Diario di un cassintegrato (parte nona)

Alzi la mano chi pensava mi fossi dimenticato di voi! Si lo so, sono passati ormai più di dieci giorni dall’ultimo capitolo della rubrica, ma nelle settimane natalizie sono stato impegnato: voi direte… bene, sei tornato al lavoro!! No macché!! Innanzitutto sono stato occupato dalla famiglia, perché i due bambini erano a casa per le vacanze, e poi, lo dico anche per chi non mi segue interamente sul blog, ho scritto una filastrocca per augurare buon 2021 a tutti ed ho iniziato una nuova collaborazione in video con un network. Insomma, non mi sono certo annoiato…..

In questi giorni però non mi sono staccato dalla realtà e dunque posso dire una volta tanto che sono orgoglioso di essere italiano? Fuori dalle battaglie ideologiche, dalle contrapposizioni tra No Vax  e Si Vax, tra sovranisti ed europeisti, dalle beghe di palazzo, avete letto la notizia? L’Italia è il paese che ha effettuato il maggior numero di vaccini in Europa. Non ci credete? Allora lo ripeto…. L’Italia è il paese che ha effettuato il maggior numero di vaccini in Europa!! Possiamo dire che è un grande successo per tutto il nostro paese? Possiamo dire che, nonostante errori assolutamente umani (come il fatto che in alcune regioni, tra cui la Toscana, sono arrivate alcune forniture di siringhe sbagliate), ancora una volta la nostra Italia dimostra che in momenti di emergenza e di crisi dà il meglio di sé stessa? Io non so di chi sia il merito, e sinceramente non me ne frega nemmeno un granché (anche se la mia idea ce l’ho), ma perché invece di festeggiare questa notizia si continua sempre a parlare d’altro?

Ah già, perché abbiamo una classe politica che in mezzo alla campagna vaccinale più importante della storia ed alla pandemia mondiale, pensa agli affari propri. Abbiamo un partito guidato da una persona che aveva conquistato il paese con l’obiettivo di rottamare tutto e tutti, di cambiare la costituzione, di smontare la concertazione con sindacati e non solo, ma soprattutto di evitare il potere di ricatto dei partitini che sapete cosa sta combinando? Sta facendo esattamente il contrario di ciò che aveva promesso: dimenticavo….lui e la sua fida scudiera erano anche quelli che avevano promesso di lasciare la politica dopo il referendum perso il 4 dicembre 2016….allora vale tutto! Tra ministre che minacciano dimissioni che non arrivano mai, redde rationem sempre rinviati, richieste continue che spostano l’asticella sempre più in su, intanto si sta bloccando il paese ed il governo in momenti cruciali.

Dall’altra parte abbiamo un governo ed un Presidente del Consiglio che cerca la via d’uscita: prima il rimpasto no, poi ni, poi forse. La delega sui Servizi la tengo, poi si guarda, infine certo che la lascio, cosa avevate capito? Conte ter, rimpasto, passaggio al Senato e chi più ne ha più ne metta. Al netto delle dispute politiche, dei comunicati stampa, delle dirette su Facebook, dei penultimatum quasi quotidiani, io mi sono scocciato di questa tarantella e voi? I problemi delle persone sono altri, non l’apporto di alcune forze di maggioranza al governo! Questa manovra certamente rimette qualcuno ormai dimenticato al centro della scena, ma il problema è che quel posto dovrebbe essere occupato dai problemi dei cittadini, dei lavoratori, delle persone deboli della società. Quelle stesse persone che sono state travolte da una pandemia che ha sconvolto milioni di famiglie!! Questa è la priorità!!

Altro fatto successo che trovo sinceramente indecoroso è il balletto a cui abbiamo assistito sul rientro a scuola dei ragazzi delle scuole superiori. C’era chi aveva giurato che tutti sarebbero rientrati, con percentuali tra il 50 ed il 75 per cento, il 7 gennaio. Poi i dati del Comitato Tecnico Scientifico hanno consigliato di aspettare qualche giorno: ed allora via con il tutti contro tutti….finché qualcuno si è accorto che tra rientrare il 7 e rientrare l’11 ballavano solamente due o tre giorni di scuola ed allora è stata trovata, almeno per ora, la quadra. Nel frattempo però, i problemi sono sempre tutti sul campo:  lo scaglionamento degli orari delle città, il rafforzamento del trasporto pubblico, la disponibilità da parte di tutti di fare sacrifici (qualcuno prima o poi mi dirà perché le ore di scuola non possono essere scaglionate tra mattino e pomeriggio!!).

Per tornare però a quel tanto di bello che questo meraviglioso paese riesce ad esprimere, vi voglio nuovamente augurare buon anno con il mio solito consiglio che stavolta è rivolto ad una canzone che è uscita proprio il 1 gennaio 2021, “Una canzone d’amore buttata via” di Vasco Rossi. Non esiste un miglior augurio che ascoltare questa canzone (vi ho messo il link con il testo in modo che possiate leggere le parole): una canzone che parla di amore e di speranza, due sentimenti veri ed onesti che non potranno mancare in questo 2021 pieno di problemi da affrontare e superare come comunità. La canzone provoca già così forti emozioni; mi vengono i brividi al solo pensare di poter tornare a cantarla a squarciagola in uno stadio, insieme ai miei amici, ai miei affetti più cari:

perché prima o poi quel biglietto di Vasco che ho ancora in tasca lo userò….

e sarà bellissimo sentirsi di nuovo vivi!!!