Il buono, il brutto, il cattivo

LECCE – FIORENTINA = 0 – 6

Che sia l’alba di un nuovo inizio?

Se dopo la bella e sofferta vittoria interna contro il Milan Firenze ed i suoi tifosi si aspettavano una conferma, non poteva esserci risposta migliore.

La Fiorentina vince e convince in trasferta, strapazzando una delle squadre più in crisi del campionato, rischiando praticamente mai e dando l’impressione di poter continuare ad affondare nella difesa avversaria in ogni momento della gara prescindendo anche dagli interpreti. I ragazzi di Palladino infatti, con o senza Gudmundsson, con o senza Kean, hanno dimostrato che non ci poteva e non ci doveva essere storia! Sembra lontanissima quella squadra spenta e paurosa vista contro Venezia e Monza, quella rinunciataria e pavida di Empoli: i viola ieri hanno dominato il campo ed il gioco sfruttando le proprie capacità senza però mai cadere nella vanità. Soprattutto in mezzo al campo, Adli Cataldi Bove e Colpani non si sono mai guardati allo specchio masturbando il pallone con continui passaggi orizzontali, ma hanno sempre cercato il pallone in verticale per l’attaccante, la sovrapposizione del terzino, l’inserimento del centrocampista. Insomma un bel mix tra possesso e verticalizzazione, tra uno contro uno e ricerca del terzo uomo con un dominio che ha riscaldato il cuore.

Palladino ha deciso di riproporre la stessa formazione che aveva cominciato contro il Milan anche se, probabilmente più per la forza dell’avversario che non per una scelta ponderata, i viola sono partiti fin da subito con un 4-3-2-1: Colpani infatti, differentemente da due settimane fa, ha interpretato il ruolo di trequartista in linea con Gudmundsson anziché quello di esterno di un centrocampo a 4 riuscendo dunque ad avvicinarsi alla porta con maggior pericolosità. L’esperimento è però durato pochissimo poiché dopo l’infortunio dell’islandese, Beltran ha interpretato il ruolo di seconda punta e dunque si è tornati ad un 4-4-2 più simile alla gara precedente. Certo è che essere riusciti a fare due reti nel breve volgere di qualche minuto ha dato alla Fiorentina una tranquillità notevole ma ciò che è piaciuto maggiormente è che la squadra non ha comunque smesso di giocare. Il centrocampo con Adli e Cataldi che si scambiano i compiti di regia e Bove che riesce ad equilibrare sempre la squadra in fase difensiva funziona benissimo (complimenti a Pradè per averlo costruito), mentre davanti Kean ha continuato a fare sportellate con tutti anche con una caviglia dolorante e Dodò da dietro ha fatto sconquassi! Gosens più bloccato ha chiaramente almeno un cilindro in meno, ma come ha detto il tedesco ieri dopo la vittoria, conta la squadra ed in questo momento sembra tutto funzionare perfettamente. Gli stessi Ranieri e Comuzzo hanno dato tranquillità alla squadra ed hanno spesso fatto ripartire l’azione da dietro con il primo passaggio in verticale….peccato solamente per la folle gomitata del capitano viola a gara praticamente conclusa che avrebbe potuto costare molto di più. Il buon Ranieri deve capire che la testa deve rimanere sempre dentro la partita e soprattutto il cervello deve stare sempre acceso per non rischiare di macchiare la propria prestazione con errori assurdi.

Adesso sotto con la Conference League: toccherà alle cosiddette seconde linee cercare di mettere Palladino in difficoltà, anche se l’idea del tecnico campano di far giocare una base importante della formazione ogni domenica finora si è rivelata vincente. Non se ne poteva più di rotazioni cervellotiche contraddistinte da almeno 4-5 cambi a partita: certamente con tutte le gare che aspettano i viola fino alla sosta di novembre qualcuno dovrà rifiatare, ma sarebbe un delitto tornare a balbettare solamente per la voglia di fare turnover!

IL BUONO

  • Cataldi: confesso che il suo arrivo non mi ha scaldato dal momento che mi è sempre sembrato un calciatore che ha bisogno di compagni migliori di lui per dare il massimo. Devo però dire che la coppia con Adli funziona e Bove aiuta sempre tutti. Eppoi una punizione da leccarsi i baffi!
  • Colpani: finalmente si sblocca con una doppietta tanto importante quanto bella. In occasione della prima rete dimostra di sapere sempre dove si trova la porta, nella seconda calcia all’incrocio di potenza. Andrea non fermarti più!!
  • Beltran: finalmente una partita all’altezza del calciatore che stiamo aspettando da troppo tempo! Gli avversari non saranno fenomeni, ma entra con la cattiveria giusta, inventa calcio, salta gli avversari e trova anche il gol. Certo che come riserva direi proprio niente male!!
  • Palladino: dimostra una volta di più di aver trovato una strada percorribile. Non so se sia quella più giusta, ma adesso la Fiorentina è una squadra credibile. Ha avuto coraggio a fare determinate scelte, come quelle che prevedono Quarta e soprattutto Biraghi in panchina, ed ha dato un gioco riconoscibile alla squadra. Forse ci ha messo troppo? L’importante è aver trovato la strada!
  • Pradè: quando il mercato, seppur in notevole e colpevole ritardo, viene fatto da una persona competente si vede! Sarà brutto dirlo, ma questa squadra è finalmente figlia di scelte logiche ed intelligenti, scelte dettate da competenza tecnico-calcistica. L’ho criticato tante volte in passato, ma quando le cose vengono fatte bene bisogna essere onesti intellettualmente!

IL BRUTTO

  • Infortuni: vedere la coppia di attaccanti falcidiata da problemi fisici in questo modo provoca dolore. Per Kean probabilmente la Roma è un traguardo raggiungibile, per Gudmundsson invece dobbiamo solo incrociare le dita. Speriamo bene…….

A voi per i commenti!!

6 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Al netto della pochezza del Lecce, almeno quello visto Domenica, mi ha stupito il piglio e la personalità messa in campo da tutti. Giocate semplici però mai banali, verticalità, velocità negli scambi, finalmente cose viste poco negli anni di Italiano. Certo non per colpa sua perché quest’anno ci sono 8 giocatori su 11 nuovi e finalmente un centravanti come si deve. Poi ci sono i centrocampisti che segnano da tutte le posizioni: in area, fuori area, su punizione, cose che non si vedevano da anni, almeno io non ho ricordanza, ad eccezione di Bonaventura quando era in forma fisica e ancora meno con Mandragora in qualche sporadica situazione. Comunque abbiamo un centrocampo solido che corre, copre e rilancia immediatamente l’azione. Mi ha fatto piacere i due gol di Cataldi, giocatore oramai laziale di 30 anni (purtroppo) mai sbocciato completamente finito nel dimenticatoio. La difesa confermata finalmente a 4 ne trae sicuro giovamento. Ora siamo chiamati a confermare quanto di buono visto anche con squadre di livello come domenica prossima con la Roma. La vittoria con il Milan, importante per l’autostima, non può bastare, dato il livello confusionale come squadra e società che versa il Milan in questo momento. Mi preoccupano le condizioni di Gudmundsson e di Kean, specialmente quest’ultimo perché non abbiamo un ricambio all’altezza. Beltran son sicuro rimpiazzerà a dovere l’assenza del vichingo nella sua posizione più congeniale di seconda punta. Staremo a vedere ma son sicuro che quest’anno ci divertiremo, indipendentemente dal piazzamento finale. Quanto a Pradè sono totalmente d’accordo con Wwayne, si è presentato con il cappello in mano a vari dirigenti per fare mercato con prestiti, anche se alcuni con obbligo di riscatto a determinate presenze, sborsando il minimo indispensabile. Ora mi immagino le preoccupazioni sue e di Commisso per riscattare tutti questi giocatori, si parla di 60 Mil.

    Ciao alla prossima

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    • Ciao Roberto! Parto dalla fine…. Prade’ si sarà anche presentato col cappello in mano ma almeno ha preso giocatori buoni e che servivano! Quando il mercato lo faceva Barone quanti giocatori in prestito inutili ci sono toccati? È vero che la Fiorentina dovrà sborsare circa 60 milioni per i riscatto, ma non dimentichiamoci che anche i viola devono avere diversi soldi: solo per Nico ci sono 30 milioni tanto per dire…credo poi che il prossimo mercato sarà finanziato da Kayode , Quarta e non solo.
      Venendo invece alla partita, effettivamente abbiamo visto una squadra vera, cattiva, rapida e sempre pronta a verticalizzare. Belli i gol da fuori e bello anche che i primi due gol siano nati da battaglie dei nostri attaccanti che sono andati a recuperare palloni che sembravano persi. Concordo sui netti miglioramenti della difesa finalmente tornata a 4: c’è più tranquillità, più sicurezza e l’azione riparte più facilmente e più velocemente. Adesso sotto con la Roma! Se dovessero arrivare i tre punti la classifica diventerebbe veramente bellissima!

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  2. Quest’Estate Pradé è andato dagli altri direttori sportivi con il cestino delle offerte, e gli ha chiesto se potevano gentilmente elemosinargli qualcuno dei loro esuberi. In quel cestino la Roma ci ha messo Bove, la Lazio ci ha messo Cataldi e il Milan ci ha messo Adli, e con quelli Pradé ci ha fatto il centrocampo. Ma se la Roma ci avesse messo Pisilli, la Lazio ci avesse messo Rovella e il Milan ci avesse messo Musah, Pradé avrebbe preso quelli. Alla luce di questo, Pradé non è stato bravo a costruire questo centrocampo, ha avuto solo la fortuna di ritrovarsi casualmente per le mani dei calciatori che poi hanno reso più di quanto ci si aspettasse.
    Tra l’altro vorrei sottolineare che la Fiorentina non ha comprato nessuno di questi 3 giocatori: come ho scritto prima, Pradé se li è fatti elemosinare in prestito. Questo da tifoso mi fa molto arrabbiare, perché fa fare a noi fiorentini la figura degli accattoni e dei parassiti. Tra l’altro il nostro presidente ha 7 miliardi di patrimonio personale, quindi è ancora più irritante che non abbia voluto pagare i loro cartellini sull’unghia.
    Hai ragione invece quando affermi che Palladino sta facendo poco turnover. In linea generale a me il turnover piace, ma se io fossi l’allenatore della Fiorentina mi comporterei esattamente come lui, perché c’è un divario troppo netto tra i nostri titolari e le nostre riserve. Tra l’altro, dopo aver a lungo sopportato la presenza di gente come Ikoné e Sottil nella formazione titolare, adesso mi sembra un sogno che siano retrocessi a riserve, e quindi non voglio assolutamente che tornino a giocare dal primo minuto, se non contro le squadre amatoriali della Conference League.
    Riguardo al nostro risultato di ieri, qualcuno potrebbe sminuirlo dicendo che l’abbiamo ottenuto contro la squadra di Paperino. Io rispondo che anche il Venezia, il Monza e la Puskas Akademia sono delle squadre di dopolavoristi, eppure non le abbiamo battute neanche con un gol di scarto, figuriamoci con 6. Cos’è cambiato da allora? Ebbene, il miglioramento più netto l’abbiamo avuto dietro, perché Palladino ha accantonato la difesa a 3, e questo ci ha resi molto più solidi. Poi in attacco abbiamo trovato qualcuno in grado di fare i gol che non farà Kean: con la Lazio e il Milan ci ha pensato Gudmundsson, stavolta tutti gli altri. Si è creata una cooperativa del gol, per citare un allenatore che non stimo (Ulivieri).
    I gol che mi hanno fatto più piacere sono quelli di Colpani e Beltràn. Colpani perché era entrato in crisi da molto prima di lasciare il Monza e quindi aveva un gran bisogno di rilanciarsi, Beltràn perché ha confermato ciò che avevo detto in tempi non sospetti: è talmente forte che, anche se viene lasciato in panchina per un lungo periodo, appena gli viene concessa un’occasione dimostra subito che l’allenatore aveva torto. E’ successo l’anno scorso con Italiano e quest’anno con Palladino.
    Se la nostra squadra è stata così spietata con i leccesi, infierendo su di loro anche a risultato acquisito, a mio giudizio è stato perché era stata ferita nell’orgoglio dalle parole del loro amministratore delegato Mencucci: giorni fa aveva detto “La Fiorentina ci ha salvati l’anno scorso con quei 4 punti negli scontri diretti”. Una provocazione gratuita e totalmente fuori luogo, che ha avuto come unico effetto quello di caricare a mille i nostri giocatori, e probabilmente di irritare una società con la quale il Lecce aveva ottimi rapporti (vedi l’affare Pongracic). Evidentemente a Lecce è anche la società a non essere da serie A, non solo i giocatori.

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    • Ciao Wwayne, come avrai capito dal post non sono d’accordo sul tuo pensiero in merito alle offerte che Pradè avrebbe colto. Io invece credo che il DS viola, tornato finalmente libero dalla figura dell’onnipresente Barone, ha costruito una squadra intelligente alla quale manca sicuramente un grande difensore centrale ed un attaccante di riserva. Rispetto però a quando a gennaio arrivavano i vari Faraoni e Belotti, c’è un abisso! Concordo sulla tua disamina in merito ai prestiti, ma quale società di serie A non lo fa? Tra l’altro ti ricordo che dei 3 centrocampisti Cataldi, Bove ed Adli, i primi due sono prestiti con obbligo a determinate condizioni, quindi nel caso è solamente un metodo per posticipare il pagamento, un pò come fanno tutti.
      Quanto a Beltran poi, anche a me piace molto ma adesso senza Gudmundsson deve dimostrare di valere davvero la Fiorentina ed il calcio europeo: tra l’altro la posizione in cui ha giocato ieri è secondo me quella giusta per le sue qualità e dunque speriamo che sia la scintilla grazie alla quale diventa un perno della squadra. Non so se le parole di Mencucci abbiano realmente acceso la fiamma sotto le maglie viola, quel che so è che nelle ultime stagioni avevamo sempre fatto delle figure pessime col Lecce e dunque sono molto contento dei tre punti e della vendemmia di gol alla quale abbiamo assistito!!

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      • Anch’io sono molto contento, anche perché in un campionato catenacciaro come quello italiano è molto difficile vedere la tua squadra segnare 6 gol. Soprattutto se tifi Fiorentina e non una delle 3 strisciate.
        Riguardo al grande difensore centrale, abbiamo investito 15 milioni su Pongracic, quindi è evidente che nei piani della società il campione in grado di far fare il salto di qualità al nostro reparto arretrato avrebbe dovuto essere lui. Poi lui ha fatto schifo perfino contro la Puskas Akademia, la difesa ha trovato un suo equilibrio con gli ottimi Comuzzo e Ranieri, e quindi i piani sono cambiati. Per quest’anno Pongracic giocherà a carte in panchina con Martinez Quarta, e a me va benissimo così.
        L’attaccante di riserva invece ritengo che ci serva come il pane, ma dubito fortemente che a Gennaio lo compreremo. Se Pradé mi smentirà portandoci un centravanti bravo, magari potrei cambiare idea su di lui! 🙂

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