Il buono, il brutto, il cattivo

HELLAS VERONA – FIORENTINA = 1 – 2

Una Fiorentina brutta, sporca e cattiva! Insomma la squadra che tutti i tifosi avevano chiesto dopo la vergognosa sconfitta di Reggio Emilia contro il Sassuolo e che serviva per guadagnare finalmente 3 punti che fanno tirare un sospiro di sollievo. Intendiamoci bene, se qualcuno voleva vedere una bella partita di calcio spero non fosse sintonizzato sulle frequenze televisive di Sky Calcio perché avrebbe visto una squadra che non ha più niente da chiedere al campionato che ha giocato con una logica contro una compagine impaurita, direi quasi terrorizzata che sperava solamente in un episodio a proprio favore. Iachini ed i suoi hanno interpretato una gara prettamente difensiva in cui si doveva aspettare per ripartire sperando di non subire rete e così è stato. Non finiremo mai di ringraziare abbastanza Cesare Prandelli che ci ha donato un centravanti di livello internazionale che sgomita, lotta, calcia in porta, colpisce di testa, segna rigori decisivi. Altri poi meritano una menzione e li citeremo finalmente con piacere nella nostra rubrica!

IL BUONO

  • Vlahovic: non mi nascondo, io ero tra quelli che ad inizio anno pensavo fosse meglio per lui andare a giocare dal momento che Iachini lo vedeva poco. Fortunatamente Pradè ha azzeccato almeno questa e Prandelli ha allenato la Viola per 6 mesi durante i quali ha fatto sbocciare un attaccante eccezionale. Continua a migliorare senza soluzione di continuità: anche se ancora a volte scopre la palla, è diventato cattivo non solamente nei confronti della porta avversaria ma anche nei contrasti con i difensori, ha iniziato a colpire pericolosamente di testa e si batte come un leone su ogni pallone. Oltre a tutto ciò tira senza difficoltà un calcio di rigore che pesa un quintale ed a fine gara, in contropiede, si dimostra anche altruista. Resta con noi vero?
  • Venuti: in questa rubrica sono stato spesso duro con il Lollo viola, ma stasera mi ripaga di tutte le delusioni che ho patito in questa stagione. Salva sulla linea il possibile gol dello svantaggio e poi avvia l’azione del rigore di Bonaventura con una giocata da esterno puro. Oltre a ciò non appena Iachini, con colpevole ritardo gli posiziona Amrabat accanto, blocca le sortite offensive di Di Marco che fino ad allora lo aveva messo in croce. Anche nel secondo tempo resta sempre concentrato e gioca una partita di spessore. Ma quanto è bello omaggiare un vero cuore viola!
  • Bonaventura: chissà perché, ma quando abbiamo bisogno di giocate di qualità, di giocate intelligenti, dobbiamo sempre affidarci a Jack. Dopo il gol contro il Sassuolo, Bonaventura si guadagna il rigore che spacca la partita con un taglio da scienziato alle spalle dei marcatori del Verona. Ancora una volta dimostra un’intelligenza calcistica ed una capacità di leggere le situazioni enormemente superiore rispetto ai suoi compagni. Oltre a ciò fa tantissime cose utili che magari si notano meno, ma che fanno la differenza; peccato solamente per il giallo che lo costringerà a saltare la gara di domenica contro la Juventus. Nella Fiorentina attuale è una fuoriserie.
  • Caceres: con lui la difesa a tre acquisisce una maggiore sicurezza e quando le partite contano davvero difficilmente sbaglia. Al secondo gol stagionale, dopo il primo contro la Juventus, dimostra ancora una volta di essere uno di quei calciatori su cui si può sempre contare quando la palla scotta. Io ripartirei anche da lui.

IL BRUTTO

  • Biraghi: sta diventando quasi una gag dover parlare sempre dell’ex terzino dell’Inter, ma anche stasera è uno dei pochi che riesce a stare sotto la sufficienza. Faraoni lo asfalta ogni volta che vuole ed è colpevole anche sul gol di Salcedo quando proprio l’esterno del Verona gli vola in testa per confezionare l’assist. Non riparte mai e difende spesso male. Considerando che tanto deve fare il difensore, con la Juve perché non Igor?
  • La gestione del vantaggio: capisco la paura, capisco la posizione di classifica. Ma considerando che hai la fortuna sfacciata di andare in vantaggio al riposo grazie ad un rigore realizzato proprio all’ultimo secondo di una frazione giocata in un modo non certo indimenticabile, non potevi ripartire un pò meglio? La Fiorentina esce dallo spogliatoio timorosa, senza furore agonistico, tutta rintanata negli ultimi 35 metri di campo. Sicuri sia l’atteggiamento giusto? Non è bastato il Sassuolo?
  • Kouamè: come mi ha detto l’amico di questo blog Bomber Siiimo “Kouamé che inciampa controllando una palla datagli da un metro di distanza rasoterra è puro futurismo”. L’ennesimo cartellino giallo guadagnato senza nemmeno toccare palla invece è impressionismo. 18 milioni di scapaccioni!

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento!!

Il buono, il brutto, il cattivo

BENEVENTO – FIORENTINA = 1 – 4

Una vittoria fondamentale, tre punti imprescindibili per la Fiorentina! Finalmente dopo tante delusioni i viola vincono e convincono senza troppi patemi d’animo anche se il secondo tempo poteva essere gestito meglio. Prandelli azzecca la formazione iniziale anche se probabilmente tarda i cambi, ma porta a casa una vittoria che permette ai viola di guardare finalmente alle altre partite con un pizzico di tranquillità. Le prossime tappe del campionato saranno difficili, ma con questa qualità la squadra può far male a chiunque. Resta certamente da registrare la gestione della partita quando la squadra va in vantaggio, ma il cambio di modulo nel secondo tempo potrebbe aprire nuove strade da percorrere anche grazie a risorse finora sottoutilizzate come Callejon. Contava vincere e la squadra ci è riuscita, adesso abbiamo davanti una settimana per preparare al meglio la gara contro il Milan inseguitore dei cugini capolista.

IL BUONO

  • Vlahovic: una tripletta in metà partita. Già a quota 12 e Iachini lo teneva praticamente sempre in panchina. Gioca 45 minuti poetici segnando il terzo gol da fenomeno assoluto: oltre al tiro al giro che muore perfettamente all’incrocio dei pali, la differenza viene fatta dal controllo orientato che gli permette di tenere la palla sul sinistro. Chapeau!
  • Approccio alla partita: la Fiorentina ha finalmente azzannato la gara, ha cercato fin da subito il gol ed ha dato impressione di volerla vincere in ogni modo. Ha segnato dopo 8 minuti, si è mangiata il raddoppio con Quarta al 13° e poi ha raddoppiato dopo appena 26 minuti. Fa sinceramente arrabbiare pensare a quanto dobbiamo soffrire con una squadra del genere che ha fallito tutte le partite decisive fino ad oggi. Speriamo non sia un’occasione isolata.
  • Palle inattive in fase offensiva: per la seconda settimana consecutiva possiamo festeggiare un gol su palla inattiva o quasi. Il secondo gol di Vlahovic viene finalmente da uno schema a tre che si conclude dapprima con il colpo di testa di Caceres e poi con il tap-in di Vlahovic. Meglio tardi che mai!
  • Bonaventura – Ribery: non c’è niente da fare, la squadra con questi due calciatori sopraffini è tutta un’altra cosa. Nella metà campo avversaria la Fiorentina è imprevedibile, frizzante, persino bella. Qualità in verticale, passaggi sulla corsa per gli esterni che vanno al cross, assist per gli attaccanti. Quando la qualità si impossessa della squadra, il gioco della Fiorentina è un’altra cosa. Il francese permette poi ai viola anche di chiudere la gara con l’assist per Eysseric. Imprescindibili.
  • Eysseric: non sarà un fenomeno e nemmeno un numero 10 che ruba l’occhio, ma anche in questa gara esegue i compiti assegnatigli come un soldatino. Nel primo tempo gioca da interno di centrocampo, nel secondo interpreta il ruolo di esterno a 4. Impreziosisce poi la prova con il cucchiaio che finalmente chiude la partita. Professionista esemplare.

IL BRUTTO

  • Approccio al secondo tempo: il Benevento doveva provarci, giocavano in casa, avevano un approccio ultra offensivo. Tutto vero, ma la Fiorentina ha perso troppi metri di campo ed ha rischiato di riaprire una partita già finita. Il percorso di crescita verso la nascita di una grande squadra esige una migliore gestione della gara. Cerchiamo di crescere per non soffrire almeno sul 3-0!!
  • Sostituzioni: praticamente assenti nel momento del bisogno, tardive a dir poco. La Fiorentina nel secondo tempo avrebbe avuto bisogno prima di forze fresche oppure di cambiare assetto. Prandelli ha scelto di percorrere questa strada passando al 4-4-2 prima di fare qualche sostituzione ed è andata bene ma sinceramente abbiamo sofferto troppo pur essendo in vantaggio di 3 reti. Resta però da sottolineare che il nostro Cesare ha scommesso fin da subito su Vlahovic e riscoperto Eysseric! E poi i tre punti sanano ogni ferita!

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento tattico…magari torna Portobello!!!