BarLungo con Simone – Intelligenza artificiale: la conosciamo davvero? (3° parte)

Ecco il nuovo approfondimento sull’intelligenza artificiale! Dopo aver fatto un pò di storia ed aver scoperto quante volte utilizziamo l’intelligenza artificiale quotidianamente, oggi proviamo a dare risposta a tutte quelle domande che ascoltiamo sempre più spesso come “l’intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro?” Oppure anche “ma questa nuova tecnologia ci controlla e ci manipola?” Insomma una puntata tra mito e realtà che ci introduce nell’era del cospirazionismo…… Menomale che ci aiuta Simone Pesucci!

Buon ascolto!

Uno spettacolo da vedere!

Lo spettacolo “Boomers” di Marco Paolini è stato una piacevolissima sorpresa.

Al Teatro Romano di Fiesole, in una tipica serata estiva, non mi sono fatto scappare l’opportunità di vedere una rappresentazione che mi aveva molto incuriosito innanzitutto per il titolo. Avendo due figli, di cui uno di quasi 12 anni che ha ormai scoperto la tecnologia ed il telefono cellulare, mi sono accorto che il linguaggio con cui posso comunicare ha necessariamente bisogno di una rivisitazione. La velocità con cui cambiano le cose intorno a noi è a tratti spaventosa, ma il modo in cui molti le raccontano lo è ancora di più: ormai viviamo nell’età dell’immediatezza, del subito, ma soprattutto viviamo in un’epoca in cui qualunque tipo di racconto viene mediato da un mezzo di comunicazione on line. Nasce da qui l’esigenza di trovare la chiave di lettura, il canale di comunicazione per poter continuare a parlare ed a capirsi con i miei figli e con il loro mondo e l’apertura dello spettacolo mi ha confermato di essere nel posto giusto.

Tutto il testo infatti vive sulla constatazione che mentre i figli in passato, arrivati ad un certo punto della vita, entravano in contrapposizione con i propri genitori con istinti di ribellione, adesso alla stessa età si inizia ad ignorarli probabilmente proprio perché non ci sono più gli strumenti giusti per comunicare e per rimanere complici delle proprie esperienze. “Boomers” è un susseguirsi di risate, musica e momenti di riflessione che portano ad un’introspezione a tratti amara per la consapevolezza che, in questi tempi, non sempre riusciamo a capire ciò che ci succede intorno. Talvolta siamo spettatori o addirittura protagonisti involontari di una scena costruita da altri in cui e realtà sembrano due mondi incapaci di incontrarsi, di comunicare, di trasmettere sensazioni ed emozioni. Ecco allora che riuscire a tenersi in equilibrio sopra questa follia contemporanea è probabilmente l’unico modo per far sopravvivere il mondo in cui siamo nati e cresciuti all’interno di quello che invece altri stanno costruendo sopra di noi.

Proprio lo spettacolo di Marco Paolini, accompagnato dalla bravissima Patrizia Laquidara, ci restituisce un messaggio fortissimo in merito ai nostri ricordi che, probabilmente, restano gli ultimi pezzetti di vita vissuta in un mondo in cui la socializzazione viene ormai quasi sempre mediata da telefoni cellulari, pc, tablet, web. E’ compito di noi genitori, degli insegnanti, degli istruttori sportivi, di tutti coloro i quali hanno a che fare con i nostri ragazzi, cercare in tutti i modi di tenere viva l’integrazione che ognuno di noi può vivere in un bar, allo stadio, a casa di amici, ai giardini, in ogni luogo si riesca a comunicare con gli altri esseri umani esprimendo idee, concetti, emozioni, amori, sentimenti, toccandosi il volto oppure le mani, scambiandosi una carezza oppure un abbraccio o un bacio. Sono queste emozioni quelle per cui vale la pena vivere, ciò che di più bello può accadere in questa nostra vita che ci sfugge velocemente di mano spesso senza nemmeno accorgercene.  

Diario di un cassintegrato (parte quinta)

Altro giro, altra corsa! Altra settimana, altre esperienze!

Dopo che ci eravamo lasciati al termine della prima settimana senza aver lavorato ma nella speranza di una Toscana nuovamente arancione, ci ritroviamo con alcune certezze ed altri dubbi. Mentre per ciò che concerne la colorazione della nostra regione non abbiamo ancora la risposta definitiva, dal punto di vista lavorativo sono ormai entrato nella routine di turnazione tra colleghi e dunque, dopo la scorsa settimana passata senza lavorare, questa è stata contrassegnata dall’alternanza tra due giorni di lavoro e tre di cassa integrazione. Tutto sommato stavolta la cosa mi ha fatto quasi comodo visto che, come ricorderete, i miei due figli hanno dovuto sottostare al provvedimento di quarantena e dunque essere a casa mi ha permesso di seguirli senza gravare su mia moglie che invece continua fortunatamente a lavorare.

La quarantena però, dopo due lunghissime settimane è finalmente finita e dunque siamo tornati a scuola! E’ stata una vera e propria liberazione: dopo la chiusura dovuta al lockdown di tutti gli istituti fin dal mese di marzo, i bambini erano riusciti finalmente a ritrovare un equilibrio mentale, psicologico e fisico nel ciclo vitale tra la scuola, lo sport, i compiti, gli amici, i giardini. Dapprima è venuto a mancare lo sport, valvola di sfogo fondamentale che è stato chiuso in concomitanza con la proclamazione della Toscana quale zona rossa, e poi la scuola con la quarantena. I bambini sono dunque rimasti senza ciò che di più caro hanno: la socialità, gli amici, le relazioni, le emozioni! Poter tornare a scuola serenamente è stata una vittoria fantastica che ci riconsegna una sorta di normalità non si sa quanto precaria e temporanea. Le due settimane chiusi in casa hanno rappresentato un banco di prova importante per i bambini e per noi genitori, ma fortunatamente il grande legame esistente tra i due fratelli ci ha permesso di venirne fuori senza ulteriori traumi.

Non è stata però una settimana dedicata solamente a fare da maggiordomo ai figlioli (come dice il mio amico Leo) ma anche a pensare: nelle mie lunghe camminate o nelle mie più brevi corse, il cervello viaggia sempre ed allora mi sono convinto che sia arrivato il momento di reinventarsi perché davvero più niente sarà come prima. Sul lavoro ad esempio, sarà necessario guardare agli obiettivi da raggiungere con occhi nuovi e diversi. Non si può pensare, come invece ancora accade, di utilizzare i metodi lavorativi o i mezzi tecnologici anche solamente di cinque anni fa: dobbiamo usare i nuovi media per lavorare meglio e, perché no, lavorare meno!! La tecnologia a nostra disposizione ormai, ci permette di fare tantissime cose impiegando metà del tempo che serviva prima. Smettiamo però di pensare che quel tempo risparmiato debba essere occupato necessariamente da altri impegni o da altri obiettivi da raggiungere:

il tempo risparmiato dedichiamolo a noi stessi, a chi ci vuole bene, ai nostri interessi!!

In questi giorni ad esempio,  siamo tutti a fare polemica in merito al cenone di Natale o ai festeggiamenti dell’ultimo dell’anno. La verità è che la stragrande maggioranza delle persone che incontriamo in queste occasioni, le vediamo SOLAMENTE per le feste comandate!! Probabilmente è perché non ci interessa frequentarle più assiduamente, ma quante altre persone invece vorremmo  vedere più spesso? Ed allora, perché non utilizzare le nuove tecnologie per inventare nuovi metodi di lavoro che liberino il tempo da dedicare a noi stessi? Ecco, questo potrebbe essere uno dei migliori propositi per il 2021 e per gli anni a venire: ricostruire una società intorno alle persone anziché intorno al profitto!!

Voglio però dedicare le ultime righe di questo articolo ad una delle persone che mi ha maggiormente emozionato in campo sportivo nella mia vita. In questo maledetto 2020 se n’è andato anche Diego Armando Maradona, ed allora senza fare troppi giri di parole, vi invito a vedere l’intervista che Andrea Scanzi ha fatto il giorno della morte ad uno dei più grandi giornalisti sportivi italiani, nonché amico di Diego, Marino Bartoletti. Poiché ogni settimana vi consiglio qualcosa, stavolta tocca a questa chiacchierata in cui l’interlocutore può parlare senza essere continuamente interrotto e, soprattutto, parla di cose vissute in prima persona con affetto, amicizia, ma anche con quel briciolo di amarezza che la morte di Diego ha lasciato a tutti. Ecco il link https://www.youtube.com/watch?v=CinPFjYwoig

Alla prossima puntata!