Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – CLUB BRUGGE= 3 – 2

Una vittoria da togliere il respiro!

Nella semifinale di andata di Conference League, la Fiorentina giocava la sua seconda gara da non sbagliare in una settimana dopo la rovinosa caduta di Bergamo e stavolta, Vincenzo Italiano ed i suoi ragazzi non hanno fallito l’esame. Approccio perfetto, 31 tiri scagliati verso la porta, dominio territoriale e controllo del ritmo di gara, ricerca dell’uno contro uno in ogni zona del campo. Peccato solamente per l’unico gol di vantaggio con cui i viola giocheranno la gara di ritorno in Belgio, frutto ancora una volta di una disattenzione difensiva sanguinosa, stavolta per opera di Luca Ranieri, solitamente il miglior difensore della squadra. E non mi si dica per favore che anche stavolta la Fiorentina ha subìto rete per colpa della disposizione voluta dal mister, perché l’errore è solo ed esclusivamente individuale: Ranieri dapprima cerca l’anticipo leggendo male la traiettoria della palla, poi per recuperare corre a fianco dell’attaccante lasciandogli però il centro dell’area! Un vero peccato perché il doppio vantaggio avrebbe avuto tutto un altro sapore e valore.

La formazione scelta per la semifinale di andata è stata la più offensiva possibile con una linea mediana a due composta da Bonaventura ed Arthur e con Beltran dietro a Belotti: nonostante potesse sembrare un azzardo troppo grande, la Fiorentina ha iniziato a macinare gioco ed occasioni fin dall’avvio e, dopo la splendida rete di uno sfortunatissimo Sottil, i viola hanno avuto diverse occasioni per raddoppiare tra cui quella di Nico Gonzalez, la più clamorosa. Anche stavolta poi, la Fiorentina si è fatta male da sola, con un rigore regalato non tanto da Biraghi che ha toccato la mano con il braccio da posizione molto ravvicinata, quanto da Ranieri che ha sparacchiato in mezzo al campo un pallone che poteva ed anzi doveva essere gestito meglio. Nonostante ciò, i viola hanno ricominciato a costruire gioco ed il Franchi, pieno nonostante il clima da lupi, ha riconosciuto lo sforzo incoraggiando senza sosta la propria squadra. Ad inizio ripresa poi, quando la stanchezza ha iniziato a venire fuori, la Fiorentina ha cominciato ad avere difficoltà di gestione della palla ma la superiorità numerica ha permesso di continuare a controllare piuttosto agevolmente la gara. L’errore incredibile di Ranieri poi, sembrava aver nuovamente sciupato anche la splendida rete di Belotti (a proposito… forse servendolo in area di rigore qualche gol in più lo potrebbe fare!) ma il racconto del gioco più bello del mondo ha sempre un nuovo capitolo da poter scrivere. Dopo le gioie personali trovate dallo spesso criticato Sottil e dal bomber triste Belotti, mancava solamente lui: l’attaccante prima voluto dal mister e poi emarginato, quello che nelle ultime partite non era stato nemmeno convocato, quello che non sembrava più meritevole nemmeno di giocare gli ultimi minuti di partite inutili come quella col Sassuolo. Proprio lui, Mbala Nzola, ha dapprima colpito il palo (ormai sembra una moda per i calciatori viola) e poi ha segnato una rete pesantissima che potrebbe restituirgli quella fiducia, quell’autostima e quella tranquillità che tanto sono mancate in questa prima stagione viola. Considerando gli infortuni che stanno colpendo la squadra, adesso abbiamo bisogno veramente di tutti!!

Ed ora a Verona per portare via un risultato positivo che ci lasci in zona Europa e ci permetta di far riposare quei calciatori che mercoledì dovranno essere pronti a lottare su tutti i palloni fino all’ultimo secondo per regalarci il sogno della seconda finale europea consecutiva.

IL BUONO

  • Sottil: dopo il gol contro il Sassuolo, si ripete con un destro ancora più bello. Continua a puntare e saltare il diretto avversario senza sosta servendo anche dei bellissimi palloni in mezzo all’area di rigore. Si infortuna proprio sul più bello, quando finalmente sembrava poter sbocciare definitivamente. Prometti che ripartiamo da qui?
  • Martinez Quarta: una volta tanto lo voglio inserire tra i migliori per la gara difensiva anziché per i gol. Dei quattro dietro è il più preciso e puntuale. Speriamo duri così anche al ritorno!
  • Belotti: lotta, sgomita, fa reparto ma soprattutto stavolta segna! Finalmente un movimento da centravanti vero spalle alla porta ed un sinistro fulmineo che non lascia scampo al portiere avversario. Dai Gallo che ora conta doppio!
  • Nzola: ho già detto tanto nell’articolo. Il calciatore ex Spezia, arrivato questa estate per reggere il peso dell’attacco viola, è finito all’angolo ed ora prova a rivedere la luce del sole. In questo finale di stagione quanto servirebbe il vero Nzola…..

IL BRUTTO

  • Ranieri: se molto spesso è non solamente il miglior difensore, ma anche il miglior calciatore in campo, ieri sera è stato disastroso. Oltre all’errore in occasione del secondo gol che ho già descritto, anche sul primo è lui che rinvia a casaccio in mezzo al campo un pallone che si poteva e si doveva gestire meglio. Al ritorno servirà quello vero!
  • Nico Gonzalez: aveva caricato la vigilia della gara con parole importanti invece, una volta in campo, sbaglia troppo e non risulta mai decisivo. Con l’infortunio di Sottil, il suo ruolo sarà ancora più importante!
  • Dodò: dispiace perché è reduce da un infortunio, ma disputa nuovamente una prova incolore. Soprattutto nella prima frazione sembra spaesato e molto impreciso, nella ripresa sale di livello nella metà campo avversaria ma i cross risultano quasi mai pericolosi. Speriamo torni per il rush finale!
  • Terracciano: l’eterno numero 12 per una squadra che vuole stare in Europa tutti gli anni. Passi per il rigore, ma sul gol del raddoppio resta inchiodato alla porta quando invece con due passi in avanti avrebbe chiuso molto più spazio all’attaccante. Mai reattivo.

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – VIKTORIA PLZEN= 2 – 0

Finalmente una grande notte per Firenze e la Fiorentina!

Al termine di 120 minuti tirati e concitati, i ragazzi di Vincenzo Italiano conquistano una meritatissima semifinale di Conference League ed ora sfideranno i belgi del Club Brugge per tornare a giocarsi un trofeo europeo a 12 mesi di distanza. Certo che la serata non è stata proprio delle più tranquille e, dopo un primo tempo giocato finalmente su ritmi altissimi e con tante occasioni da gol, sul Franchi hanno iniziato a volteggiare i fantasmi del Glasgow Rangers. Per quei pochi che non lo sapessero, contro gli scozzesi la Fiorentina perse ai rigori la semifinale di Coppa Uefa (oggi Europa League) nel 2008 dopo aver dominato in lungo ed in largo sia la gara di andata a Glasgow che quella di ritorno al Franchi. Le similitudini insomma c’erano tutte ma stavolta è andata diversamente e, se all’andata la Fiorentina era apparsa sotto tono e sotto ritmo, ieri ha invece offerto la versione migliore. Circolazione della palla finalmente più veloce (se non passava da Arthur), esterni che riuscivano a dare la profondità, terzini che si sovrapponevano spesso, Belotti indemoniato e molto sfortunato. Essere andati sul riposo ancora sullo 0 – 0 è sembrato un evento sinistro, ma i viola non si sono persi d’animo. Seppur con diverse sfumature, la Fiorentina ha continuato ad attaccare, a creare occasioni, a prendere pali e traverse: una volta tanto anche i cambi sono stati decisivi con un Maxime Lopez che ha trovato nuove soluzioni al gioco offensivo, Faraoni che ha spinto bene nonostante le diverse settimane di inattività, Quarta che ha creato superiorità numerica in mezzo al campo con le sue sortite offensive, Ikoné che ha condotto perfettamente il contropiede che ha portato Biraghi a chiudere i giochi. Eppoi finalmente la zampata di Nico, del giocatore più talentuoso della Fiorentina, di colui il quale deve avere la forza e l’intelligenza di aiutare i propri compagni portandoli dove solamente lui e l’assente Bonaventura possono condurli. Quando le partite sono bloccate e la palla sembra non voler entrare, servono le giocate individuali dei calciatori che hanno più talento e Nico è uno dei pochissimi giocatori viola di un livello tecnico superiore e di una certa esperienza internazionale che può elevare la Fiorentina a giocarsi questa coppa e non solo.

Potrà piacere o non piacere ma con la vittoria di ieri sera Vincenzo Italiano si conferma un allenatore che centra anche obiettivi impensabili ad inizio anno. Da quando siede sulla panchina viola infatti, Italiano ha portato la propria squadra almeno in semifinale in ogni competizione, che fosse Coppa Italia o Conference League e questo è un dato incontrovertibile! Avrà certamente un carattere spigoloso, non sarà simpatico e nemmeno molto flessibile, ma io sinceramente preferisco arrivare in fondo alle manifestazioni anziché divertirmi in conferenza stampa o avere un tecnico che liscia la piazza solamente per non essere contestato. Ed anche ieri sera, le mosse di Martinez Quarta quale centrocampista aggiunto e l’aver alzato i due esterni difensivi, hanno probabilmente dato la spallata finale ad una squadra come il Viktoria Plzen che stava cercando di intasare tutti gli spazi con l’unico obiettivo di arrivare ai calci di rigore.

Ed a proposito di tiri dal dischetto, la serata è diventata perfetta quando Leonardo Bonucci, entrato al 118° minuto nel quarto di finale giocato dalla propria squadra solo per calciare dagli 11 metri, ha sbagliato il tiro decisivo…. Una serata indimenticabile!!!

IL BUONO

  • Nico Gonzalez: all’interno di una gara non certo eccezionale, ha però il grandissimo merito di sbloccarla. Non è ancora il vero Nico… non salta quasi mai l’uomo, viene spesso anticipato di testa, sbaglia gol clamorosi come quello alla fine del primo tempo, ma la rete trovata con il piede destro cancella tutto. E se fosse la svolta?
  • Mandragora: è ormai il perno del centrocampo viola. Corre per tre, gioca palla anche in verticale su Kouamé, rischia il gol alla Bressan con una bella rovesciata, incita sempre i compagni in difficoltà. Se solo accanto avesse un geometra…..
  • Kouamè: tecnicamente è un calciatore non eccelso, ma i miglioramenti nell’interpretazione del ruolo di esterno offensivo e la voglia di spaccare il mondo lo rendono in questo momento insostituibile. Sempre il primo a fare pressing, sempre pronto a lanciarsi su tutti i palloni, sta imparando anche ad attaccare la profondità alle spalle dei difensori avversari con i tempi giusti. In netta crescita.
  • Belotti: prima o poi forse farà anche rete, ma ieri sera è stato encomiabile. Lotta come un leone, difende palla facendo reparto da solo e colpisce di testa con continuità. Anche stavolta il palo non gli rende giustizia ma…. Tra lui e Nzola non c’è proprio paragone.

IL BRUTTO

  • Chi è rimasto sul divano: ovviamente non parlo di chi lavorava o veniva da fuori Firenze, ma la risposta del pubblico è stata sinceramente deludente. Un aspetto da non sottovalutare e sulla quale dovremmo aprire una riflessione. Intanto però pensiamo a festeggiare!

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – ROMA = 2 – 2

Una grandissima delusione al termine di un’ottima prestazione.

Quando le cose devono girare male purtroppo la dea bendata non guarda mai nella tua direzione e la gara di ieri sera ne è stata l’ennesima dimostrazione. Contro la squadra più in forma del campionato, se si eccettua l’Inter degli extraterrestri, la Fiorentina ha disputato una delle prove più convincenti dell’anno. Squadra sempre dentro la partita, molto attenta ai particolari (a parte i soliti di cui parleremo in seguito), con alcune mosse studiate che hanno fatto male alla Roma. I ragazzi di Vincenzo Italiano stavolta hanno interpretato la gara diversamente dal solito sia dal punto di vista tattico che da quello del gioco: la disposizione con cui la Fiorentina ha imbavagliato le fonti del gioco romaniste è stato un 4-3-3 con una fase difensiva che non ha previsto uscite altissime da parte dei centrali Ranieri e Milenkovic, ma un’attesa più bassa. In mezzo al campo poi, Lopez a uomo su Cristante, Mandragora a pressare chiunque e Bonaventura libero di trovare lo spazio tra le linee, hanno messo in grave difficoltà la compagine di De Rossi grazie anche ad alcune giocate finalmente in verticale che hanno trovato un Belotti in grado di fare reparto da solo ed un Sottil sempre pronto a saltare l’uomo ed a convergere per tirare in porta.

L’interpretazione pressoché perfetta dello spartito ha permesso alla Fiorentina di giocare uno dei migliori primi tempi della stagione, una frazione in cui alla Roma non è rimasto che difendersi con le unghie, i denti, le strattonate ed i calci. Se solo Massa, incerto arbitro di una bella partita, avesse distribuito i cartellini gialli come doveva, probabilmente racconteremmo un’altra storia, una storia in cui la Fiorentina avrebbe giocato due terzi di gara in superiorità numerica. Nonostante ciò, i viola erano riusciti a costruire una prestazione eccelsa considerando il valore dell’avversario, ma le consuete distrazioni dei singoli hanno ancora una volta condannato i ragazzi di Italiano a perdere punti a tempo scaduto. La maledizione dei calci di rigore, con il quinto errore consecutivo dal dischetto commesso da quattro calciatori diversi, segna una stagione in cui molto, se non tutto, gira storto… se solo pensiamo a quanti episodi favorevoli avevamo avuto fino a natale, pare che il destino ce le voglia far pagare tutte! Dobbiamo però essere onesti e dire che non è solamente colpa dei calci di rigore se non portiamo a casa partite come quella di ieri sera: la disattenzione sui due gol subiti, in entrambe le occasioni da parte di Biraghi, è una colpa troppo grande per essere taciuta. Le grandi squadre sono quelle che piegano gli episodi a proprio favore grazie alla scaltrezza, l’intelligenza, l’applicazione feroce, doti che purtroppo scarseggiano nella Fiorentina di oggi. Tutto si potrà imputare ad Italiano, che anche ieri sera ha incartato il tanto strombazzato De Rossi, ma non l’incapacità di questa squadra di gestire i momenti topici delle gare. In quei frangenti servono i campioni, i grandi calciatori o i leaders: noi, nella fase difensiva, non abbiamo nessuno che rientri in questa categoria. A qualcuno fischieranno le orecchie?

Cosa resta dunque di una serata così? Certamente una prestazione simile a quella vista contro la Lazio, ma anche la dimostrazione che la squadra crede ancora alla rimonta in campionato. Da ultimo anche la sensazione che il momento peggiore, almeno dal punto di vista atletico, potrebbe essere alle spalle. La conferma si spera possa arrivare giovedì contro il Maccabi Haifa e poi domenica  nella difficile trasferta di Bergamo in cui i viola dovranno fare a meno di Bonaventura squalificato.

IL BUONO

  • Ranieri: dopo due prestazioni disastrose, torna il piccolo gladiatore viola! Finalmente sui livelli ai quali ci aveva abituato, trova anche tranquillità in un Milenkovic che ancora una volta dimostra che contro i calciatori forti fisicamente è quasi una certezza. Meno polemiche con i compagni e più concentrazione….così si fa!
  • Belotti: quanto conta avere un attaccante in grado di duellare con tutti!! Gioca spalle alla porta, rimedia punizioni, sfiora il gol, serve i compagni. Oltre a tutto questo, è autore di un assist e del rigore procurato che Biraghi fallisce. Viene sostituito solamente perché morso più volte dai crampi. Esempio.
  • Sottil: sembra incredibile ma per me è il migliore in campo nel primo tempo. Finalmente trova il coraggio di puntare l’avversario saltandolo ogni volta, arriva al tiro in porta pericolosamente, non molla mai di un centimetro. Avanti così!!!
  • Il tredicesimo minuto: dopo tanto, troppo tempo, la Curva Fiesole dedica applausi e cori al suo capitano eterno regalando brividi che si amplificano con la risposta dei tifosi giallorossi che, subito dopo, intonano lo stesso coro. Un momento indimenticabile.

IL BRUTTO

  • Biraghi: il rigore fallito è solamente la punta dell’iceberg. Il gol di Ranieri viene al primo calcio d’angolo non battuto dal capitano, mentre in entrambe le reti giallorosse c’è lo zampino del terzino viola che non segue mai l’avversario. Sparacchia palloni a caso senza senso e dà sempre l’impressione di incolpare gli altri per i propri errori. Certo che Parisi deve averla combinata veramente grossa…..
  • Nico Gonzalez: la condizione atletica non era al top ma manca anche nelle piccole cose. Incredibilmente avulso dal gioco, prova a salvare la prestazione con la spizzicata di testa in occasione del gol di Ranieri. Quanto manca il vero Nico alla Fiorentina!!
  • Massa: direzione arbitrale assolutamente insufficiente. Manca il secondo giallo a Mancini dopo poco più di 20 minuti (chissà come mai viene sostituito ancor prima dell’intervallo), e manca anche la stessa sanzione a Paredes in occasione del calcio di rigore per la Fiorentina; penalty che tra l’altro sembra oggettivamente generoso. Perché non avere il coraggio di espellere un calciatore?

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

TORINO – FIORENTINA = 0 – 0

Una partita orrenda, povera di gesti tecnicamente interessanti, senza alcuna novità tattica, allenata male e giocata peggio agli ordini di un direttore di gara che non ha fatto eccezione. La Fiorentina di Vincenzo Italiano si è presentata a questo match importante in chiave Europa con la stessa formazione con cui aveva vinto dominando contro la Lazio ma il risultato in termini di gioco, intensità ed atteggiamento è stato opposto. Arthur in mezzo al campo è tornato a trotterellare lentamente senza un’idea degna di nota, Beltran è stato ingabbiato da un Torino molto aggressivo e Bonaventura è rimasto a predicare in solitario cercando vanamente un aiuto in un Nico molto opaco, in un inutile Sottil, in un Belotti dominato da Buongiorno. Con i due terzini obbligati ad aspettare nella propria zona di riferimento l’ottimo Bellanova e l’eterno Rodriguez, i viola non sono mai riusciti a rendersi pericolosi fino all’espulsione di Ricci.

Come voi sapete bene, su questo blog difficilmente commento le prestazioni arbitrali ma visto che il Torino si è sentito defraudato, provo a dire come la penso. Marchetti, il fischietto della gara, ha certamente fatto male, ma la decisione più importante, cioè l’annullamento del gol di Zapata, è del tutto corretta. L’attaccante colombiano, prima di calciare in porta, si disinteressa del pallone e va direttamente su Milenkovic spostandolo con una spinta a due mani: di che si parla? Quanto poi all’espulsione di Ricci, la colpa principale dell’atteggiamento del calciatore è del figlioccio di Gasperini e del simil Silvio Berlusconi. Con l’allenatore che inizia ad inveire contro l’arbitro fin dal primo fischio ed il numero uno della società granata (editore de La Gazzetta dello Sport) che ormai da settimane piange come nemmeno Mazzarri, come volete che si comportino i propri calciatori? Tutti a riempirsi la bocca di fair play e di rispetto nei confronti degli altri e poi, durante una partita tra squadre gemellate, arrivano le minacce in stile gangster gridate da Juric ad Italiano…. L’ennesima dimostrazione di un allenatore mediocre, di un uomo non all’altezza del compito che ricopre: resta sempre un Beppe Iachini che ce l’ha fatta!

Il pareggio di Torino ci lascia la prestazione di una brutta Fiorentina che è tornata ad essere quella insipida ed inconcludente di qualche settimana fa, senz’anima e senza ritmo, con calciatori mediocri che sembrano avere anche una condizione atletica non certo ottimale. Con il mese di marzo torna anche la Conference League e sarà necessario ritrovare rapidamente gambe, idee, condizione per provare a ripercorrere con gioia la strada europea.

Giovedì i viola saranno di scena a Budapest contro il Maccabi Haifa: una gara abbordabile per ritrovare vittoria, gol e fiducia!

IL BUONO

  • Bonaventura: nel deserto viola, uno dei pochi a dimostrare di avere qualche idea interessante. Soprattutto nella ripresa, con i viola in superiorità numerica, Jack riesce a muoversi bene tra le linee trovando anche il tiro in porta. Perché esce proprio lui? Insostituibile.
  • Milenkovic: dimostra ancora una volta che quando trova attaccanti forti fisicamente è ancora una gran bel mastino. Zapata prova in tutti i modi a metterlo in difficoltà ma stavolta Nikola sembra essere quello vero. Speriamo si sia finalmente ritrovato.
  • Mandragora: sono immensamente felice perché dico ormai da più di un anno che quello di difensore centrale potrebbe essere il suo nuovo ruolo e vedere Italiano darmi ragione aumenta fortemente la mia autostima 😂😂. A parte gli scherzi, gioca una partita precisa, intelligente, sportivamente cattiva. Sorvolo sul mercato invernale al termine del quale l’uomo dal frigo pieno ci aveva raccontato che Mina non era stato sostituito perché Italiano si fida ciecamente di Comuzzo. Lasciamo perdere….. Nuova carriera per l’ex di turno?

IL BRUTTO

  • Ranieri: una serataccia per il nostro idolo. Prende un giallo evitabilissimo all’alba della gara ed è protagonista di diverse sbavature. Non appare mai sicuro né in grado di far ripartire l’azione. Siamo sicuri che sia solo una parentesi.
  • Barak: vive ancora di rendita per il gol segnato lo scorso anno in semifinale di Conference. Anche contro il Torino gioca una partita trasparente: mai decisivo, mai vicino al gol, mai dentro al gioco. Antonino dove sei finito?
  • Belotti: se contro la Lazio aveva dominato la gara, contro la sua ex squadra non è mai entrato in partita finendo letteralmente sovrastato dall’ottimo Buongiorno. Speriamo sia sola una brutta parentesi!

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – LAZIO = 2 – 1

E poi all’improvviso….arrivi tu!!

Nel periodo più buio, quello più brutto, quello in cui gli altri ti iniziano a scherzare ricordandoti che Sassuolo e Lecce negli ultimi mesi hanno vinto solamente con te, la Fiorentina decide invece di rinascere! E lo fa nell’unico modo in cui è possibile, cioè lavorando intensamente a testa bassa sui propri errori e sperimentando una nuova strada, fino ad oggi non percorsa, che sorprende e mette in crisi una bestia nera come la Lazio ed un tecnico tanto strombazzato come Sarri che, a differenza di Italiano, sono ormai anni che non sperimenta più e non propone più niente di nuovo. Vincenzo Italiano dimostra un’altra volta che, quando ha una settimana di tempo per preparare la gara, studiare gli avversari, decidere le contromosse, è uno dei migliori allenatori dell’ultima generazione.

Con una formazione che stupisce anche Maurizio Sarri, il mister viola vara una Fiorentina in cui la qualità tecnica è la spina dorsale della squadra, una qualità grazie alla quale Jack e soci rubano l’idea alla Lazio, dominano il gioco, cercano finalmente la giocata per le punte. Tutto questo è possibile non solo grazie alla contemporanea presenza in mezzo al campo di Arthur e Bonaventura, ma anche ad una pressione sulla palla in fase di non possesso tornata finalmente a livelli ottimali: ciò è stato reso possibile da due attaccanti che non sono riusciti a segnare ma hanno fatto un lavoro massacrante in entrambe le fasi del gioco. Belotti, sfortunatissimo in occasione del palo, e Beltran sono i primi calciatori ad andare a pressare alto le fonti di gioco laziali ed i primi a cercare di ribaltare l’azione ognuno con le proprie caratteristiche. L’argentino cuce il gioco con la propria tecnica e nel contempo copre le scorribande di Bonaventura e Nico aiutando Arthur nella fase di recupero della palla, Belotti fa a sportellate con chiunque, controlla anche i palloni più infidi, svaria su tutto il fronte d’attacco arrivando addirittura a ricoprire il ruolo di ala per servire l’assist per Kayode.

E’ una Fiorentina finalmente viva, bella, rapida di testa, convinta di ciò che fa; è una Fiorentina che finalmente non molla alla prima difficoltà, che si ribella ai pali ed alle traverse, non accetta il gol subito alla prima disattenzione, cerca una soluzione a tutte le difficoltà. Come per magia, sembra essere tornata la viola della scorsa stagione, quella mai doma che prova a dominare ogni fase del gioco in casa ed in trasferta, quella che vuole andare i propri limiti.

La miglior Fiorentina dell’anno fa rimpiangere amaramente i punti gettati al vento in questo ultimo mese e mezzo, il periodo in cui probabilmente tutti, mister in testa, sono rimasti scottati da un mercato di gennaio risibile, fallimentare. Anche stavolta però, Vincenzo Italiano ed i suoi ragazzi, hanno dimostrato di essere un gruppo sano, un insieme di persone su cui si può contare, un gruppo che tiene alla maglia ed al proprio lavoro. Di questo dovremo sempre ringraziare questa Fiorentina, nella speranza che la voglia di andare oltre i propri limiti non manchi più fino al termine della stagione perché ai tifosi questa voglia di sognare non manca mai come ha dimostrato anche ieri sera il mio grande amico di Sunderland Steven che prima della gara, quando in pochissimi ci credevano, mi ha detto: “Tonight we win and the season is not over!”

Anche stavolta avevi ragione te amico mio ma occorre non fermarsi più!

IL BUONO

  • Kayode: l’unico della linea difensiva che non ha responsabilità sul gol subìto da Luis Alberto, gioca una gara quasi perfetta. Dopo un periodo di grave flessione, sembra finalmente tornato il calciatore di cui ci eravamo tutti innamorati. La rete del pareggio poi, è la ciliegina su una torta deliziosa. Bentornato cucciolo!
  • Bonaventura: non c’è niente da fare, se Jack torna quello vero la Fiorentina è decisamente un’altra squadra! Impiegato in un ruolo diverso dal solito, disegna calcio e, nel contempo, non fa mai mancare l’aiuto alla fase difensiva. Oltre al gol della vittoria (hai detto poco….), confeziona tantissime altre cose belle e preziose. Il rettore del calcio a Firenze.
  • Belotti: se anche Guardiola si è accorto che il centravanti è importante, lo possiamo fare anche a Firenze! L’ex capitano del Torino gioca una partita totale: sfiora il gol con un gran colpo di testa, è sempre il primo a far partire la pressione sul gioco laziale, sforna l’assist per il gol di Kayode. Peccato sia in prestito secco….
  • Beltran: si è preso la Fiorentina costringendo addirittura Italiano a cambiare modo di giocare pur di non metterlo in panchina. Talento, intelligenza, dedizione alla causa, tiro in porta, cattiveria. Non sarà un bomber, ma un giocatore così fa comunque la differenza!
  • La qualità: quante volte su queste pagine abbiamo chiesto che la società investisse sulla qualità dei calciatori? Come per magia appena Arthur torna ad essere quello di inizio stagione, Jack disegna di nuovo calcio e Nico ricomincia a saltare gli avversari a ripetizione, torna la vera Fiorentina. Quanto sarebbe bello avere un pò di competenza in più sul mercato!

IL BRUTTO

  • Nulla: almeno per una sera godiamo e basta!!

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – FROSINONE = 5 – 1

Qual è il significato dell’espressione congiunzione astrale? Semplificando è quel momento in cui due pianeti, visti dal centro della Terra, hanno la stessa longitudine o la stessa ascensione retta.

L’espressione è però diventata di uso comune come quel momento o quella situazione in cui si verificano coincidenze favorevoli e per niente prevedibili. C’è chi le chiama coincidenze, chi destino o chi fato, nel nostro caso lo si può chiamare semplicemente gioco del calcio. In un momento in cui una squadra si trova in crisi di gioco, di risultato e fiducia, quale miglior cosa può accadere rispetto a quella di trovarsi di fronte alla squadra che difende peggio in Italia (e non solo)? E quale miglior cosa può registrarsi se non quella di avere un portiere, Terracciano, che la salva dopo un errore clamoroso del proprio difensore centrale (Quarta) e, dopo pochissimi minuti, andare in vantaggio con un gol del proprio attaccante appena arrivato dal (misero) mercato di riparazione?

Alla fine, se vogliamo essere onesti, la vittoria che la Fiorentina ha conquista contro il Frosinone è tutta qua. Una squadra timorosa, impaurita, a tratti in difficoltà come quella viola che incontra una compagine che ultimamente regala occasioni e punti a tutti. Trovo sinceramente imbarazzante la fase difensiva della squadra di Di Francesco: dopo un inizio di torneo incoraggiante, con gare disputate in modo intelligente, talvolta addirittura accorto, il Frosinone sembra adesso una squadra composta da calciatori improvvisati per la massima serie. Se a Firenze ci sono tifosi e giornalisti che, in parte giustamente, criticano la fase difensiva viola, ieri hanno assistito ad uno scempio tattico: i ciociari hanno un reparto difensivo che sembra quasi giocare a caso, con calciatori che non seguono i tagli degli attaccanti avversari, fanno movimenti al contrario, non danno mai l’impressione di essere coordinati. E che dalla metà campo in avanti, i calciatori di Di Francesco dispongono di ottime qualità individuali, costruiscono trame interessanti e pericolose, riempiono bene l’area di rigore avversaria. Prendere tutte queste reti però, rischia di far ricadere il Frosinone nella zona più calda della classifica……

A volte però, un pò per congiunzione astrale oppure forse solo per fortuna, può anche capitare di trovare la persona giusta, quella che in un momento ti svolta la giornata, il periodo, il lavoro. Tutto questo per la Fiorentina è sembrato essere Andrea Belotti, un attaccante pronto, italiano, uno che fino a pochi anni fa aveva una clausola da 100 milioni di euro, ma che nelle ultime stagioni sembrava ormai essere diventato un ferro arrugginito. Uno di quei calciatori che, speriamo troppo presto, sono stati dipinti come in una fase discendente inarrestabile. Con un’operazione chiaramente in prestito secco, la Fiorentina ha portato a casa un calciatore che già si era presentato con la testa giusta a Lecce, dove aveva colpito una traversa subito dopo essere entrato in campo. Ieri però, in poco più di un quarto d’ora ha dato l’impressione di essere proprio quel centravanti che alla Fiorentina manca dal momento della cessione di Vlahovic (fatte ovviamente le debite proporzioni): forte fisicamente, pronto a fare a sportellate con tutti, capace di fare reparto da solo, cattivo sotto porta, generoso con la squadra. Anche se non è più quel centravanti da 20 gol a campionato, è un calciatore che mancava allo scacchiere viola anche perché aiuta la Fiorentina ad avere più modi di giocare: se con Beltran davanti era imprescindibile il palleggio ed il possesso palla rasoterra, con Belotti si può decidere anche di andare in verticale più velocemente, con palla alta che salti il centrocampo avversario. Non solo, ma la presenza di un centravanti del genere, permette alla Fiorentina di sostenere meglio l’assenza (o la presenza invisibile fate voi) di Arthur e Lopez, i due architetti del centrocampo viola.

Urge la riprova nella difficilissima ed importantissima gara di Bologna: contro una diretta concorrente per l’Europa, la Fiorentina è chiamata a confermare i progressi in fase offensiva, ma anche a correggere gli errori difensivi che Zirkzee, Ferguson ed Orsolini potrebbero punire severamente!

IL BUONO

  • L’atteggiamento della Curva Fiesole: dopo averla bacchettata più volte, stavolta devo dire che mi è proprio piaciuta. Uno striscione ironico di contestazione alla società, un coro convinto per mister Italiano, 90 minuti di supporto per la squadra. Che finalmente abbiano capito da che parte stare?
  • Belotti: la dimostrazione più lampante del motivo per cui spesso si dice “giocare con l’attaccante aiuta”. Lotta, sgomita, non si dà mai per vinto, la butta dentro. Che finalmente si sia trovato un attaccante di riferimento? Aspettiamo a festeggiare ma….
  • Ikonè: bravo e fortunato in occasione del gol, una volta tanto però a convincere è l’atteggiamento. Finalmente intraprendente, coraggioso nell’uno contro uno, voglioso di superare l’avversario. Ormai alla trasformazione di questo talento francese non ci credo più. Prendiamo quel che viene…..
  • Terracciano: mai sotto i riflettori, mai sulle prime pagine dei vari siti, ma anche ieri decisivo in almeno due occasioni. Se lo strafalcione di Martinez Quarta non fosse stato cancellato dal portierone viola, chissà di cosa staremmo parlando adesso….Si conferma una delle certezze di questa stagione!

IL BRUTTO

  • Martinez Quarta: ok il gol del 3 – 0 ed altre buone chiusure a partita ormai quasi finita, ma le due disattenzioni potevano costarci carissime, soprattutto la prima in avvio di gara. Io capisco cercare sempre di giocare palla, ma non era proprio il momento più adatto per rischiare così tanto. Kaio Jorge poi lo mette in difficoltà più volte sgusciandogli alle spalle. Il turno di riposo causa squalifica potrebbe essere arrivato al momento giusto.
  • Le condizioni di Arthur: l’incantesimo sembra svanito, il centrocampista brasiliano non si allena con continuità in gruppo ormai da settimane, ma del resto la sua carriera parlava chiaro. Adesso con Belotti probabilmente la Fiorentina potrebbe sentirne meno l’assenza soprattutto se Duncan tornasse quello di inizio stagione, ma i dubbi di questa estate tornano ad affiorare pesantemente. Ennesima scommessa persa?

A voi per i commenti!!

Una risata ci seppellirà

Acquisti: Faraoni (prestito), Belotti (prestito)

Cessioni: Mina (definitivo al Cagliari), Pierozzi (prestito alla Salernitana), Brekalo (prestito Hajduk Spalato), Amatucci (prestito alla Ternana)

Se per molti tifosi con i quali ho parlato nelle ultime settimane, il mercato di gennaio era lo spartiacque per dare un giudizio sulle intenzioni di questa proprietà, credo sia il momento di aprire gli occhi. E’ suonato il gong, il tempo è finito e dunque mi sembra doveroso stilare un bilancio di questa finestra di mercato. Qui sopra avete il riepilogo delle operazioni portate a termine dalla Fiorentina ed i risultati sono piuttosto modesti (ad essere buono).

Lasciata la porta giustamente intoccata, la difesa ne esce indebolita quantomeno dal punto di vista numerico. Se il tempestivo arrivo di Faraoni aveva fatto sperare in un mercato diverso, la chiusura dell’operazione Mina apre ad alcune riflessioni: il difensore colombiano è l’unico calciatore ceduto in modo definitivo e dunque spero di non essere tacciato di faziosità se dico che il suo arrivo estivo è da considerarsi un grosso fallimento. Sarebbe antipatico ricordare che l’avevo detto, ma chiunque avesse voluto rinforzare davvero la difesa viola, mai avrebbe pensato ad un calciatore come Mina. Adesso però, quello che era stato presentato come il sostituto di Igor viene mandato via a titolo definitivo gratuito sostituendolo con il giovane primavera Comuzzo. Siamo sicuri sia una questione di fiducia nei confronti del giovane? Oppure è una mera operazione di riduzione degli ingaggi per far posto a Belotti? Mentre ci interroghiamo su ciò, la certezza è che se Italiano vorrà giocare con la difesa a 3 avrà a disposizione solamente tre centrali di ruolo. E’ fare calcio questo?

Se in difesa siamo ridotti ai minimi termini, non và meglio a centrocampo. La cessione di Amatucci in prestito alla nostra succursale Ternana, è stata per me sottovalutata: anche stasera, in quel di Lecce, la Fiorentina dovrà fare a meno di Arthur apparso già in netta flessione nelle ultime settimane. Considerando che il primo cambio in mezzo è Mandragora mi vengono i brividi….E’ vero che il giovane viola aveva avuto finora poco spazio ma a questo punto senza Arthur e con questo Lopez il rischio è di dover arretrare uno tra Bonaventura, Barak ed il fantasma Infantino. Contenti voi…..

Il capolavoro però è arrivato in attacco dove Vincenzo Italiano chiede da ormai un anno e mezzo un esterno pronto e con gol ed assist nelle gambe ed invece arriva un centravanti, il terzo, per un tecnico che non gioca mai (se non a partita in corso) con la doppia punta. Stasera a Lecce sugli esterni avremo a disposizione solamente Nico e Sottil a mezzo servizio per un allenatore che predilige far sempre giocare in ampiezza le proprie squadre: sareste soddisfatti voi? Posto che Belotti potrebbe essere una bella mossa, in considerazione anche della voglia del centravanti di provare ad andare agli Europei, non sarebbe forse stato preferibile prendere un calciatore richiesto dal mister e funzionale al gioco della squadra? Un’altra mossa priva di logica calcistica, l’ennesimo tentativo di mettere una pezza temporanea anziché un tassello per un progetto di crescita!

Sorvolo volutamente sulla trattativa (??) in merito a Gudmunsson fatta (forse) nelle ultime 48 ore di mercato perché non è la cosa che mi ha fatto più rabbia questo calciomercato. La mancata operazione che mi ha fatto veramente male al cuore è stata quella relativa a Baldanzi: saltato questa estate dopo la mancata cessione di Castrovilli, i viola avrebbero potuto prenderlo adesso ad una cifra addirittura più bassa di questa estate quando si chiuse sulla base di 13 milioni più 5 di bonus.  Dopo alcuni mesi in cui il talento di Castelfiorentino non ha certo brillato, soprattutto per questione di infortuni, la Roma lo ha preso per 10 milioni più bonus: un assegno circolare su un giovane che, se non lo si vuol vedere come un calciatore su cui progettare il futuro, è comunque una plusvalenza sicura nel giro già di un paio d’anni. Invece no, nemmeno un calciatore giovane, un talento italiano, un potenziale nazionale per un decennio: ma non era questo il target viola per fare investimenti importanti? Nulla….nemmeno più quelli….

La speranza è che ancora una volta Italiano e questo granitico gruppo di calciatori siano in grado di andare oltre i propri limiti, di riuscire a far contare più il gruppo delle individualità, più la squadra del talento. Nel mio cuore vorrei però anche ritrovare quella Firenze, quella Curva Fiesole che era pronta a contestare chiunque non facesse il bene della squadra e dei propri calciatori proprio perché la Fiorentina era considerata un tutt’uno col tessuto sociale cittadino. Ancora una volta i sogni di lottare per un traguardo ambizioso, per l’Europa che conta, sono stati mortificati da una proprietà tra le più ricche del calcio italiano che non ha però voluto fare calcio, non ha voluto investire nemmeno in un momento che poteva essere fecondo. L’ennesima delusione: dopo Ficini e Benalouane, la speranza è che Faraoni e Belotti riescano almeno a non farci definitivamente rimpiangere proprietà passate da cui Firenze e la propria tifoseria ebbero la forza e la volontà di liberarsi.

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

TORINO – FIORENTINA = 1 – 1

Una partita dai molti volti, con tante emozioni e diverse decisioni arbitrali discutibili. Al di là del risultato finale, la Fiorentina torna da Torino con la sicurezza di essere in grande crescita: la compagine di Prandelli ha dimostrato di essere una squadra, un gruppo di persone che iniziano ad aiutarsi l’uno con l’altro, un blocco che è pronto ad affrontare le difficoltà insieme. Dapprima in 10 e poi in 9, i viola non hanno mai mollato ed anzi avrebbero potuto portare via i tre punti con un pò di attenzione in più. Resta l’amaro in bocca per alcune decisioni arbitrali discutibili e per alcune ingenuità da parte di quelli che dovrebbero essere i perni della difesa. Sulla tabella salvezza comunque avevamo messo un punto, e quello è arrivato!

IL BUONO

  • Martinez Quarta: tra i tanti disastri della gestione Pradé (stasera Prandelli ha dovuto chiamare in causa Eysseric tanto per capirsi), l’acquisto del difensore argentino è invece una perla. Con Quarta, la squadra viola guadagna almeno 15 metri di campo perché gioca sempre sull’anticipo e fa ripartire l’azione grazie ad un buon piede. La natura non gli ha regalato un fisico imponente, ma sopperisce con la scelta di tempo e la tecnica. Diamogli continuità!
  • Amrabat: in una partita sporca come questa, il marocchino sale decisamente in cattedra. Sradica palloni su palloni e non si dà mai per vinto. Aiuta tutti e fa da schermo alla difesa nonostante l’inferiorità numerica. Se riuscisse anche ad impostare l’azione in modo meno scontato, saremmo di fronte al nuovo Kantè. Gladiatore.
  • Vlahovic: colpisce un palo, sprecando un’occasione fantastica ma si fa perdonare con una prestazione completa. Si vede annullare un gol per un fuorigioco millimetrico, lotta su tutti i palloni, assiste Ribery, sgomita quando necessario. Sta diventando un attaccante completo a cui manca ancora l’uso del piede destro. Ha solo 20 anni, crescerà! Dusan, vediamo di rinnovare!!
  • Ribery e Bonaventura: quando la tecnica supera ogni altra cosa. Il gol segnato dalla Fiorentina, tra l’altro già in 10, è da manuale del gioco del calcio. Certamente i TG nazionali faranno le corse per far vedere lo scontro tra Milenkovic e Belotti, ma il calcio è rappresentato dal duetto Jack-Frank. Oltre a ciò, i due prendono per mano la Fiorentina nei primi 60 minuti, ma anche questo scompare di fronte al duetto. Rivedete in loop il gol del vantaggio viola, tutto il resto è noia.
  • Prandelli: arrivato in punta di piedi, il buon Cesare sta facendo diventare la Fiorentina una squadra. I movimenti sul campo iniziano ad avere una logica, i calciatori cominciano ad aiutarsi, i reparti finalmente dialogano. Azzecca poi la sostituzione nel momento in cui viene espulso Castrovilli: in molti, tra cui io, avrebbero tolto Bonaventura per inserire Pulgar, invece Cesare toglie Venuti e passa (finalmente!) alla difesa a 4 allargando Quarta a destra. E’ la svolta perché la mossa permette a Bonaventura di inserirsi maggiormente negli spazi non più occupati da Biraghi o Venuti e la Fiorentina và in porta per il gol. Non perde lucidità nemmeno con la squadra in 9 e solamente una dormita colossale di Pezzella non gli permette di tornare da Torino con 3 punti. Comunque sia la strada è tracciata, e sembra quella giusta!

IL BRUTTO

  • Milenkovic: il rosso è ridicolo, ma la sciocchezza commessa è imperdonabile soprattutto considerando che aveva appena guadagnato una punizione. L’età è giovane, ma le gare giocate sono molte ed una stupidaggine del genere non è ammissibile soprattutto considerando che la Fiorentina era già in 10. Non ci siamo proprio.
  • Pezzella: il capitano vive un’altra giornata da dimenticare. Mai sicuro, spesso sovrastato, commette un errore imperdonabile che costa due punti alla truppa di Prandelli lasciando scorrere incredibilmente un pallone nell’area piccola su cui Belotti non può far altro che pareggiare. E’ il lontano parente del centrale che avevamo conosciuto. Stagione a dir poco insufficiente.
  • Belotti: il risultato era importante e spesso si accentuano i contatti in campo, ma ciò che ha fatto il capitano del Torino è onestamente VERGOGNOSO. Uno degli azzurri, uno dei calciatori a cui i bambini si dovrebbero ispirare ha dato vita ad una sceneggiata indecente che dovrebbe essere sanzionata. La borsa del ghiaccio mentre esce dal campo poi, è degna di un cinema di serie C. Disonorare una fascia come quella granata è reato grave.

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento tattico con Portobello !!!

Che si gioca??

Con il turno infrasettimanale che comincia stasera, anche la nostra amata rubrica è costretta agli straordinari. L’impegno che tutti voi ci state mettendo inizia a dare i risultati sperati! Nella scorsa settimana Bomber Siiimo, Niccolò e Carlo hanno fatto percorso netto, con il meneghino di Paderno Dugnano che avrebbe addirittura azzeccato il 3 su 3 con la doppia X2 in Lazio Verona, citata come partita da non giocare. Sulla linea di galleggiamento anche il sottoscritto (solito 1 su 2 da democristiano), mentre l’Argentino Fiorentino ne ha azzeccate 1 su 3 ed il nostro amico Francesco ha fatto cilecca con uno 0 su 2 che vorrà certamente riscattare! Io continuo dunque ad aprire la strada, ma poi tocca a voi ed alla vostra sapienza!

Sotto con i miei pronostici….speriamo bene!!

La gara più scontata: ROMA – TORINO = 1

Dopo il pronostico relativo alla Roma della settimana scorsa, ci sarebbe da nascondersi (avevo predetto una vittoria del Bologna 😦 ) ma ho la testa dura come il marmo ed allora gioco ancora i giallorossi. La squadra sembra essere nuovamente spumeggiante, Dzeko è tornato al gol e tutto gira bene dopo l’amara parentesi contro il Napoli. Di contro il Torino ha sprecato l’ennesima occasione di muovere la classifica contro l’Udinese dopo aver rimontato due gol in due minuti. I segnali non sono incoraggianti e la difesa continua ad imbarcare acqua senza soluzione di continuità. Giampaolo è stato riconfermato da Cairo ma probabilmente più per le 3 gare in 7 giorni che per un’effettiva convinzione. I giallorossi hanno poi ritrovato anche Smalling a guidare la difesa ed il suo rientro potrebbe essere decisivo per bloccare il Gallo Belotti: insomma per me 1 fisso!

La partita da NON giocare: JUVENTUS – ATALANTA

E’ stata dura scegliere una sola gara, dal momento che anche Inter – Napoli rappresenta un bel rompicapo. Vada dunque per la gara di Torino; avessero giocato dieci giorni fa avrei detto che l’Atalanta era la favorita ma adesso i bianconeri sembrano aver iniziato a carburare. Inoltre i problemi tra Gasperini e Gomez non devono certo aver fatto bene all’ambiente nerazzurro e dunque chissà…. Non per forza alla Juve continueranno a dare due rigori a partita, ma le occasioni sembrano comunque iniziare a sgorgare con più facilità. Dietro però, Bonucci e compagni sembrano essere ancora in difficoltà e dunque Zapata potrebbe aprire i varchi giusti per le ripartenze atalantine. Gasperini ha detto che una volta finito il girone di Champions i nerazzurri avrebbero avuto l’obiettivo primario di ridurre le distanze dalla vetta e dunque, quale miglior occasione di uno scontro diretto? La Juventus invece vorrà provare a rimanere attaccata al treno delle due milanesi e, con il rientro a tempo pieno di Morata, ritrova la vera sorpresa di inizio stagione. E chi ci capisce nulla?

La sorpresa della giornata: BENEVENTO – LAZIO = 1

Una delle sorprese del campionato contro una delle certezze delle ultime stagioni. I fratelli Inzaghi contro in un momento opposto. Da una parte il Benevento reduce dalla sconfitta immeritata di Sassuolo, arrivata al termine di una delle migliori gare dei giallorossi fermati solamente da un super Consigli! Dall’altro la Lazio che, dopo lo storico traguardo del passaggio del turno agli Ottavi di Champions League, ha perduto in casa contro il Verona in una gara che non ha tolto ai biancocelesti solamente i tre punti. In una rosa già non molto lunga, Simone Inzaghi ha perso anche il baluardo difensivo di mille battaglie, quell’Acerbi che è sempre stato l’unico insostituibile della difesa a 3 laziale. Oltre a lui, mancheranno anche una delle sorprese stagionali, Akpa Akpro, ed il metronomo del centrocampo Lucas Leiva. Pippo invece sembra aver trovato la quadratura del cerchio grazie anche ai rientri molto qualitativi di Iago Falque e Caprari. I sanniti corrono tanto, giocano un calcio discreto e creano diverse palle da rete: io gioco 1!

A voi per i pronostici!