Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – PANATHINAIKOS = 3 – 1  

Ostacolo superato, obiettivo raggiunto!

Anche se il mio fido lettore Wwayne non sarà contento, la Fiorentina batte il Panathinaikos e raggiunge i quarti di finale di Conference non senza un po’ di quella sofferenza finale con la quale i tifosi viola devono sempre convivere. Contro i greci, che nella gara di andata avevano sfruttato alcune scelte scellerate di mister Palladino ed un secondo tempo indegno dei nostri calciatori, la Fiorentina ha ribaltato il risultato grazie ad alcune prestazioni individuali ottime ed uno spirito di squadra che sembra finalmente essere tornato quello necessario a superare le difficoltà. Palladino ha scelto di dare continuità alla difesa a 3, ma soprattutto al centrocampo formato da un mediano e due mezz’ali come invocato da praticamente tutti fin dal momento dell’assenza forzata di Bove. Con questo modulo, il 3-5-2, la difesa è maggiormente coperta dalle incursioni avversarie, i centrocampisti hanno meno campo da occupare, possono portare i raddoppi e sono presenti sia in fase difensiva che offensiva, Gosens è letteralmente un altro calciatore e Gudmundsson e Kean sono un piacere per gli occhi. L’islandese, finalmente libero di svariare su tutto il fronte d’attacco senza due esterni sempre in linea ad intasare gli spazi, può muoversi a piacimento cercando i migliori pertugi per arrivare al tiro o dialogare con Kean, mentre il centravanti della nazionale non soffre più di quella solitudine che ha contrassegnato quasi tutta la sua stagione. Tutto ciò gli permette di non avere sempre addosso il raddoppio sistematico e nel contempo offre la possibilità anche ai centrocampisti di avere maggiore spazio per avvicinarsi all’area di rigore avversaria.

Chiaro che poi ci vuole anche la qualità e l’inserimento di Fagioli in mezzo al campo cambia letteralmente faccia alla Fiorentina: al netto del fallo da rigore sciocco che ha causato la sofferenza finale, l’ex Juventus ha doti rarissime da trovare nel calcio italiano di oggi. E’ tecnicamente molto valido, gioca spesso la palla di prima, ha una visione di gioco sopraffina, preferisce la verticalizzazione al passaggio in orizzontale ed è sempre pronto a correre e sacrificarsi per non lasciare la difesa sguarnita: una manna dal cielo per ogni squadra! Dopo un periodo di appannamento sembra poi essere tornato al top della condizione anche Comuzzo sempre pronto all’anticipo ed a guerreggiare sui palloni aerei, mentre un discorso a parte credo meriti Mandragora: trattato spesso come Medioman, dileggiato per le sue qualità non eccelse, si sta prendendo diverse rivincite e non solamente per i gol. Nella turnazione pressoché fissa adottata da Palladino, nell’ultimo mese l’unico punto fisso è sempre stato il buon Rolando che, vuoi per le assenze altrui vuoi per la sua capacità di adattamento, le sta giocando praticamente tutte. Certo è che, come ho fatto notare più volte, Mandragora è un giocatore normale ma un professionista esemplare, un calciatore che per dare il meglio ha bisogno di qualcuno più forte accanto: ciò lo libera da responsabilità che una squadra che abbia ambizioni europee non può affidargli. Fagioli ed Adli sono calciatori che si sposano perfettamente con un calciatore come Mandragora e questo è merito di chi ha pensato e costruito questa Fiorentina.

I viola hanno dunque centrato il primo obiettivo settimanale, cioè l’accesso ai quarti di finale contro il Celie, insomma non proprio il Real Madrid di Ancelotti, ma adesso è già tempo di pensare alla madre di tutte le partite, quella di domenica alle 18.00 contro la Juventus: una vittoria potrebbe incredibilmente rilanciare le ambizioni della Fiorentina anche in Serie A….io ci proverei e voi?

IL BUONO

  • Gosens: il vero capitano di questa Fiorentina. Tornato a giocare nel suo ruolo più congeniale, è protagonista di una partita totale: incoraggia tutti i propri compagni, ara la fascia decine di volte, è autore di due chiusure fondamentali sui tiri avversari, fornisce l’assist a Kean. Vorrei essere come Robin…..
  • Fagioli: come scritto anche nell’articolo, cambia letteralmente faccia alla squadra viola. Negli Stati Uniti lo definirebbero un potenziale steal (furto) dell’ultimo mercato. Dategli le chiavi del centrocampo ora e fino al termine della stagione!
  • Il pubblico: non so se la Fiorentina riuscirà finalmente nell’impresa sfuggita nelle ultime due stagioni, ma so che se succederà, il trofeo sarà soprattutto di quelle persone che abitano a Firenze e che ieri sera erano allo stadio. In troppi ormai, e parlo di quelli che avrebbero avuto la possibilità di venire al Franchi, stanno con il plaid sulle ginocchia ed il telefonino in mano pronti a sputare veleno sui social anziché venire a sostenere la squadra della propria città. Noi invece ci siamo stati, ci siamo e ci saremo!

IL BRUTTO

  • Le sostituzioni: sinceramente il cambio di Ranieri con un centrocampista non l’ho proprio capito, a maggior ragione con gli altri due centrali ammoniti. Per stavolta però mi fermo qui perché è già tempo di pensare alla partita dell’anno. Non ci tradite mi raccomando!

A voi per i commenti!!

6 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Non escludo che il 3 – 5 – 2 sia un modulo funzionale alla nostra squadra, ma resto convinto che il modulo migliore sia il 4 – 4 – 2. Detto questo, per larga parte della gestione Palladino perfino i telecronisti hanno difficoltà a dire qual è il modulo della Fiorentina o la posizione in campo di un singolo giocatore, perché con il nostro allenatore vige l’anarchia pura: lui butta 11 giocatori in campo, li fa vagare per il campo a casaccio e quel che succede succede. Così son buono anch’io – anzi, io sarei pure meglio, perché certi errori di formazione commessi da Palladino a me non sarebbero passati neanche per l’anticamera del cervello.
    Dato che il nostro allenatore palesemente non ha nessuno schema, i giocatori se lo sono creato da soli, e ovviamente è lo schema più semplice del mondo: palla dal difensore al centrocampista, il centrocampista la passa a un esterno, l’esterno fa il cross per la punta. Tra l’altro se ci fai caso sia Dodò che Gosens spesso crossano in area senza neanche guardare se c’è un compagno ben piazzato in area: così come se un professore lavora alla carlona i suoi alunni fanno altrettanto, allo stesso modo i giocatori seguono l’esempio di Palladino e fanno le cose a casaccio, come vengono vengono.
    Ho letto stamani su tuttomercatoweb che la stessa Juve spera di perdere con noi Domenica, perché si è già accordata con Mancini, e una sconfitta darebbe alla società il pretesto perfetto per farlo esordire già in questa stagione sulla panchina bianconera. La Juve si sta giocando il quarto posto punto su punto con la Lazio, quindi onestamente non credo che verrà a Firenze a regalarci i 3 punti; tuttavia, se quest’ipotesi complottista di tuttomercatoweb ha colto nel segno sarò il primo a gioirne! 🙂

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    • Se Tuttomercatoweb ha ragione sono il primo a rallegrarmene!! Certo è che l’impianto di gioco non è decisamente il forte di Palladino, ma la differenza alla fine è data dalla qualità dei calciatori e noi, adesso che abbiamo iniziato a prendere giocatori anche dalle squadre che ci arrivano davanti, adesso la qualità l’abbiamo! Non sono d’accordo sul 4-4-2 perché torneresti a giocare con due soli centrocampisti e noi soffriamo tremendamente in quel modo. Inoltre hai pochissimi esterni (sia difensivi che offensivi) che non ti permetterebbero nemmeno quel pochissimo turnover che già facciamo ed infine torneremmo ad imbottigliare Gudmundsson che sta tornando il calciatore che tutti abbiamo ammirato a Genova. Per me, questo modulo è quello migliore per la rosa costruita!

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      • Hai ragione, nelle ultime 2 partite Gudmundsson ha giocato in maniera superlativa. La cosa incredibile è che ha fornito queste 2 prestazioni maiuscole convivendo con un infortunio molto doloroso. A mio giudizio se sta avendo questo rendimento nonostante il fisico non lo sorregga è perché sa che se non gioca bene queste ultime 10/15 partite la Fiorentina non lo riscatta, e questo a livello mentale l’ha caricato anziché impaurirlo. Questo conferma ciò che ho sempre detto, ovvero che Gudmundsson è uno dei giocatori più forti della Fiorentina non solo tecnicamente, ma anche mentalmente.
        Il mio unico dispiacere è che, se la Fiorentina passa stabilmente al 3 – 5 – 2 e Gudmundsson rimane su questi livelli, il mio pupillo Beltràn tornerà per l’ennesima volta ad ammuffire in panchina. E’ uno spreco, ma se vogliamo diventare una grande squadra dobbiamo accettare queste situazioni, perché nelle grandi squadre anche chi gioca un quarto d’ora al mese è comunque un fenomeno. Nelle provinciali invece quando ci sono 2 giocatori forti nello stesso ruolo uno dei 2 viene ceduto. E’ per questo che mi sono arrabbiato molto quando l’Estate scorsa abbiamo comprato Gudmundsson, e subito dopo abbiamo ceduto Nico Gonzalez: perché una società che vuole diventare grande i campioni li tiene tutti, e li dà via solo quando ormai sono arrivati agli sgoccioli. Naturalmente il pessimo rendimento di Nico Gonzalez in bianconero ha tramutato la mia rabbia in estasi pura! 🙂

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        • Io penso sinceramente che un calciatore come Beltran, della sua qualità ed intelligenza, troverà sempre spazio. Ad esempio, ha già dimostrato più volte di poter fare molto bene anche la mezz’ala ed inoltre può tranquillamente giocare insieme a Gudmundsson. Non solo, ma se vogliamo iniziare a pensare come una squadra di livello, dobbiamo per forza avere anche delle alternative valide e Lucas per me è sempre il 12° titolare!

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          • Forse rinviano la partita. Ora, io sono contro i rinvii a prescindere (perché per me the show must go on), ma a maggior ragione in questo caso, dato che su tuttomercatoweb si legge che “le strutture del mondo viola non hanno incassato particolari danni”. Inoltre, non ci capiterà MAI PIU’ di affrontare la Juve in un momento propizio come questo, con i gobbi depressi per il 4 – 0 subito dall’Atalanta e un allenatore con un piede e mezzo fuori da Torino. Se invece la rinviano, magari quando la recuperiamo loro ci arrivano rinfrancati da qualche vittoria con le piccole e/o con Mancini già in panchina: a quel punto per loro sarebbero 3 punti sicuri. Dare un simile calcio alla fortuna per un po’ di pioggia che non è neanche caduta vicino allo stadio sarebbe uno degli autogol più clamorosi nella storia della Fiorentina.

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