5 pensieri su “Cosa ha detto l’ultimo turno di Serie A? Ne parlo su ATSport 24!

  1. Sono totalmente d’accordo con te: Mihajlovic fallì anche perché i Della Valle cacciarono Prandelli, ma lasciarono lì tutti i giocatori che lui aveva guidato negli anni precedenti. Come ti ho già detto in precedenza quello era un gruppo marcissimo, formato da calciatori che pretendevano di giocare titolari per diritto divino: di conseguenza ogni volta che arrivava un nuovo acquisto lo emarginavano per indurlo ad andarsene da Firenze il prima possibile, così non rischiava di diventare titolare al posto loro.
    Hai centrato il punto anche sulla Sampdoria: Giampaolo ha perso il controllo della squadra perché ritiene che siano i suoi giocatori a doversi adattare a lui e non il contrario, e questo atteggiamento (tipico dei sapientoni che si atteggiano a maestri di calcio come lui) genera sempre insofferenza nei calciatori. L’esempio di Candreva che hai fatto tu è perfetto: stava facendo una splendida stagione come ala destra, non c’era un motivo al mondo per spostarlo da quella posizione, eppure Giampaolo pur di giocare con il trequartista ha deciso di cambiarlo di posto, facendo sgonfiare uno dei giocatori più in forma della rosa.
    Riguardo a Blessin, come hai detto tu quella serie di pareggi era dovuta alla sua decisione di trincerarsi in difesa, rinunciando a qualsiasi velleità di gioco offensivo. Non so se ha agito così perché è un catenacciaro di natura o perché era consapevole di avere una squadra scarsa in attacco, e quindi ha ritenuto che l’unico modo per salvarsi fosse giocare in 10 dietro la linea della palla. In ogni caso la sua strategia si è rivelata perdente, sia perché il Genoa per salvarsi doveva fare un filotto di vittorie e non di pareggi, sia perché i difensori rossoblù non sono dei fenomeni, e quindi per quanto la squadra possa fare catenaccio presto o tardi il gol lo prende lo stesso.
    Riguardo a Gasperini, senza dubbio la confusione societaria (con Pagliuca che si è già pentito dell’acquisto e ora punta un club più grosso) può aver influito, ma secondo me il ciclo si è chiuso prima che cominciasse tutto questo caos: più precisamente si è chiuso ai tempi della famosa lite tra lui e il Papu Gomez. La società si schierò con Gasperini, ma secondo me non fece lo stesso la squadra, perché il Papu Gomez era uno dei senatori dell’Atalanta, e quindi sicuramente aveva tanti amici nello spogliatoio a cui non ha fatto piacere vederlo mandato via a calci in culo. E quando non c’è sintonia tra allenatore e squadra, i risultati si vedono.
    Comunque sono dell’idea che se non fosse successo il fattaccio del Papu Gomez sarebbe successo qualcos’altro, perché Gasperini ha notoriamente un caratteraccio, e quindi era chiaro che presto o tardi si sarebbe messo contro la squadra. Anzi, mi sorprende che non sia successo prima. A noi viola questa situazione ha fatto molto comodo, perché grazie a questa frattura tra lui e la squadra prima abbiamo eliminato l’Atalanta dalla Coppa Italia, poi l’abbiamo superata anche in campionato! 🙂

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    • Tutto vero! In merito a Gasperini penso però che la rottura non sia dell’epoca di cui parli tu. Dopo l’episodio del Papu, l’ Atalanta ha centrato nuovamente la Champions ed ha continuato a disegnare calcio in Europa! Credo che in questa stagione si siano accavallati errori societari, come le cessioni di Piccoli, Romero e Gosens, infortuni come quelli di Toloi e Zapata e stanchezza nei confronti di metodi vincenti ma prosciuganti come quelli di Gasperini. Se a ciò aggiungi il fatto che Sartori è stato messo in un angolo, il quadro è completo…

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      • Sartori è un’altra vittima di Gasperini, nel senso che (esattamente come nel caso del Papu Gomez) la società ha deciso di farlo fuori a seguito di dissidi con l’allenatore.
        Gasperini ha portato l’Atalanta dalla lotta salvezza alla Champions’ per tanti anni di fila: di conseguenza, posso capire che nei suoi confronti ci sia una gratitudine infinita. Nonostante ciò, disapprovo questo continuo dargli ragione ogni volta che entra in rotta di collisione con qualcuno: sia perché non può essere sempre colpa degli altri, sia perché Gasperini a forza di vedere che tutti i suoi nemici venivano mandati via si è convinto di essere diventato il boss di Bergamo, e quindi gli è preso un delirio di onnipotenza. Un allenatore invece deve sempre rimanere umile, perché quando diventa supponente i giocatori lo prendono in antipatia e cominciano a perdere apposta per farlo mandare via. E’ esattamente ciò che sta succedendo adesso alla Sampdoria con Giampaolo (per questo concordo con te quando dici che l’unica è richiamare D’Aversa). Grazie per la risposta! 🙂

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  2. Perfetta analisi dei limiti del Napoli Lungo. Spalletti dispone di un grande potenziale in rosa ma fa giocare la squadra col freno a mano tirato

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