare ai prossimi difficilissimi impegni con maggiore serenità. Iachini ha cercato di mettere la squadra nella migliore condizione possibile giocando con un 3-5-2 molto abbottonato in cui gli esterni di centrocampo erano due terzini come Caceres e Venuti, ma ha dato prova di intelligenza sfruttando quei calciatori che sono stati rivitalizzati da Prandelli e che con lui venivano impiegati col contagocce: Vlahovic e Quarta nella formazione iniziale, Eysseric come sostituto in mezzo al campo quando Bonaventura ha finito la benzina. Insomma un mix di passato e presente per guardare con maggiore tranquillità al futuro prossimo grazie anche ai risultati delle dirette concorrenti.

IL BUONO

  • Vlahovic: è il vero baluardo viola. Il calciatore imprescindibile, l’ultimo regalo di Cesare Prandelli alla sua amata Fiorentina. In una partita dura, sporca, difficile, Dusan dimostra ancora una volta quanto sia maturato negli ultimi 6 mesi. Difende palla spalle alla porta, lotta su tutti i palloni, allarga i gomiti se necessario, ma soprattutto è letale nei sedici metri. Sull’assist di Castrovilli, non si lascia pregare ed incrocia una gran bel sinistro che regala alla squadra una ritrovata tranquillità ed un altro punto in classifica. Rocco, blindalo appena torni dagli States!!!!
  • Castrovilli: dopo un lungo periodo di appannamento, finalmente sprazzi del vero Castrovilli. Con Ribery in ombra già prima del folle intervento che gli costa il rosso, spetta al numero 10 inventarsi qualche giocata e creare la superiorità numerica in mezzo al campo. Ancora non riesce a ritrovare pericolosità verso la porta avversaria, ma stavolta attacca continuamente lo spazio libero e recupera tanti palloni trasformando l’azione da difensiva in offensiva. Avesse fatto gol in rovesciata allo spirare dei primi 45 minuti di gioco, l’anno prossimo lo avremmo ammirato sulla copertina dell’album Panini! Se ricomincia a girare lui, possiamo tornare a divertirci.
  • Pezzella: come trasformarsi da Comunardo Niccolai in Franz Beckenbauer in due settimane. Da difensore timoroso e svagato a condottiero che rimedia anche agli errori di Milenkovic ed in parte Martinez Quarta. Contro il Genoa non cade mai, temporeggia, svetta di testa. Chissà che pozione magica avrà trovato?!?!?!?

IL BRUTTO

  • Caceres – Milenkovic: una vera e propria banda del buco. In apnea per tutta la partita contro Zappacosta, non contro Cafù o Serginho….con tutto il rispetto dovuto. Il serbo conferma il suo momentaccio evidenziato anche nelle gare in nazionale, mentre l’uruguagio appare fin da subito un pesce fuor d’acqua. Non attacca, ma soprattutto non difende, viene sempre preso alle spalle dai lanci rossoblù, non sembra mai in grado di limitare la corsa dell’ex Chelsea da cui nascono tutti i pericoli per la retroguardia viola. Continuo a pensare che Caceres non sia assolutamente adatto ad interpretare un ruolo in cui quasi mai serve il corpo a corpo, quasi sempre la falcata di almeno 30 metri. Speriamo Beppe trovi la soluzione.
  • Ribery: una partita disastrosa. Già prima del cartellino rosso, il francese non era mai riuscito a saltare il diretto avversario, era sembrato sempre fuori dal gioco, mai decisivo né per far ripartire l’azione andando a prendere la palla sui difensori, né trovando la giocata decisiva o l’assist per il compagno. Nella ripresa poi, la sciocchezza che avrebbe potuto costare la sconfitta viola. Un’entrata scellerata, senza senso, direttamente sull’uomo simile a quella di Cuadrado su Castrovilli a Torino in Juventus Fiorentina. Fortunatamente i compagni di squadra riescono a stringere le maglie difensive e portano comunque a casa un punto fondamentale in ottica salvezza. Da un calciatore della sua tecnica, della sua esperienza, non si possono accettare questi errori. Qualche settimana per riflettere caro Frank sono assolutamente necessarie.
  • Pulgar: dopo alcune prove ampiamente sufficienti, oggi si è rivisto il calciatore timoroso, lento e falloso che aveva iniziato la stagione. Nel primo tempo perde tantissimi palloni in uscita permettendo ai grifoni di ripartire in contropiede, anche se il filtro davanti alla difesa è comunque più che sufficiente considerando anche che Castrovilli e Bonaventura ai lati lo aiutano a fasi alterne. Nel secondo tempo, costretto ad abbassarsi ulteriormente sui difensori centrali, migliora il proprio rendimento ma il cartellino giallo finale che gli costa la squalifica, conferma che non è proprio la sua giornata. Urge recuperare il centrocampista mortifero sui calci piazzati.

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento tattico…e ci sarà anche Portobello!!!

Che si gioca??

Evviva!! Il primo traguardo è finalmente stato raggiunto!!! Occupo l’ultimo posto in classifica!!!

Devo prima di tutto chiedere scusa ma la graduatoria della scorsa settimana era sbagliata e dunque dopo che il TAR del Lazio ha accolto il ricorso presentato da qualche giocatore, siamo corsi ai ripari correggendo la classifica. Anche questa settimana ho voluto evitare la gara del Venerdì sera per agevolare i pronostici e dunque, grazie al consueto lavoro certosino di San Carlo, ecco la classifica aggiornata:

Francesco (Meneghino Junior) 12
Argentino Fiorentino e Bomber Siiimo 10
Joe il Pistoiese 9
Carlo ( il Meneghino di Paderno Dugnano) e Niccolò 8
Luchino ( il diavolo rossonero) 6
Lungo 5

Cambio della guardia al vertice! Il più giovane di tutti scalza gli altri ed approfitta dei tanti scivoloni per issarsi in testa alla classifica. In quattro indovinano il pronostico del big match mentre incredibilmente sono in sette a fallire la gara scontata: unico a centrarla il Bomber Siiimo anche se proprio sul filo di lana. Le distanze tra i giocatori sono strette, l’unica certezza è quanto sono scarso io!!

Dopo aver visto la nuova classifica, ecco i pronostici di giornata:

La gara più scontata: LAZIO – SASSUOLO = 1

Dopo la vittoria nel derby, la Lazio non si vuole più fermare. Nonostante l’assenza di Luis Alberto, operato di appendicite, la compagine di Inzaghi sembra essere tornata quella della scorsa stagione pre-Covid. La retroguardia è più sicura, il centrocampo gira nuovamente, Lazzari continua a macinare chilometri a velocità assurde, davanti segnano un pò tutti. Di contro, il Sassuolo non è più la squadra di inizio stagione: Le troppe assenze nel reparto offensivo non solo hanno fermato la macchina del gol neroverde, ma hanno anche fatto perdere certezze alla compagine di De Zerbi. Il momento delle due squadre è troppo diverso per credere che possa andare diversamente. Lazio vittoriosa e di nuova in zona Europa!

La partita da NON giocare: PARMA – SAMPDORIA

La squadra del rientrato D’Aversa ha dato ottimi segnali di risveglio nel pareggio conquistato contro il Sassuolo, la Sampdoria ha vinto in rimonta contro l’Udinese. I ducali inoltre stanno cercando sul mercato quello scatto in più per salvarsi, mentre i blucerchiati hanno già visto l’importanza dell’innesto di Torregrossa in attacco. I due tecnici, il citato D’Aversa ed il decano Ranieri, non sono soliti offrire calcio champagne soprattutto in un momento in cui ancora si deve badare al sodo. Se dovessi azzardare un pronostico direi Under, ma considerando che il Parma non è ancora facilmente leggibile e la Samp vive di alti e bassi, direi di evitare la giocata!

La sorpresa della giornata: GENOA – CAGLIARI = 1 (Risultato 2 – 1)

Dopo alcune settimane in cui ho chiesto di giocare scontri al vertice, stavolta ci buttiamo nella mischia della lotta per la salvezza. A Genova è tornato il mago del porto, Ballardini, che ha conquistato 8 punti in 5 gare. A Cagliari questa estate hanno invece scommesso sull’ex mago Di Francesco, che dopo le stagioni di Roma sembra faticare più del previsto per ritrovare la retta via. I sardi non vincono una partita da tempo immemore ed adesso sono immersi nella lotta per non retrocedere nonostante gli arrivi di Nainggolan e Duncan nel mercato di gennaio. I genoani invece, sono in ripresa ed hanno entusiasmo e fiducia. Nelle ultime settimane hanno recuperato alcune posizioni in classifica ed una vittoria contro il Cagliari potrebbe permettere loro di staccare proprio i sardi. Vado con la squadra che in questo momento è più in forma!

A voi per i pronostici!