Il buono, il brutto, il cattivo

TORINO – FIORENTINA = 1 – 1

Una partita dai molti volti, con tante emozioni e diverse decisioni arbitrali discutibili. Al di là del risultato finale, la Fiorentina torna da Torino con la sicurezza di essere in grande crescita: la compagine di Prandelli ha dimostrato di essere una squadra, un gruppo di persone che iniziano ad aiutarsi l’uno con l’altro, un blocco che è pronto ad affrontare le difficoltà insieme. Dapprima in 10 e poi in 9, i viola non hanno mai mollato ed anzi avrebbero potuto portare via i tre punti con un pò di attenzione in più. Resta l’amaro in bocca per alcune decisioni arbitrali discutibili e per alcune ingenuità da parte di quelli che dovrebbero essere i perni della difesa. Sulla tabella salvezza comunque avevamo messo un punto, e quello è arrivato!

IL BUONO

  • Martinez Quarta: tra i tanti disastri della gestione Pradé (stasera Prandelli ha dovuto chiamare in causa Eysseric tanto per capirsi), l’acquisto del difensore argentino è invece una perla. Con Quarta, la squadra viola guadagna almeno 15 metri di campo perché gioca sempre sull’anticipo e fa ripartire l’azione grazie ad un buon piede. La natura non gli ha regalato un fisico imponente, ma sopperisce con la scelta di tempo e la tecnica. Diamogli continuità!
  • Amrabat: in una partita sporca come questa, il marocchino sale decisamente in cattedra. Sradica palloni su palloni e non si dà mai per vinto. Aiuta tutti e fa da schermo alla difesa nonostante l’inferiorità numerica. Se riuscisse anche ad impostare l’azione in modo meno scontato, saremmo di fronte al nuovo Kantè. Gladiatore.
  • Vlahovic: colpisce un palo, sprecando un’occasione fantastica ma si fa perdonare con una prestazione completa. Si vede annullare un gol per un fuorigioco millimetrico, lotta su tutti i palloni, assiste Ribery, sgomita quando necessario. Sta diventando un attaccante completo a cui manca ancora l’uso del piede destro. Ha solo 20 anni, crescerà! Dusan, vediamo di rinnovare!!
  • Ribery e Bonaventura: quando la tecnica supera ogni altra cosa. Il gol segnato dalla Fiorentina, tra l’altro già in 10, è da manuale del gioco del calcio. Certamente i TG nazionali faranno le corse per far vedere lo scontro tra Milenkovic e Belotti, ma il calcio è rappresentato dal duetto Jack-Frank. Oltre a ciò, i due prendono per mano la Fiorentina nei primi 60 minuti, ma anche questo scompare di fronte al duetto. Rivedete in loop il gol del vantaggio viola, tutto il resto è noia.
  • Prandelli: arrivato in punta di piedi, il buon Cesare sta facendo diventare la Fiorentina una squadra. I movimenti sul campo iniziano ad avere una logica, i calciatori cominciano ad aiutarsi, i reparti finalmente dialogano. Azzecca poi la sostituzione nel momento in cui viene espulso Castrovilli: in molti, tra cui io, avrebbero tolto Bonaventura per inserire Pulgar, invece Cesare toglie Venuti e passa (finalmente!) alla difesa a 4 allargando Quarta a destra. E’ la svolta perché la mossa permette a Bonaventura di inserirsi maggiormente negli spazi non più occupati da Biraghi o Venuti e la Fiorentina và in porta per il gol. Non perde lucidità nemmeno con la squadra in 9 e solamente una dormita colossale di Pezzella non gli permette di tornare da Torino con 3 punti. Comunque sia la strada è tracciata, e sembra quella giusta!

IL BRUTTO

  • Milenkovic: il rosso è ridicolo, ma la sciocchezza commessa è imperdonabile soprattutto considerando che aveva appena guadagnato una punizione. L’età è giovane, ma le gare giocate sono molte ed una stupidaggine del genere non è ammissibile soprattutto considerando che la Fiorentina era già in 10. Non ci siamo proprio.
  • Pezzella: il capitano vive un’altra giornata da dimenticare. Mai sicuro, spesso sovrastato, commette un errore imperdonabile che costa due punti alla truppa di Prandelli lasciando scorrere incredibilmente un pallone nell’area piccola su cui Belotti non può far altro che pareggiare. E’ il lontano parente del centrale che avevamo conosciuto. Stagione a dir poco insufficiente.
  • Belotti: il risultato era importante e spesso si accentuano i contatti in campo, ma ciò che ha fatto il capitano del Torino è onestamente VERGOGNOSO. Uno degli azzurri, uno dei calciatori a cui i bambini si dovrebbero ispirare ha dato vita ad una sceneggiata indecente che dovrebbe essere sanzionata. La borsa del ghiaccio mentre esce dal campo poi, è degna di un cinema di serie C. Disonorare una fascia come quella granata è reato grave.

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento tattico con Portobello !!!

Che si gioca??

Il regno del Meneghino Junior è durato una settimana ed adesso per leggere l’assembramento che troviamo in testa alla classifica è obbligatorio usare la mascherina FFP2! Il pareggio dell’Inter ad Udine ha fatto sbagliare il pronostico sia a Francesco che a Niccolò, mentre quest’ultimo insieme al Lungo si riavvicina alla bagarre di alta quota grazie al pronostico centrato della gara sorpresa. Ecco dunque, grazie al mitico Carlo, la nuova graduatoria:

Bomber Siiimo e Argentino Fiorentino 11
Francesco (Meneghino Junior), Joe il Pistoiese e Niccolò 10
Lungo e Carlo ( il Meneghino di Paderno Dugnano) 9
Luchino ( il diavolo rossonero) 7
Juri (Alan Bencio) 6

Anche questa settimana ho voluto evitare la gara del Venerdì sera per aiutare tutti a giocare e spero che il buon Alan Bencio continui ad essere dei nostri. Eccoci dunque ai pronostici di giornata:

La gara più scontata: INTER – BENEVENTO = 1

Dopo aver fallito l’aggancio alla vetta per il pareggio di Udine, la squadra di Conte ha l’obbligo di riscattarsi. La vittoria nel derby di coppa poi, potrebbe aver aumentato l’autostima di una squadra che troppo spesso ha regalato prove poco convincenti. L’Inter arriva dunque carica a mille a questa sfida, mentre il Benevento si gode un girone di andata molto al di sopra delle aspettative. Aver girato a 22 punti permette ad Inzaghi e compagni di vivere un girone di ritorno più tranquillo, vista anche la quota salvezza particolarmente bassa. Certo le 4 vittorie esterne conseguite dai sanniti fino ad oggi potrebbero far pensare ad una sorpresa, ma non credo ad un nuovo passo falso dei nerazzurri che tra l’altro saranno in formazione tipo. Insomma, non ci sono scuse: 1 fisso!

La partita da NON giocare: ROMA – VERONA

L’ambiente giallorosso è in subbuglio a causa del problema Dzeko che non sembra avere una rapida soluzione. Il Verona, soprattutto in trasferta, continua ad essere una brutta gatta da pelare per tutti. Inoltre i giallorossi ultimamente stanno subendo troppe reti per le prestazioni altalenanti dell’intero reparto arretrato, portiere compreso. I ragazzi di Juric invece, sembrano anche quest’anno confermare tutto il bene che si è detto nella scorsa stagione e non vogliono fermarsi. Le individualità per vincere la partita, visto anche il rientro di Mkhytarian, la Roma le ha ma bisognerà vedere se riuscirà a non subire gol nelle fulminee ripartenze di Barak, Zaccagni e soci. Pronostico troppo aperto per rischiare.

La sorpresa della giornata: ATALANTA – LAZIO = 1 (Risultato 2 – 1)

La partita su cui chiedo a tutti di esprimersi è probabilmente la più incerta della giornata per diversi motivi. Innanzitutto Inzaghi e Gasperini si ritrovano di fronte appena 72 ore dopo la partita di Coppa Italia che ha visto prevalere i nerazzurri. Per un curioso scherzo del destino, vedremo affrontarsi le stesse compagini anche domenica alle 15, ma questo non è l’unico motivo di interesse della gara. L’Atalanta viene dal trionfo di San Siro che ha definitivamente rilanciato le ambizioni dei ragazzi di Gasperini in ottica Champions League. La Lazio continua ad avvicinarsi alla zona Europa a piccoli passi, e per questo la gara di domenica è fondamentale per entrambe: una sconfitta potrebbe vanificare gli sforzi ed i sogni delle truppe di Gasperini ed Inzaghi anche se il campionato è ancora lungo. Punto sulla vittoria dell’Atalanta perché credo che in una sfida così incerta potrebbero essere decisive le assenze in casa laziale: giocare contro i bergamaschi privi delle verticalizzazioni e della qualità di Luis Alberto in mezzo al campo e degli anticipi difensivi di Luiz Felipe potrebbe risultare troppo penalizzante. I bergamaschi poi, hanno ritrovato un Ilicic in stato di grazia e questo potrebbe fare tutta la differenza del mondo! Vado con la vittoria casalinga!

A voi per i pronostici!

Diario di un cassintegrato – parte dodicesima

Nel silenzio totale dei media, anche il mio settore sembra iniziare timidamente a pensare ad una parziale ripartenza. Dal punto di vista lavorativo, si continua ad essere impegnati a singhiozzo, due giorni ogni cinque lavorativi, ma è comunque qualcosa di importante soprattutto se ci guardiamo indietro ricordandoci di ciò che accadeva fino a qualche settimana fa.

La parziale rimessa in moto del mondo sportivo regionale però, si scontra con gli ultimi accadimenti politici. Ciò che sta succedendo nei palazzi romani non aiuta e dunque ciò che sembrava più vicino solamente qualche giorno fa, adesso torna in discussione. Il Ministero dello Sport infatti, aveva dato disponibilità a discutere di un possibile aiuto alle società in merito alle spese da sostenere per i protocolli imposti dal Comitato Tecnico Scientifico, ma la mossa di far cadere l’esecutivo da parte dello statista di Rignano sull’Arno rischia di rallentare nuovamente tutto.  La speranza è che anche questa decisione possa essere presa all’interno degli affari correnti del governo dimissionario, altrimenti rischiamo di perdere tempo preziosissimo per tornare alla normalità…. e tutto questo per mero calcolo politico, per pura tattica parlamentare.

Tra i buoni propositi di questi giorni, vi segnalo l’importantissima raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che punisce con un reato specifico e pene severe la propaganda di fascismo e nazismo. Nella settimana che include il giorno della memoria credo sia un segno ed un gesto tangibile di ciò che tutti dovremmo fare per far sì che certi orrori condannati dalla storia non tornino mai più. Visto che la nostra splendida carta costituzionale prevede l’istituto della legge di iniziativa popolare al raggiungimento di almeno 50.000 firme, invito tutti ad investire (non perdere) un po’ del proprio tempo affinché la nostra società sia un posto più giusto, più accogliente, più umano. Cercando in rete troverete i luoghi dove si può firmare e gli orari per esercitare questo importantissimo diritto: non sprechiamo questa occasione! Qui potete consultare il link per avere tutte informazioni! A Firenze ad esempio, in tutti i quartieri ci sono i giorni e gli orari in cui potersi recare a firmare: i nostri figli e nipoti ci ringrazieranno!!

Chiudiamo anche questa settimana con il consiglio del Corner del Lungo che stavolta è diretto ad un film, “RocketMan” la pellicola che racconta la vita di Elton John. Devo confessare che non sono un amante dei film in cui si canta molto (o troppo), ma in questo caso ciò è assolutamente necessario poiché attraverso i testi e le parole della canzoni della popstar, si segue la narrazione ed i sentimenti della sua vita. E’ un film che colpisce poiché fa capire perfettamente quanta tristezza, quanto dolore, quanti sogni infranti ci siano spesso dietro le stelle della musica. Succede raramente che ci siano artisti della grandezza di Elton John che riescano a trasmettere tali emozioni senza essere spezzati interiormente. La vita familiare senza amore, l’essere usati quando si è diventati una macchina da soldi, sono la via maestra che conducono la pop star all’interno di un tunnel di droga ed alcool da cui faticosamente riesce ad uscire. Un film che fa riflettere e pensare su quanto dolore possa nascondersi dietro ad una vita piena di lustrini. Un film da vedere!

Alla prossima settimana!

Il talento – parte dodicesima

Nell’ultimo capitolo della nostra rubrica, abbiamo cercato di approfondire quali siano le storture dal punto vista dell’organizzazione dei campionati nel passaggio dalla scuola calcio al settore giovanile. Molto spesso quelli che possono sembrare piccoli cambiamenti regolamentari non vengono analizzati a fondo per capirne le ricadute sugli utenti finali. Nel caso specifico dei campionati di calcio giovanili, dietro a questo odioso termine non si nascondono dei semplici consumatori di un prodotto e dunque dobbiamo essere in grado di capire cosa comporta ogni cambiamento in una fascia di età tanto delicata come quella dei 12-14 anni.

La realtà è che il salto troppo repentino verso i campionati in cui iniziano a contare i risultati, le classifiche ed i gol segnati e subiti, possono scatenare nei nostri bambini ed adolescenti sentimenti contrastanti. Negli individui meno pronti, questa precipitazione può instillare ansia da prestazione, paura di sbagliare, mancato divertimento ed in alcuni casi il nostro piccolo calciatore può arrivare perfino ad abbandonare la pratica sportiva. Insomma, comunque la si guardi, una sconfitta cocente per il nostro movimento.

Secondo molti studi infatti, è la fascia dai 14 ai 16 anni quella in cui i nostri ragazzi lasciano maggiormente le società sportive e questo dovrebbe farci riflettere per cercare di trovare soluzioni che limitino la dispersione e, nello stesso tempo, offrano un’alternativa a questi ragazzi. Il Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, tra la fine degli anni novanta e la prima decade del 2000, aveva instaurato un fecondo rapporto di collaborazione con le scuole che aveva dato ottimi frutti. Ricordo che una delle iniziative più importanti, sia dal punto di vista promozionale che dal punto di vista pedagogico, era la possibilità di fare corsi per arbitro nelle scuole superiori. Proprio in quella fascia in cui l’abbandono era massimo infatti, la FIGC aveva portato il messaggio che si poteva essere protagonisti nel mondo del calcio anche interpretando un altro ruolo rispetto a quello del calciatore: ecco allora che coloro i quali amavano questo splendido gioco, potevano continuare a farne parte frequentando il corso per arbitro e mettendosi fin da subito alla prova. Nei tornei scolastici infatti, i ragazzi del corso, arbitravano le gare insieme ai tutor delle sezioni arbitrali che, dopo aver svolto il corso in qualità di docenti, affiancavano il nuovo piccolo Direttore di Gara nelle prime esperienze da arbitro. Questo è solo un esempio di un fecondo rapporto di collaborazione che ha portato negli anni ottimi risultati di cui cito solo alcuni esempi: tantissime bambine hanno provato a giocare a calcio grazie all’intervento di operatori esterni nelle scuole di ogni ordine e grado e grazie alla partecipazione ai tornei scolastici, molte maestre di scuola primaria e dell’infanzia hanno avuto l’occasione di conoscere meglio le metodologie di insegnamento dell’attività motoria grazie ai corsi di aggiornamento offerti dalla FIGC, tanti ragazzi che avevano abbandonato il campo da gioco sono tornati ad essere protagonisti grazie ad un fischietto in bocca. Non è forse questo l’obiettivo primario di un settore di servizio quale quello della FIGC?

Purtroppo però, quel periodo d’oro sembra essersi esaurito ed anche le società sembrano in gran parte essere tornate ai vecchi vizi precedenti. Ne parleremo nella prossima puntata!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – CROTONE = 2 – 1

Per tutta la settimana la società, il tecnico e la città hanno chiesto alla squadra una reazione dopo il disastro di Napoli e, almeno fino al gol subito, la risposta c’è stata ed è stata piuttosto convincente. La Fiorentina ha conquistato i tre punti attraverso il gioco, con due gol di pregevole fattura e con alcune prestazioni individuali di livello: peccato per l’ennesimo gol subito e per aver ancora una volta dimostrato di non saper chiudere le partite senza soffrire. Ecco dunque tre punti di fondamentale importanza non solo dal punto di vista psicologico, ma anche aritmetico: i viola girano dunque a 21 punti, in linea con una salvezza abbastanza tranquilla (credo infatti che la quota per non scendere di categoria non sarà oltre i 37 punti) ed anche un pareggio venerdì prossimo a Torino contro i granata, permetterebbe di mantenere la zona caldissima a distanza di sicurezza. Speriamo di riuscire a dare continuità per poter lavorare con maggiore serenità e tranquillità.

IL BUONO

  • Castrovilli: di gran lunga il migliore in campo. Torna ad incantare i tifosi viola grazie alle sue serpentine mai banali. Corre, rincorre, recupera palla, dribbla, lancia, serve assist, calcia in porta. Decisivo in entrambi i gol, la Fiorentina ritrova l’unico giocatore che in rosa ha quel cambio di passo in grado di “strappare” per ribaltare l’azione da difensiva ad offensiva. Sbaglia qualche rifinitura di troppo, ma si danna l’anima e diventa il punto di riferimento per tutti. Calciatore ritrovato.
  • Bonaventura: tanto atteso, tanto cercato, finalmente trovato! Jack segna un gol strepitoso utile a sbloccare una partita fino a quel momento piuttosto complicata. Abituato ad andare in rete con un discreta continuità, Bonaventura finalmente si è sbloccato con una tiro al volo dal limite dell’area e da lì in poi è sembrato un altro. Oltre alle giocate intelligenti offensivamente, ha recuperato decine di palloni rigiocandoli sempre con grande perizia. Con lui e Castrovilli che si alternano accanto ad Amrabat, anche il gioco sgorga meglio e la squadra sembra più ficcante. Strada tracciata, continuiamo a percorrerla!
  • Vlahovic: non c’è niente da fare, con Prandelli è un altro calciatore. Nel secondo tempo sbaglia un paio di occasioni clamorose in contropiede per chiudere la partita, ma anche stasera segna al termine di una bellissima azione. Da quando il tecnico di Orzinuovi gli ha dato fiducia illimitata, segna con buona continuità ed è dentro il gioco della squadra. Ha già superato il numero di gol dello scorso anno e punta tranquillamente alla doppia cifra. Che sia finalmente sbocciato ?
  • Ribery: diciamo subito che non sopporto il suo continuo lamentìo e l’allargare le braccia ogni volta che il passaggio non è preciso, ma la gara giocata contro il Crotone è finalmente all’altezza della sua fama. Non precisissimo nei dribbling, disegna però un assist meraviglioso per Vlahovic e rincorre ogni avversario fino allo sfinimento. Da solo tiene impegnato la difesa avversaria e gioca un’infinità di palloni: solo perchè è il Crotone oppure sta ritrovando voglia e condizione? Comunque sia, promosso a pieni voti.
  • Messias: la sua storia è un inno alla voglia di non mollare mai. L’attaccante del Crotone ancora nel 2018 giocava in Serie D, adesso se i calabresi hanno qualche speranza di rimanere nella massima serie devono attaccarsi a lui ed alle sue invenzioni. Salta fisso Igor, calcia benissimo da fermo, gioca sempre senza palla. Se i calabresi non si salveranno, spero di vederlo comunque ancora in Serie A!

IL BRUTTO

  • Igor: ammonito dopo appena tre minuti, gioca una partita piena di errori. Mai sicuro in marcatura, sbaglia spesso anche la giocata in uscita e non risulta mai sicuro tanto che Prandelli gli preferisce Martinez Quarta dopo pochi minuti della ripresa. A Torino un turno di riposo?
  • Biraghi: dopo una prima parte di campionato in cui ci aveva fatto gridare al miracolo, la cura Conte probabilmente ha smarrito gli effetti. Pasticcia in ogni situazione, crossa male sia in movimento che con palla da fermo, commette falli evitabilissimi. Probabilmente la mancanza di un esterno a destra su cui poter appoggiare il gioco, sovraccarica Biraghi di palloni da giocare, ma ogni tanto si potrebbe comunque far meglio. Speriamo sia solamente un periodo di appannamento.
  • Caceres: potrei fare copia ed incolla con il commento precedente su Biraghi, ma l’uruguagio si macchia anche della disattenzione in marcatura su Simy in occasione del gol calabrese. Sembra che Caceres quando non gioca con le prime della classe, non trovi quella voglia, quell’attenzione e quella grinta che invece fanno di lui un perno contro le grandi. Un esterno meglio di lui non si riesce proprio a trovare?
  • Dragowski: dopo la prova di Napoli in cui aveva subito 6 gol con solamente 7 tiri nello specchio, anche stavolta non brilla. Mai sicuro in uscita, il Crotone sembra quasi scegliere scientificamente il cross dentro l’area piccola, dove il polacco non prova mai ad uscire. Dopo che su Reca rischia la frittata, resta fermo sulla linea di porta in occasione del cross di Pereira e si accartoccia malamente sul colpo di testa di Simy subendo un gol evitabile. Da un paio di settimane sembra involuto e meno sicuro: speriamo torni presto a volare come nella prima parte di stagione!

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento tattico con Portobello !!!

Diario di un cassintegrato – parte undicesima

Le settimane passano e la situazione purtroppo stenta a volgere verso la normalità. Ci sono interi settori, come quello dello sport in cui lavoro, o quello degli eventi e fiere, che sono ancora paralizzati e dunque cercano di organizzare la propria sopravvivenza.

Da questa settimana hanno nuovamente cambiato l’organizzazione del lavoro ed è stato deciso che tutti i dipendenti, compreso i responsabili degli uffici, sono in cassa integrazione a turnazione. Sui sei giorni settimanali lavorativi, ognuno sarà occupato per due giornate e questa turnazione rimarrà tale fino alla prima settimana di febbraio compresa. Se da una parte il nuovo piano organizzativo non regala molte speranze a breve termine, permette però di programmare con minori difficoltà le attività delle prossime settimane.

La bella notizia di questi giorni, quella che regala un po’ di stabilità e tranquillità, viene  dal Decreto Ristori: mentre qualcuno continua a fare politica per abbeverare il proprio smisurato ego, il governo ha prorogato la Cassa Integrazione Covid per ulteriori 26 settimane ed il Ministro dell’Economia Gualtieri è già stato a Bruxelles a spiegare che è ferma intenzione del governo italiano prorogarla fino alla fine di ottobre se sarà necessario. La politica che serve ai cittadini è questa qua, non quella che si gioca sul filo dei numeri, sulle astensioni programmate, sulle comparsate a reti unificate, sui tatticismi nelle commissioni che intendono bloccare i lavori parlamentari. In questa situazione drammatica non ci interessa chi governa, ma come si governa: se si guarda all’interesse dei cittadini o no, se si cerca di sostenere le imprese o no, se si lotta per salvaguardare i posti di lavoro o no. A questo serve la politica, non ad altro.

Mentre lavoro a giorni alterni, sto proseguendo la mia collaborazione con il network ATSport 24 ed ho avuto la grandissima soddisfazione di partecipare ad una trasmissione di approfondimento calcistico con altri due giornalisti, Antonio Rea ed Emilio Scibona, il cui link vi inserisco qui. Nel frattempo mi tengo aggiornato con vari webinar gratuiti sui più svariati argomenti, dal giornalismo alla storia, dalla manutenzione dei siti, al montaggio dei video.

Ma sinceramente, che settimana sarebbe senza il consiglio del Corner del Lungo? Stavolta voglio parlare di uno storico, un professore universitario che è anche scrittore e divulgatore: Alessandro Barbero. Conosciuto grazie al mio amico Leo, Barbero ha appena fatto uscire un libro su Dante Alighieri (ricordo che nel 2021 ricorrono i 700 anni dalla morte del sommo poeta), ma non parlerò del libro, poiché non l’ho ancora letto. Ciò che voglio sottolineare del Professor Barbero, di cui potete rintracciare tantissimi video su YouTube, è che ha due qualità eccezionali che quando si incontrano riescono ad affascinare coloro che ascoltano. Innanzitutto Barbero ha una cultura vastissima che va oltre la sola storia e tali conoscenze gli permettono sempre di contestualizzare perfettamente ciò che sta raccontando. E poi è un grandissimo divulgatore: la differenza rispetto a tanti altri è che, oltre a parlare bene, quando racconta regala emozioni mettendoci l’anima e riuscendo a far appassionare l’ascoltatore all’argomento. Quando uno studente, un ascoltatore diventa curioso di ciò che sta ascoltando, il più grande obiettivo di un professore, di un giornalista, di uno speaker è indubbiamente centrato. In un mondo in cui si ricevono migliaia di informazioni al giorno da qualunque tipo di media, riuscire a scuotere l’ascoltatore ed a colpire nel segno in modo che si abbia voglia di approfondire la nozione che ci è arrivata, è il miglior successo del narratore. Ecco, Barbero riesce a metterti sempre la voglia di saperne qualcosa in più e questo è un dono di pochi. Sbirciate qualcosa, scommettiamo che vi torneranno in mente le mie parole?

Alla prossima puntata del diario!

Che si gioca??

Evviva!! Il primo traguardo è finalmente stato raggiunto!!! Occupo l’ultimo posto in classifica!!!

Devo prima di tutto chiedere scusa ma la graduatoria della scorsa settimana era sbagliata e dunque dopo che il TAR del Lazio ha accolto il ricorso presentato da qualche giocatore, siamo corsi ai ripari correggendo la classifica. Anche questa settimana ho voluto evitare la gara del Venerdì sera per agevolare i pronostici e dunque, grazie al consueto lavoro certosino di San Carlo, ecco la classifica aggiornata:

Francesco (Meneghino Junior) 12
Argentino Fiorentino e Bomber Siiimo 10
Joe il Pistoiese 9
Carlo ( il Meneghino di Paderno Dugnano) e Niccolò 8
Luchino ( il diavolo rossonero) 6
Lungo 5

Cambio della guardia al vertice! Il più giovane di tutti scalza gli altri ed approfitta dei tanti scivoloni per issarsi in testa alla classifica. In quattro indovinano il pronostico del big match mentre incredibilmente sono in sette a fallire la gara scontata: unico a centrarla il Bomber Siiimo anche se proprio sul filo di lana. Le distanze tra i giocatori sono strette, l’unica certezza è quanto sono scarso io!!

Dopo aver visto la nuova classifica, ecco i pronostici di giornata:

La gara più scontata: LAZIO – SASSUOLO = 1

Dopo la vittoria nel derby, la Lazio non si vuole più fermare. Nonostante l’assenza di Luis Alberto, operato di appendicite, la compagine di Inzaghi sembra essere tornata quella della scorsa stagione pre-Covid. La retroguardia è più sicura, il centrocampo gira nuovamente, Lazzari continua a macinare chilometri a velocità assurde, davanti segnano un pò tutti. Di contro, il Sassuolo non è più la squadra di inizio stagione: Le troppe assenze nel reparto offensivo non solo hanno fermato la macchina del gol neroverde, ma hanno anche fatto perdere certezze alla compagine di De Zerbi. Il momento delle due squadre è troppo diverso per credere che possa andare diversamente. Lazio vittoriosa e di nuova in zona Europa!

La partita da NON giocare: PARMA – SAMPDORIA

La squadra del rientrato D’Aversa ha dato ottimi segnali di risveglio nel pareggio conquistato contro il Sassuolo, la Sampdoria ha vinto in rimonta contro l’Udinese. I ducali inoltre stanno cercando sul mercato quello scatto in più per salvarsi, mentre i blucerchiati hanno già visto l’importanza dell’innesto di Torregrossa in attacco. I due tecnici, il citato D’Aversa ed il decano Ranieri, non sono soliti offrire calcio champagne soprattutto in un momento in cui ancora si deve badare al sodo. Se dovessi azzardare un pronostico direi Under, ma considerando che il Parma non è ancora facilmente leggibile e la Samp vive di alti e bassi, direi di evitare la giocata!

La sorpresa della giornata: GENOA – CAGLIARI = 1 (Risultato 2 – 1)

Dopo alcune settimane in cui ho chiesto di giocare scontri al vertice, stavolta ci buttiamo nella mischia della lotta per la salvezza. A Genova è tornato il mago del porto, Ballardini, che ha conquistato 8 punti in 5 gare. A Cagliari questa estate hanno invece scommesso sull’ex mago Di Francesco, che dopo le stagioni di Roma sembra faticare più del previsto per ritrovare la retta via. I sardi non vincono una partita da tempo immemore ed adesso sono immersi nella lotta per non retrocedere nonostante gli arrivi di Nainggolan e Duncan nel mercato di gennaio. I genoani invece, sono in ripresa ed hanno entusiasmo e fiducia. Nelle ultime settimane hanno recuperato alcune posizioni in classifica ed una vittoria contro il Cagliari potrebbe permettere loro di staccare proprio i sardi. Vado con la squadra che in questo momento è più in forma!

A voi per i pronostici!