GENOA – FIORENTINA = 1 – 4
Mamma mia che Fiorentina! E chi se l’aspettava?
La gara di Marassi, l’esordio in campionato della truppa di Vincenzo Italiano, dimostra ancora una volta quanto conti realmente il precampionato: ZERO! Una Fiorentina presa a schiaffi nella tournée inglese, in evidente difficoltà di ritmo e di passo con compagini di categoria inferiore, diventa d’un tratto scintillante in un Marassi infuocato. Manovre avvolgenti, azioni a due tocchi, verticalizzazioni improvvise, calciatori che si trovano a memoria. Certo il gol segnato da Biraghi alla prima occasione e per di più calciando di destro, ha messo in discesa una partita che probabilmente era stata preparata in modo perfetto. Di contro un Genoa da rivedere, senza gioco né identità, con un trio difensivo che nella massima serie non può reggere il confronto: se fossi un dirigente rossoblù penserei a prendere almeno un difensore di spessore anziché ammassare centrocampisti offensivi. Fortunatamente però sono un tifoso viola ed oggi c’è solo da esultare per la prestazione di una Fiorentina esagerata: per personalità, fraseggio, continuità nel proporre calcio. Una squadra in cui nascono nuovi fiori (Kayode), buttano gemme alcune piante che sembravano ormai appartenere al passato (Arthur), tengono botta altre che dovrebbero iniziare a sfiorire (Bonaventura).
Che sia una nuova primavera viola?
IL BUONO
- Kayode: schierato a sorpresa titolare nella difesa a 4, dimostra subito tutte le sue doti. Chi segue il campionato primavera aveva ammirato lo strapotere fisico di questo ragazzo scartato dalla Juventus e costretto a ricominciare dalla Serie D. Ciò che però ha stupito tutti è la crescita esponenziale dal punto di vista tattico e tecnico: in fase di prematch avevo affermato che la sua titolarità poteva essere approvata considerando che il Genoa giocava col 3-5-2 e dunque il giovane terzino non avrebbe dovuto pensare troppo alle chiusure difensive. Invece Kayode ha giganteggiato anche in quelle seppur abbia tenuto in gioco Biraschi in occasione del gol subito. Chapeau!
- Biraghi: non so se l’arrivo di Parisi su quella fascia lo abbia invogliato a salire di livello, fatto sta che il capitano sulla fascia mancina è stato devastante. Uno splendido gol di destro al primo affondo, l’assist per Nico da palla ferma e poi…. quell’esultanza per DA13. Bentornato capitano!
- Bonaventura: semplicemente Jack. Un gol di rapina, un assist per Mandragora che dovrebbe essere mandato in loop alla televisione se solo non vivessimo in un paese in cui comandano quelli di Roma, Torino e Milano e tantissime altre cose belle ed intelligenti. Danza tra le linee permettendo alla squadra di passare da un modulo all’altro come se fosse la cosa più naturale del mondo. Cloniamolo ORA.
- Nico Gonzalez ed Arthur: in una serata in cui non hanno rubato l’occhio, hanno però fatto tutto ciò che serviva alla squadra per vincere la partita senza soffrire. Nico, prima della gioia personale, ha colpito il palo da cui è scaturito il raddoppio quasi senza sudare mentre Arthur ha disegnato calcio con un dono raro: comandare il gioco e farlo sgorgare a due tocchi senza mai essere inquadrato dalle telecamere…. Questa è qualità, quella necessaria a fare il salto!
- Vincenzo Italiano: ha disegnato una prima viola che nessuno si aspettava. La squadra ha giocato praticamente a memoria pur avendo cambiato il fulcro del centrocampo, rischiando pochissimo dietro e creando tanto davanti. La Fiorentina è stata finalmente camaleontica con Bonaventura che ha quasi sempre interpretato il ruolo di mezzala in un centrocampo a tre grazie anche ad un centravanti che finalmente non ha bisogno della balia che gli ripulisca i palloni ma anzi riesce a fare reparto da solo. Forse comprare i giocatori adatti aiuta il mister?
IL BRUTTO
- Il gol subito: una disattenzione, una sola ed anche stavolta siamo costretti a recuperare la palla nella nostra porta. Proviamo a limitare queste piccole pause?
A voi per i commenti!!