Appunti viola dal “Teatro dei Sogni”

L’amichevole di maggior prestigio del precampionato viola regala risposte incoraggianti e buone sensazioni. La Fiorentina di Stefano Pioli, di fronte ad uno dei team europei con la maggior capacità di spesa, seppur in crisi ormai da anni, tiene benissimo il campo e dimostra un’interessante crescita dal punto di vista fisico, del gioco e soprattutto di personalità. Il nuovo corso sembra finora aver colpito nel segno, con una compagine che ribatte colpo su colpo agli avversari e non si perde d’animo alla prima difficoltà.

Il protagonista della contesa però, non poteva che essere David De Gea, portiere per più di 10 stagioni del Manchester United lasciato poi svincolare per puntare su Onana (a proposito di direttori sportivi particolari) ed ora colonna portante dei colori viola. L’estremo difensore spagnolo è stato omaggiato da tutto lo stadio e dagli ex compagni ma poi ha pensato bene di compiere un paio di interventi importantissimi per mantenere la propria porta imbattuta (visto che il gol dello United non si può considerare dal momento che è clamorosamente irregolare). Come di consueto in questi articoli prestagionali, cercherò di lanciare degli spunti di riflessione su ciò che ha funzionato di più e cosa invece resta da registrare.

La formazione iniziale schierata da Pioli, con Sohm sorprendentemente subito in campo, credo sia quella più vicina alla squadra ideale in questo momento. Ma al netto degli interpreti, ciò che è piaciuto di più è stato l’atteggiamento: finalmente una Fiorentina che non si rintana nella propria metà campo in attesa dell’errore degli avversari, ma una squadra che esercita un’aggressione feroce della palla sempre molto alta. Pongracic e compagni si schierano uomo su uomo in tutte le zone del campo ed invece di contenere l’avversario per accompagnarlo in una zona dove far scattare il raddoppio, come avveniva nella scorsa stagione, vanno direttamente alla riconquista della palla rischiando talvolta anche di lasciare molto campo alle spalle. In questo i difensori viola devono cercare di trovare una chimica pressoché perfetta per non regalare praterie verso De Gea: Pongracic in particolare ha giocato una gara eccezionale rubando tempo e spazio agli avversari e riuscendo anche a far ripartire l’azione.

Con questo atteggiamento di riconquista in avanti, i centrocampisti centrali non hanno grandissimi compiti di regia ma devono soprattutto cercare di accompagnare l’azione: devono cioè trovare gli spazi giusti per ricevere palla faccia alla porta in modo da far ripartire il più velocemente possibile gli attaccanti. In questo, sia Fagioli che Sohm, devono ancora lavorare molto poiché troppo spesso vanno alla ricerca di spazi in ampiezza che intasano poi le linee di passaggio per Dodò e Gosens. La fase di ribaltamento dell’azione in avanti poi, sconta tantissimo la scarsa intesa dei due trequartisti con Kean: troppo spesso, soprattutto Dzeko e l’attaccante italiano rischiano di pestare le stesse zolle di campo mentre Gudmundsson gioca ancora troppo lontano dalla porta per riuscire a determinare. La miglior caratteristica dell’islandese infatti, è la capacità di trovare sempre lo specchio quando arriva alla conclusione, ma anche stavolta non ha mai trovato lo spazio ed il tempo per il tiro.

Detto di un Pongracic migliore in campo, voglio però sottolineare la prova di altri due calciatori viola, Sohm e Kouadio. Il primo, buttato nella mischia tra i titolari dopo poco più di 24 ore dall’arrivo in ritiro, ha dimostrato personalità e capacità di adattamento. Ancora deve capire i meccanismi soprattutto in fase di possesso palla oltre a dover conoscere il compagno di reparto Fagioli, ma ha fatto vedere subito di non aver paura dei grandi palcoscenici e di avere una grande intelligenza tattica che lo ha supportato in un ambiente nuovo. Ancora più sorprendente è stato il giovanissimo Kouadio: buttato nella mischia dopo poco più di mezz’ora per un problema accusato da Comuzzo, quindi praticamente senza riscaldamento, non ha sofferto minimamente né l’ambiente né gli avversari. Sempre pulito negli interventi, pronto anche a ripartire in zona offensiva, ha dimostrato ancora una volta che i giovani bravi ci sono e vanno fatti giocare!! Da questo punto di vista, un plauso anche a Pioli che, invece di inserire Pablo Marì spostando Pongracic da braccetto, ha dimostrato che quando si lavora bene sulle coppie di giocatori, l’età non conta; dopo Kayode e Comuzzo un’altra gemma pronta a sbocciare?

Unica pecca della gara e della tournèe inglese è la fatica che la Fiorentina continua ad avere nel trovare la via della rete: anche nella gara odierna, Kean ha avuto un paio di occasioni importanti, mentre come detto sia Dzeko che Gudmundsson non hanno mai tirato in porta. Tolto un tiro al volo di Gosens ribattuto dall’islandese, la traversa di Sohm ed un paio di tiracci di Fagioli, i viola non hanno mai impensierito la porta avversaria. Questo credo sia il problema più urgente da risolvere!!

A voi per i commenti!!

Che si gioca?

Siamo tornati! Dopo la settimana di sosta, ecco di nuova la rubrica più commentata del blog con la testa della classifica che è rimasta cristallizzata. Nè Sandrino il BressesinoJoe il Pistoiese hanno azzeccato il furto di Rabiot e dunque restano distanziati di soli due punti visto il contemporaneo +1 sulla gara scontata.

Anche nella pancia della graduatoria le posizioni in classifica sono rimaste stabili anche perché il solo Niccolò è stato capace di guadagnarsi il +3 di giornata pur scivolando sulla scontata. Non è però stato l’unico a sbagliare il pronostico più semplice visto che il Meneghino di Paderno Dugnano è caduto sul PSG, Il Crociato Gialloblù in Austria e Salva il Molisano sul Bayern di Monaco nell’ultima di Nagelsmann su quella panchina in campionato. Prima di vedere quali sono le gare da giocare questo weekend, ecco la classifica aggiornata dal mitico Meneghino di Paderno Dugnano:

Sandrino il Bressesino 70
Joe il Pistoiese 68
Il Pappagallone Reale 62
L’Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 59
Lungo e Niccolò 58
Bomber Siiimo 56
Francesco il Meneghino Junior 54
Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 52
Il Crociato Gialloblù 48
Salva il Molisano 46
Andrea 34
Luchino il diavolo rossonero 19

Ecco le partite da giocare in questo weekend:

La gara più scontata: ELCHE – BARCELLONA = 2

Il più classico dei testa coda lo troviamo nella Liga! Dopo la vittoria contro il Real Madrid con un gol nel recupero di Kessie, il Barcellona si è portato a 12 punti di vantaggio nei confronti delle Merengues avvicinandosi enormemente al titolo di campioni di Spagna. Considerando che le gare da qui alla fine del campionato sono sempre meno ma molte saranno contro compagini che stanno lottando per i rispettivi obiettivi, trovare l’Elche che è praticamente già retrocesso, è una vera manna dal cielo. Il Barcellona avrà molti nazionali rientrati tardi dai rispettivi impegni, ma la differenza di qualità tra le due rose sembra comunque incolmabile. Due fisso e Liga sempre più vicina!

La sorpresa della giornata: NEWCASTLE – MANCHESTER UNITED = 2 (Risultato 1 – 2)

Molti di voi avranno pensato che avrei chiesto di giocare la sfida tra Milan e Napoli ed invece, per la gioia di Bomber Siiimo, andiamo all’estero, in Premier League! Due tra le squadre più ricche d’Europa, tra quelle che hanno sconvolto il mercato nelle ultime stagioni, sono tornate ad antico splendore grazie a fiumi di sterline. Nel campionato dominato da City ed Arsenal, United e Newcastle stanno lottando per tornare a giocare quella Champions League che è il sogno di tutti. Magpies e Red Devils se la dovranno vedere probabilmente fino all’ultima giornata con il Tottenham di Stellini (!!!) ed il Liverpool che sta cercando disperatamente di tornare in corsa anche se i punti di distacco non sono pochi. Il Newcastle viene da due vittorie consecutive dopo un periodo piuttosto buio, mentre lo United sembra non essere in grado di ritrovare quella continuità che ad inizio anno lo aveva contraddistinto. Le due rose sono entrambe molto competitive, ed allora stavolta scelgo in base al tecnico che mi piace di più: dopo i miracoli targati Ajax, Erik Ten Hag ha preso una bruttissima gatta da pelare, ma dopo le difficoltà iniziali adesso sembra stia imboccando la strada giusta. Il Manchester United è perfettamente in corsa per la Champions League ed in Uefa è riuscito ad eliminare il Barcellona in una sfida stellare. Ha inoltre gestito il caso Cristiano Ronaldo nel modo più perentorio, ma anche probabilmente più giusto, cioè scaricandolo nel mercato di gennaio senza nessun rimorso: da lì in poi la squadra è sembrata ritrovarsi…..perché non continuare? Vittoria esterna e United più vicino alla Champions!

A voi per i pronostici!