Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – GENOA = 1 – 1

Avevamo detto che andava bene anche una brutta partita, ma le due squadre hanno decisamente esagerato. Un primo tempo senza alcun tiro nello specchio, senza emozioni né trame di gioco. Nella seconda parte poi, la Fiorentina sembrava aver trovato il bandolo della matassa ma l’annullamento del gol di Bonaventura prima, i cambi di Prandelli poi, hanno condannato i viola al rischio di una sconfitta che avrebbe compromesso il futuro cammino della squadra. Ci ha pensato San Milenkovic a salvare capra e cavoli!!

IL BUONO

  • Milenkovic: il più sicuro dei quattro dietro, non sbaglia praticamente nulla in fase difensiva. Ha poi l’immenso merito di rompere l’incantesimo segnando il gol del meritato pareggio. Incedibile.
  • Biraghi: dopo un primo tempo appena sufficiente, nel secondo tempo diventa uno stantuffo inesauribile. Gioca decine di palloni, mette nel mezzo tanti cross, la precisione non è il suo forte ma non si può avere tutto. Instancabile.
  • Vlahovic: volenteroso, egoista il giusto, molto motivato. Non riesce ancora a trovare la via della rete, ma si iniziano ad intravedere i movimenti dell’attaccante. Comincia ad inquadrare la porta, è sfortunato ma ancora il gol non arriva. In buona crescita.
  • Bonaventura: gioca un ottimo secondo tempo ed aveva anche trovato un gol di importanza capitale. Scova quegli spazi che Castrovilli non aveva trovato, gioca spesso la palla di prima e crea occasioni. Per come sta giocando la Fiorentina in queste settimane, assolutamente imprescindibile.
  • Dragowski: non è praticamente mai impegnato nei 90 minuti nonostante debba raccogliere un pallone nel sacco. Diventa però decisivo bloccando Destro che avrebbe potuto chiudere il match. Certezza.

IL BRUTTO

  • Prandelli: i tre cambi al 78′ non li ho proprio capiti. La Fiorentina sembrava finalmente aver trovato il bandolo della matassa, aveva guadagnato metri ed iniziava anche a costruire occasioni. Mi spiace dirlo, ma stasera ha rischiato di perderla lui. Che senso ha avuto?
  • Callejon: ancora lontanissimo dagli standard di Napoli. Cresce un pò nel secondo tempo ma non ci siamo proprio. Non arriva praticamente mai al cross, figuriamoci alla conclusione in porta. Quando arriva quello vero?
  • Ribery: un’altra cocente delusione. Non salta mai l’uomo, non arriva mai al tiro in porta. Se deve essere il calciatore che risolve i problemi della Fiorentina, allora siamo messi male. A quando il vero FR7?
  • Borja Valero: ne combina più di Bertoldo. Gioca poco più di 10 minuti imbarazzanti. Così non serve!
  • Amrabat: dopo 10 partite possiamo ormai dire che, al momento, è la delusione del mercato estivo. Gioca un calcio compassato, in cui non esiste il passaggio di prima. E’ vero, recupera tanti palloni, ma il centrocampista dovrebbe fare anche altro. Ecco, manca tutto il resto.

Ci vediamo domani su YouTube per le considerazioni tattiche sulla gara!!!

4 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Sono completamente d’accordo su un punto: in una squadra piatta come la Fiorentina, incapace di dare cambi di ritmo alla gara (vera nota lieta della gara di ieri, punto raccattato in extremis a parte, quel briciolo di intensità che, dopo i 20′ discreti giocati a Milano, ha trovato una mezz’ora di conferma, nel secondo tempo col Genoa), un giocatore come Bonaventura, unico in rosa capace di inserimenti e movimenti senza palla, è fondamentale! Estremizzando un po’, è lui, a mio avviso, il “buono” del match contro una squadra, quella di Maran, piuttosto deludente e rinunciataria, e giustamente “punita” a partita praticamente conclusa..
    Il “brutto”, come al solito, la lentezza di manovra dei viola, come detto incapaci di aumentare i giri di un motore che pare quello della “mitica” Duna!
    Il “cattivo”, infine, stavolta tocca a Prandelli: quei cambi azzardati, non si sa neanche perché, gridano vendetta!!!

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    • Caro Niccolò sono perfettamente d’accordo! Ed infatti nel video che esce in giornata mi dedicherò soprattutto ai cambi di Prandelli. Quanto a Bonaventura poi, credo proprio sia necessario trovargli spazio perché la sua intelligenza, unita alla saggezza tattica, è al momento imprescindibile.

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  2. Che dire, sembra che tu abbia ripristinato il mitico pagellone di Ziliani a Controcampo.
    Valutazioni più che giuste, anche se penso che se Borja Valero non avesse perso quella palla sanguinosa probabilmente sarebbero arrivati i tre punti.

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    • Caro Carlo non so proprio cosa dirti. Certo è che quel pallone grida vendetta, almeno quanto la decisione di cancellare il gol di Bonaventura. Se si iniziano a sanzionare quei contatti, allora possiamo andare a giocare a baseball. Resta comunque una squadra brutta, impaurita, timorosa. Serve una scossa, speriamo sia data dal gol di Milenkovic!

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