FIORENTINA – PUSKAS ACADEMY = 3 – 3
Un’altra brutta prestazione, un altro pareggio ripreso per i
capelli.
Dopo la non certo esaltante Fiorentina vista al Tardini, per la prima europea stagionale al Franchi, i 10.000 accorsi allo stadio e lo stesso mister Palladino si aspettavano decisamente di più. Approccio molle, svogliato, concentrazione sotto la soglia minima, capacità di aggredire avversari e gara sotto zero. Per ritrovarsi sotto di due reti dopo poco più di dieci minuti bisognava impegnarsi o inventarsi qualcosa e Kayode ha commesso due errori troppo gravi per essere sprecati: dapprima l’ingenuo fallo da rigore sul passaggio troppo corto di Bianco, poi il regalo della palla agli avversari mentre i propri compagni stavano salendo. Nonostante le due reti siano arrivati per errori individuali, è stato proprio il modo in cui i viola sono entrati in campo a non essere piaciuto. Perché è certamente vero che la società è in colpevolissimo ritardo nell’allestimento della squadra, ma i calciatori che erano in campo ieri sera erano sufficientemente forti per giocare una gara diversa e portarsi a casa la vittoria. Oltre a Kayode, è sembrato spaesato Pongracic, che inizia a far dubitare del possibile adattamento al ruolo di leader di una difesa a tre, ha commesso diversi errori in uscita Quarta, i due centrocampisti Mandragora e Bianco (cresciuto poi nella ripresa) hanno fatto poco filtro ed ancora meno gioco, è parso un fantasma Beltran, sempre più irriconoscibile nel ruolo di prima punta (siamo sicuri sia il suo?). Fortuna ha voluto che la catena di sinistra composta da Parisi e Sottil abbia creato qualche occasione ed anche il gol, nella speranza che il prodotto del settore giovanile viola abbia ripreso il discorso della fine della scorsa stagione!
La ripresa con l’innesto di alcuni nuovi interpreti (Kean e Dodo’ su tutti), il netto calo fisico ungherese e lo spirito viola decisamente diverso, ha dimostrato quanto poco sarebbe stato sufficiente per regalarsi una serata tranquilla. Occasioni da rete, tiri in porta, calci d’angolo ed altre due reti, tra cui la prima di Kean in maglia viola. Oltre a ciò una squadra finalmente aggressiva che cercava di recuperare palla il prima possibile, andando velocemente in verticale sui trequartisti e sugli esterni che hanno accompagnato spesso l’azione. Non solo ma anche il primo grande intervento di De Gea che, apparso in ritardo in occasione del raddoppio ungherese, si è prontamente riscattato con una grande parata in controtempo per respingere un bel colpo di testa: peccato che l’occasione non sia stata sufficiente a far suonare l’allarme alla Fiorentina che, ormai in crisi di fiato e con i soliti difetti di concentrazione, si è fatta rimontare con l’ennesimo gol subito in questo breve scorcio stagionale.
Resta l’impressione di una Fiorentina in completa costruzione, con calciatori che ancora mancano e concetti di gioco ancora da assimilare. Purtroppo la società ha evidenti colpe per errori che speravamo quest’anno non venissero ripetuti: un allenatore che cambia completamente disposizione tattica e modo di giocare avrebbe la necessità di lavorare più tempo possibile con i propri calciatori. Ed invece qui, tra finti campioni che tengono il broncio e non si vogliono allenare con la squadra, nazionali tornati in ritardo dai propri impegni, difensori il cui contratto inizia a gennaio 2025 e centrocampisti fantasma sempre trattati ma mai arrivati, siamo al 23 agosto con una rosa abbondante in alcuni ruoli (porta e trequartisti) e ridotta all’osso in altri. La fortuna è che il Puskas Academy non è sembrata una corrazzata e domenica al Franchi arriva il Venezia…. ma siamo sicuri che poi il tempo concesso al mister sarà poi sufficiente per far entrare i calciatori velocemente nei meccanismi?
IL BUONO
- La reazione della squadra: fare peggio del primo tempo era oggettivamente quasi impossibile, ma la Fiorentina della seconda frazione di gioco è stata tutt’altro. I nuovi innesti hanno dato il cambio di passo, ma probabilmente anche il mister ha fatto capire che non si poteva andare avanti così. Speriamo non accada più che non sempre avremo di fronte gli ungheresi!
- Le parole di Palladino in conferenza stampa: finalmente un allenatore che dice le cose come stanno e che è non è quasi mai banale quando parla! Il mister ha finalmente esplicitato ciò che gran parte dei tifosi pensano ma che pochissimi giornalisti hanno il coraggio di dire. La costruzione della squadra è in netto ritardo e la cosa è gravissima soprattutto perché i calciatori da prendere erano ben chiari fin dallo scorso giugno. Che qualcuno si svegli?
- Kean: sono stato tra i critici più intransigenti in merito all’arrivo di Moise, ma sono anche onesto intellettualmente. Seppur contro una squadra che in Italia farebbe fatica a salvarsi, ieri sera il nuovo attaccante viola ha fatto vedere tantissime cose interessanti in soli 45 minuti: aggressione della profondità, presenza fisica, tiro in porta, ma soprattutto il GOL! Gli mancava addirittura da 13 mesi…..Speriamo sia il primo di una lunga serie!
IL BRUTTO
- Kayode: riportato nel suo ruolo naturale di esterno, ne combina più di Bertoldo giocando probabilmente la peggior partita della sua giovane carriera. Dai Michael che la prossima andrà meglio!
- Beltran: nel primo tempo disastroso della Fiorentina, probabilmente l’argentino viene servito poco e male, ma lui fa troppo poco per smarcarsi e farsi dare la palla. Nella posizione di prima punta, soprattutto contro difese fisiche, sembra fare una fatica dannata. Certo è che il suo arrivo ritardato a causa delle Olimpiadi non ha aiutato ma adesso bisogna bruciare le tappe. Tra poco il tempo potrebbe essere scaduto anche per lui…..
- Kouamé: se dopo la gara di Parma avevo detto che aveva grandi pecche dal punto di vista tecnico, ma di testa le prendeva spesso lui, ieri sera è riuscito a superarsi. In occasione del gol del pareggio definitivo, si scorda completamente di marcare l’avversario ed invece che andare a staccare di testa, prova un improbabile anticipo di piede. Ragazzo credimi, Maiorca è bellissima!!
A voi per i commenti!!

Buonasera a tutti, inizio anch’io ringraziando la signora Oriana Dybala che ci ha fatto capire che nel mondo del calcio come in quello reale sono le donne che prendono le decisioni importanti, concetto che purtroppo Morata non conosceva.
Venendo alla partita di ieri, voglio partire da domenica 11 agosto quando, appena arrivato a Budapest con il grande Joe Beck’s, abbiamo deciso di prendere un taxi ed andare a vedere la partita Ujpest -Fehervar valevole per la terza giornata di campionato. Ujpest a 0 punti e Fehervar a 4. Sembrava una partita giocata durante l’ora d’aria nel cortile di un carcere, niente idee di gioco, niente schemi, palla lunga e speriamo che la prenda uno dei miei. Risultato finale 4-1 Ujpest e grande festa al pub con i nostri gemellati.
Detto questo non posso che rimanere basito del fatto che ieri siamo stati capaci di prendere tre gol – RIPETO TRE GOL – da una sqaudra che partecipa a quel campionato. Capisco tutte le attenuanti, ma non è che per battere il Puskas Academy io abbia bisogno della rosa al completo, con i nuovi innesti perfettamente inseriti negli schemi, non è che giocavamo contro il Chelsea o contro il Betis. Quindi prima di rimarcare le incapacità di una proprietà a tratti imbarazzante cerchiamo di concentrarsi sull’obiettivo minimo da raggiungere prima della sosta, ossia superare il turno e girare a zero sconfitte.
Chiudo dicendo che per me il buono è Kean, il brutto è Pongracic (che probabilmente mentre sto scrivendo ha preso un altro giallo) e il cattivo i bagni della Curva Ferrovia, esperienza a tratti straziante. A fine primo tempo quando sono andato giù avevo davanti un signore di almeno 80 anni con addosso la maglia di Beltran autografata e le espadrillas colore blu tenebra ai piedi. Non oso immaginare come sia tornato a casa dopo aver camminato in mezzo a un lago per espletare i propri bisogni.
Alla prossima
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Ringrazio anche su questo blog Andrea Giannattasio ed il quotidiano “La Nazione” che mi hanno citato come autore dei video nei bagni della Ferrovia (https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/stadio-franchi-acqua-alta-nei-bagni-la-rabbia-dei-tifosi-viola-durante-fiorentina-akademia-e564b70f?fbclid=IwY2xjawE1f0tleHRuA2FlbQIxMQABHYoNV8QC6N5sizBp8X7dcuqR0JqXyVufkPFSNASUrxqYh9R3_B7s19_2OA_aem_vkjyCsVY2JwEb3E1L6O2FA), una vera vergogna! Quanto al resto leggo finalmente con piacere un commento di Bomber Siimo che come sempre ha colto nel segno: come scritto anche nel pezzo, ieri sera sarebbe bastata ed avanzata la squadra che avevamo in campo per poter vincere contro una compagine assolutamente mediocre. Giusto farsi sentire nei confronti della società, ma cerchiamo di non dare alibi ad una Fiorentina che domenica deve assolutamente vincere!!
PS: che sia la donna a decidere noi lo abbiamo capito da un pezzo…..
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Come sai, seguo il campionato Primavera da diversi anni. A questo proposito posso dirti che la differenza più grande con i campionati professionistici non sta nella qualità tecnica, ma nel ritmo: in Primavera anche se ti distrai per 5 minuti non succede nulla, nel professionismo invece succede qualcosa ogni 30 secondi, e quindi basta che ti distrai per 30 secondi e la tua squadra prende subito gol. Di conseguenza i calciatori che riescono a fare il salto dalla Primavera al professionismo spesso non sono i più forti tecnicamente, ma quelli che hanno maggiori capacità di concentrazione.
Questo discorso per dirti che Kayode è ancora un Primavera, e quindi non ha ancora quella concentrazione massima che è tipica dei professionisti. Le sue cappellate di ieri dipendono da questo. A mio giudizio Palladino deve continuare a puntarci, sia perché rimane un calciatore molto promettente, sia perché un giovane se ha la percezione di essere stato bocciato dal suo allenatore spesso non ha la forza mentale di reagire e dire “Ora gli dimostro che ho torto”. E’ più facile che si lasci andare, e finisca per venire ceduto a una società di serie B o addirittura C. Nel caso di Kayode sarebbe uno spreco di talento imperdonabile.
Anch’io come te ritengo che Beltran non sia una prima punta. E’ per questo che Palladino mi ha fatto gelare il sangue quando nella conferenza stampa post partita ha fatto la lista della spesa, dicendo che gli manca qualcuno in difesa, in mezzo al campo e sugli esterni: questo significa che per il ruolo di centravanti pensa di essere a posto con Kean e Beltran, e se è davvero convinto di questo allora è da TSO.
Hai ragione anche quando dici che la Fiorentina è una squadra fortemente incompleta, ma questo non dev’essere un alibi per la prossima partita: il Venezia va disintegrato. Non battuto, disintegrato. Non accetterei una vittoria di misura contro la squadra più debole della serie A, comandata dall’allenatore più debole degli ultimi 10 anni (fatto salvo il “Maestro” Giampaolo, ovviamente). Se arrivasse una vittoria larga contro il Venezia e poi riuscissimo a toglierci dalle palle la Conference League già ai preliminari, per me sarebbe il massimo.
Chiudo riprendendo il discorso di ieri: anche se questa notizia rafforza una diretta concorrente della Fiorentina, per me è stato commovente apprendere del dito medio di Dybala agli arabi, perché significa che per fortuna nel calcio esistono ancora le bandiere. Ieri gli arabi hanno imparato che i calciatori non sono tutti delle puttane, e che i soldi non possono comprare tutto. Ad insegnarglielo è stato un grande uomo prima ancora che un grande calciatore.
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Per risponderti inizio dal fondo: menomale che esistono ancora calciatori come Dybala, gente che capisce che il calcio è amore, passione, sentimento non solamente denaro e risultati. Sembra incredibile che Dybala e Nico vengano dalla stessa terra….. Quanto a Kayode sono assolutamente certo che Palladino continuerà a puntarci, sarebbe folle fare il contrario. Effettivamente il salto dalla Primavera alla serie A è spesso troppo grande ed è anche per quello che tantissimi non riescono a gestire il passaggio. Contro il Venezia dobbiamo vincere e convincere senza soffrire, ne abbiamo decisamente bisogno. Chiudo ringraziandoti per avermi regalato il brivido del “Maestro” Giampaolo……
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