BarLungo con Simone – Immigrazione tra rischio ed opportunità (5° parte)

Eccoci tornati al nostro podcast, il “BarLungo con Simone”! Sta cominciando una nuova puntata in compagnia dell’amico e professionista Simone Pesucci!

Siamo giunti all’ultimo appuntamento di questo approfondimento sull’immigrazione con uno dei temi più divisivi e più strumentalizzati dalla politica, cioè il ruolo delle Organizzazioni non Governative. Con Simone cerchiamo di muoverci tra governi che promettono blocchi navali, ministri in tribunale, centri di accoglienza in Albania e legislazione europea.

Buon ascolto!

Riparte la Serie A, ma è ancora il mio calcio?

Come tutti voi saprete, tra sabato e lunedì scendono in campo le 20 squadre impegnate nel campionato di Serie A 2021-2022. Il nuovo torneo si aprirà con i campioni d’Italia dell’Inter che affrontano il Genoa e si chiuderà lunedì sera con Sampdoria Milan. Nel mezzo, domenica alle 20,45 la Fiorentina del nuovo mister Italiano se la vedrà con la Roma di José Mourinho tornato in Italia dopo alcune annate deludenti.


Ancora più che nelle ultime stagioni però, al momento non è possibile fare nessuna previsione calcistica di come andrà la stagione perché fino al 31 agosto vedremo la stragrande maggioranza delle squadre vestite in maschera….con giocatori che non verranno schierati perché in trattativa per la cessione, altri calciatori che non si esprimeranno al massimo per la paura che un infortunio possa impedirne il trasferimento, allenatori che non avranno avuto la squadra a disposizione al completo per nemmeno un’ora del ritiro estivo! Capisco che non si possa pretendere di tornare al passato, ma pensare a chiudere il mercato, in tutta Europa, a Ferragosto sanerebbe tantissime situazioni incresciose.

Ecco allora che la nostra amata Fiorentina andrà a Roma senza il terzino destro titolare (visto che la telenovela Lirola sembra essersi sbloccata troppo tardi per avere il sostituto a disposizione), con la difesa privata del capitano a poche ore dal fischio d’inizio ma soprattutto con la variante Vlahovic. Il bomber da cui i viola avrebbero dovuto ripartire, và o resta? Ed a Roma sarà della gara oppure no? E nel caso in cui dovesse essere esentato dalla contesa, Italiano sarà costretto ad inserire Kokorin visto che anche Kouame’ ha lasciato Firenze ma non è stato rimpiazzato…. Del resto ad oggi è arrivato il solo Nico Gonzalez nel reparto offensivo! La Roma intanto, è stata una delle compagini più attive sul mercato grazie all’arrivo del nuovo portiere Rui Patricio, del terzino sinistro Vina e dell’attaccante Abraham, chiamato a rimpiazzare Dzeko.

Ed allora in mezzo a tutti questi dubbi, queste cifre assurde in tempi di crisi pandemiche e gente che perde il lavoro o ne rimane attaccata senza più diritti, lasciatemi mandare un grandissimo in bocca al lupo al Centro Storico Lebowski ed a Borja Valero. Sono stato molto critico nei confronti del calciatore spagnolo nel momento in cui si trasferì all’Inter per motivi che ritrovate anche in alcuni pezzi del blog, stavolta però la scelta di fare da megafono ad un gruppo di ragazzi che dal nulla hanno creato una realtà meravigliosa lo riabilita anche agli occhi dei più critici (insomma il mio 😜😅) . Per chi ancora non lo conoscesse, si faccia una ricerca su Google, un giro sul sito o sulla pagina del Centro Storico Lebowski e sarà travolto da un turbine di emozioni, solidarietà, buoni propositi.

Come dicono loro….”non sappiamo cosa diciamo ma sappiamo cosa vogliamo!!!”

In bocca al lupo…Fate bei sogni, e regalateci nuovamente il calcio che piace a noi!!

Nonostante tutto, ci vediamo lunedì con la rubrica “Il buono, il brutto, il cattivo”!

Dignità

Definizione: rispetto che l’uomo, conscio del proprio valore sul piano morale, deve sentire nei confronti di sé stesso. Così recita la Treccani se si cerca il significato del termine dignità. Tale parola è stata poi declinata in modi diversi in campo religioso, politico, economico, sociale. Ciò che non può però mai sfuggire a tale declinazione è che gran parte della dignità di una persona passa per la tranquillità economica e sociale. La libertà di poter fare determinate scelte grazie al proprio lavoro e grazie alla sicurezza che proviene dai propri diritti è probabilmente l’espressione più alta di dignità a cui si possa pensare.

Negli ultimi mesi della nostra vita, il Covid ha fortemente impattato sul concetto di dignità ed ha rimesso in discussione gran parte di quelle certezze che venivano date ormai per scontate negli ultimi anni. Le scelte politiche di continuare a tagliare e dunque a smantellare progressivamente la sanità pubblica, e di centralizzare sempre più servizi sanitari in strutture polifunzionali sono state, in questo periodo, sonoramente bocciate dalla storia. Lo Stato, grazie purtroppo alla gravissima emergenza che ha dovuto affrontare, è finalmente tornato ad investire nel personale sanitario e nelle attrezzature necessarie alla cura delle persone e, nel contempo, ha riscoperto la fondamentale importanza della medicina territoriale.

Nondimeno la dignità delle persone è stata colpita nel mondo del lavoro. Sinceramente, fino a marzo 2020, solo pronunciare l’espressione “cassa integrazione” mi faceva rabbrividire, ma sembrava comunque una possibilità talmente lontana da non dover essere nemmeno presa in considerazione. Poi è arrivato il Covid e, con esso, il blocco totale del settore nel quale lavoro. Da espressione lontana, di cui sentivo parlare solamente in televisione, la cassa integrazione è diventata la mia realtà quotidiana con la quale fare i conti. Dapprima due settimane, poi un mese, poi due. E’ difficile poter spiegare come ci si senta quando di punto in bianco si passa da avere obiettivi quotidiani a non averne nemmeno settimanali. Quando si passa da avere una vita caotica ad una completamente vuota. Quando si passa da una vita che sembra un puzzle in cui dover incastrare responsabilità familiari, orari lavorativi e passioni imperiture, ad una vita in cui si cerca di avere alcuni impegni per riempire gli spazi di una pagina completamente vuota e bianca. E tutto ciò accade in 48 ore, senza preavviso, senza preparativi, senza manuale di istruzione.

Ecco a cosa serve lo Stato, ecco a cosa serve essere COMUNITA: la cassa integrazione, il reddito di emergenza, il reddito di cittadinanza, il bonus per le partite IVA, quello per i baby sitter e per i centri estivi, qualunque forma di sostegno economico in un momento come quello è sinonimo di DIGNITA. Dobbiamo smettere di dire che sono soldi pubblici gettati al vento che servono solamente per far stare i giovani (ed anche i meno giovani) sul divano. Chi si ritrova da un giorno all’altro senza lavoro, senza sostentamento economico, senza la tranquillità necessaria per dormire, è una persona fragile da dover aiutare, non da schernire. Si chiama SOLIDARIETA, parola ormai desueta e fuori moda che però dovremmo recuperare non solamente nei momenti di pandemia ma in ogni singolo momento del nostro percorso di vita. La dignità passa per prima cosa dal lavoro e non sempre chi non lavora lo fa perché non ne ha voglia, anzi tutt’altro.

Questa nuova realtà scaturita dalla pandemia con cui ci dobbiamo confrontare chiamerà però tutti ad un bagno di umiltà: l’ascensore sociale si è bruscamente fermato e, per la prima volta dalla seconda guerra mondiale in poi, la nostra generazione non sarà capace di migliorare la propria condizione economica-sociale rispetto a quella dei propri padri.

Tornerà insomma di moda la frase che ripetevano spesso i miei nonni:

“Tutti i lavori, anche quelli più umili, sono dignitosi a patto che siano onesti”.