Il buono, il brutto, il cattivo

INTER – FIORENTINA = 4 – 0

Un autentico disastro, uno dei peggiori della gestione di Vincenzo Italiano: non il primo e probabilmente non l’ultimo, ma un disastro da cui in passato la Fiorentina è sempre stata capace di ripartire e la sosta potrebbe decisamente aiutare.

La gara di ieri è stata innanzitutto figlia della presunzione, un atteggiamento che si è impossessato della squadra e dell’allenatore. Dopo che Italiano in conferenza stampa aveva ammesso che gran parte dei calciatori non aveva recuperato le energie spese nella battaglia di giovedì contro il Rapid, il mister ha deciso di confermare i nove undicesimi della formazione cambiando solamente il portiere e l’attaccante. Non solo ma ha deciso anche di giocarsela a viso aperto, con un centrocampo a due contro una mediana a 5, quel reparto che è stato unanimemente considerato il più forte d’Italia e tra i migliori in Europa. Noi invece, con i soli Arthur e Mandragora, con due terzini spompati ed in giornata no come Dodò e Biraghi (ma Kayode e Parisi che hanno fatto di male?), con un attaccante rapido e scattante da solo contro tre difensori centrali forti fisicamente che gli hanno perennemente mangiato in testa, non l’abbiamo presa mai. L’Inter ha dominato in lungo ed in largo, ci ha fatto fare uno sterile possesso palla, lento ed orizzontale, ed è ripartita a piacimento segnando quattro reti solamente perché Thuram ieri era vestito da Babbo Natale, altrimenti il passivo sarebbe stato decisamente più pesante. Una lezione che spero servirà in futuro, visto che per almeno sei volte giocheremo di giovedì e dovremo poi trovare gambe e soluzioni per non pagare in campionato il cammino europeo. Se la squadra ed i calciatori devono assolutamente crescere, non può mancare però anche un netto miglioramento da parte di Vincenzo Italiano che dovrebbe capire che non tutte le partite si possono giocare nello stesso modo e non tutte le squadre si possono attaccare utilizzando lo stesso sistema di gioco.
Ormai il calcio della Fiorentina è studiato, conosciuto, contrastato. Chi vive di dogmi spesso esce dalle battaglie con le ossa rotte: a quando un cambio di paradigma?

IL BUONO

  • Nessuno: una prova disastrosa all’interno della quale non si salva nessuno…. Tutti in castigo!

IL BRUTTO

  • Italiano: la speranza è che il tecnico siciliano abbia deciso di commettere tutti gli errori all’interno di una sola partita. Nella lunare conferenza stampa a fine gara, sembra aver capito che stavolta ne ha veramente combinate di tutti i colori! Considerando che sulle nostre pagine canali ho sempre difeso Italiano, posso tranquillamente dire che ieri ha deciso di scavarsi la fossa senza per questo essere tacciato di partigianeria: il mister ha riproposto calciatori stanchi e vuoti mentalmente, ha voluto sfidare l’Inter con un centrocampo in netta inferiorità numerica, ha schierato una punta tutta sola in mezzo a tre armadi. E’ stato presuntuoso, supponente, indifendibile. Forza mister, te sai fare molto meglio!!
  • Biraghi: lo nomino innanzitutto perché è il capitano e come tale aveva ed avrà il compito di far capire che figure del genere non sono ammissibili. Oltre a ciò, l’ennesimo errore difensivo in marcatura sul gol di Thuram è semplicemente imbarazzante. La palla persa da Milenkovic in uscita è sanguinosa, ma al momento del cross la difesa viola è comunque ben schierata…peccato che Biraghi si dimentichi completamente come si marca un attaccante….. Ma Parisi cosa lo abbiamo preso a fare?
  • Dodò: se decidi di giocare la partita in inferiorità numerica nel mezzo, almeno sulle fasce devi essere in grado di reggere l’uno contro uno e di avere gamba per andare a creare superiorità numerica grazie alle sovrapposizioni sugli esterni offensivi. Di Biraghi abbiamo detto, ma vogliamo parlare del suo compagno? Mai in partita, sovrastato fisicamente da Di Marco (non da Ercole), sbaglia anche diversi passaggi elementari. Come lo scorso anno, è ancora fuori condizione essendo l’unico giocatore al mondo piccolo di statura che entra in forma più tardi degli altri. Kayode lo dobbiamo cercare a “chi l’ha visto”?
  • Bonaventura: la squadra, nel bene e nel male, dipende da Jack. Certo non pretendo che sia sempre quello mostruoso visto a Genova alla prima di campionato, ma l’involuzione successiva ha del clamoroso. Anche ieri ha sbagliato ogni scelta, non ha acceso mai la luce, non è riuscito ad accelerare ed a far correre la squadra. Se manca lui, l’unico faro diventa Arthur (in evidente debito di ossigeno) ed allora bloccare centralmente la Fiorentina è un gioco da ragazzi. Speriamo la sosta ci restituisca il miglior Bonaventura.

A voi per i commenti!!

Che si gioca?

Si è rivoluzionata la classifica in un solo weekend: come diceva un vecchio adagio, tra i due litiganti il terzo gode e così è successo! Grazie ad un +6 clamoroso, il Pappagallone Reale ha superato sia Joe il Pistoiese che Sandrino il Bressesino issandosi al vertice della graduatoria. Il vantaggio è risicatissimo, ma intanto ha messo la testa avanti!

Il cambio di guardia in vetta però, non è stato l’unico cambiamento perché, ai piedi del podio, Bomber Siiimo continua nella sua rimonta e scavalca tutti gli altri grazie un +4 che gli permette di mettersi alle spalle anche il suo grande avversario L’Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino che invece sbaglia tutto! Per il resto ci sono tantissimi che hanno indovinato la gara scontata senza però dare fiducia a mister simpatia Gasperini: la corsa è ancora lunga e gli scenari possono ancora cambiare ed allora prima di vedere quali gare giocare in questo weekend, ecco la classifica aggiornata grazie al mitico Meneghino di Paderno Dugnano ed all’aiuto dell’Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino:

Il Pappagallone Reale 74
Sandrino il Bressesino 73
Joe il Pistoiese 72
Bomber Siiimo 68
L’Argentino Fiorentino Parigino 65
Lungo e Niccolò 63
Francesco il Meneghino Junior 61
Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 58
Il Crociato Gialloblù 57
Salva il Molisano 50
Andrea 42
Luchino il diavolo rossonero 22

Qui sotto invece le partite da pronosticare:

La gara più scontata: NAPOLI – SALERNITANA = 1

Dopo la vittoria a Torino, il Napoli conta le ore che lo separano dalla meritatissima festa scudetto. Contro una Salernitana ormai quasi salva, Oshimen e compagni non possono mancare un clamoroso match point considerando che la Lazio andrà a giocare a Milano contro l’Inter (l’altra gara da giocare). Non so se effettivamente il mago di Certaldo potrà scrollarsi di dosso l’etichetta di perdente di successo già in questo weekend, ma credo proprio che arriveranno i tre punti. Uno fisso e festa pronta!

La sorpresa della giornata: INTER – LAZIO = 1 (Risultato 2 – 1)

E’ una partita da dentro o fuori per la zona Champions League. La squadra di Sarri, che sembrava veleggiare col vento in poppa, viene dalla sconfitta interna contro il Torino mentre l’Inter è reduce dalla conquista della finale di Coppa Italia contro la Juventus. La Lazio ha sicuramente il vantaggio di aver avuto tutta la settimana per preparare la gara, ma Inzaghi ed i suoi sanno di avere le spalle al muro. Se vogliono nuovamente sentire suonare la magica musichetta iniziale, devono assolutamente vincere perché, a meno di miracoli europei, oggi sarebbero fuori dalle prime quattro. So che è un grosso rischio, ma voglio credere più alle motivazioni che allo stato di forma delle due compagini. Uno fisso e tutto di nuovo in gioco in zona Champions!

A voi per i pronostici!

Il buono, il brutto, il cattivo

INTER – FIORENTINA = 0 – 1

E sono 5!!! Ripeto 5….5 vittorie consecutive in campionato come non succedeva da tempo immemore!! Nonostante tutte le polemiche relative al Franchi, al PNRR, al trasloco dal Franchi, abbiamo una squadra, un allenatore e, dobbiamo dire, anche una società che è riuscita ad isolarsi da tutte le inutili parole che tantissimi esperti tuttologi hanno versato sul nulla preparando magistralmente una partita tanto difficile quanto importante. La squadra viola è riuscita a spazzare via i problemi ambientali di giocare dentro un San Siro gremito da più di 70.000 persone, la pressioni di affrontare una squadra che si giocava una bella fetta della prossima Champions League, le difficoltà di dover dosare le forze dopo le nazionali e prima della semifinale di Cremona. Ancora una volta la differenza l’ha fatta la capacità di preparare la partita quando Italiano ha il tempo necessario per lavorare con i propri ragazzi (chi si sarebbe mai aspettato Castrovilli nei due davanti alla difesa?), la facilità di cambiare metodo e sistema di gioco in corsa, l’imbattibilità di Terracciano che sta diventando una piacevolissima abitudine. Certo non sarei onesto se non dicessi che mi aspettavo molto di più dall’Inter: dopo il furto con scasso subìto contro la Rubentus, i ragazzi di mister Inzaghi non hanno avuto nemmeno quel fuoco dentro che solitamente le belve ferite sono pronte a riversare sul campo. I nerazzurri sono sembrati spenti, con le idee annebbiate e con alcuni dei propri calciatori che hanno passeggiato senza mai dare l’idea di voler azzannare la partita (Brozovic su tutti). Grande merito però è della Fiorentina che è andata a San Siro senza timori reverenziali, nonostante le assenze (iniziali) di Amrabat, Milenkovic e Nico Gonzalez, ed ha gestito tutti i momenti della gara senza mai perdere la lucidità necessaria. Una grandissima prova di maturità che appare come un ottimo viatico per questo mese di Aprile così denso di partite, di emozioni, di amore.

La speranza è che i viola non abbiano bruciato troppe energie fisiche e nervose in vista della semifinale di andata di Coppa Italia a Cremona: io continuo a credere che vincere aiuta a vincere perché regala entusiasmo, libera la testa dai brutti pensieri e permette di recuperare energie. Contro i ragazzi di Ballardini sarà assolutamente necessario vedere la migliore Fiorentina ed aver avuto la capacità di risparmiare Nico Gonzalez potrebbe rivelarsi la miglior mossa di Vincenzo Italiano.

Chiudo gli occhi ed inizio a pensare alla semifinale: sta alla Fiorentina decidere se regalarci un sogno o un incubo.

IL BUONO

  • Castrovilli: lo confesso, ho un vero e proprio debole per Gaetano. Sinceramente erano anni che aspettavo di vedere un calciatore dell’eleganza di Castrovilli con la maglia numero 10 viola addosso. Dopo il terribile infortunio, in pochi si aspettavano che potesse tornare addirittura più forte di prima ed invece eccolo qua! Senza aver perso la capacità di saltare l’uomo e di inserirsi negli spazi liberi, adesso Gaetano si dimostra in grado anche di fare un’ottima fase difensiva, di giocare a due tocchi davanti alla difesa, di rincorrere l’avversario per recuperare palla. Mancini cosa aspetti a vestirlo d’azzurro?
  • Bonaventura: per come aveva iniziato la partita, sinceramente il buon Jack stava rischiando di finire dietro la lavagna. Lento, impacciato, distratto, protagonista di troppi errori per un calciatore della sua levatura. Ma proprio perché lui è Giacomo Bonaventura, è bastato poco per tornare ad essere decisivo. E’ entrato nelle pieghe della partita piano piano, quasi in punta di piedi e quando ha avuto l’opportunità ha spezzato l’equilibrio con un gol di rapina. Scusa Jack per aver dubitato di te!
  • La fase difensiva: avrei potuto citare per Terracciano per un paio di bellissimi interventi o magari Dodò che continua a convincere in un reparto in cui nessuno è da mettere in castigo tra Biraghi ed i centrali che si sono alternati. La verità però è che il calcio è uno sport di squadra e quando funzionano i movimenti tra i compagni, difendere la propria porta diventa più semplice….anche quando manca l’incontrista più forte della squadra ed in mezzo al campo giochi con Mandragora e due mezze punte. Complimenti ragazzi, complimenti mister. Questa sì che è una squadra!
  • Vincenzo Italiano: nella vittoria della Fiorentina a Milano, nella ritrovata capacità della squadra di vincere e convincere da Verona in poi, c’è tantissimo del tecnico siciliano. Italiano ha avuto la pazienza ed il coraggio di rimettere in gioco le sue convinzioni (non più solo 433), ha avuto la capacità di crescere (non è più solamente un tecnico da campionato), è cresciuto nella lettura delle gare. In questo momento, la Fiorentina ha la cultura calcistica per poter giocare con tre moduli: 433, 4231 e difesa a 3. Quante altre squadre lo possono fare? Non solo, ma la squadra è capace di gestire le partite anche quando non ci sono a disposizione tanti giorni per prepararle. E da ultimo, Italiano adesso non risponde alle mosse dei tecnici avversari ma addirittura le anticipa! A San Siro, sapendo che Simone Inzaghi avrebbe inserito la terza punta nei minuti finali per cercare l’assalto, Italiano ha inserito Ranieri quando ancora l’Inter giocava con i due attaccanti ed in questo modo ha neutralizzato la mossa avversaria. Sono onorato e felice di averlo sempre difeso, seppur con le meritate critiche! Chapeau, maestro!

IL BRUTTO

  • Ikonè: vi prego di guardare la rete che fallisce a San Siro mancando addirittura il pallone. Vero è che la Fiorentina riesce comunque a vincere, ma il francese resta un enigma irrisolvibile. Come si può sbagliare tutte quelle conclusioni a rete pur avendo evidenti doti tecniche? Quanta pazienza ci vuole…..
  • Saponara: nel primo tempo viene continuamente sovrastato da tutti gli avversari. Per salvare la prestazione, non può bastare qualche tocco delizioso ed un paio di aperture intelligenti. Probabilmente non era la sua partita per intensità e ritmo, ma qualcosina in più ce lo potevamo aspettare. Magari mercoledì facciamo che torna Nico.
  • Sottil: veloce, rapido nello stretto, tecnicamente interessante, muscolarmente molto cresciuto. Quindi? Quindi nulla, perché continua a sbagliare tutte le scelte: tira quando dovrebbe crossare, effettua il passaggio quando avrebbe l’uno contro uno da giocare, non trova mai la porta. Crescerà? Il tempo è tiranno!

A voi per i commenti!!