LAZIO – FIORENTINA = 1 – 0
Che tristezza, che arrabbiatura, che delusione!
Nel giro di una settimana una classifica che autorizzava tutti a sognare, torna a configurarsi come un piazzamento discreto ma con il rischio che diventi solamente sufficiente se dovesse avverarsi l’incubo che tutti temiamo domenica sera. C’è però da dire che, se contro l’Empoli la Fiorentina aveva completamente sbagliato la gara, nel match con la Lazio del sempre più antipatico Sarri, i viola hanno avuto un approccio ottimo nel primo tempo con almeno due occasioni clamorose, un gol giustamente annullato, un palo colpito ed un possibile rigore su Ikone’ (rivisto nemmeno al replay!!!). Nella ripresa invece, complice anche la differenza di qualità tra la panchina laziale e quella viola, la partita è decisamente cambiata ed i ragazzi di Vincenzo Italiano non sono più riusciti a gestirla come avrebbero potuto e dovuto. Solamente grazie a due parate tanto difficili quanto decisive di Terracciano, i viola non sono capitolati. Purtroppo gli innesti viola non hanno ancora una volta brillato: Mandragora non ha mai giocato una palla in avanti, Barak non ha mai giocato una palla, Nzola si è divertito a fare a sportellate con tutti come se lo sport praticato fosse il football americano anziché il soccer. Gli unici cambi che non hanno fatto rimpiangere i compagni sono stati Lopez, bravo anche in fase di interdizione con diversi recuperi e Ranieri sempre cattivo e concentrato. La disattenzione clamorosa di Milenkovic in occasione del giusto calcio di rigore, non ha però permesso di portare a casa un pareggio ampiamente meritato che avrebbe tenuto la Lazio a debita distanza in classifica. Resta l’amarezza per il poco coraggio mostrato da alcuni calciatori nella ripresa e per determinate scelte del mister che purtroppo non hanno pagato.
Inizia adesso la settimana di passione verso la partita dell’anno …. Saremo pure provinciali ma per noi non sarà mai una partita come le altre!!
IL BUONO
- Beltran: finalmente una punta che attacca la profondità come Dio comanda. Il gol giustamente annullato che aveva segnato su lancio di Bonaventura ha in sé tutto ciò che serve: scelta di tempo per evitare il fuorigioco, capacità di difendere la palla, tecnica per superare il portiere, freddezza nei 16 metri. Dopo poco, rischia di segnare di testa (non era un specialità di Nzola?) in mezzo ai difensori laziali. Qualcuno ieri sera mi ha detto…ma poi è sparito….effettivamente quando è entrato l’altro invece abbiamo avuto più presenza davanti…..Liberatelo dalla panchina, almeno lui stoppa un pallone e dialoga con Jack!
- Terracciano: San Pietro sembra finalmente tornato! Due parate clamorose su Felipe Anderson e Luis Alberto oltre ad una sempre più sicura gestione della palla con i piedi. E’ grazie a lui se i viola arrivano al 94° sul risultato di 0 – 0.
- Parisi: un pò come per il genio di Rignano destra o sinistra per lui non fa differenza. Spenge completamente Zaccagni senza nemmeno dover ricorrere al fallo sistematico. Oltre a ciò, non disdegna mai le sortite offensive dove trova come compagno di fascia un Ikonè che non punta praticamente mai l’uomo. Peccato, poteva essere l’arma in più in sovrapposizione!
IL BRUTTO
- Biraghi: si lo so, era ancora dolorante ed aveva un avversario difficile da controllare ma si può sapere perché deve sempre lanciarsi in quelle sceneggiate indigeribili? Sbaglia tutto il possibile in fase di riproposizione del gioco ed anche da fermo è più impreciso del solito. Dedito alla causa, ma comunque mediocre.
- I subentranti: quando un tecnico effettua delle sostituzioni, soprattutto quando la squadra è calata fisicamente ed ha perso importanti spazi di campo, si aspetta da chi entra quel qualcosa che non trova più in chi esce. Barak è stato come spesso ultimamente invisibile, Nzola a parte fare lo sgherro di quartiere non ha praticamente mai toccato la palla, Mandragora ha dato il suo solito NON contributo. Sveglia che tocca a voi!
- Milenkovic: già prima del misfatto finale ne aveva azzeccate poche, ma con un pò di mestiere e l’aiuto dei compagni di reparto era riuscito a portare a casa la pelle. L’intervento col braccio finale però, è inconcepibile per un difensore di questa esperienza: ormai da anni tutti sanno che si deve stare con le braccia chiuse o addirittura dietro al corpo, ma il serbo si addormenta perdendo la marcatura di Vecino e combina il patatrac. Prestazione inaccettabile.
- Le scelte del mister: Italiano aveva preparato la partita in modo perfetto, con una pressione altissima ed un’intensità di gioco debordante. Purtroppo nel secondo tempo accade ciò che tutti ci aspettavamo…la squadra cala ed arriva il momento delle sostituzioni. Se il cambio tra Duncan e Mandragora è purtroppo obbligato dal cartellino giallo e dalla mancanza di alternative nel ruolo, quello tra Beltran e Nzola è troppo anticipato. Sono rimasto poi basito dall’impiego di Nico inchiodato per 90 minuti sulla fascia sinistra: dopo che in settimana Italiano aveva detto che Ikonè si doveva convincere di giocare lì perché serviva alla squadra, mi sarei immaginato un’alternanza considerando poi che Gonzalez è il miglior attaccante in rosa. Sorvolo infine sull’aver concluso la gara con 7 mancini su 10 giocatori di movimento perché al momento non ho il potere di interpretare l’infinito. Forza mister, sono considerazioni (non critiche) fatte a fin di bene!
A voi per i commenti!!
