Appunti sparsi dal mondo della scuola (parte 3)

La scuola è ormai alla volata finale! Da Pasqua in poi si tireranno le somme per verificare il raccolto della semina effettuata dagli insegnanti e dai ragazzi nei primi sei mesi dell’anno grazie ad interrogazioni, verifiche o lavori in classe nei diversi ordini e gradi degli istituti.

Il lavoro del Consiglio d’Istituto invece, non può e non deve guardare solamente all’immediato ma progettare un futuro che potrebbe essere importante e decisivo per i prossimi decenni. L’ultima riunione infatti, ci ha visto partecipi dell’avvenire del nostro istituto comprensivo con l’illustrazione del gruppo di progettazione dei fondi del PNRR. Il nostro Istituto infatti, è tra quelli che saranno destinatari dei soldi provenienti dall’Europa che dovranno essere spesi secondo criteri ben precisi. Al netto delle questioni squisitamente burocratiche, è stato entusiasmante capire quanto lavoro ci sia dietro il lavoro quotidiano delle scuole dei nostri figli e soprattutto la difficoltà di cercare di capire cosa possa servire al nostro corpo docente nei prossimi 30 anni per interpretare al meglio il cambiamento che stiamo vedendo con i nostri occhi nella società. Riuscire o non riuscire a vedere con le lenti giuste la direzione verso la quale stanno andando i nostri bambini ed i nostri ragazzi ci permetterà di dare loro gli strumenti necessari per affrontare la complessità delle loro scelte future. Ed allora ecco che i soldi verranno investiti in innovazione e digitale con aule completamente trasformate per stare al passo con le nuove tecnologie che hanno così fortemente impattato sulle nostre vite quotidiane e su quelle della scuola. Riuscire ad avere lo sguardo giusto per leggere il mondo che cambia è la chiave per avere una società inclusiva, visionaria, pronta ad accogliere le differenze aprendosi agli altri anziché costruendo nuovi steccati. Ecco allora che gli strumenti digitali saranno utilizzati per affiancare anche nuove metodologie di insegnamento che riescano a combattere l’analfabetismo di ritorno e l’abbandono scolastico che, soprattutto dalla pandemia in poi, sta tornando a fare capolino nella nostra società. Ricordiamoci sempre che il cittadino non istruito è un burattino nelle mani del potere, una persona che, non conoscendo e non avendo le basi per interpretare il presente, accetterà qualunque tipo di decisione in modo acritico: la più grande minaccia alle nostre libertà individuali.

Ma l’ultima riunione è stata importante anche perché, diciamocelo sinceramente, dopo più di un anno la guerra tra Ucraina e Russia a causa della scellerata invasione di quest’ultima (non lo dimentichiamo mai!!!) ha un po’ stufato tutti ed inizia a perdere la centralità dei nostri notiziari. Il calo di interesse però, non cancella le necessità dei bambini e delle famiglie che hanno trovato fortunatamente un rifugio nel nostro paese, nelle nostre scuole. Anche il nostro Istituto Comprensivo ha accolto decine di bambini ucraini che però, scappando da un paese in guerra, sono arrivati senza parlare una parola di italiano, senza conoscere la realtà nella quale sono stati catapultati. E’ per questo che abbiamo presentato un progetto, che speriamo venga finanziato, per attivare corsi di lingua a vantaggio di questi bambini ed adolescenti che vorremmo ritrovare dopo l’estate con una maggiore possibilità di inserimento e di socializzazione grazie all’uso più robusto della lingua italiana.

Ma non è tutto solo futuro! Vi ricordate che nei precedenti appuntamenti parlavamo delle tematiche sensibili per i genitori che sarebbe stato bello affrontare a scuole con esperti del settore? Avevamo parlato di cittadinanza digitale, bullismo, difficoltà di apprendimento, corsi di affettività e tante altre cose ancora. Sono orgoglioso di poter dire che nel nostro istituto siamo stati ascoltati ed in questi giorni verrà effettuato un incontro sull’uso dei cellulari da parte dei nostri bambini nell’età della scuola primaria, una problematica molto sentita da tantissimi genitori che non sanno come affrontare l’utilizzo di telefoni e tablet in quell’età ancora giovanissima. Visto che troppo spesso siamo propensi a criticare il mondo della scuola perché non vuole affrontare certe tematiche o non offre possibilità di formazione e dialogo ai genitori, mi è sembrato doveroso prendere parola per ringraziare il Dirigente Scolastico per aver dimostrato la sensibilità necessaria ad aprire un canale di dialogo e confronto con i genitori. Un ambiente in cui ci si possa confrontare è un ambiente sano!

Alla prossima!