Ecco Vanoli: da dove ripartire?

Al termine di una settimana tragicomica, con un mister che non si dimette nonostante l’ennesima sconfitta, una società che aspetta due giorni per esonerarlo salvo mandare in panchina in Europa Galloppa dicendoglielo poche ore prima di andare in aeroporto, la Fiorentina si ritrova con un “nuovo” Direttore Sportivo, un nuovo allenatore e, tanto per cambiare, una nuova sconfitta.

Tralasciando l’ennesima promozione interna anziché l’ingresso di nuove figure professionali, credo sia opportuno da qui alla fine pensare solo ed esclusivamente al campo poiché rischiamo di ritrovarci nell’anno del centenario non solo senza aver vinto un trofeo e senza la curva Fiesole pronta, ma anche e soprattutto rischiamo di ritrovarci a giocare in serie B. Questa dovrebbe essere la preoccupazione primaria in questo momento non tanto e non solo nostra, ma soprattutto all’interno del bunker Viola Park, luogo dorato in cui stanno passando le loro giornate i “calciatori” sotto contratto con il silente proprietario statunitense. L’arrivo di Paolo Vanoli credo sinceramente che, considerando il modo in cui viene gestita la Fiorentina dal momento in cui è passata nelle mani di Commisso, sia la soluzione migliore. L’ex giocatore viola è cresciuto ed è stato forgiato alla scuola di Antonio Conte di cui è stato il mister in seconda per alcuni anni. Le parole d’ordine saranno dunque lavoro, serietà, sudore, attenzione ai dettagli, senso di appartenenza. Certo Vanoli non sarà uno che regala slogan o frasi buone per i titoli dei giornali, ma in questo momento a Firenze serve innanzitutto una persona che riesca a rimettere ordine nello spogliatoio, in campo, nella squadra.

Se guardiamo alla prestazione di ieri sera a Magonza infatti, i viola hanno offerto il solito film già visto più volte in questa stagione: se certamente l’approccio alla gara è stato buono e solamente a causa di errori macroscopici (in primis di Piccoli) la squadra non è riuscita ad andare al riposo con almeno due gol di vantaggio, la Fiorentina si è però spenta fisicamente ancora una volta dopo soli 60 minuti. La questione della preparazione atletica completamente sbagliata credo sia ormai sotto gli occhi di tutti, una scarsa preparazione fisica che viene poi amplificata dai limiti strutturali della rosa costruita questa estate.

I viola infatti, hanno grandissima difficoltà ad uscire palla al piede da dietro, fondamentale che anche ieri sera ha dimostrato di avere a sprazzi solamente Sohm. Non solo, ma a differenza della scorsa stagione, i viola non riescono nemmeno ad andare ad attaccare alti le seconde palle sulle spizzate della punta proprio perché arrivano sempre in ritardo su tutti i palloni. Non avendo poi esterni che saltano l’uomo, la manovra risulta sempre lenta, prevedibile, incapace di trovare spazi alle spalle dei centrocampisti avversari per andare a giocare in parità numerica davanti. Oltre a tutto questo poi, esiste anche un problema ormai evidente in fase difensiva: siamo proprio sicuri che i nostri difensori siano così adatti allo schieramento a 3? Questo modo di difendere obbliga i due difensori esterni a coprire tutta la zona di campo tra il compagno centrale e la linea laterale, una porzione evidentemente più grande rispetto a quella che si deve gestire giocando a 4. Considerando il momento psicologico e fisico della squadra, sarebbe forse preferibile giocare con una linea a 4 molto bloccata, dedita solamente alla fase difensiva che eviti svolazzi tipo il tacco di Ranieri ieri sera nell’azione del primo gol, o le dormite come quelle di Pongracic sul pareggio e Comuzzo in marcatura (se così la possiamo chiamare) nel gol decisivo.

Se in difesa siamo messi male, certo a centrocampo non brilliamo. Ad oggi l’unico calciatore di cui credo non si possa fare a meno è proprio Sohm: lo svizzero infatti, riesce ad unire fisicità, strappo, cambio di passo e tiro in porta. Certo non è un regista né un faro per gli altri, ma è l’unico in questo momento che riesca a tramutare l’azione da difensiva in offensiva. Gli altri sono tutti giocatori che hanno un passo solo, pochi tempi di inserimento, pochissime giocate di prima. In questo modo diventa difficile costruire qualcosa per gli attaccanti soprattutto se funzionano poco anche gli esterni: ieri sera Dodò ha dato qualche timido segnale di risveglio, mentre Fortini è ormai una certezza anche se il vero Gosens potrebbe cambiare tante cose. In attacco infine, Piccoli è semplicemente imbarazzante: anche nella trasferta tedesca, si è mangiato due reti piuttosto semplici e non è stato capace di essere il punto di riferimento davanti per la squadra. Kean non è quello della scorsa stagione ma resta un calciatore imprescindibile per questa Fiorentina così malandata.

Il riassunto non solo del momento ma anche di tutta questa prima parte della stagione penso possa essere racchiuso nelle parole di Goretti che, quando gli è stato chiesto cosa servisse a questa squadra ha risposto solamente: “serve allenarsi, allenarsi, allenarsi”. Senza tornare a quel che è stato, a Vanoli chiediamo soltanto questo: lavoro, lavoro, lavoro, allenamento, allenamento, allenamento.

8 pensieri su “Ecco Vanoli: da dove ripartire?

  1. Nell’Estate del 2003 l’Ancona tornò in serie A dopo 10 anni. A quei tempi Carletto Mazzone era una garanzia di salvezza, quindi i marchigiani avrebbero voluto prendere lui, ma c’era un problema: il sor Carletto era una bandiera dell’Ascoli, quindi non avrebbe mai accettato di allenare gli arcinemici anconetani. A quel punto il presidente dell’Ancona ebbe una delle idee più demenziali nella storia del calcio: non possiamo avere Mazzone, quindi ingaggiamo il suo vice, tanto a forza di stargli accanto qualcosa avrà imparato. Ebbene, l’Ancona chiuse quella stagione con 13 punti, un record negativo che resiste tuttora dopo oltre 20 anni. Sulla panchina dei marchigiani si alternarono 3 allenatori, quindi non sarà stata tutta colpa di Menichini, ma di certo l’idea di ingaggiarlo solo perché era la brutta copia di Mazzone non fu un’idea geniale. Come non lo è stata far venire Juric all’Atalanta solo perché era la brutta copia di Gasperini.
    Ho fatto tutto questo discorso per dirti che a mio giudizio il fatto che Vanoli sia stato il secondo di Antonio Conte per alcuni anni non è una garanzia. Mi rincuorano molto di più altri 2 aspetti:

    – quando allenava il Venezia lo prese in zona retrocessione e lo portò ai playoff, quindi è uno che di rimonte se ne intende;
    – le alternative erano un allenatore già retrocesso come D’Aversa e un altro che ha già fallito a Firenze come Palladino, quindi come hai detto tu Vanoli era l’opzione migliore.

    Tra l’altro Palladino non andava ripreso anche per un altro motivo: i giocatori spingevano affinché tornasse lui, e se Commisso li avesse accontentati gli avrebbe fatto credere che in società comandano loro. Invece non comandano proprio nulla, e anzi devono ringraziare di essere a Firenze come semplici dipendenti, perché quasi nessuno di loro merita di indossare la maglia viola.
    Riguardo al cambio di modulo, sfondi una porta aperta, perché come sai dico fin dai tempi di Palladino che il modulo migliore per questa squadra è il 4 – 4 – 2. L’unico lato negativo è che sulla fascia destra l’unico esterno che abbiamo è Dodò, quindi come terzino destro dovremmo adattare Merluzzo. A proposito, tu l’hai asfaltato per come si è comportato sul gol decisivo, ma per me è stato allucinante anche prima, quando ha fatto un retropassaggio totalmente alla cieca, rischiando seriamente di fare autogol. Dopo la sua prestazione horror di ieri sera possiamo dire che Pioli ha fatto mille errori in quest’inizio di campionato, ma di certo tra di essi non c’era la scelta di retrocederlo a riserva. Non che i titolari siano molto meglio comunque.
    P.S.: Come sai ho sempre considerato la Conference un inutile dispendio di energie, quindi ho sempre sperato che la squadra la snobbasse. Quest’anno lo spero ancora più intensamente, perché dobbiamo concentrarci solo e unicamente sulla lotta salvezza. Alla luce di questo, ieri sera al fischio finale avevo un solo commento da fare: QUANTO CAZZO GODOOO!!! 🙂

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    • Ciao Wwayne! Mamma mia cosa mi hai fatto ricordare….Menichini ad Ancona, uno scempio che avevo rimosso! Grandissimo commento, complimenti!
      Quanto a Vanoli, hai ragione che aver fatto il secondo a Conte conta poco, ma il mio era un discorso relativo all’approccio. Se hai fatto il secondo di Conte, certamente sei uno al quale piace lavorare, piacciono poche le chiacchiere e molto i fatti, ma soprattutto sei elastico nell’adattare il gioco alla squadra e non viceversa. Per il modulo, puoi adattare Comuzzo a destra (hai ragione, disastroso anche prima del gol subito ma in quell’occasione ha fallito la cosa che normalmente fa meglio, cioè la marcatura) ma puoi anche giocare con Fortini basso a destra o con Dodò. Qui penso che il problema più grosso sia comunque rappresentato da una condizione atletica a dir poco deficitaria….ed anche questo lo avevi detto!

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      • Non sono in grado di parlare di calcio addentrandomi in questioni tattiche. Se mi metti davanti la lavagnetta di un allenatore, per me è come se fosse scritta in arabo. Nonostante la mia scarsa competenza, certi dettagli riesco a coglierli comunque con la mia intelligenza. In questo caso specifico, avevo intuito già prima dell’inizio del campionato che gli enormi problemi atletici avuti da Pioli al Milan si sarebbero ripetuti anche alla Fiorentina. Alla luce di questo, dopo l’ufficialità dell’ingaggio di Vanoli la prima cosa che ho voluto sapere è stata se si era portato dietro un preparatore atletico oppure no: per fortuna sì, e adesso spero che Giampiero Ascenzi rimedi allo scempio provocato dai 3 (TRE!!!) preparatori atletici di Pioli.
        Come sai non considero il Parma un nostro reale concorrente per la lotta salvezza, ma allo stato attuale ha una brutta classifica: di conseguenza pochi minuti fa ho cercato su Internet il risultato di Parma – Milan, e ho tirato un gran sospiro di sollievo nel vedere che i rossoneri stanno vincendo 2 – 1. Poi al sollievo è subentrata la rabbia, perché per la sua storia la Fiorentina non dovrebbe mai lottare per la salvezza, figuriamoci sperare nelle disgrazie altrui per salvarsi. Che io ricordi, l’ultima volta che mi sono ridotto a gufare un’altra squadra per salvarmi è stata ai tempi di Benevento – Crotone (penultima giornata del campionato 2020/2021): una vittoria del Benevento ci avrebbe costretti a lottare per evitare la B fino all’ultima giornata, invece per fortuna il Crotone pareggiò al 93′ con un gol di Simy e pose fine ad un incubo durato 37 giornate. Ci metterei la firma per salvarmi nuovamente con 90 minuti di anticipo sulla fine del campionato, anzi mi accontenterei anche di una salvezza maturata all’ultimo minuto e grazie ad un incastro di risultati altrui. Grazie mille per i complimenti e per la risposta! 🙂

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        • Ciao Wwayne! Effettivamente sei stato il primo, addirittura al momento dell’ufficializzazione di Pioli, ad aver manifestato i tuoi dubbi in merito alla preparazione atletica delle sue squadre. Io sinceramente avevo sempre guardato alla lunga storia di infortuni dei giocatori, ma alla preparazione non avevo fatto caso: purtroppo avevi ragione te! Immagino poi che il tuo sollievo ieri sera sia scomparso quando il Parma ha pareggiato… Io sinceramente non so quali saranno le squadre che lotteranno con noi per salvarci, ciò che so è che se non ricominciamo a correre e non ci diamo un minimo di straccio di gioco non occorrerà gufare nessuno perché andremo diretti in serie B senza nemmeno disturbare gli altri.

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  2. il “buono” di tutto ciò è il nostro Lungo che riesce a scrivere tutto con estrema educazione e calma l’ennesima sconfitta,amara sconfitta! Adesso occorre voltare pagina e reagire!

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Scrivi una risposta a lungo76 Cancella risposta