2 pensieri su “L’analisi dell’ultimo turno di Serie A su AtSport24!”
Anche secondo me il ritorno di Kjaer è stata una delle chiavi della ripresa del Milan. Ricordo ancora una partita che perdemmo 2 – 0 contro il Milan nel Novembre 2020, e nella quale lui giocò in maniera davvero impeccabile: a 20 minuti dalla fine, quando fece l’ennesima chiusura perfetta, capii che con lui in campo non avremmo segnato neanche se avessimo giocato fino a mezzanotte.
Quest’anno Pioli ha deciso di accantonarlo per lanciare Thiaw: una scelta comprensibile, se consideriamo che ha 12 anni di meno. Tuttavia, nei momenti di crisi devi affidarti alle certezze: Pioli con la sua consueta intelligenza l’ha capito, e quindi anziché continuare a scommettere su un giovane ha saggiamente deciso di rispolverare l’ “usato sicuro” Kjaer.
Riguardo al Napoli, non ho mai dato per scontato il suo scudetto. Sia perché Spalletti è un eterno secondo, sia perché gli azzurri non sono abituati a vincere, e quindi sono capacissimi di dilapidare l’enorme vantaggio fin qui accumulato. Proprio perché non sono abituati a vincere, è bastata la doppia mazzata di Osimhen (che prima ha perso la mascherina portafortuna e poi si è rotto) per farli sgonfiare come un palloncino: una squadra abituata a vincere invece anche se si fa male uno dei suoi giocatori migliori fa spallucce e vince uguale, sia perché ha delle riserve altrettanto forti, sia perché è abbastanza forte mentalmente da resistere a qualsiasi colpo di sfortuna.
Riguardo a Inzaghino, concordo con te quando dici che lui ha uno zoccolo duro di 14 giocatori, e se non fai parte di quel gruppo ristretto per te è finita. Abbiamo già parlato di quest’argomento quando commentammo l’assurda emarginazione che sta subendo Asllani: è ancora più assurdo che lo stesso trattamento lo stia ricevendo Gosens, un giocatore molto forte e pagato tanto che Inzaghino schiera sempre e solo nell’ultimo quarto d’ora, giusto per far rifiatare Dimarco. Anch’io nei suoi panni avrei una preferenza per Dimarco, ma siccome tra lui e Gosens non c’è un abisso allora l’allenatore dovrebbe ruotarli un po’ di più, facendo giocare una volta l’uno e una volta l’altro. Invece, siccome Gosens non fa parte del “club dei 14” che dicevamo prima, allora è condannato a giocare sempre e solo il quarto d’ora finale.
Come avrai notato non ho commentato il tuo post sulla vittoria contro l’Inter, quindi lo faccio adesso. Innanzitutto, Ikoné di gol fatti ne ha sbagliati 2, non uno. E non è stato un caso isolato, perché fin dalle prime partite a Firenze non ha fatto altro che mangiarsi dei gol facilissimi. Se a questo aggiungiamo che si crede un fenomeno e pensa di farci un favore a giocare per la Fiorentina, capisci bene che la sua presenza in campo (a maggior ragione in partite importanti come quella con l’Inter) mi risulta davvero indigesta.
Riguardo al fatto che Terracciano sia imbattuto da molto tempo, a mio giudizio questo è dovuto all’accantonamento di Venuti. Per un bel pezzo Italiano l’ha alternato con Dodò, un po’ perché il nostro allenatore è un fanatico del turnover, un po’ perché il brasiliano stava deludendo; poi con il passare dei mesi Dodò è cresciuto, Venuti ha cominciato a collezionare papere fatali in serie, e a quel punto Italiano ha cominciato a schierare sempre e solo Dodò. Questa è stata una mossa decisiva in positivo, e mi auguro che Italiano continui su questa falsariga da qui a fine stagione (anche perché l’idea di giocarmi una gara importante di coppa con Venuti titolare mi fa tremar le vene e i polsi).
Anche secondo me il ritorno di Kjaer è stata una delle chiavi della ripresa del Milan. Ricordo ancora una partita che perdemmo 2 – 0 contro il Milan nel Novembre 2020, e nella quale lui giocò in maniera davvero impeccabile: a 20 minuti dalla fine, quando fece l’ennesima chiusura perfetta, capii che con lui in campo non avremmo segnato neanche se avessimo giocato fino a mezzanotte.
Quest’anno Pioli ha deciso di accantonarlo per lanciare Thiaw: una scelta comprensibile, se consideriamo che ha 12 anni di meno. Tuttavia, nei momenti di crisi devi affidarti alle certezze: Pioli con la sua consueta intelligenza l’ha capito, e quindi anziché continuare a scommettere su un giovane ha saggiamente deciso di rispolverare l’ “usato sicuro” Kjaer.
Riguardo al Napoli, non ho mai dato per scontato il suo scudetto. Sia perché Spalletti è un eterno secondo, sia perché gli azzurri non sono abituati a vincere, e quindi sono capacissimi di dilapidare l’enorme vantaggio fin qui accumulato. Proprio perché non sono abituati a vincere, è bastata la doppia mazzata di Osimhen (che prima ha perso la mascherina portafortuna e poi si è rotto) per farli sgonfiare come un palloncino: una squadra abituata a vincere invece anche se si fa male uno dei suoi giocatori migliori fa spallucce e vince uguale, sia perché ha delle riserve altrettanto forti, sia perché è abbastanza forte mentalmente da resistere a qualsiasi colpo di sfortuna.
Riguardo a Inzaghino, concordo con te quando dici che lui ha uno zoccolo duro di 14 giocatori, e se non fai parte di quel gruppo ristretto per te è finita. Abbiamo già parlato di quest’argomento quando commentammo l’assurda emarginazione che sta subendo Asllani: è ancora più assurdo che lo stesso trattamento lo stia ricevendo Gosens, un giocatore molto forte e pagato tanto che Inzaghino schiera sempre e solo nell’ultimo quarto d’ora, giusto per far rifiatare Dimarco. Anch’io nei suoi panni avrei una preferenza per Dimarco, ma siccome tra lui e Gosens non c’è un abisso allora l’allenatore dovrebbe ruotarli un po’ di più, facendo giocare una volta l’uno e una volta l’altro. Invece, siccome Gosens non fa parte del “club dei 14” che dicevamo prima, allora è condannato a giocare sempre e solo il quarto d’ora finale.
Come avrai notato non ho commentato il tuo post sulla vittoria contro l’Inter, quindi lo faccio adesso. Innanzitutto, Ikoné di gol fatti ne ha sbagliati 2, non uno. E non è stato un caso isolato, perché fin dalle prime partite a Firenze non ha fatto altro che mangiarsi dei gol facilissimi. Se a questo aggiungiamo che si crede un fenomeno e pensa di farci un favore a giocare per la Fiorentina, capisci bene che la sua presenza in campo (a maggior ragione in partite importanti come quella con l’Inter) mi risulta davvero indigesta.
Riguardo al fatto che Terracciano sia imbattuto da molto tempo, a mio giudizio questo è dovuto all’accantonamento di Venuti. Per un bel pezzo Italiano l’ha alternato con Dodò, un po’ perché il nostro allenatore è un fanatico del turnover, un po’ perché il brasiliano stava deludendo; poi con il passare dei mesi Dodò è cresciuto, Venuti ha cominciato a collezionare papere fatali in serie, e a quel punto Italiano ha cominciato a schierare sempre e solo Dodò. Questa è stata una mossa decisiva in positivo, e mi auguro che Italiano continui su questa falsariga da qui a fine stagione (anche perché l’idea di giocarmi una gara importante di coppa con Venuti titolare mi fa tremar le vene e i polsi).
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Tutto assolutamente condivisibile come sempre. Quanto a Venuti io spero che non giochi più nemmeno le amichevoli!
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