Il buono, il brutto, il cattivo

GENOA – FIORENTINA = 1 – 1

E’ stata una Fiorentina operaia, una squadra che ha badato al sodo, che ha reagito senza paura alle difficoltà. Prima il gol subito dopo un quarto d’ora di nulla, poi lo scellerato intervento di Ribery che ha costretto la squadra a giocare in inferiorità numerica per 40 minuti. Nonostante ciò, è arrivato un pareggio d’oro considerando la contemporanea sconfitta interna del Cagliari ed il pareggio tra Benevento e Parma che permette di guardare ai prossimi difficilissimi impegni con maggiore serenità. Iachini ha cercato di mettere la squadra nella migliore condizione possibile giocando con un 3-5-2 molto abbottonato in cui gli esterni di centrocampo erano due terzini come Caceres e Venuti, ma ha dato prova di intelligenza sfruttando quei calciatori che sono stati rivitalizzati da Prandelli e che con lui venivano impiegati col contagocce: Vlahovic e Quarta nella formazione iniziale, Eysseric come sostituto in mezzo al campo quando Bonaventura ha finito la benzina. Insomma un mix di passato e presente per guardare con maggiore tranquillità al futuro prossimo grazie anche ai risultati delle dirette concorrenti.

IL BUONO

  • Vlahovic: è il vero baluardo viola. Il calciatore imprescindibile, l’ultimo regalo di Cesare Prandelli alla sua amata Fiorentina. In una partita dura, sporca, difficile, Dusan dimostra ancora una volta quanto sia maturato negli ultimi 6 mesi. Difende palla spalle alla porta, lotta su tutti i palloni, allarga i gomiti se necessario, ma soprattutto è letale nei sedici metri. Sull’assist di Castrovilli, non si lascia pregare ed incrocia una gran bel sinistro che regala alla squadra una ritrovata tranquillità ed un altro punto in classifica. Rocco, blindalo appena torni dagli States!!!!
  • Castrovilli: dopo un lungo periodo di appannamento, finalmente sprazzi del vero Castrovilli. Con Ribery in ombra già prima del folle intervento che gli costa il rosso, spetta al numero 10 inventarsi qualche giocata e creare la superiorità numerica in mezzo al campo. Ancora non riesce a ritrovare pericolosità verso la porta avversaria, ma stavolta attacca continuamente lo spazio libero e recupera tanti palloni trasformando l’azione da difensiva in offensiva. Avesse fatto gol in rovesciata allo spirare dei primi 45 minuti di gioco, l’anno prossimo lo avremmo ammirato sulla copertina dell’album Panini! Se ricomincia a girare lui, possiamo tornare a divertirci.
  • Pezzella: come trasformarsi da Comunardo Niccolai in Franz Beckenbauer in due settimane. Da difensore timoroso e svagato a condottiero che rimedia anche agli errori di Milenkovic ed in parte Martinez Quarta. Contro il Genoa non cade mai, temporeggia, svetta di testa. Chissà che pozione magica avrà trovato?!?!?!?

IL BRUTTO

  • Caceres – Milenkovic: una vera e propria banda del buco. In apnea per tutta la partita contro Zappacosta, non contro Cafù o Serginho….con tutto il rispetto dovuto. Il serbo conferma il suo momentaccio evidenziato anche nelle gare in nazionale, mentre l’uruguagio appare fin da subito un pesce fuor d’acqua. Non attacca, ma soprattutto non difende, viene sempre preso alle spalle dai lanci rossoblù, non sembra mai in grado di limitare la corsa dell’ex Chelsea da cui nascono tutti i pericoli per la retroguardia viola. Continuo a pensare che Caceres non sia assolutamente adatto ad interpretare un ruolo in cui quasi mai serve il corpo a corpo, quasi sempre la falcata di almeno 30 metri. Speriamo Beppe trovi la soluzione.
  • Ribery: una partita disastrosa. Già prima del cartellino rosso, il francese non era mai riuscito a saltare il diretto avversario, era sembrato sempre fuori dal gioco, mai decisivo né per far ripartire l’azione andando a prendere la palla sui difensori, né trovando la giocata decisiva o l’assist per il compagno. Nella ripresa poi, la sciocchezza che avrebbe potuto costare la sconfitta viola. Un’entrata scellerata, senza senso, direttamente sull’uomo simile a quella di Cuadrado su Castrovilli a Torino in Juventus Fiorentina. Fortunatamente i compagni di squadra riescono a stringere le maglie difensive e portano comunque a casa un punto fondamentale in ottica salvezza. Da un calciatore della sua tecnica, della sua esperienza, non si possono accettare questi errori. Qualche settimana per riflettere caro Frank sono assolutamente necessarie.
  • Pulgar: dopo alcune prove ampiamente sufficienti, oggi si è rivisto il calciatore timoroso, lento e falloso che aveva iniziato la stagione. Nel primo tempo perde tantissimi palloni in uscita permettendo ai grifoni di ripartire in contropiede, anche se il filtro davanti alla difesa è comunque più che sufficiente considerando anche che Castrovilli e Bonaventura ai lati lo aiutano a fasi alterne. Nel secondo tempo, costretto ad abbassarsi ulteriormente sui difensori centrali, migliora il proprio rendimento ma il cartellino giallo finale che gli costa la squalifica, conferma che non è proprio la sua giornata. Urge recuperare il centrocampista mortifero sui calci piazzati.

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento tattico…e ci sarà anche Portobello!!!

Che si gioca??

La sosta dedicata alle nazionali ha portato dei cambiamenti anche alla nostra classifica. Tutti abbiamo azzeccato l’en plein della truppa di Mancini contro squadre piuttosto abbordabili, ma c’è chi ha voluto esagerare! Joe il Pistoiese infatti, ha azzeccato ben due risultati esatti e, grazie ai bonus guadagnati, aggancia la testa della graduatoria in compagnia di altri due giocatori. Grazie al meticoloso lavoro del mitico Carlo, diamo dunque un’occhiata alla classifica aggiornata:

Niccolò, Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano e Joe il Pistoiese 39
Francesco il Meneghino Junior 36
Lungo 33
Salva il Molisano 30
Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 29
Bomber Siiimo 25
Luchino il diavolo rossonero 21
Juri detto Alan Bencio 3

Con il ritorno del campionato, vediamo se la graduatoria continuerà ad essere così corta oppure qualcuno riuscirà a piazzare una piccola fuga. Ecco i miei pronostici per le gare del fine settimana:

La gara più scontata: ATALANTA – UDINESE = 1

La truppa di Gasperini anche quest’anno è pronta a lottare fino al termine per un posto nell’Europa che conta ed ora, senza più impegni a distrarla, credo abbia buone chances di centrare il risultato. L’Udinese intanto, è praticamente salva e gioca con i nervi distesi e con la possibilità anche di sbagliare. La differenza di qualità poi, è notevole e se la coppia Muriel e Zapata continua a girare come si deve, i tre punti sono pressoché in cassaforte. L’unico dubbio può essere dettato dai tanti nazionali tornati in ritardo dagli impegni in giro per il mondo, ma il turno casalingo non può essere fallito. 1 fisso.

La partita da NON giocare: CAGLIARI – VERONA

Se dovessi guardare alle motivazioni, direi Cagliari sicuramente, ma Juric solitamente non permette ai propri calciatori di rilassarsi facilmente. Se invece dovessi guardare alla forza dei nervi distesi ed alla conoscenza reciproca tra tecnico e giocatori, direi che il Verona ha le carte in regola per far male ai sardi. I gialloblu tra l’altro sono bravissimi a chiudersi e ripartire in contropiede e una squadra che ha difensori legnosi come Godin potrebbe essere la vittima giusta. Certo è che il Cagliari può contare su delle individualità che possono risolvere la partita in ogni momento ed in ogni situazione, a palla in movimento o da fermo. Troppe variabili per i miei gusti!

La sorpresa della giornata: BENEVENTO – PARMA = 2 (Risultato 1 – 2)

I ragazzi di Inzaghi vengono dall’impresa di Torino, il Parma nelle ultime gare ha sempre fatto buone prestazioni anche se non ha portato a casa i punti che avrebbe meritato. Per D’Aversa e soci è veramente l’ultima occasione per rientrare in corsa, per il Benevento invece è il primo match point per far fuori una diretta concorrente. Per vincere queste partite ci vuole tanta esperienza oltre che qualità tecnica e fortuna. Ai sanniti potrebbe insomma venire il braccino del tennista e non vedo calciatori in grado di gestire determinate pressioni. Il Parma invece, potrebbe giocare con la testa libera, senza grandi preoccupazioni, sulle ali della spensieratezza e del contropiede. La partita perfetta per gli attaccanti veloci che D’Aversa ha in rosa. Vuoi vedere che i ducali tornano in corsa?

A voi per i pronostici!