Un’altra prova sconcertante

Da una figuraccia all’altra.

Dopo il brodino sorseggiato, solamente grazie al risultato, durante la partita contro il Lecce, la Fiorentina torna a cadere in una delle partite più importanti della stagione. Il cammino così esitante in campionato infatti, ha permesso al Bologna di superarci in classifica ed alla Roma di tornarci praticamente attaccata: se a ciò sommiamo la difficilissima corsa al quinto posto in Champions League e la contemporanea presenza in semifinale di Coppa Italia di Bologna ed Empoli, è chiaro a tutti che la strada migliore per provare ad arrivare in Europa League è quella di conquistare la Conference.

Oddio chiaro a tutti proprio tutti forse no….vero Raffaele? Forse il mister pensava di essere ancora nel girone eliminatorio? Oppure magari in una bella scuola calcio fiorentina in cui si deve far giocare tutti per non far arrabbiare i genitori ed i nonni che pagano la retta? Le scelte del tecnico napoletano sono state ancora una volta del tutto incomprensibili, le vogliamo commentare? Partiamo da quella più clamorosa, cioè la decisione di mettere in campo Terracciano anziché De Gea. Posto che la gestione del gruppo è sacra e che dunque se il mister aveva fatto una promessa al buon Pietro potrebbe essere giusta anche la decisione di non tornare indietro rispetto alla parola data, è la gestione del rientro in campo che proprio non funziona. Vuoi far giocare Terracciano ad Atene? Allora preparalo almeno facendogli giocare un paio delle ultime gare…altrimenti come puoi pensare che un calciatore fermo dal 19 dicembre possa interpretare bene una partita da dentro/fuori in uno stadio caldo come quello di Atene? Non solo, ma a difendere i pali della porta avversaria aveva davanti proprio quel Dragowski a cui era riuscito a fare le scarpe diventando il titolare della Fiorentina!! Ma a queste cose devo pensare io che faccio un altro mestiere?? E’ chiaro a tutti che gli errori poi sono stati commessi dal giocatore, ma siamo sicuri di aver messo Terracciano nelle condizioni di poter disputare una gara serena? Se poi vogliamo parlare della gestione e della preparazione da parte di Palladino e del suo staff alla gara di Conference, ho trovato lunare che nessuno dei giornalisti ieri sera abbia fatto una domanda in merito alla composizione della lista con cui affrontare la parte finale della manifestazione. Considerando che il mercato di gennaio è stato impostato scientemente per giocare con la difesa a 3, mi spiegate come mai abbiamo solamente quattro centrali in lista? Cioè, abbiamo rincorso per più di un mese Pablo Marì per portarlo a Firenze e poter cambiare modulo e poi lo lasciamo a casa?  In un settore come quello difensivo dove Pongracic purtroppo spesso ha problemi muscolari ed i cartellini sono più frequenti noi ci presentiamo con 4 difensori centrali? Per non parlare poi delle scelte iniziali e delle sostituzioni: si decide di partire con Richardson in mezzo al campo in una gara in cui si è dichiarato che “la Fiorentina dovrà giocare un primo tempo violento”…. Ma con chi? Con Richardson? Ma non è che hai sbagliato persona? Ed ancora…. Parisi mezz’ala nel secondo tempo perché? Ma soprattutto perché togliere Fagioli, unico calciatore insieme a Mandragora capace di inventare qualcosa o di lanciare Gosens sull’esterno!! E Zaniolo che domenica è squalificato non impiegato? Mi viene da piangere….

E poi le dichiarazioni post partita: possiamo vietarle? Possiamo chiedere alla società di imporre il silenzio stampa? Cioè io devo sentire un allenatore che lavora da 8 mesi con un gruppo, dire che ancora non ha capito come mai la sua squadra sbaglia praticamente sempre l’approccio sia del primo che del secondo tempo? Ma lo devo sapere io come mai? Allucinante….

Se qualcuno di voi non ha visto la partita penserà che i viola abbiano perso con 4 o 5 gol di scarto ed invece la cosa buffa è che al ritorno la possiamo ancora ribaltare! La Fiorentina, negli unici 25 minuti che ha giocato veramente, ha dimostrato la qualità della propria rosa facendo due bellissime reti, sfiorandone almeno un altro paio, conquistando diversi corner; questo a dimostrazione che calciatori come Fagioli, Gosens, lo stesso Beltran sono di una categoria ed una cilindrata diversa rispetto a quasi tutti quelli che disputano la Conference League. Basterebbe dunque veramente poco per passare il turno: una squadra che sappia riproporre gioco, che sappia difendersi in modo organizzato, ma soprattutto che sappia servire nel migliore dei modi quei calciatori che possono fare la differenza. Ieri con due palloni perfetti, Gosens ha regalato due assist, Fagioli ha trovato la via della rete sfiorandone almeno un altro, Beltran è riuscito finalmente a dialogare con i compagni ed a trovare gli spazi lasciati aperti dalla difesa occupata quasi interamente a guardare Kean.

La qualificazione è ancora a portata di mano: ne sarà consapevole il mister?

4 pensieri su “Un’altra prova sconcertante

  1. Come sai non me ne importa nulla di vincere la Conference, e men che meno di disputare l’Europa League l’anno prossimo. Per me o andiamo in Champions’ o tanto vale restare senza coppe, così la stagione dopo abbiamo tutta la settimana per preparare la partita e quindi spicchiamo il volo. Il Napoli ha ragionato così l’anno scorso, e guarda dov’è adesso.
    Riguardo alla decisione di inserire Parisi, a mio giudizio Palladino l’ha presa perché con il suo ingresso la Fiorentina è tornata al 4 – 4 – 2, che è il modulo con cui ha reso meglio quest’anno. Paradossalmente è anche uno dei moduli che Palladino ha impiegato di meno, e questo la dice lunga su quanto sia in confusione.
    La dichiarazione di Palladino per cui entriamo in campo molli e quindi andiamo subito sotto nel punteggio l’ha fatta anche Beltràn. Ed è un marchio di fabbrica della gestione Palladino fin dall’inizio, perché se ti ricordi riuscimmo ad andare sotto di 2 reti perfino con la Puskas Akademia. A quei tempi fu data la colpa a Kayode, invece il tempo ha rivelato che è proprio la squadra nel suo complesso che scende in campo senza voglia. Poi se subisce un gol a quel punto ci fa il gran favore di mettersi a giocare, altrimenti va bene così. Invece a me piacerebbe una squadra che entra in campo determinata e prova a fare gol fin dall’inizio, almeno quando incontra delle squadrette tipo il Monza. Invece se ti ricordi perfino il Monza quando venne a Firenze riuscì ad andare sul 2 – 0 dopo pochi minuti.
    Tirando le somme, non sono minimamente dispiaciuto per il risultato di ieri (anzi), mentre invece trovo preoccupante la prestazione di ieri, perché conferma che abbiamo dei giocatori poco cattivi e un allenatore in confusione. Il primo è un nostro limite storico, il secondo invece è duro da accettare, dato che veniamo da un triennio in cui l’allenatore sapeva sempre perfettamente cosa fare, e quindi la squadra era sempre ben messa in campo. Inoltre, l’assenza di giocatori di temperamento è un problema irrisolvibile perché il mercato dei calciatori è chiuso, mentre invece il mercato degli allenatori è sempre aperto. Fossi in Commisso ne approfitterei.

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    • Ciao Wwayne, come sai in merito alla nostra esperienza europea non siamo assolutamente d’accordo.
      Quanto invece all’ingresso di Parisi, sarà stato anche un 4-4-2 ma ci assomigliava veramente poco…. Quanto al resto non sono d’accordo nemmeno sull’assenza di personalità in squadra. Cataldi era capitano della Lazio, Gosens è sempre stato un trascinatore, Beltràn lotta sempre su tutti i palloni, De Gea ha esperienza internazionale da vendere. Certo se poi in porta metti un palo della luce ed in 8 mesi non riesci a dare uno straccio di identità alla squadra allora….

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      • Ai giocatori di personalità che hai citato tu aggiungerei Gudmundsson. Tra l’altro ha anche un’altra grande qualità morale, ovvero l’attaccamento alla maglia. A questo proposito, mi ha commosso il fatto che sia voluto tornare in campo 12 giorni dopo una frattura al coccige. Io ho avuto una semplice infiammazione al coccige, eppure mi ha fatto patire un dolore atroce, e per anni. Non oso neanche immaginare quanto possa fare male una frattura in quel punto, e quindi è stato veramente eroico da parte sua tornare in campo dopo neanche 2 settimane da quell’infortunio, quando il dolore era sicuramente ancora alle stelle. Poi è vero, nella partita in cui è rientrato ha sbagliato un gol facile, ma i tifosi che lo criticano per questo non si rendono conto che al posto suo sarebbero stati a letto a urlare per il dolore, altro che in campo. E poi, molti di loro quel gol l’avrebbero sbagliato anche da sani. 🙂

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