Il buono, il brutto, il cattivo

COMO – FIORENTINA = 0 – 2

Domenica probabilmente capiremo la reale consistenza della Fiorentina ma intanto si gode!

Una prestazione non bella, con poche occasioni da rete da entrambe le parti e con pochi spunti tecnici ma sinceramente, almeno stavolta, chissenefrega!! La Fiorentina torna da Como con tre punti di platino, contro una squadra che ha uno dei talenti più cristallini del campionato, Nico Paz, ed uno degli attacchi peggiori della serie A formato da due ex viola (Cutrone e Belotti), con uno di questi, il panchinaro, che è stato il centravanti titolare dell’ultima finale di Conference League persa ad Atene (e questo dovrebbe far riflettere bene sulla differenza di calciatori di cui possiamo disporre in questa stagione).

La squadra allenata da Mister Palladino ha messo in mostra ancora una volta un gioco intelligente, che sfrutta le migliori caratteristiche dei propri calciatori e mira innanzitutto ad intasare le linee di passaggio con quattro centrocampisti che pensano prima di tutto a non fare verticalizzare gli avversari. I passi in avanti in questo senso ad esempio di Colpani (ottima la diagonale difensiva su Cutrone quando ancora i viola erano in vantaggio di un solo gol) dimostrano la bravura dell’allenatore e disponibilità dei calciatori. Benissimo ha fatto Palladino nel post partita a sottolineare questo aspetto: la Fiorentina di oggi non è rappresentata solamente dalle parate di De Gea e dai gol di Kean, ma anche e soprattutto dal sacrificio di Beltran che, oltre a servire l’assist ad Adli, combatte quasi più da centrocampista che da fantasista, dalle rincorse di Colpani, dalla capacità di Sottil di entrare a gara in corso per spaccare la partita, dalla voglia da parte di tutti di mettersi a disposizione della causa viola.

Mi permetto però di aggiungere che questa Fiorentina è anche tanto figlia di un mister che conosce molti tipi di calcio: se nella prima fase del filotto di sette vittorie consecutive avevamo ammirato una squadra che amava e riusciva a giocare in velocità grazie ad una condizione fisica eccellente, adesso si ricorre maggiormente al fraseggio corto e spesso lento per dare ai centrocampisti il tempo di accompagnare l’azione. Non solo, ma si cercano meno le sovrapposizioni esterne andando più volte in profondità direttamente con Kean e Beltran. Tutto questo poi, senza dimenticare che si ha anche la capacità ed il coraggio di cambiare modulo in corsa: a Como, nel momento di difficoltà, fuori un centrocampista e dentro un difensore con il passaggio alla difesa a 3 perché, incredibile a dirsi, non è vietato dal regolamento!!! (E’ una battuta mi raccomando…. ). Insomma una squadra ed un allenatore che sanno adattarsi alle pieghe della partita e che stanno recuperando piano piano tutti gli effettivi. Dopo alcune settimane infatti, abbiamo rivisto sia Cataldi che Pongracic, due calciatori che saranno fondamentali nel proseguo della stagione. Il mediano ex Lazio è stato un po’ impreciso quando ha dovuto fare ripartire l’azione ma la sua importanza si è notata soprattutto dal punto di vista difensivo: dopo averlo sostituito, con il conseguente spostamento di Bove davanti alla difesa, la Fiorentina ha fatto molta più fatica ad arginare le verticalizzazioni lariane ed ha perso spesso i duelli individuali in mezzo al campo. Pongracic invece, si è visto poco ma per assurdo anche stavolta ha dovuto adattarsi ad un difesa a 3 anziché quella preferita a 4. Il suo recupero è comunque un’ottima notizia sia perché fino a Befana si giocherà una gara ogni tre giorni, sia perché nel reparto arretrato prima o poi i cartellini gialli si faranno sentire. 

Restano dunque i tre punti, la settima vittoria consecutiva, la quarta partita consecutiva in trasferta senza subire reti, un attaccante in stato di grazie, un portiere che viene da Marte, un centrocampista che pennella con un talento raro e che inizia anche a vedere la porta. Lassù tutti hanno vinto ma credo che sia importante fare la corsa solamente sulla Fiorentina: probabilmente questa settimana sarà complicata anche per le pressioni mediatiche che Palladino ed i suoi ragazzi saranno chiamati a gestire. Come per magia tutta Italia si accorgerà di una squadra in maglia viola che vuol provare a fare la guastafeste del campionato: anche stavolta dovremo essere i più belli, i più scaltri ed i più sfrontati senza cadere nei loro tranelli. Insomma come avrebbe detto il Sommo Poeta….

IL BUONO

  • Adli: gioca un primo tempo semplicemente sontuoso. E’ in ogni zona di campo, nonostante la marcatura a uomo riesce a farsi trovare spesso libero e segna il gol del vantaggio. Cala leggermente nella ripresa ma resta assolutamente il migliore in campo. Tra lui e la coppia Arthur Maxime Lopez la distanza è siderale!!!
  • Dodò: e menomale che doveva essere stanco per il viaggio intercontinentale con la sua nazionale!! Stantuffa avanti ed indietro sulla fascia imbeccato in modo impeccabile da Adli. In fase difensiva Colpani è sempre pronto a coprirgli le spalle ed il brasiliano vola sulle ali dell’entusiasmo e del sorriso. Dodosessuale.
  • De Gea: la tripla parata è semplicemente lunare. Regala tranquillità e sicurezza a tutta la città di Firenze. Marziano.
  • Sottil: nella ripresa Palladino decide di abbassare la linea difensiva della squadra scommettendo sulle ripartenze dei due esterni Sottil ed Ikonè ed il prodotto del settore giovanile viola spacca la partita in due. Riparte negli spazi vincendo ogni confronto diretto e regala l’assist vincente a Kean. Ora ci siamo!

IL BRUTTO

  • Il secondo tempo: se proprio dobbiamo cercare il pelo nell’uovo, la Fiorentina nella ripresa probabilmente si abbassa troppo rischiando anche in qualche mischia davanti a De Gea. Forse è una scelta ponderata anche in relazione alla condizione atletica della squadra e dunque và benissimo così. Se il risultato è sempre questo, 1000 di questi secondi tempi!!

A voi per i commenti!!

6 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Partite come quella di Domenica con la squadra in debito di ossigeno o fuori forma, dovuta forse al riposo settimanale che ne ha condizionato il ritmo gara, che ricordi io con l’ho mai viste vincere dalla Fiorentina.  Non solo ma anche con zero gol subiti. Solo le grandi squadre nelle difficoltà riescono a mettere la zampata vincente e portarsi a casa il risultato. Questo è avvenuto, vuol dire che siamo invincibili? No, avremo anche noi delle battute a vuoto nel proseguo, intanto godiamoci questi momenti. Questa è una squadra camaleontica, si adatta all’avversario: se gli avversari attaccano con veemenza si chiude a riccio con difesa e centrocampo che formano un blocco compatto e con intelligenza sfrutta i momenti propizi con il lancio verticale alle punte finendo spesso per sorprendere; se l’avversario si difende presidia la metà campo avversaria facendo attenzione alle eventuali imbucate avversarie. E’ l’esatto contrario della squadra di Italiano, anche se per onestà ci sono altri interpreti per 9/11. Insomma è un orchestra con giocatori di qualità e corsa dove tutti si muovono in sintonia rispettando lo spartito di Palladino. Io mi sbilancio a dire che la difesa e il centrocampo titolare, quelli di Domenica, sono fra i migliori del campionato. C’è una cosa che mi preoccupa: il fatto che soprattutto nel secondo tempo eravamo già spompati con centrocampo slegato dall’attacco e siamo solo alla 13° giornata. Kean, nonostante la zampata finale da campione, è in evidente calo fisico o di concentrazione non so, bisogna che si riprenda presto e ridiventi lui perché alla prossima c’è l’Inter. Colpani non mi è piaciuto per niente, Sottil l’ho visto bene anche se è l’uomo per gli ultimi 20 minuti e non di più. Beltran bene, solito lavoro di raccordo. Per Gennaio ho sempre pensato ad un vice Kean ma non sarebbe male un esterno di qualità e veloce capace di fare anche qualche gol. Comunque aspettiamo fiduciosi con il rientro di Gudmunsoon già da Domenica prossima.

    Ciao

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    • Ciao Roberto! Non so se la squadra sia in debito di ossigeno, certo il secondo tempo non è stato all’altezza della Fiorentina di Palladino. Vero è che le solo le grandi squadre vincono le partite giocate male in cui hanno difficoltà ad attaccare ma non dimentichiamo che giocavamo contro il Como… La riprova la potremo avere domenica alle 18 con l’Inter quando troveremo la miglior rosa della serie A. Kean effettivamente non sembra più così scintillante ma a me sembra si stia anche gestendo vista l’assenza di alternativa, Sottil se capisce la sua importanza può diventare un’arma utilissima, Beltran è un giocatore che solamente Italiano non ha capito dove fare giocare. Al mercato si gennaio credo sia opportuno pensare solamente dopo che il filotto di partite che abbiamo davanti avrà dato risposte importanti. A presto

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  2. Mi fa piacere che Colpani abbia fatto una buona diagonale difensiva, ma noi l’abbiamo preso per fare i gol e gli assist. Ergo, essere contenti perché ha fatto bene una diagonale difensiva è un po’ come dire “Sono stato in vacanza a San Benedetto del Tronto: il mare faceva schifo, il cibo anche, però il bagno dell’albergo era pulito”.
    Detto questo, sono contento che Colpani continui ad essere titolare pur non facendo né gol né assist, perché questo significa che abbiamo un’ala destra ininfluente. L’alternativa sarebbe avere un’ala destra dannosa, perché Ikoné non solo non fa né gol né assist, ma si mangia una quantità impressionante di occasioni da rete, compresi alcuni palloni che sono solo da spingere in porta.
    Sempre su Colpani ti faccio notare un dettaglio: Palladino l’ha schierato titolare 12 volte su 13 in campionato, mentre in Conference non gli ha fatto giocare neanche un minuto. Questo mi fa sperare che a differenza di Italiano Palladino abbia capito perfettamente l’inutilità della Conference e l’esigenza di farsi eliminare il prima possibile da questa competizione di mezza tacca. Ad esempio, per la partita di Giovedì i titolari non vanno neanche convocati, e i ciprioti dobbiamo farli vincere a costo di farci gol da soli.
    Riguardo a Dodò, facendo riferimento al suo viaggio intercontinentale mi hai fatto tornare in mente un ricordo del primo anno di Montella. In quella stagione il terzino destro titolare era Cuadrado, quello di riserva era Cassani: una volta il primo era tornato dalla Colombia 3 giorni prima della partita, il secondo era rimasto ad allenarsi a Firenze per tutte e 2 le settimane della sosta. Ergo, in teoria avrebbe dovuto giocare Cassani. Tuttavia, Montella capì che un Cuadrado spompato era comunque mille volte meglio di un Cassani tirato a lucido, e quindi mise titolare Cuadrado. Ieri Palladino ha fatto la stessa valutazione quando ha dovuto scegliere chi schierare titolare tra Dodò e Kayode. Immagino che questo abbia demoralizzato ancora di più Kayode, ma purtroppo l’allenatore dirige una squadra di calcio, non una onlus: di conseguenza il suo obiettivo è strappare i 3 punti, non fare contenti i suoi giocatori.
    Una nota a margine: ieri sera ho visto la partita della Lazio, e sono rimasto impressionato nel vedere che Baroni non solo poteva schierare il tridente da sogno Pedro – Castellanos – Zaccagni, ma poteva pure permettersi il lusso di tenere in panchina altri 2 attaccanti da urlo come Dia e Noslin. Lì ho capito che, tra tutte le squadre nel gruppone di testa, l’unica a non avere dei ricambi all’altezza (soprattutto in attacco) è proprio la Fiorentina. Di conseguenza facciamo bene a farci travolgere dall’euforia per l’attuale classifica perché così anche la squadra vola sulle ali dell’entusiasmo, ma dobbiamo anche pretendere che a Gennaio Commisso tiri fuori il grano, altrimenti faremo una stagione fotocopia rispetto a quella scorsa: girone d’andata da urlo, girone di ritorno da tragedia greca (letteralmente, vista la finale persa ad Atene).

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    • Ciao Wwayne!
      Colpani è stato comprato per fare gol ed assist, ma non credere sia così facile giocare sulla fascia di Dodò che si sovrappone continuamente sbattendosene spesso della fase difensiva. Per me un calciatore che si adatta al gioco della squadra ed alle esigenze dei compagni è innanzitutto un grande professionista e poi anche meritevole del mio sostegno anche nei momenti negativi (e questo di Colpani non è certo un gran momento). Quanto poi al terzino brasiliano sono assolutamente d’accordo che debba giocare anche su una gamba sola: in questo momento è in forma, ha entusiasmo, si sente importante per il gruppo…insomma non manca nulla!!! Quanto infine alla Lazio ha una grandissima scelta davanti ma è cortissima sia in mezzo al campo che dietro. Tolte Inter ed Atalanta, tutte le squadre hanno diverse pecche, noi dobbiamo solamente continuare a prendere vantaggio sulle altre poi si vedrà. La speranza è che Commisso faccia a gennaio ciò che non ha mai fatto: le dichiarazioni d’intenti ci sono state, speriamo non siano parole al vento!

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      • Se togliamo la partita con la squadra di Paperino (ovvero il Lecce), Colpani è a quota zero gol e zero assist. Il vero motivo non è che sulla fascia destra fa tutto Dodò, ma è quello che ti ho già scritto in passato: Colpani si è sgonfiato già nel girone di ritorno dello scorso anno, perché i difensori hanno capito da tempo come gioca, leggono i suoi movimenti come un libro aperto e quindi lo stoppano sul nascere. Siccome questa situazione era chiara già prima che lo comprassimo, era chiaro anche che in maglia viola avrebbe continuato a non combinare nulla. A questo punto mi viene da pensare che Palladino se lo sia portato da Monza solo per avere una spia dentro lo spogliatoio.
        Riguardo all’Inter, a mio giudizio uscirà presto dalla lotta per lo scudetto. Un po’ perché i suoi titolari erano vecchi già lo scorso anno, un po’ perché il campione uscente tende ad essere meno affamato rispetto a chi viene da una stagione deludente (infatti da quando è finita la dittatura sportiva della Juve lo scudetto è stato vinto ogni anno da una squadra diversa). E la storia dell’Inter dice che, una volta perso il treno scudetto, poi la squadra tende a sbracare totalmente e a rischiare di non raggiungere neanche l’obiettivo minimo della Champions’. Al momento non ci sono avvisaglie che la stagione dell’Inter possa finire in questo modo, ma noi dobbiamo rimanere lì pronti ad approfittarne qualora prenda questa piega. Grazie per la risposta! 🙂

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        • Io Colpani così negativo francamente non lo vedo ma ci sta che sbagli. A me sembra un calciatore che sta cercando di giocare in un contesto diverso, dove è uno dei tanti e non la stella della squadra, uno che deve mettersi a disposizione del collettivo.
          Quanto all’Inter credo che sia ancora la più forte anche se la squadra è vecchia e gli infortuni iniziano ad arrivare: quello di acerbi ad esempio, è piuttosto pesante per una squadra che sa giocare solamente a tre dietro. Speriamo che Moise ne approfitti!!

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