Prematch Fiorentina – Torino

Si riparte dalla vittoria di Monza, quella del gol di rapina di Beltran, dell’incredibile errore di Ikoné che non segna nemmeno senza il portiere, dell’ennesima grande prova di Arthur, dei primi minuti veri e molto incoraggianti del golden boy Amatucci in mezzo al campo, ma anche dell’assenza della nostra consueta rubrica a causa di una febbre alta che ha mi ha colpito proprio la sera della gara e nei giorni successivi.

La Fiorentina riparte dunque da una posizione di classifica maestosa impreziosita dal successo conseguito nonostante le assenze di Bonaventura e Nico Gonzalez che al momento stanno pesando molto meno del previsto (sarà anche questa una colpa di Vincenzo Italiano?) La verità è che quella viola sembra ormai una macchina che funziona anche quando mancano gli interpreti tecnicamente più importanti: certo ha meccanismi diversi, gioca un calcio meno orizzontale (finalmente!!!), fatto di minor fraseggio, di pressing ad intermittenza, di gestione dei tempi della gara, di difesa a 5 se necessario, come successo nell’ultima mezz’ora di Monza. Non era forse questo che chiedevamo a Vincenzo Italiano ed alla Fiorentina? Cioè vincere anche senza dominare e non dovendo correre continuamente a 100 all’ora? Ed allora è il momento di fare i complimenti ad una squadra che lotta sempre senza mollare mai e ad un tecnico che, con i propri tempi, riesce sempre a rimettere in carreggiata la stagione …vi pare poco? Oppure preferivate una bella staffetta alla Garcia Mazzarri?

Adesso però, dopo la cena offerta dal mister ai suoi ragazzi, è arrivato il momento di dare continuità a questi risultati visto che il calendario sembra essere praticabile con Torino in casa e Sassuolo fuori: vediamo dunque come poter provare a guadagnare altri tre punti contro i gemelli granata. La compagine del Presidente Cairo, non ho ancora capito se più criticato come proprietario granata o editore di quel che resta de “La Gazzetta dello Sport”, è guidato da uno dei tecnici più stimati dal Direttore Sportivo Pradè, quel Juric che è sembrato essere sul punto di sedersi sulla panchina viola in più occasioni. Per la prima volta da quando è diventato allenatore, in questa stagione per salvare il proprio lavoro, ha dovuto adattare il proprio credo tattiche ad esigenze diverse tralasciando il consueto 3-4-2-1 fatto di marcature a uomo in tutte le zone del campo ed un solo riferimento centrale con tutti gli altri calciatori a giocare in funzione di esso. Dopo l’addio di Belotti infatti, il Torino aveva vivacchiato per l’ennesima stagione ma quest’anno gli investimenti sono stati diversi e dunque anche Juric ha capito che o cambiava o sarebbe stato esonerato. Ecco allora che i granata sono rimasti ancorati a Buongiorno al centro di una difesa a 3 in cui, più per gli infortuni che per altro, è stato adattato ottimamente un centrocampista come Tameze. La grande novità però, la si è vista in mezzo al campo dove non ci sono più due centrocampisti di sola rottura, ma la cabina di regia è affidata alla coppia IlicRicci che è in grado soprattutto di giocare la palla. Non solo, ad essi Juric ha deciso di aggiungere, facendolo retrocedere di diversi metri, Vlasic che cerca di legare il centrocampo con l’attacco ormai schierato stabilmente a due con Zapata e Sanabria. La svolta granata ha generato benefici tanto che il Torino è imbattuto da 4 gare, occupa la nona posizione in classifica insieme alla Lazio ed è alle porte della zona che regala l’Europa.

La Fiorentina dovrà quindi cercare di tagliare i rifornimenti aerei per Zapata (già 6 reti contro i viola in carriera) e di non lasciare spazi larghi da attaccare alle spalle dei difensori, con Sanabria sempre pronto ad attaccare le palle sporche. I ragazzi di Italiano dovranno mettere pressione su Milinkovic Savic che continua ad essere a mio avviso uno dei portieri più sopravvalutati in serie A e sui due centrocampisti centrali che hanno alcuni difetti importanti. Ilic utilizza solo ed esclusivamente il piede sinistro ed a questi livelli, soprattutto dovesse tornare disponibile Bonaventura, potrebbe risultare decisivo anche in fase di recupero palla, mentre Ricci non è ancora capace di dosare le forze sui 90 minuti e dunque l’atletismo di Duncan con la saggezza di Arthur potrebbero metterlo fuori giri. La gara però, potrebbe essere vinta sugli esterni poiché le catene della Fiorentina saranno sempre in superiorità numerica: in quella zona di campo, i viola dovranno essere bravi a creare situazioni di gioco che permettano di andare a tirare in porta senza far rientrare la difesa ed il centrocampo granata. Credo che il ruolo di Beltran potrebbe essere poi un vero grimaldello per i marcatori avversari: la sua capacità di muoversi velocemente tra gli spazi e di andare ad attaccare sugli esterni, potrebbe mettere in severa difficoltà la retroguardia granata abituata alla marcatura a uomo e poco incline al gioco di letture sulle marcature preventive.

Probabile che sia comunque una partita difficile, non bella e sporca come spesso capitato nelle ultime stagioni: ma se la Fiorentina è quella di Monza, mi sento di dire che è possibile continuare quella striscia che potrebbe davvero introdurci ad un 2024 da sogno! E se poi una volta tanto la proprietà pensasse agli investimenti sportivi……..   

A voi per i commenti!!