Una settimana decisiva!

Altri tre punti come da tabella del tifoso.

La Fiorentina supera l’Empoli e rimane incollata alle posizioni che valgono l’Europa che conta anche se l’impresa della Roma a San Siro complica un po’ i piani. Se infatti in questo weekend c’era una squadra alla quale Palladino e compagnia pensavano e speravano di rosicchiare qualche punto era certamente quella giallorossa che proprio domenica prossima sarà l’avversaria dei viola. In attesa dei risultati di Bologna e Lazio infatti, la graduatoria in alto non è cambiata e la rincorsa dunque continua.

Certo è che la stagione che stiamo vivendo non potrà essere ricordata come fortunata: dopo il caso Bove, la morte della mamma di Palladino e le vicissitudini personali di Kean, l’operazione d’urgenza all’appendicite di Dodò ha confermato che se la fortuna è cieca, la sfiga invece ci vede benissimo! Ma tutte queste difficoltà hanno anche confermato che il gruppo squadra Fiorentina è assolutamente solido, forte, sano, quasi inscalfibile e questo credo sinceramente sia il merito più grande di Palladino: se la Fiorentina ha oggettivamente un non gioco (anche se alcuni cambiamenti nelle ultime gare si sono viste e dopo ne parliamo), soffre sempre troppo contro qualunque avversario, non prende mai le redini del gioco in mano, i viola sono però un meccanismo in cui tutti danno sempre il massimo, tutti si aiutano senza volersi atteggiare a primi della classe, tutti si sentono partecipi delle sorti della squadra. Per riuscire a vincere una partita come quella di ieri senza il miglior marcatore della squadra e senza colui il quale è spesso l’opzione primaria per ribaltare l’azione ed arrivare sul fondo per creare pericoli agli avversari, ci voleva che tutti remassero nella stessa direzione e così è stato.  La Fiorentina ha giocato un buon primo tempo con trame palla a terra che hanno finalmente fatto vedere che anche i viola possono giocare al calcio: il primo gol è frutto di un fraseggio bellissimo e di una perfetta ricerca del terzo uomo che avrà fatto certamente piacere non solamente a Palladino, ma anche a tutti quelli che non si accontentano solamente del risultato ma vorrebbero vedere anche un gioco migliore.

La seconda vittoria consecutiva contro una delle cosiddette piccole è un ottimo segnale perché arrivato proprio quando era necessario. I viola hanno infatti vinto 6 delle ultime 8 gare ed hanno guadagnato 7 punti nelle ultime tre giornate, segno che forse sono arrivati al momento decisivo della stagione fisicamente un po’ più a posto delle altre: la speranza è che non venga buttato tutto alle ortiche in quattro giorni. Giovedì infatti, la Fiorentina è attesa dalla difficilissima trasferta di Siviglia dove servirà indubbiamente gamba, ma ci vorrà anche tanto cuore e testa. In difesa, senza Pablo Marì non incluso nelle liste Uefa (ho già commentato questa scelta in altri miei post), servirà il miglior Ranieri e non quello distratto di ieri che come al solito ha finito la gara con i crampi (dopo 60 minuti!!). In mezzo al campo poi, sarà necessario talvolta far rifiatare la fase difensiva con un po’ di quel possesso palla di Cataldi, Adlì, Mandragora che ieri finalmente si è visto grazie anche all’aiuto di due attaccanti che non saranno bomber ma si fanno un mazzo grande per la squadra. Sarà poi decisiva la scelta in merito all’esterno di destra che dovrà sostituire Dodò: Moreno? Folorunsho? Parisi? Oppure un cambio di modulo (soluzione alla quale personalmente non credo)? Indipendentemente da come andrà in Spagna poi, i viola dovranno essere bravi a resettare tutto perché all’Olimpico domenica alle 18 non saranno ammesse distrazioni…. contro la Roma, la Fiorentina sarà chiamata a fermare la squadra più in forma del campionato, quella che non perde da 17 turni ed adesso è in piena fiducia.

Sarà insomma una settimana decisiva per il futuro della Fiorentina, 4 giorni da dentro/fuori che potrebbero lanciare i viola verso le stelle o lasciarla con un potenziale pugno di mosche in mano: se già ritrovassimo almeno Kean il doppio impegno farebbe un po’ meno paura….     

2 pensieri su “Una settimana decisiva!

  1. A mio giudizio il campionato italiano è molto livellato. Non è come il campionato spagnolo, in cui Real Madrid e Barcellona sono 5 volte più forti dell’Atletico Madrid e 10 volte più forti di tutte le altre squadre dalla quarta in giù: almeno per quanto riguarda l’11 titolare, non c’è una distanza abissale tra la prima e la nona in classifica. Anzi, in certi ruoli il Milan mi sembra pure messo meglio del Napoli.
    Proprio perché i vari 11 titolari sono tutti più o meno sullo stesso livello, a fare la differenza sono altri 2 fattori: la lunghezza della panchina e la bravura dell’allenatore. Noi purtroppo siamo messi male sotto entrambi i punti di vista: su Palladino stendo un velo pietoso, e per quanto riguarda la panchina come hai detto tu è bastato toglierci 3 titolari (prima Bove, poi Kean e adesso Dodò) per farci colare a picco. Sfortuna? Senza dubbio, perché dei guai come quelli di Bove e di Kean capitano una volta ogni mai, ma con delle riserve adeguate questa sfortuna ci sarebbe costata meno cara in termini di punti persi.
    Tu scrivi che per sostituire Dodò sono in ballottaggio Folorunsho, Moreno e Parisi. Ebbene, per me non c’è paragone: Folorunsho è un campione, Moreno è sta deludendo e Parisi giocherebbe fuori ruolo, quindi mettere uno diverso da Folorunsho sarebbe una scelta da clinica psichiatrica. E infatti nella partita di ieri ha giocato Folorunsho. Credo e spero che continuerà a fare il vice – Dodò fino a fine stagione (anche perché finora ha giocato pochissimo, quindi lo sprint nelle gambe dovrebbe avercelo eccome).
    Faccio un’osservazione anche su Mandragora. Come sai non l’ho mai stimato: lui è come Cataldi, ovvero un mezzo giocatore, uno di quelli che non fanno schifo, ma non sono neanche abbastanza bravi per far sì che la Fiorentina possa lottare per la Champions’. Tuttavia, va riconosciuto che sta attraversando il periodo migliore della sua carriera, e lo splendido gol di ieri lo testimonia. Tra l’altro proprio quel gol mi fa pensare che forse la ruota della fortuna è girata, perché la palla prima ha sbattuto sul palo, e poi è entrata in rete: di norma succede l’opposto, ovvero che la palla sbatte sul palo e poi rimbalza fuori.
    Un’ultima considerazione extra – campo. Da un bel pezzo a questa parte tuttomercatoweb tenta di destabilizzarci, ricordando quasi tutti i giorni che Kean ha una clausola rescissoria di 52 milioni. Al riguardo io ho sempre pensato: “Se Kean è intelligente, non lascerà la Fiorentina”. Perché lui in una grande squadra ci è già stato, e ha visto come funziona: appena sbagli 2 partite di fila ti mettono in panchina, e se il centravanti messo al tuo posto segna il campo non lo vedi più. Alla Fiorentina invece di partite può sbagliarne anche 5, perché tanto la sua riserva neanche esiste. Inoltre, a questo punto restare sarebbe un segno non solo di intelligenza, ma anche di gratitudine, perché poche società al mondo avrebbero permesso al loro unico centravanti di mollare la squadra nel momento cruciale della stagione, anche in presenza di una motivazione così grave. Come sai considero la riconoscenza uno dei valori più importanti in assoluto, quindi nei panni di Kean non avrei mai la faccia tosta di abbandonare la Fiorentina dopo essere stato trattato così bene. Spero che anche Kean ragioni nello stesso modo.

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    • Ciao Wwayne! Il campionato di quest’anno è veramente equilibrato ed appassionante sia in testa che in coda: menomale! Quanto a ciò che dici, credo che, come abbiamo più volte detto, la nostra panchina sia numericamente apposto in mezzo e dietro mentre manchi completamente dell’alternativa a Dodò ed a Kean (anche se cambiando modo di giocare ne stiamo risentendo meno di quel che mi aspettassi). Al posto di Dodò deve giocare Folorunsho che però non è assolutamente un campione: tale appellativo lasciamolo per i calciatori che sono in grado di fare la differenza, di farti vincere le partite importanti. Folo è un ottimo gregario, ma sempre un gregario rimane. Sono invece molto felice per Mandragora che si è dimostrato un professionista eccellente, anche se non riesco a dimenticare che ci deve una coppa….
      Quanto a Kean sottoscrivo tutte le tue parole!

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Scrivi una risposta a lungo76 Cancella risposta