BarLungo con Simone – Com’è stato eletto Donald Trump?

Il tema del momento è indubbiamente quello delle elezioni presidenziali statunitensi. Con questa puntata del nostro podcast, “Il BarLungo con Simone”, cerchiamo di capire il metodo di elezione di quello che è uno dei ruoli più importanti del mondo, non solo per gli amplissimi poteri che il presidente degli Stati Uniti ha, ma anche per i risvolti internazionali che questa elezione avrà.
Molti infatti parlano di elezione diretta del Presidente, ma siamo sicuri sia proprio così? Per districarci tra i vari sistemi elettorali che hanno portato Trump ad essere il 47° Presidente statunitense, ovviamente mi avvalgo delle conoscenze del grande amico e professionista Simone Pesucci.

Buon ascolto!

4 pensieri su “BarLungo con Simone – Com’è stato eletto Donald Trump?

  1. Biden si è ritirato dalle presidenziali quando la campagna elettorale era già partita da un pezzo. Di conseguenza, chi gli è subentrato avrebbe potuto battere Trump solo se avesse avuto già in partenza un capitale di simpatia presso gli elettori. Per esempio, George Clooney sarebbe stato perfetto. L’America ha già eletto in passato un attore che non aveva un decimo del suo charme (Ronald Reagan), figuriamoci se non avrebbe eletto lui. Invece si è scelto di candidare una come Kamala, che partiva portando in dote zero voti: di conseguenza lei ha dovuto costruirsi da zero il consenso in pochissimo tempo, e quindi era logico che non ce l’avrebbe fatta. Alla luce di questo, i democratici hanno fatto un doppio errore: il primo è stato insistere fino all’ultimo su un candidato che aveva rivelato da anni la sua scarsa lucidità e quindi la sua inadeguatezza (Joe Biden), la seconda è stata sostituirlo in maniera tardiva e puntando su un cavallo chiaramente perdente.
    Inoltre, c’è da considerare un altro fattore: Kamala è donna e straniera. Di conseguenza, candidando lei i democratici si sono giocati già in partenza tutti i voti dei razzisti e dei misogini. Ora, so benissimo che chi è razzista e/o misogino in America tende a votare per i repubblicani a prescindere da chi è il candidato dei democratici, ma magari Clooney qualche elettore repubblicano sarebbe riuscito ad acchiapparlo: non credo che i suoi milioni di fan siano tutti democratici.
    So benissimo che in teoria un cambio Biden – Clooney non sarebbe stato possibile, perché stando alle regole i democratici possono scegliere un candidato senza fare le primarie solo se puntano sul presidente uscente o sul suo vice: per qualsiasi altro candidato sarebbero dovuti passare dalle primarie, e questo avrebbe fatto perdere altro tempo ancora. Tuttavia, sappiamo bene che queste regole non erano scritte nella pietra. In caso di emergenza (e dopo il dibattito tv straperso da Biden si era senza dubbio creata un’emergenza) queste regole si possono aggirare, e non credo che qualcuno sarebbe stato mandato in galera se ciò fosse successo.
    Un altro fattore che ha determinato la vittoria di Trump è senza dubbio il fallito attentato ai suoi danni. Prova a immaginare l’impatto che ha avuto quest’evento su un popolo ultrareligioso come quello americano: è chiaro che agli occhi degli statunitensi questo fatto è stato subito interpretato come un segno della protezione divina, come una prova del fatto che Dio voleva Trump come presidente, e quindi l’ha protetto perfino dalle pallottole. E da cattolico non escludo che sia proprio così: ai miei occhi Trump è il peggio del peggio (dal punto di vista umano prima ancora che politico), ma talvolta Dio si serve anche dei peggiori soggetti per mandare in porto i Suoi piani.
    P.S.: Sono ancora gasatissimo per la sconfitta di ieri sera. Forse alla terza partecipazione i nostri giocatori hanno finalmente capito che la Conference League è una mezza coppetta della quale sbarazzarsi il prima possibile, soprattutto quando hai la possibilità di fare un campionato importante e non hai energie da buttar via.

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    • Ciao Wwayne!
      Sono felice che tu abbia commentato anche un mio podcast! Le considerazioni in merito alla rielezione di Trump sono tutte giuste, noi abbiamo preferito raccontare il metodo di elezione del Presidente USA perché, come succede quasi sempre, si parla per spot e dunque non spiega mai che è un’elezione di secondo livello e non un’elezione diretta. George Clooney….grandissima idea!
      PS: per i viola ci sentiamo più tardi, il pezzo è quasi pronto!

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Scrivi una risposta a lungo76 Cancella risposta