Il buono, il brutto, il cattivo

NAPOLI – FIORENTINA = 6 – 0

Non ce lo aspettavamo, o almeno non così. Dopo alcune prove confortanti, la Fiorentina viene travolta allo stadio Maradona contro un Napoli scintillante ma fortemente aiutato da una prestazione viola molto deludente. E’ vero, ci avevamo creduto, lo avevamo sperato ma da oggi si torna alla realtà: la squadra di Prandelli non ha la le qualità tecniche né fisiche per potersi permettere di giocare con il 3-4-2-1 e la contemporanea presenza di Castrovilli, Ribery, Callejon e Vlahovic. E’ bene tornare sulla terra e guardare in faccia la realtà e questa dice che la Fiorentina dovrà unicamente lottare per la salvezza. Un’altra stagione da buttare, un’altra annata di delusioni per una piazza innamorata follemente della propria squadra.

IL BUONO

  • L’assenza di infortuni: se un aspetto positivo dobbiamo proprio trovarlo, allora direi che il fatto di riportare la squadra a casa senza infortuni né squalifiche (e sarebbe difficile visto che i viola hanno perso 6 – 0 senza prendere nemmeno un cartellino giallo!) in vista del match salvezza contro il Crotone è da sottolineare. Per come la squadra ha giocato oggi, forse avrei preferito almeno un atteggiamento più battagliero, ma guardiamo alla classifica ed all’importanza capitale della gara di Sabato prossimo alle 20,45. Speriamo serva.

IL BRUTTO

  • Difesa: dopo che nelle ultime settimane sembrava che la retroguardia viola avesse trovato la quadra, si assiste ad una prestazione sconcertante. Nessuna capacità di adattarsi al gioco del Napoli, con Milenkovic ed Igor che commettono gli stessi errori dall’inizio alla fine della partita. Insigne e Lozano dominano in lungo ed in largo ed anche Pezzella soccombe fisicamente e tecnicamente contro Petagna, mentre da Biraghi e Venuti non arrivano mai i raddoppi necessari e dunque la nave imbarca acqua a più riprese. Dalla panchina poi, non arriva alcun correttivo e Dragowski ci mette del suo: prendere 6 gol facendo una sola parata in tutta la partita credo sia il record del mondo. Sulle conclusioni da fuori di Zielinski e Lozano era lecito attendersi di più: disastro senza appello.
  • Centrocampo: è vero, lo abbiamo invocato e ci siamo spesi per avere un centrocampo a 2 con Amrabat, ma giocare con Castrovilli in quella posizione è sembrato un azzardo fin da subito. Considerando poi che la Fiorentina dispone di due esterni di centrocampo (?!) che attaccano poco e saltano l’uomo quasi mai ecco fatta la frittata. Venuti e Biraghi sono stati quasi sempre costretti a rincorrere i dirimpettai e dunque la coppia dei centrali viola è risultata sempre in inferiorità numerica ed in balìa degli avversari. Anche Ribery e Callejon hanno accorciato poco e male e dunque Castrovilli ed Amrabat sono stati presi sempre nel mezzo. Dopo oggi direi che l’esperimento è da mettere definitivamente da parte per un centrocampo più muscolare in cui accanto all’ex Verona giochi uno tra Pulgar e Borja Valero con Castrovilli più avanti sempre che nel frattempo (con calma… mi raccomando!!!) la Fiorentina non voglia comprare anche un centrocampista centrale che unisca qualità e quantità. Tornare velocemente sui propri passi per favore!!
  • Attacco: qui vorrei fare una distinzione tra Vlahovic, che ha lottato fino alla fine e si è reso anche pericoloso in alcune occasioni e i due calciatori che in teoria lo dovevano supportare, Ribery e Callejon. I due più pagati in rosa, hanno giocato una partita trasparente; se togliamo il tiro che Ribery ha scagliato verso la porta avversaria a metà primo tempo, il resto è da dimenticare. E’ chiaro che il francese al momento non è assolutamente in condizione, ma deve partire titolare per contratto oppure quando non è pronto può anche stare in panchina e magari subentrare? Già al top della forma ritarda spesso i tempi di gioco, ma riesce quasi sempre a saltare il diretto avversario, ma in queste condizioni fisiche a che serve? Quanto a Callejon poi, la sua prestazione è ingiudicabile perché la palla non l’ha praticamente mai toccata. Capisco l’emozione per il ritorno, capisco anche le difficoltà dovute ad un ruolo non proprio a lui congeniale, ma la sua prova è stata degna di un fantasma. In una squadra che già fatica tantissimo a costruire, se anche i due calciatori dal maggior talento si nascondono per tutto il tempo, la cima della montagna diventa assolutamente irraggiungibile. Prova da dimenticare!

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento tattico con Portobello !!!