FIORENTINA – JUVENTUS = 0 – 1
La gara di ieri sera è stato un vero e proprio insulto al gioco del calcio, un insulto arrivato da più parti. E’ stato infatti deciso di giocare una partita in un’atmosfera surreale, un’atmosfera che niente aveva a che vedere con lo sport, con l’importanza della gara, con la storica rivalità tra le due squadre e le due tifoserie. La Lega Serie A ha perso una grandissima occasione per smentire la narrazione di questi ultimi anni che racconta di un calcio sempre più lontano dai sentimenti e dalle passioni della gente che permette di muovere tutto il carrozzone, sarebbe stato possibile mandare finalmente un segnale di inversione di tendenza! Ancora una volta invece, anche davanti alla richiesta di rinvio del cuore pulsante della tifoseria viola, del Sindaco di una delle città più belle del mondo, del Presidente di una Regione colpita al cuore, si è deciso di continuare a far ruzzolare la palla perché non interessano più i sentimenti dei tifosi.
Un insulto al gioco del calcio però, è stato urlato anche dalla Juventus che ha giocato una partita arrivata direttamente dal Paleozoico. Non ho sinceramente ricordo di una squadra che gioca con 11 giocatori sotto palla senza mai provare a ripartire, a fare tre passaggi di fila, a pensare a qualcosa di diverso dal distruggere: mai costruire in autonomia, sempre e solo giocare sull’avversario sfruttando unicamente gli errori degli avversari per andare in gol. La vittoria è insomma l’unica cosa che conta e l’obiettivo è stato centrato…complimenti a loro, hanno avuto ragione loro, chapeau! Ma sinceramente che calcio è quello che vuole solamente speculare, quello che non regala emozioni, colpi, gesti tecnici, ambizione? Ed ancora ci chiediamo perché un tecnico come Allegri non riesce mai a fare strada in Europa?
Chi vince però la palma di peggiore della serata è certamente la società ACF FIORENTINA. La gestione delle giornate da venerdì a ieri è stata a dir poco incredibile: nonostante la parte più calda del proprio tifo avesse chiesto il rinvio, la società non ha mai inoltrato richiesta ufficiale per non giocare la gara dimostrando che i ragazzi della curva si ascoltano solo quando fa comodo. Non solo, ma Commisso e soci, solitamente molto ciarlieri, hanno pensato bene di non parlare né prima, né durante, né dopo la gara! Cosa ancora più grave poi, non hanno organizzato niente per i paesi colpiti…nemmeno una raccolta fondi agli accessi dello stadio in cui sarebbero stati i tifosi ad inserire il denaro! Se poi volessimo pensare ad un mondo ideale (o forse solamente umano), la Fiorentina avrebbe potuto decidere di donare l’incasso della gara alle famiglie alluvionate ma invece niente…. hanno fatto lavorare l’ufficio stampa solamente per rispondere a Tuttosport. Come direbbe Cesare Cesaroni: CHE AMAREZZA!!
Passiamo adesso ad analizzare una partita giocata in un Franchi freddo e distaccato, ma i lorsignori hanno voluto così.
IL BUONO
- Parisi: l’errore sul gol di Miretti è da circoletto rosso, ma la gara giocata dal terzino ex Empoli, tra l’altro come ultimamente accade sulla fascia non sua, è veramente buona. Nonostante non sia fisicamente così prestante, non soccombe mai ed appena riconquista la palla si lancia nella metà campo avversaria per provare a rimediare al proprio errore. In continua crescita.
- Arthur Melo: se la sua regia è piuttosto scolastica anche per l’assenza di movimenti coordinati dei quattro calciatori davanti, il brasiliano lotta fino all’ultima goccia di sudore in fase di rottura recuperando tanti palloni. Trovo sinceramente inconcepibile la sostituzione, ma non credo che la sua presenza avrebbe cambiato il corso della gara. Leader.
IL BRUTTO
- Beltran – Nzola: se lo scorso anno è stato fatto il tiro al piccione su Jovic e Cabral, adesso tocca a loro…siamo sicuri che sia solamente colpa del mister? E se invece non fossero questi fenomeni che ci avevano raccontato? Certo è che anche ieri i due attaccanti viola non l’hanno mai strusciata né con cross bassi né con quelli alti, né con la circolazione della palla orizzontale né con la verticalizzazione. Ed allora quale sarebbe la soluzione? Io spero che anche in questa stagione, come nella scorsa con il passaggio al 4-2-3-1, Vincenzo Italiano tiri fuori il coniglio dal cilindro. Puoi salvarci solo te!
- Mina centravanti: ecco, quando chiedo ad Italiano di inventarsi qualcosa, non penso a questa roba qua! La mossa della disperazione in casa con la Juve per favore anche no!
- Mandragora: l’inutilità fatta calciatore, il nulla cosmico, l’uomo che parla alla brillantina. Ed ha fatto 90 minuti più recupero….
- I risultati: tre partite, zero punti e zero gol fatti. La squadra viola scivola dal terzo all’ottavo posto e torna in una posizione di classifica più vicina al valore della rosa, un insieme di calciatori ai quali mancano le qualità decisive per saltare l’uomo e fare la giocata decisiva negli ultimi 20 metri. Riusciamo a ripartire?
A voi per i commenti!!

Concordo sostanzialmente con le valutazioni fatte da Luca, aggiungo alcune considerazioni. Per Arthur grande impegno è vero e tanti palloni recuperati ma non lo vedo mai fare un lancio illuminante in avanti o approcciarsi con determinazione al tiro. Quando tira sono telefonate al portiere oppure sparacchia qua e là. Ma siamo sicuri sia il giocatore che ci serviva? Io non ce l’ho con lui sia chiaro, lo preferisco di gran lunga ad Amrabat, se non altro per la serietà che dimostra in campo e fuori. Però continuo ad avere tanti dubbi su di lui che spero siano fugati con il tempo, non voglio essere pessimista. Quanto al resto del centrocampo mancando Duncan Vincenzino ha messo dentro Mandragora e giocoforza Barak al posto di Bonaventura, scelta condivisibile anche se non ha pagato. Ma volevamo proporre contro una squadra fisica e ben impostata come la Juve un centrocampo così leggerino, passatemi il termine, composto da Arthur, Mandragora e Bonaventura? Non ci vedevano nemmeno. Ripeto: Bonaventura, che la buona sorte ce lo conservi a lungo, non ha più i 90 minuti nelle gambe purtroppo e non rincorre più gli avversari ammesso che in passato l’abbia fatto. In sostanza non abbiamo grandi alternative in quella zona del campo. In difesa poi errori come domenica sera ci stanno nella partita, in fondo abbiamo commesso un solo errore difensivo così come contro la Lazio. Il problema che non si recupera quasi mai lo svantaggio (eccezione fatta contro l’Atalanta) e oltretutto non si segna da 3 partite consecutive. Contro squadre toste e ben organizzate come la Juve che si chiudono a riccio (convengo che è stata una cosa scandalosa), si soffre tremendamente se non fai giocate fuori dal normale. In attacco lascio perdere senza infierire. Cosa voglio dire: la mia paura è che siamo scivolati quasi senza accorgersene a livello che ci compete da alcuni anni, 7/8° posto. Io temo sia questa la nostra dimensione attuale, a meno che si rinunci a fare il solito mercato con il bilancino per andare sempre in positivo, ma visto i micragnosi protagonisti all’opera già da 5 anni la vedo dura.
Ciao a tutti
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Ciao Roberto! Quanto ad Arthur credo sinceramente che lui la palla illuminante in verticale la darebbe anche ma mancano troppo spesso movimenti coordinati dei 4 davanti che aprano spazi in profondità. Quanto ai ricambi in mezzo al campo purtroppo manca un centrocampisya di gamba e qualità che possa fare male alle difese avversarie. Purtroppo credo anche io che, malgrado le strombazzate dei giornalisti proni alla proprietà, la dimensione della Fiorentina sia intorno all’ottavo posto e questo dimostra ancora una volta che l’obiettivo primario di questa proprietà non sono i risultati sportivi.
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Sia la Fiorentina che la Juve fanno una fatica bestiale a segnare: nel caso della Fiorentina perché abbiamo 2 punte finora deludenti, nel caso della Juve perché Allegri non sa neanche cosa sia il gioco offensivo.
Se entrambe le squadre hanno un attacco sterile, com’è che una è seconda e l’altra è ottava? Semplice: Allegri, una volta capito che la sua squadra aveva pochi gol nelle corde, ha cominciato a fare le barricate in stile Atletico Madrid, confidando che tanto presto o tardi le sue famose vittorie “di corto muso” sarebbero arrivate. Italiano invece è troppo amante del calcio – champagne per ragionare in questa maniera, e gioca sempre a viso aperto. Risultato: presto o tardi il gol lo prendiamo, e siccome le nostre punte non segnano alla fine perdiamo.
Attenzione: con questo non sto dicendo che Allegri è meglio di Italiano. Sto dicendo che Vincenzino dovrebbe sistemare un po’ la fase difensiva, perché stiamo prendendo troppi gol. Ho scritto fase difensiva e non difesa perché, se guardo ai singoli giocatori che la compongono, mi accorgo che godono tutti della mia completa fiducia: Terracciano, Kayode, Milenkovic, Ranieri e Biraghi sono tutti giocatori di cui non mi priverei mai. Perfino Martinez Quarta, che ho sempre disprezzato nei suoi primi 3 anni in viola, quest’anno mi sta piacendo. Non è quindi un problema di uomini, ma di scarsa protezione da parte degli altri reparti. Del resto, se giochi con 2 soli centrocampisti (di cui uno votato unicamente all’attacco come Arthur) è logico che finisca così. Magari se Italiano tornasse a metterne 3, di cui almeno uno con compiti esclusivamente difensivi, la situazione migliorerebbe.
Le 2 sconfitte con Lazio e Juventus mi hanno amareggiato non per il risultato in sé (con 2 squadre così ci sta di uscire con zero punti), ma perché hanno fatto sprofondare di nuovo la Fiorentina nell’anonimato dell’ottavo posto in classifica. Mi ero illuso di poter arrivare quarto a scapito di squadre in crisi come il Napoli o il Milan, e invece anche quest’anno mi tocca giocarmi un posto nella inutilissima Conference League con delle squadrette come il Monza e il Bologna. Ora non so te, ma a me non frega nulla del Viola Park, se i risultati sul campo sono questi. Io voglio augurarmi di arrivare quarto per fare la Champions’, non di arrivare ottavo per scansare le coppette di mezza tacca. E credo che anche Rocco sia insoddisfatto di questi risultati, perché tra Viola Park e cartellini dei nuovi arrivati ha speso una barca di soldi per ritrovarsi allo stesso identico punto dell’anno scorso. Speriamo che cerchi di invertire la tendenza con qualche colpo a Gennaio, soprattutto in attacco: è evidente che non possiamo andare avanti fino a Giugno con Nzola e Beltran, e onestamente anche sulla fascia sinistra mi scoccia che Italiano possa scegliere solo tra Brekalo e Sottil. E’ come scegliere cosa è meglio tra il vaiolo e la peste bubbonica.
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Ciao Wwayne! Io continuo e continuerò sempre a privilegiare un tecnico alla Italiano rispetto a quelli come Allegri che sanno solamente speculare senza costruire un impianto di gioco. Tu parli giustamente di fase difensiva ma in realtà molto spesso prendiamo reti per errori clamorosi dei singoli… pensa solamente alle ultime tre partite: Parisi e Quarta ieri, Milenkovic a Roma e contro l’Empoli. E’ un problema di fase difensiva? Per me no, è un problema di calciatori che, non essendo così forti, alternano grandi giocate a grandi errori. Quanto alla Champions, io sinceramente non ci ho mai creduto perché la qualità della rosa, nonostante ciò che dice Bucchioni, è da 7°/8° posto. Quanto a Commisso poi, credi veramente che a lui interessi il risultato sportivo? Se così fosse, dopo le due finali dello scorso anno, avrebbe aperto il portafoglio e non saremmo costretti a giocare con Mina centravanti e Mandragora in mezzo al campo……
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Siamo costretti a giocare con Mandragora a centrocampo non solo perché Commisso avrebbe i soldi per comprare chiunque e invece ci porta solo queste mezze tacche, ma anche perché da quando è arrivato a Firenze Mandragora ha sempre goduto di un’inspiegabile e immeritata fiducia da parte di Italiano. All’inizio di questa stagione Vincenzino è rinsavito e ha finalmente cominciato a preferirgli Duncan, ora invece sembra essere ripiombato in quest’innamoramento calcistico che non ha nessuna base razionale. Era dai tempi di Prandelli fissato con Santana che non vedevo un allenatore puntare con così tanta cocciutaggine su un giocatore platealmente inadeguato.
Riguardo all’interesse di Rocco per il risultato sportivo, non ho mai capito perché lui e altri miliardari con il pallino del calcio si accontentino di vivacchiare quando potrebbero costruire degli squadroni. Commisso si accontenta della Conference League, Saputo del Bologna si accontenta della salvezza, Hartono del Como si accontenta addirittura della bassa serie B. Eppure ciascuno di questi miliardari se volesse potrebbe spendere gli stessi soldi del Manchester City. A questo punto viene quasi da essere contenti, perché tra questi miliardari con il braccino corto Commisso è quello che ha ottenuto i risultati migliori.
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Ieri purtroppo Duncan non era a disposizione perché aveva accusato un problema durante la rifinitura altrimenti sarebbe certamente partito titolare.
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Questo mi rinfranca. Grazie mille per il chiarimento e per aver risposto ai miei commenti! 🙂
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