ATALANTA – FIORENTINA = 1 – 0
Un’altra occasione sciupata in un campionato mediocre che rischia di far diventare la nostra stagione anonima presto, troppo presto. Anche a Bergamo, come ad Udine e Bologna, una Fiorentina non certo scintillante torna a casa sconfitta pur senza essere stata messa sotto: ancora una volta contano le disattenzioni individuali di calciatori che non sono all’altezza del compito richiesto (citofonare prima di tutti a Venuti). E’ un vero peccato perché probabilmente anche quest’anno, se i viola vorranno provare a tornare in Europa, l’Atalanta sarà una delle dirette concorrenti e vedendola ieri non sembra essere superiore. Ha però un’elasticità diversa, interpreta le gare ed ha cambiato completamente modo di giocare rispetto allo scorso anno: baricentro basso, grande densità in mezzo al campo, ripartenze fulminee sull’attaccante anziché sugli esterni.
Vincenzo Italiano, che non saprei se mettere nel buono o nel brutto, ha dimostrato ancora una volta di essere un grandissimo allenatore quando ha a disposizione il tempo per lavorare con i propri ragazzi. La Fiorentina gioca alla pari per 55 minuti contro la prima in classifica, concede poco e prova a masticare calcio con troppi passaggi in orizzontale (Mandragora regista è troppo anche per un tifoso sfegatato come me) e poca brillantezza sugli esterni (avete mica notizie di Saponara?). Il problema del mister resta ancora una volta la lettura della gara e soprattutto la reazione agli eventi: anche stavolta si prova a forzare la partita, con l’innesto della seconda punta, solo venti minuti dopo aver preso rete e concedendo poco tempo a Jovic e Cabral per incidere. Sicuramente i due non sono fenomeni, ma sarebbe possibile concedere loro almeno un pò di tempo per vedere come vanno insieme? E se proprio le due punte sono impossibili quando la squadra ha in campo Nico e Sottil, quando gli esterni sono Saponara ed Ikoné la qualità la si può trovare solamente nelle combinazioni centrali tra i due attaccanti. Una volta tanto vorrei che Italiano fosse più simile a Gasperini (cosa mi tocca dire!!!): meno dogmi, più reattività per provare a cambiare il corso della gara oppure l’anonimato ci inghiottirà!
IL BUONO
- Martinez Quarta: molti indicano Terracciano come il migliore in campo ma l’uscita a vuoto di testa e l’indecisione sul pallone successivo quando non attende la palla in area, mi fà propendere per il centrale argentino. Senza paura, sempre pronto a far ripartire l’azione, insuperabile di testa e palla a terra. In occasione della rete avversaria è sfortunato nel rimpallo contro Muriel quando lo accompagna verso il raddoppio di Venuti, raddoppio che stiamo ancora tutti aspettando. Baluardo.
- Jovic: oltre i tiri in porta c’è di più. Entra in campo finalmente con uno spirito diverso: lotta, rincorre gli avversari, fà a sportellate con tutti quelli che gli capitano vicino. Oltre a ciò, messo finalmente accanto ad un’altra punta, trova quegli spazi tra le linee che invochiamo con Flavio da inizio stagione e dialoga pericolosamente con il compagno di reparto. Tira verso la porta ben quattro volte in un quarto d’ora ed impensierisce Sportiello. Con Amrabat e Duncan in mezzo al campo, è proprio impossibile pensare a Jovic accanto ad un altro attaccante?
- Terzic: Venuti mi ha portato talmente all’esasperazione che preferisco un mancino a destra, che non sa difendere (come Venuti), che ha difficoltà a crossare perché deve rientrare sul sinistro, che non ha praticamente mai giocato con continuità, ma che almeno NON METTE MAI LE MANI SUI FIANCHI E NON STA AD INVEIRE CONTRO L’ARBITRO OGNI VOLTA CHE PERDE PALLA. Voglio Terzic, Bianco o Favasuli finché non torna Dodò!
- Il quarto d’ora finale: saranno stati i cambi di Italiano, compreso l’inserimento di Duncan, sarà stata l’Atalanta che si è rintanata in area regalandoci metri di spazio, ma almeno gli ultimi 15 minuti ci hanno restituito brividi, tiri in porta e pressione sulla palla nella metà campo avversaria. La squadra non avrà avuto equilibrio, sarà stata portata ai lanci lunghi su Cabral, ma almeno ci ha provato ed ha costruito qualcosa. Vincenzo per favore ricominciamo da qui!
IL BRUTTO
- Venuti: è ufficiale, non lo sopporto più! Con gli amici del Parterre, facciamo sempre la battuta il giovedì, dicendo che se non è buono per la serie A come può esserlo per giocare in Europa? Al netto delle qualità tecniche, certamente insufficienti per una squadra che voglia competere dalla metà classifica in su, ciò che trovo assolutamente insopportabile è la supponenza con cui gioca. Quando Venuti si è affacciato in serie A con la Fiorentina, almeno potevamo dire che fosse un lottatore, uno che dava tutto per la maglia, un calciatore arcigno e sempre concentrato. Adesso nemmeno più questo: ieri, in occasione della rimessa laterale da cui scaturisce il gol del vantaggio orobico, si disinteressa dell’attaccante che ha alle spalle e quando si accorge che Quarta deve uscire per tappare la falla, non ha nemmeno il buongusto di aiutarlo con un raddoppio di marcatura. Oltre a ciò è sempre a protestare con l’arbitro come se si meritasse la benevolenza arbitrale non si sa per quale motivo. Ma Udine non ti ha insegnato nulla? Per non parlare poi del suo ormai inevitabile show personale fatto di passaggi all’indietro e cross sulla schiena dell’avversario. Bastaaaaaaaaaaaaaaa!!
- Irrati: due errori talmente gravi da non poterne non parlare perché aiutano a spiegare il regolamento. Il cartellino rosso a Kouamé è contro lo spirito del gioco: l’attaccante viola commette certamente fallo perché entra in modo scomposto ma per il cartellino manca sia la violenza che la volontarietà. Errore per certi versi ancor più grave Irrati lo commette più tardi quando, dopo aver toccato la palla in un’azione di gioco, non ferma la gara e permette alla Fiorentina di ripartire in contropiede. Semplicemente assurdo.
- Saponara: se avete notizie per favore contattatemi in privato. Ghost.
A voi per i commenti!!
Ciao Lungo! Complimenti per le considerazioni, anche quelle sui singoli come su Venuti sono azzeccatissime. Venuti è uno di quei giocatori che rappresentano perfettamente ciò che succede alla Fiore. E’ il secondo se non terzo anno su quattro che la preparazione è sbagliata, che a Moena – correggimi se sbaglio – il clima è da Biennale di Venezia, tutto tappeti rossi, brindisi e selfie, quando a questo gruppo dove gli scarponi sono la maggioranza serve un sergente di ferro che li obblighi a correre 8 ore al giorno.
C’è cascato pure Italiano nel tranello o la pressione della proprietà è così forte che impedisce preparazioni adeguate (il livello di incapacità sarebbe troppo grande per credere ad una cosa del genere lo so), in quanto la gestione della promozione del brand via social porta via troppe ore agli stessi giocatori?
Boh, in ogni caso a mio avviso con questo modo di fare, unito all’impoverimento progressivo del gruppo con scadenza semestrale cioè ogni volta che c’è il mercato, le prospettive per il futuro non sono delle migliori.
La fortuna è che con la sosta dei Mondiali c’è l’opportunità di preparare un nuovo ritiro e rifare la preparazione daccapo, per bene. Non che ci trasformi in squadra da Europa League sia chiaro, per quello ci sarebbe il mercato ma se lo fanno sempre Pradé e Commisso meglio guardare la preparazione.
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Ciao Ema e grazie! Dico la verità, a Moena quest’anno sicuramente troppa euforia (vista a posteriori), lo scorso anno sinceramente no. Quanto alla preparazione, devo dire che lo scorso anno la squadra non ha avuto grandi buchi di condizione. Quest’anno, a parer mio, si è cercato di anticiparla per entrare in Conference nel doppio impegno col Twente, ma qualcosa dev’essere andato storto. Abbiamo avuto tantissimi infortuni e la Fiorentina non è mai apparsa brillante. Sono certo che in occasione della sosta dedicata ai mondiali, Italiano e lo staff ci metteranno le mani.
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Ieri sera ho ascoltato su Rock and Goal il tuo pensiero su Jovic. In pratica hai detto due cose:
1- che non è una prima punta ed ha bisogno di un partner tipo Haller all’Eintracht.
2-che va rivitalizzato, puntando su di lui come ha fatto Prandelli col carcerato.
Ci stanno entrambe le cose per carità ma noi che vogliamo migliorare il campionato dell’anno scorso, che vogliamo andare avanti in Conference possiamo permetterci di aspettarlo?
Dati alla mano questo a Madrid ha fatto 50 presenze giocando in totale 2500 minuti e segnando 3 gol. Una miseria.
Ok, aveva davanti colui che probabilmente vincerà il prossimo pallone d’oro ma Jovic ne è comunque uscito distrutto da quell’esperienza, considerando che ha talento, è giovane ed ha perso anni preziosi. Lo dimostra il fatto che tornato all’Eintracht in prestito non era più lui e i tedeschi per primi non hanno voluto rischiare. Perché? Perché hanno due competizioni da giocare di cui una è la Champions e semplicemente hanno bisogno di giocatori pronti.
Noi invece possiamo permetterci di aspettarlo?
Perché il punto è questo.
Il ragazzo è valido, o lo metti sempre in campo e gli costruisci il gioco di cui ha bisogno (e questo giova anche a Cabral) o lo dai via a gennaio.
Nella Serbia adesso avrà giocato 5 minuti, mettilo a Bergamo titolare no?? Era stanco?
Ah no aspetta, ovunque si diceva che a Bergamo era giusto insistere con Cinciampai Kuame.
A me pare ci sia qualcosa che non torna no?
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Abbiamo alternative oltre a quella di aspettare Jovic? Ho paura di no visto che mi sembra l’unico calciatore di qualità. Anche io ho detto al “Corner Viola” che dovevamo insistere su Kouame’ ma ieri, una volta che mancano sia Sottil che Nico puoi mettere Kouame’ sull’esterno e Jovic davanti. Non mi sembra una cosa fuori dal mondo!
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