Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – ISTANBUL BASAKSEHIR = 2 – 1

Contava centrare l’obiettivo minimo e la Fiorentina, almeno stavolta, non ha sbagliato. Contro i turchi che all’andata avevano sculacciato la squadra di Vincenzo Italiano, i ragazzi viola hanno dato alcuni segnali certamente incoraggianti. Schierati stavolta fin dall’inizio con un riconoscibile 4-2-3-1, sono stati innanzitutto capaci di reagire allo svantaggio, hanno creato tante occasioni da rete ed hanno portato a casa i tre punti che servivano. Ciò che ancora purtroppo non funziona sono i troppi errori individuali, sia in fase difensiva che offensiva. La rete subita ieri sera entra direttamente nella galleria delle cose orribili che siamo costretti a vedere in questa stagione, ma anche la rete sbagliata da Ikonè resterà negli occhi di tanti di noi per un bel pò di tempo. L’esterno offensivo francese resta un rebus irrisolvibile: come può lo stesso calciatore che ha segnato un gol meraviglioso con l’Inter, sbagliare la rete del 3-1 di ieri sera? Mah! Salviamo comunque il buono, un attacco che finalmente segna, una vittoria che finalmente arriva: resta da vedere se, con l’obbligatoria vittoria da conseguire nell’ultimo turno in Lettonia, i viola accederanno direttamente agli ottavi oppure sarà necessario giocare il turno in più spareggiando con una delle terze classificate nei gironi di Europa League. Adesso però testa al campionato ed alla trasferta di La Spezia perché in caso di sconfitta, la Fiorentina si ritroverebbe direttamente in lotta per non retrocedere!

IL BUONO

  • Kouamè: sta diventando inquilino fisso della rubrica e si merita tutto quel che gli sta succedendo. Anche nella gara di ieri sera ha corso, lottato, ma soprattutto sfornato assist e sfiorato la rete. Se penso solamente a che tipo di giocatore era fino a due anni fa, i miglioramenti sono esaltanti. Certamente merito della società che lo ha trattenuto, di Vincenzo Italiano che lo ha finalmente messo a giocare faccia alla porta, ma soprattutto del calciatore che, a differenza di tanti colleghi, ha voluto dimostrare a tutti che in questa squadra ci poteva stare. E’ migliorato tecnicamente, ha imparato a giocare in un ruolo diverso, si è messo a disposizione della squadra con sacrifici importanti anche nei ripiegamenti difensivi. Con tutto il talento che ha, se quello che ha sempre le mani sulle orecchie avesse un quinto della voglia di Kouamé, sarebbe ancora al Real. Continua così Christian!
  • Jovic: siamo stati tre mesi a dire che mancava chi la buttava dentro e dunque adesso è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare. L’attaccante serbo è il calciatore di Serie A che ha segnato di più nel mese di ottobre ed anche ieri sera ha svolto in pieno il proprio compito. Peccato che avrebbe potuto segnarne almeno un altro ma per stavolta accontentiamoci. Si conferma un calciatore che non aiuta tantissimo lo sviluppo del gioco quando deve fare il riferimento unico davanti, ma si conferma anche che, quando viene accompagnato maggiormente e non deve fare a sportellate da solo, è un altro giocatore. Continua così ragazzo, fortunatamente non devo tifare in base alla simpatia!
  • Reazione della squadra: diciamoci la verità, dopo il gol assurdo preso dopo pochi minuti, potevamo anche mollare e sbracare definitivamente. Invece ancora una volta la Fiorentina, così come già successo contro l’Inter, ha dimostrato di voler ribaltare la situazione e ci è riuscita. Magari gli avversari non erano un granché, ma qualche settimana fa ci hanno sommerso di reti e di vergogna. La squadra ha dimostrato di stare con Vincenzo Italiano e credo sia merito anche del lavoro che il tecnico sta facendo per risolvere i problemi iniziando anche ad ammorbidire alcune sue convinzioni. Mi hanno convinto le sue parole di ieri quando ha candidamente ammesso che abbiamo cambiato modo di giocare con gli esterni di attacco ai quali viene chiesto di giocare più dentro il campo avvicinandosi alla punta e gli esterni bassi che invece giocano in ampiezza. Poi manca chi serve per bene questi movimenti, ma questa è un’altra storia. Se la squadra ci crede, avrà sempre Firenze dalla propria parte.

IL BRUTTO

  • Gollini-Mandragora: la Fiorentina anche ieri ha subito una rete da “oggi le comiche”. E’ vero che Igor esce troppo sull’attaccante avversario e che Milenkovic è troppo largo, ma mi spiegate cosa fanno quei due? Mandragora lascia l’uomo come se non toccasse a lui, Gollini esce ma non abbastanza per arrivare primo sul pallone e resta nella terra di nessuno. Ma perché non aspettare in area di rigore l’avversario per provare almeno la parata? E menomale che abbiamo cambiato il preparatore dei portieri, sennò chissà cosa combinava….Ma se l’estremo difensore non ha poi altre occasioni per rimediare, Mandragora le avrebbe pure, ma gioca la consueta partita insufficiente di fase di palleggio e di riproposizione del gioco e non riesce nemmeno ad essere una diga sicura davanti alla difesa. Pradè, Barone, Commisso, sono questi i rinforzi del mercato vero?
  • Errori individuali: certamente Vincenzo Italiano ha tante responsabilità nell’avvio stagionale insufficiente della Fiorentina, ma chi non vede gli errori individuali dei calciatori è in malafede. Dopo la pepita di Venuti contro l’Inter, ieri il gol subito a freddo e tutti i gol sbagliati: è anche questo colpa del mister? Il problema di questa squadra è che, al netto della qualità non eccelsa degli interpreti, abbiamo anche dei cali di concentrazione clamorosi che si ripercuotono sul risultato. La fortuna vuole che si inizi a segnare qualche rete, altrimenti sarebbe veramente dura. Non avremo però sempre i turchi davanti, sveglia!
  • Jovic: lo ammetto, io sono uno di quelli che ha fischiato sonoramente l’attaccante al momento della sostituzione. E non l’ho fatto per il gesto delle mani alle orecchie che può anche essere un’esultanza (antipatica, ma ci può stare). L’ho fatto per il gesto che ha rivolto alla Curva Fiesole in occasione della gara contro l’Inter quando ci ha mimato che chiacchieravamo troppo. Sinceramente una cosa insopportabile: Jovic fà parte di una compagine che occupa il 14° posto in classifica, ha perso contro un Bologna senza allenatore, ha preso due volte consecutive 4 gol in casa, ha pareggiato in casa contro il Riga, ha perso 3-0 in Turchia. Nonostante questo, lo stadio Artemio Franchi è al top in Italia come indice di riempimento per le gare interne (comprese le 36.000 persone accorse a vedere quella partita nonostante la classifica, il mercato, le polemiche, l’assenza di obiettivi di questa stagione) e non ha mai fischiato la squadra durante i 90 minuti anche se tante volte ne avrebbe avuto tutto il diritto. Ascolta Luka, pensa a segnare…. dai retta ad un bischero!

A voi per i commenti!!