Dopo lo scempio contro il Parma serve una risposta forte

Siamo stati settimane a dirci che la Fiorentina, per fare il salto di qualità e raggiungere le posizioni che valgono l’Europa che conta, doveva necessariamente cambiare marcia contro le piccole e domenica scorsa ci meritiamo di assistere ad uno scempio del genere? Oggi ho letto su diversi siti che i 12.000 spettatori paganti (nel momento in cui scrivo) per la gara di ritorno di domani in Conference League sarebbero pochi….io dico: ma ci siete mai stati più di due ore sotto l’acqua per più volte in una stagione a tifare la vostra squadra del cuore? Avete mai provato cosa significa assistere ad uno spettacolo indecoroso come quello che ha offerto la Fiorentina non solo contro il Parma mentre il cielo vi rovescia addosso acqua a secchiate senza mai fermarsi?

E’ vero, è una nostra scelta quella di andare allo stadio, in uno stadio scoperto, a guardare una partita di calcio. Ma non può essere una mia scelta anche quella di non andarci (non è il mio caso poiché ovviamente sarò in parterre di curva) senza dovermi sentire accusare di scarso attaccamento da chi ha raramente pagato un biglietto e non ha mai preso l’acqua cantando in curva? Per poi vedere cosa? Una squadra che non ha uno straccio di gioco né uno schema nemmeno su palla inattiva? Una squadra che vive solo ed esclusivamente delle individualità e della qualità dei propri interpreti ma che, quando alcuni di loro si inceppano, non ha un piano B, un’alternativa?

Non voglio poi sparare sulla croce rossa commentando le parole di Citterio, il secondo di Palladino che al termine della partita dice che il pareggio è un risultato positivo perché la Fiorentina ha mosso la classifica…. Del resto il secondo di un allenatore che ho già in passato descritto così (https://ilcornerdellungo.com/2025/02/24/breve-storia-triste-di-un-allenatore/) poteva essere tanto meglio? Parliamo invece delle scelte della panchina in corso di gara dai che ci divertiamo!! Contro un Parma che chiudeva tutti gli spazi di gioco e raddoppiava sempre sugli esterni, noi abbiamo continuato a giocare con tre difensori centrali e quando abbiamo inserito Beltran lo abbiamo messo al posto di Gudmundsson. Sarebbe piaciuto solamente a me un cambio un po’ più spregiudicato come ad esempio l’uscita di uno dei tre difensori con il passaggio alla difesa a 4 (arretrando Dodò e Parisi) ed i due trequartisti dietro Kean? Continuo poi a non capire la sostituzione in ogni gara per l’ex Genoa: mi sembra di rivivere la stagione in cui Ranieri toglieva ogni partita Rui Costa. Fatte le debite proporzioni, i giocatori con il numero 10 (non Ruben Oliveira) sono quelli che possono inventare la giocata in ogni momento e che, soprattutto contro le compagini che difendono basse e chiudono tutti gli spazi, possono vincere le partite da soli. Noi no, noi lo leviamo sempre indipendentemente dalla prestazione, sia che giochi bene sia che giochi male!

Due parole poi voglio spenderle anche sulla gestione di Fagioli: posto che una persona che è già stata condannata ed ha già pagato (tanto o poco non sta a me giudicare) non può essere messa nuovamente alla gogna, era chiaro a tutti che Nicolò domenica non era assolutamente sereno. Allora delle due l’una…o lo schieri titolare e lo fai giocare 90 minuti qualunque cosa accada perché la tua è una scelta che prima di tutto è fatta per il ragazzo, oppure lo tieni fuori perché non lo vedi sereno. L’unica cosa che non puoi fare è giudicarlo come se stesse giocando una partita normale, perché quella di domenica per Fagioli era tutto tranne che una partita normale! Io in Fagioli credo e spero che la Fiorentina riparta da lui (ed anche da Dodò, Kean e De Gea) perché è un grandissimo talento e perché credo che questa sia la dimensione perfetta per lui. Il resto conta solo per far conoscere la storia di un ragazzo che ha certamente sbagliato, ha pagato, ha girato le scuole di tutta Italia mettendosi a nudo, raccontando cosa sia la ludopatia, affrontandola a testa alta, insomma non un Masiello qualsiasi.

Adesso la Conference League contro il Celjie partendo da un vantaggio esterno che deve essere difeso ad ogni costo. Sembra che Palladino stavolta voglia affidarsi ai titolari e questa mi sembra una buona idea: sarà necessario che i calciatori di qualità non sbaglino partita e che la Fiorentina trovi il coraggio necessario a giocare queste partite sia in campo che in panchina. Per il bel calcio, vi consiglio di guardare altre squadre…..

4 pensieri su “Dopo lo scempio contro il Parma serve una risposta forte

  1. Hai perfettamente ragione: siamo tornati ai tempi di Iachini. Come a quei tempi infatti non esisteva uno schema di gioco che fosse uno, e arrivavamo al gol solo tramite degli spunti individuali. Se Palladino è ottavo e Iachini era tredicesimo non è per merito dell’allenatore, ma solo per merito della squadra, che essendo più forte rispetto a quella di Iachini riesce a buttarla in fondo al sacco anche senza troppi problemi. Ad esempio, in attacco noi abbiamo Gudmundsson a sostegno di Kean, e se manca l’islandese subentra Beltràn; Iachini invece aveva Ribery a sostegno dell’ancora acerbo Vlahovic, e se mancava Ribery gli subentrava uno tra Eysseric e Kouamé.
    A questo punto la sparo grossa: io mi divertivo di più ai tempi di Iachini. Perché anche allora le nostre partite erano bruttissime da vedere, ma rischiavamo la retrocessione, e quindi ogni partita era entusiasmante per via dell’altissima posta in palio. Ora invece con Palladino ci stiamo giocando un posto nella miserrima Conference League, e quindi la posta in palio equivale ad un pacchetto di liquirizie.
    Riguardo alla dichiarazione di Citterio, io ho ritenuto più grave quella fatta di recente da Commisso, che ha dichiarato che la Champions’ League non è un nostro obiettivo. L’ho trovata grave sia per il momento in cui è stata pronunciata (perché allora il quarto posto era a portata di mano), sia perché al di là del pessimo tempismo non è accettabile che una società come la Fiorentina punti al massimo all’Europa League. In un periodo storico di caduta degli dèi come questo, in cui Milan e Juve fanno pietà e le romane non stanno tanto meglio, la Fiorentina può e deve provare ad andare in Champions’. Se Commisso non vuole approfittare di questa congiuntura così favorevole (forse perché non vuole soffiare la Champions’ ai suoi amiconi bianconeri?) allora faccia le valigie, perché uno con così poca ambizione non può fare il patron della Fiorentina.

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    • Ormai delle dichiarazioni di Commisso non tengo più molto conto perché parla poco e dice sempre le stesse cose (ad esempio che l’obiettivo è quello di fare meglio dell’anno precedente). Credo anche io che si giochi in modo abbastanza simile ai tempi di Iachini con l’aggravante che questa rosa è infinitamente superiore e questo fa male al cuore….

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      • A proposito di caduta degli dèi, stasera abbiamo assistito alla fine rovinosa del Real Madrid di Ancelotti, asfaltato sia all’andata che al ritorno da una squadra che non ha nessuna possibilità di vincere la Champions’ (l’Arsenal non raggiungeva la semifinale dal 2009, ed è davvero tutto dire). Questa disfatta parte da lontano, perché già molti mesi fa era evidente che questa sarebbe stata una stagione disastrosa per il Real Madrid (io l’avevo previsto già l’8 Novembre, come puoi vedere dai commenti a questo tuo post: https://ilcornerdellungo.com/2024/11/08/il-buono-il-brutto-il-cattivo-208/). La sola e unica ragione di questa crisi l’ho spiegata in quel commento, quindi evito di ripetermi. Mi limito a dire che da tifoso di una piccola questi ribaltamenti delle gerarchie mi fanno molto piacere, perché fa bene al calcio che un piccolo Arsenal possa eliminare in modo così roboante un ben più blasonato e attrezzato Real Madrid. Gli inglesi usciranno già in semifinale? Poco ma sicuro. Ma intanto hanno regalato ai loro tifosi 2 partite indimenticabili, con dei segni del destino che ti fanno capire quanto sia meravigliosamente imprevedibile questo sport. Un esempio su tutti: Declan Rice non aveva mai fatto gol su punizione in vita sua, e all’andata ha fatto 2 gol su punizione entrambi al Real Madrid. E’ la magia del calcio, e quando queste notti magiche capitano ad una piccola è ancora più bello.

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