Il buono, il brutto, il cattivo

SASSUOLO – FIORENTINA = 1 – 3

Una vittoria che regala i tre punti decisivi per il conseguimento dell’ottavo posto finale, un traguardo spettacolare se associato alle 60 partite giocate ed alle due finali raggiunte. Il Torino del simpaticissimo Cairo e del sopravvalutato Juric (magari ne parliamo in un’altra sede), non è riuscito a stare davanti ad una Fiorentina che ha investito (non sprecato) quintali di energie in Coppa Italia ed in Conference League e si ritrova alla fine del torneo dietro anche al Bologna. Un ottavo posto quello raggiunto dai ragazzi di Vincenzo Italiano che, se la Uefa farà ciò che la FIGC non ha fatto, potrebbe significare Europa per la seconda stagione consecutiva, uno step fondamentale per una società in costante crescita come quella di Commisso: un nuovo viaggio europeo metterebbe nuovamente la Fiorentina sulla cartina geografica europea dando la possibilità ai viola di attirare calciatori che vogliono una vetrina importante per affermarsi definitivamente. Il bilancio stagionale però, potrà essere fatto solamente dopo la finale di mercoledì quando sapremo se la Fiorentina sarà riuscita a portarsi a casa almeno un trofeo oppure no. Ciò che però possiamo intanto dire, è che la gara di Sassuolo è stato un ottimo allenamento in vista della battaglia contro il West Ham con una squadra che ancora una volta ha dimostrato di saper trovare colpi risolutivi da più calciatori, di riuscire a non perdere la testa quando viene raggiunta, di essere capace di mantenere lo stesso stile interpretativo anche cambiando i protagonisti in campo.

Restano adesso gli ultimi 90 o 120 minuti di una stagione comunque speciale, piena di emozioni, gioie ed orgoglio per quello che la Fiorentina ha saputo fare in Italia ed in Europa. Domani, insieme a Flavio Bardaro, vi guideremo alla finale con un articolo che cercherà di spiegare come i viola dovranno affrontare il West Ham in quella che si presenta come una gara difficilissima tutta da vivere. A domani!

IL BUONO

  • Gol di Saponara: non so se questo è l’ultimo gol di Ricky in maglia viola e se il contratto verrà rinnovato, quel che so è che le perle regalateci da questo calciatore resteranno nella storia della Fiorentina. Uno dei talenti più cristallini degli ultimi 20 anni in Italia associato ad uno dei caratteri più fragili tra i calciatori professionisti: non pensiamo a ciò che poteva essere, ma ammiriamo queste reti meravigliose perché è grazie a questi colpi che ci siamo innamorati del gioco del calcio. Da vedere e rivedere in loop.
  • L’assenza di infortuni: il movimento innaturale del ginocchio sinistro di Castrovilli e la botta tremenda di Nico sul palo in occasione del gol che ha chiuso la gara, mi hanno fatto tremare. Mentre il West Ham si allenava e si preparava in Algarve infatti, la Fiorentina ha vinto contro il Sassuolo preparandosi alla battaglia giocando una partita vera solamente nella ripresa. Ciò che è più importante però, è che i viola sono usciti tutti interi dal Mapei Stadium, pronti per andare a Praga a giocarsi la partita più importante della storia moderna della Fiorentina. Tutti per uno, uno per tutti!
  • Nico Gonzalez: se a Praga entrerà con lo spirito degli ultimi minuti di Sassuolo oppure con quello della finale di Coppa Italia o quello di Poznan, la Fiorentina avrà le chances di poterci almeno provare. Senza Nico invece, troppo spesso cala il buio e l’intensità della Fiorentina, manca imprevedibilità e questo permette alle squadre avversarie di bloccare le azioni offensive con relativa facilità. Nico abbiamo bisogno della tua migliore versione!

IL BRUTTO

  • La gestione dei biglietti e dei posti sui charter per la finale di Conference League: dopo Basilea, trasferta in cui il biglietto è andato anche a persone che in questa stagione non avevano mai visto la Fiorentina se non dal divano, per Praga la vendita dei biglietti è stata gestita con un metodo di prelazione opinabile, ma con regole chiare. Il problema si è avuto successivamente quando, chiusa la fase di prelazione, i codici per l’acquisto sono arrivati solo ad alcuni abbonati ma soprattutto quando si è cercato di assicurarsi un posto sul charter diretto a Praga. Del resto non tutti possono prendere tre giorni di ferie per andare in trasferta ed allora in molti avevano pensato a questa soluzione. Purtroppo però, ancora una volta, dopo Basilea anche a Praga sono rimasti fuori i soliti, quelli che non hanno amicizie, che non hanno santi in paradiso, che non hanno parenti vicini a chi decide. Il tifoso normale, quello che ha comprato l’abbonamento ad inizio anno, che ha sottoscritto il mini abbonamento per la Conference, quello che ha visto ogni singola gara di Coppa Italia, ecco proprio quello non ha diritto a partire sul charter per Praga perché è più giusto ci vadano quelli che al Franchi a prendere l’acqua non si sono mai visti. Complimenti, per le prossime raccolte fondi non contate MAI PIU’ su di me!

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

BASILEA – FIORENTINA = 1 – 3

Adesso che ho smesso di piangere, posso iniziare a scrivere e posso finalmente dire che….Si! E’ tutto vero, è tutto reale… SI VA A PRAGA!!! Alla faccia di chi non ci credeva, di chi non ha mai mancato l’occasione per sputare veleno sulla squadra, sul mister, sulla società. E vista la gara di ieri sera, è ancora più giusto che la Fiorentina sia rappresentata da un capitano come Biraghi (non avrei mai pensato di dirlo!!!) e da un allenatore come Vincenzo Italiano.

E’ stata una partita folle, incredibile, infinita, una gara che abbiamo pensato di vincere e poi di pareggiare non so quante volte, ma che ha sicuramente mostrato la differenza enorme che c’è stata tra le due compagini. Da una parte una Fiorentina imperfetta, con amnesie difensive, con bocche da fuoco spesso dalle polveri bagnate, con poca qualità nell’uno contro uno ma con un cuore enorme, un progetto tattico ben definito, con un gruppo che si aiuta e che ha cercato fino all’ultimo minuto la vittoria quasi come se non volesse che la sfida fosse decisa dai calci di rigore perché troppo soggetti al caso. Dall’altra parte della barricata il Basilea, una squadra che in 210 minuti non ha fatto nulla per mostrare una trama offensiva, che ha speculato solamente sui nostri errori, che è apparsa come un pugile suonato che continua a legare per vedere di arrivare all’ultimo gong. I viola invece sono stati arrembanti, con un Biraghi sontuoso che ha messo in mezzo decine di palloni, un Milenkovic che ha interpretato perfettamente i tempi della partita, un Nico che finalmente si è caricato sulle spalle la squadra, un Bonaventura che ha disegnato calcio cercando la porta con ogni giocata, una coppia di centrocampisti formata da Castrovilli ed Amrabat che hanno recuperato palloni su palloni per poi riproporli in verticale incessantemente. E’ stato difficilissimo scegliere i migliori da incensare, perché come non citare Luca Ranieri, un calciatore che non era stato nemmeno convocato per il ritiro estivo e ieri sera è entrato con sicurezza, sfrontatezza e decisione, oppure Dodò che, seppur in calo rispetto ad alcune settimane fa, è un altro in confronto a quello di inizio anno? La verità è che la Fiorentina è stata una squadra, una macchina che ha macinato calcio ed occasioni da rete per 120 minuti senza mai dare per scontato niente ed ha indubbiamente meritato la finale del 7 giugno a Praga.

Siamo la prima società a raggiungere la finale di ogni singola competizione europea ma abbiamo voluto esagerare: due finali in una volta sola perché la Fiorentina è questa: tutto o niente. Al tifoso spetta scegliere….prendere o lasciare? Io la mia scelta l’ho fatta da un pezzo ed allora allacciate le cinture: dopo Roma, si va a Praga!!!

IL BUONO

  • Barak: un calciatore ceco, che già mesi addietro aveva dichiarato che il suo sogno era portare la Fiorentina in finale a Praga grazie ad un suo gol, riesce a fare tutto ciò a due minuti dalla fine dei tempi supplementari. E continuate a dirmi che è solo un gioco……
  • Biraghi: ebbene si! Lui, il nostro capitano, probabilmente il capitano più criticato di tutti i tempi è per distacco il migliore in campo. Gioca centinaia di palloni, effettua decine di cross quasi tutti precisi, non molla mai, alimenta sempre l’azione offensiva, offre sempre un movimento in appoggio ai compagni. Con stasera ti sei definitivamente meritato la fascia: ti meriti una serata così!
  • Amrabat: dopo alcune partite in cui sembrava appannato, torna dominante come fossimo in Qatar. Accanto ad un Castrovilli generoso anche se talvolta confusionario, gioca soprattutto in funzione dei movimenti del numero 10 arpionando palloni su palloni. Viene spesso penalizzato da alcuni fischi arbitrali esagerati, ma lascia il cuore sul campo. Gladiatore.
  • Milenkovic: quanto sei mancato nella gara di andata caro Nikola! Di testa è quasi insuperabile e soprattutto capisce quando spendere il fallo per non far ripartire la squadra avversaria. Sempre pronto a rendersi pericoloso anche nell’area avversaria, torna finalmente il baluardo della scorsa stagione. In Nikola we trust!
  • Nico Gonzales: dopo Poznan, prende di nuovo la squadra sulle spalle e la trascina in finale. Posso dire finalmente? Posso dire che ci aspettavamo di più da Nico in questa stagione? Posso dire che non me ne importa nulla perché sono troppo felice? Adesso non resta che ripetersi nelle due finali…..
  • Vincenzo Italiano: da #italianoout a #tuttisulcarro il passo è breve. Uno dei migliori allenatori italiani in questo momento, azzecca tutte le mosse tranne forse quella di Igor. Lucido anche nella gestione delle sostituzioni, dimostra ancora una volta di essere il vero fuoriclasse della squadra. Semplicemente grazie Vincenzo!

IL BRUTTO

  • Igor: dispiace dover mettere qualcuno dietro la lavagna nonostante la gioia immensa per la finale conquistata ma il brasiliano l’ha combinata troppo grossa per tacere. Se certamente anche Brekalo ed Ikoné non hanno brillato, Igor ha commesso un errore che poteva costarci la qualificazione e non è il primo. Purtroppo il difensore senza macchia e senza paura della scorsa stagione è ormai uno sbiadito ricordo e Ranieri è molto più in palla. Certo la statura fisica di quest’ultimo non aiuta ma l’attenzione con cui è entrato anche ieri sera, lo candida ad una maglia da titolare per entrambe le finali. ll brasiliano è indifendibile.

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – UDINESE = 2 – 0

Tre punti importanti per tenere accesa la fiammella dell’ottavo posto che, in caso di esclusione della Juventus dalle coppe, potrebbe tornare utile per la qualificazione europea della prossima stagione.

Anche contro l’Udinese, la Fiorentina ha giocato una partita dai due volti con un primo tempo più che discreto giocato ad un ritmo abbastanza convincente ed una ripresa più sofferente in cui i ragazzi di Vincenzo Italiano sono riusciti però, differentemente da altre volte, a chiudere la pratica grazie ad una serpentina sontuosa di Bonaventura servito da Castrovilli. Restano dunque i tre punti, le energie risparmiate dai presunti titolari, la mancanza di infortuni che avrebbero potuto pregiudicare le scelte del mister ma soprattutto rimane la porta finalmente inviolata. Ciò che però ha segnato indelebilmente la gara contro l’Udinese è la sacrosanta scelta iniziale di Vincenzo Italiano di lasciare in panchina due calciatori spocchiosi e senza rispetto nei confronti della società, dei compagni e dello stesso tecnico siciliano come Jovic e Terzic. Come ha detto Italiano, ci sono alcuni personaggi all’interno che non vogliono restare nel gregge….ed allora che si lascino andare per la loro strada nella speranza di non vederli più indossare la maglia viola nella prossima stagione. Il gruppo, il rispetto dei ruoli, la capacità di remare tutti dalla stessa parte sono stati il cemento sul quale si è costruito un gruppo eccezionale nelle ultime due stagioni. Che nessuno si azzardi a minare la serenità della Fiorentina nelle settimane più importanti della storia moderna viola! 

Ed ora testa a Basilea ed alla serata che potrebbe cambiare definitivamente il giudizio sulla stagione e forse anche sulle scelte della proprietà della Fiorentina. Tutti in Svizzera per l’impresa!!!

IL BUONO

  • Castrovilli: che sia veramente tornato? Il numero 10 viola, riproposto tra i due centrocampisti centrali, ha il grandissimo merito di sbloccare la partita dopo pochi minuti con un bel tiro incrociato di sinistro. La sua condizione atletica migliora a vista d’occhio e, con essa, la capacità di interdizione. E’ un calciatore che si sta completando tatticamente senza però perdere quelle qualità che avevano fatto innamorare tutto il popolo fiorentino. E se a Basilea prendesse il posto di un Mandragora sempre più in ombra?
  • Bonaventura: che dire di più? Giocatore meraviglioso che dovremmo clonare. Entra nella ripresa e chiude la partita con una serpentina deliziosa. Peccato per il rosso finale, magari a Basilea sarà ancora più arrabbiato. Indispensabile.
  • Duncan: in una stagione in cui non ha mai trovato continuità e mai ha brillato, ieri ha dato dimostrazione di ciò che ancora può fare. Addirittura dominante nel primo tempo, sfiora anche la rete con un tiro da fuori area che avrebbe meritato miglior fortuna. Alternativa preziosa.
  • Milenkovic e Brekalo: per ragioni diverse potrebbero essere gli assi nel mazzo in vista di Basilea. Il rientro del difensore certamente ha regalato fisicità e cattiveria ad una difesa ultimamente distratta. Il buon Nikola di testa è una certezza ed inoltre è l’unico difensore sempre pronto a commettere anche il fallo pur di non aprire la strada verso la propria porta. Brekalo invece, si dimostra una validissima alternativa con spunti interessanti anche se deve rimandare nuovamente l’appuntamento col gol. A Basilea servirete eccome!
  • La squadra sotto la curva: il messaggio è arrivato forte e chiaro. Grazie per il sostegno, ma il lavoro non è ancora finito… tutti insieme per continuare ad inseguire il sogno. Sono felice che Vincenzo Italiano abbiamo finalmente sottolineato l’importanza di un pubblico che non ha MAI lasciato sola la squadra. Crediamoci!!

IL BRUTTO

  • Terzic e Jovic: il giorno in cui stavano distribuendo l’intelligenza ed il rispetto per gli altri, probabilmente le mamme di questi due fenomeni erano in ferie. Ciò che hanno combinato sui social dopo la gara di andata contro il Basilea è gravissimo e lo è ancora di più perché la squadra viola quest’anno è andato oltre il proprio valore proprio grazie al gruppo, al gregge che ha sempre seguito Vincenzo Italiano. Non capire che nel momento più importante dell’anno si deve prima pensare al gruppo e poi a sé stessi è di una gravità eccezionale. Bravo il mister a non farli partire titolari nella gara di ieri. Semplicemente indifendibili.

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – BASILEA = 1 – 2

Un finale terribile in una serata magica con un Franchi vestito a festa, un tifo incessante, un arbitraggio finalmente all’altezza di una manifestazione internazionale. La Fiorentina gioca una partita più che discreta per 60 minuti ma purtroppo, come avevamo già avuto modo di dire sia in questa rubrica che al Corner Viola, la benzina finisce troppo presto per tenere i pericoli lontani dalla propria area di rigore. Ancora una volta poi, la squadra di Vincenzo Italiano sconta l’errata costruzione di una rosa che non ha la qualità necessaria per ovviare ai cali di forma e di tensione con le doti individuali. Manca infatti un regista in grado di dettare i tempi di gioco, mancano esterni in grado di saltare l’uomo ed inventare la giocata con continuità (Nico dove sei??), manca un portiere che faccia ogni tanto qualche miracolo. Se a tutto ciò aggiungiamo che Bonaventura, sontuoso anche ieri per almeno 55 minuti, ha ormai 34 anni ed è appena rientrato da un infortunio, la prestazione è presto spiegata. In molti adesso hanno rialzato la testa chiedendo perché la squadra non giochi un calcio diverso….vabbè allora cerco di spiegarlo per l’ennesima volta: le squadre che non hanno qualità individuali che possano cambiare le sorti di una partita, devono giocare prevalentemente sul ritmo e sulla perfetta collaborazione tra i reparti. Del resto, nei due mesi in cui i viola hanno dato spettacolo cosa avevano più degli altri? Semplicemente il ritmo, la capacità di tenere la squadra sempre corta e stretta, la fluidità di manovra per mandare a rete quasi tutti i calciatori, tanto che si parlava di un’orchestra perfetta in cui tutti suonavano perfettamente il proprio strumento muovendosi a memoria. Il problema fondamentale è che nelle ultime settimane la Fiorentina interpreta la partita nello stesso modo, ma lo fà ad una velocità minore e con un furore diverso: servirebbero allora le giocate individuali di cui purtroppo non dispone.

Ciò che conta però adesso, è non buttare via tutto senza nemmeno provarci. Non dimentichiamoci che, con i gol in trasferta che non valgono più doppio, la Fiorentina può andare in Svizzera a giocarsela alla pari dovendo tra l’altro fare l’unica che le riesce: cercare di dominare il gioco, di prendere in mano la partita, di azzannare gli avversari. Certamente la spia della riserva è accesa ma stavolta, dove non arriveranno le gambe dovranno arrivare la testa ed il cuore per non avere alcun tipo di rimpianto.

Io ci credo e voi?

IL BUONO

  • Il Franchi: uno stadio bellissimo, colorato e pieno di bambini. Un pubblico che ha cantato per tutta la durata della gara ed ha applaudito la squadra al termine della partita. Dobbiamo ripartire da qui, dall’unione tra città, società e squadra. Solo così possiamo credere nell’impresa.
  • Bonaventura: semplicemente indispensabile. L’unico calciatore in grado di gestire i tempi del gioco viola. La sua grandezza è ancora più importante perché mentre gioca non ruba mai la scena ai compagni ma, appena esce, la squadra si spenge completamente. Per provare a passare, Jack sempre in campo!
  • Cabral: in un modo o nell’altro, il centravanti brasiliano si fa trovare pronto all’appuntamento con il gol anche stavolta. Non gioca una partita indimenticabile, ma timbra di nuovo il cartellino e dimostra quanta differenza ci sia tra lui ed il suo sostituto. Se l’alternativa è Jovic, Cabrallone a vita!

IL BRUTTO

  • Nico Gonzales: un fantasma, come in quasi tutte le gare di questa stagione. Prima i mondiali, poi l’infortunio, Nico quando ti svegli? Avevi promesso di caricarti la squadra sulle spalle prima della partita di Poznan ed in quel caso lo hai fatto….puoi ripeterti per favore? Perché avremmo bisogno dei tuoi dribbling, della tua voglia, del tuo stacco di testa, della tua capacità di guadagnare punizioni. Se poi tu potessi fare il miracolo di svegliare anche il tuo partner di fascia Ikonè, allora magari ti voto pure per le amministrative del 2024. Svegliaaaaaaaaaaaaaa!!!
  • Amrabat: vi ricordate il centrocampista che dominava il mondiale? Quello insuperabile che non faceva arrivare nessuno a ridosso dei propri difensori? Quello che aveva sette polmoni? Sparito, evaporato. Dai Sofy, un ultimo sforzo, poi potrai volare felice in maglia blaugrana!
  • Terracciano: il miglior numero 12 del campionato resta sempre un numero 12. Tra le necessità della squadra in chiave futura, occupa un posto importante anche il portiere. Anche ieri, in occasione del primo gol, non è reattivo né nel tuffo, né soprattutto nell’allungare il braccio sinistro. Un tiro che tocca terra almeno tre volte prima di insaccarsi, diventa un tiro imprendibile. Così no Pietro, proprio no!

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

NAPOLI – FIORENTINA = 1 – 0

Una partita degna di un finale di stagione in cui si affrontano due squadre di cui una è già in vacanza e pensa solamente a festeggiare e l’altra ha la testa sulle coppe in cui si gioca la vita nelle prossime settimane. Ecco che ne è uscita una gara in cui la Fiorentina, con un pò di cattiveria in più sotto porta ed una migliore capacità di gestione della palla, avrebbe potuto portare a casa almeno un pareggio tutto sommato meritato per la prestazione del primo tempo. I viola, dimostratisi ancora una volta superiori alla quasi totalità delle altre compagini italiane in fair play grazie al pasillo de honor tributato al Napoli campione d’Italia (Spalletti e Gasperini si sciacquino la bocca prima di parlare di noi please), hanno infatti approcciato molto bene la partita sfruttando un avversario ancora stordito dai festeggiamenti ed avrebbero potuto andare in vantaggio se Jovic avesse avuto un pò di cattiveria in più in area di rigore. Certo i ritmi erano balneari ed il Napoli la copia sbiadita della squadra che ha dominato il torneo in lungo ed in largo, ma il vantaggio sarebbe stato assolutamente meritato. Peccato che poi si sia infortunato Lozano e sia entrato quel furetto di Kvara che ha stravolto letteralmente la partita. Il ritmo del gioco è evidentemente cambiato e, con una Fiorentina che calava, il Napoli è salito di tono con la consueta regia sagace di Lobotka e le scorribande di Di Lorenzo a destra. I due rigori poi, entrambi giusti, hanno decretato una vittoria che ci può stare per il volume di gioco espresso nel secondo tempo.

Alla Fiorentina resta una buonissima prima frazione e la netta sensazione che Italiano ed i suoi ragazzi abbiano voluto gestire le forze per giovedì, altrimenti perché Cabral a casa per una semplice botta ed il cambio Venuti – Dodò? Ed allora pensiamo anche noi a giovedì, a riempire e colorare il Franchi come mai quest’anno, ad aiutare una squadra che purtroppo non sembra più essere quella scintillante di qualche settimana fa, a realizzare un sogno che resterebbe impresso nelle nostre menti e sui libri di storia per gli anni a venire.

Avanti Viola!!

IL BUONO

  • Il primo tempo: come detto anche precedentemente, la Fiorentina dei primi 45 minuti a me è piaciuta. Contro un Napoli sotto ritmo e con la testa annebbiata dai festeggiamenti, i viola hanno gestito bene la gara, hanno avuto un approccio più che positivo ed hanno creato almeno un paio di ottime occasioni per lo spuntato Jovic. Speriamo che giovedì si replichi per 90 minuti.
  • L’assenza di infortuni: considerando la formazione ed i cambi di Vincenzo Italiano, credo che la preoccupazione maggiore in questo momento sia quella di evitare infortuni che potrebbero pregiudicare il finale di stagione. Dodò ci ha fatto correre un brivido freddo ma siamo stati rassicurati… tutti i viola impiegati sono usciti dal campo con minuti sulle gambe godendo di ottima salute. Sotto con il Basilea!
  • Terracciano: dopo alcune prove incolori, torna a sembrare presente tra i pali e reattivo alle conclusioni avversarie. Riscatta l’errore in costruzione che porta al rigore parando il primo penalty di Oshimen anche se poi deve capitolare in occasione della seconda chance offerta al centravanti nigeriano. Per le prossime gare abbiamo bisogno del Pietro di Twente!

IL BRUTTO

  • L’esasperata costruzione dal basso: dopo le amnesie difensive di Salerno, mancava il regalo in costruzione di Napoli!! Perché dobbiamo rischiare sempre? Perché non affidarci ogni tanto al sano lancio lungo da dietro se siamo in difficoltà? Capisco che con Jovic di testa a metà campo non la prendiamo mai, ma almeno perdiamo palla più lontano dalla nostra area! Chissà se prima o poi riusciranno a spiegarmelo…
  • Nico Gonzales: Nico quando non hai voglia per favore ce lo dici prima? Tanto in giornate come ieri meriteresti solamente di tornare a casa a piedi…. Non salta mai l’uomo, commette un fallo da rigore ridicolo e, non contento, fallisce la rete del pareggio a cinque minuti dal termine. Sveglia che giovedì serve il Nico vero!!
  • Il cambio Venuti – Dodò: intendiamoci subito, ieri Lollo ha giocato una partita più che sufficiente cercando di limitare Kvara e creando la chance molto ghiotta di Nico. Anche in occasione del rigore che poi ha deciso la contesa, Venuti era riuscito a non abboccare alla finta ed aveva giustamente portato l’avversario sul raddoppio di Nico….peccato poi la frittata l’abbia fatta l’argentino. Sinceramente però è una sostituzione che dà un messaggio chiaro ai propri calciatori ed agli avversari: quella che conta, è la partita col Basilea! Ed allora, sotto con gli svizzeri!

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – LECH POZNAN = 2 – 3

Tifare Fiorentina non aiuta certamente il cuore, prova evidente è la partita contro i polacchi del Lech Poznan che ha procurato a me ed a mio figlio diversi scompensi cardiaci. I viola hanno nuovamente commesso gli errori già visti contro il Braga ed hanno addirittura fatto peggio rischiando i tempi supplementari: menomale che Sottil prima e Castrovilli poi hanno rimesso le cose a posto regalando ai viola una semifinale europea che sembrava impensabile all’inizio della stagione. Resta l’amaro in bocca per una serata che poteva servire per rilanciare alcuni calciatori che invece hanno nuovamente evidenziato i propri limiti tecnici e caratteriali e per l’infortunio di Jack Bonaventura che speriamo non sia grave: il Rettore del gioco del calcio è troppo importante per la nostra amata Fiorentina.

Nonostante in conferenza stampa mister Vincenzo Italiano avesse messo in guardia dalla sottovalutazione psicologica dell’avversario come già accaduto con il Braga, i viola hanno avuto un approccio morbido alla gara, con un ritmo compassato ed una serie di errori tecnici evidenti. Ciò ha permesso ai polacchi di metterla sul ritmo, sulla grinta, sull’agonismo senza che la Fiorentina riuscisse a rispondere con le stesse armi. A me non piace parlare di arbitraggi, ma ciò che è successo ieri sera non può passare sotto silenzio: il rigore negato per la gomitata a Nico Gonzales, il secondo giallo non arrivato per il difensore polacco che ha picchiato Sottil senza soluzione di continuità, i cartellini gestiti un pò a casaccio. Io però, non sposo il tema della malafede o del palazzo, quanto quello di una classe arbitrale scarsa come scarso è il livello medio della competizione che stiamo affrontando. Diciamoci la verità, in una manifestazione internazionale è normale arrivare in semifinale dopo aver perso in Turchia e pareggiato in casa col Riga? E’ normale vincere la Conference dopo aver subito 7 gol da una squadra come accaduto alla Roma la scorsa stagione? Se in Champions League ci sono errori marchiani come quelli visti in occasione di Napoli Milan, possono esserci arbitri migliori in Conference League?

Siamo comunque in semifinale e questo è ciò che conta!! Il primo obiettivo del mese di aprile è stato centrato, adesso manca il superamento del turno contro la Cremonese per ottenere la finale di Coppa Italia. Siete pronti? Allenate le coronariche….servirà sicuramente!

IL BUONO

  • Sottil: finalmente, finalmente finalmente!!! Il prodotto del vivaio viola gioca una partita totale, in cui punta continuamente il proprio avversario, lo salta più volte ed arriva anche alla conclusione. Una volta tanto non ha quelle lunghe pause che spesso lo contraddistinguono, ma resta sempre nel vivo del gioco dimostrando personalità. Mette la ciliegina sulla torta con un gol tanto bello, quanto difficile ed importante. Si avvicina il momento del salto di qualità?
  • Castrovilli: per l’importanza ed il peso del risultato finale, oggi voglio premiare i marcatori dei due gol. Lo faccio con ancor più piacere perché Sottil e Castrovilli sono due calciatori che hanno vissuto una stagione molto travagliata tra infortuni, ricadute e speranze tradite. Il numero 10 viola però, dopo la prestazione clamorosa di San Siro, sembra più vicino alla continuità e la rete di ieri sera non può che regalargli ulteriore slancio. Un’altra freccia all’arco di Vincenzo Italiano nel rush finale!
  • La semifinale europea: possiamo parlare di tante cose, ma alla fine contava superare il turno e la Fiorentina ci è riuscita. Soffrendo tanto, anzi troppo, attraversando curve pericolose, ma adesso siamo a tre partite dal sogno e le prossime due le giochiamo col Basilea. Non fermiamoci adesso!

IL BRUTTO

  • Vincenzo Italiano: adoro il mister viola e credo che sia la miglior scelta fatta dalla proprietà da quando hanno messo piede a Firenze ma ieri sera sinceramente non l’ho proprio capito. La squadra non ha avuto l’approccio giusto ed ha ripetuto gli errori visti contro il Braga mentre alcune scelte di formazione sono state assolutamente incomprensibili. In un momento in cui Martinez Quarta è il difensore più in forma della squadra, perché impiegare il diffidato Milenkovic accanto al sempre insicuro Igor? Il rischio purtroppo non ha pagato ed il centrale serbo ha rimediato un’ammonizione che gli costerà l’andata delle semifinali. Il mister ha poi avuto la grande idea di becchettarsi con un tifoso a fine gara rimproverandogli una scarsa lucidità nella lettura delle partite, anche se le parole in sala stampa in cui sottolineava l’importanza del tifo ha rimesso le cose a posto. Vincenzo tranquillo, la città e la società hanno piena fiducia in te!
  • Venuti: semplicemente non ha i mezzi per giocare a questi livelli ed ultimamente è anche sfortunato. Ogni suo errore corrisponde ad un gol avversario e sembra anche aver perso quella voglia e cattiveria che lo aveva contraddistinto nelle scorse stagioni. Un lungo, triste saluto.
  • Jovic: se Venuti non può giocare a questi livelli perché non ha i mezzi tecnici, Jovic semplicemente non deve più giocare. Indolente, senza voglia né grinta, ha anche il coraggio di sbagliare l’ennesimo gol da solo davanti alla porta servito splendidamente da Bonaventura. Mister da qui in avanti solo Cabral!

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

LECH POZNAN – FIORENTINA = 1 – 4

Mamma mia!! Che Fiorentina!! Un’altra straordinaria impresa, una roboante affermazione per 4-1 contro i temibili polacchi del Lech Poznan ancora imbattuti in casa, la decima vittoria nelle ultime 11 gare ufficiali, la tredicesima partita senza sconfitte (striscia aperta più lunga d’Europa con il Manchester City di Guardiola ed Haaland). Permettetemi dunque di applaudire la Fiorentina come entità unica e non solo come squadra di calcio: fin dal primo giorno del ritiro di Moena la società ha sempre difeso e coccolato allenatore, staff e calciatori facendo da parafulmine in ogni difficoltà ed oggi tutti, da Commisso in giù, si meritano si essere applauditi. Erano anni che non si vedevano i viola andare su tutti i campi d’Italia e d’Europa a cercare di imporre il proprio gioco senza paura né timore reverenziale. Complimenti….non siamo a nulla ma almeno si gode, si gode tantissimo!

Ancora una volta Vincenzo Italiano, al fischio d’inizio, si diverte a smentire tutti schierando due insospettabili come Ranieri sulla linea difensiva in luogo del balbettante Igor di quest’ultimo periodo e Brekalo anziché Ikone’ nei tre dietro Cabral: tanto per cambiare, anche stavolta, il tecnico siciliano fa bingo. Approccio ottimo, ritmo della gara sempre sotto controllo, occasioni da rete, insomma tutto ciò che volevamo per la trasferta europea dei quarti di finale! La squadra è ormai un monolite che si muove senza paura, tutto insieme, indipendentemente dagli interpreti e questo è il vero segreto di questa Fiorentina in cui tutti sono importanti ma nessuno è indispensabile. E come abbiamo ottenuto tutto ciò? Attraverso il gioco, la filosofia di voler creare e non rinchiudersi, di volerci provare e non difendere, di voler mostrare le nostre qualità grazie al gioco corale. La miglior fotografia di una società che ha sempre camminato all’unisono. Complimenti! 

Purtroppo però non siamo ancora a nulla e lunedì al Franchi arriva l’Atalanta del simpaticissimo Gasperini. Come ho scritto anche nella rubrica dei pronostici, credo non ci potesse essere avversario peggiore in questo momento ed ho paura che la striscia potrebbe interrompersi ma, se dovesse accadere, niente drammi e testa al ritorno di Conference: c’è un’Europa da conquistare!

IL BUONO

  • Nico Gonzales: lo aveva detto 24 ore prima in conferenza stampa, e stavolta è stato di parola. Nico Gonzales ha azzannato la partita fin da subito propiziando il gol di Cabral e trovando poi la gioia personale grazie ad un bel colpo di testa su assist di Biraghi. Oltre ad essere decisivo nelle prime due reti, Nico ha saltato praticamente sempre il diretto avversario ed ha creato grattacapi a non finire. Questo è il Nico che conosciamo!
  • Cabral: anche stavolta timbra il cartellino con un gol da opportunista ed ancora una volta non è l’unica cosa che offre alla propria squadra. Lotta, sgomita, fa salire i compagni, nel secondo tempo quando serve si inventa anche terzino destro per coprire una ripartenza sulla fascia di Dodò. Convinto e convincente, è ormai una sicurezza. Avanti così.
  • Brekalo: una delle due sorprese della formazione iniziale, risponde presente fin dall’avvio. Gioca una partita intelligente facendo tante piccole cose tutte preziose e colpendo il secondo palo consecutivo dopo quello di sabato contro lo Spezia. Sembra finalmente essere sempre più simile a quello ammirato a Torino, un calciatore in grado di fornire assist ma anche di trovare la porta, uno di quei giocatori che servono come il pane. Può regalarci grandi soddisfazioni da qui a fine stagione.
  • Biraghi: una volta tanto, dopo numerose critiche, voglio premiare il capitano. Non sarà simpatico, non sarà un fenomeno, ma se la Fiorentina negli ultimi due mesi sta volando è grazie all’apporto di tutti, nessuno escluso. Anche ieri sera ha giocato una partita solida, non senza errori marchiani, ma ha subito rimesso la testa giù ed è riuscito a rifarsi con gli interessi. I viola dalla sua parte hanno rischiato pochissimo e Biraghi ha sfornato un altro assist stavolta per Nico. Non sarà simpatico, ma mica è un comico!

IL BRUTTO

  • La prima mezz’ora di Amrabat: in mezzo ai voti altissimi che meriterebbero tutti i viola, c’è un calciatore che secondo me, almeno nel primo tempo, non si dimostra sui soliti livelli. Il centrocampista marocchino parte in sordina, sbaglia molti palloni ed è tra i principali responsabili del gol subito. Ha però il grandissimo merito di non mollare e di tornare a dominare in mezzo al campo nella seconda metà di gara. Prestazione dai due volti.

A voi per i commenti!!