Il buono, il brutto, il cattivo

RFS RIGA – FIORENTINA = 0 – 3

Se dovessi descrivere la partita della Fiorentina in Lettonia attraverso un sentimento, questo sarebbe certamente il rimpianto. Pensare di aver gettato al vento l’occasione di passare per primi in un girone morbido come quello capitato in questa Conference League a causa del pareggio interno nella gara di andata contro il Riga può veramente turbare il sonno. Una squadra di onesti mestieranti che in Italia farebbe probabilmente fatica a militare nella serie cadetta ha però sottolineato la maggior lacuna della Fiorentina della primissima parte di stagione, cioè l’incapacità di trovare la via della rete. La partita di ritorno invece, ha rimesso a posto le cose mostrando a tutti la reale differenza tra le due compagini: la contesa non è praticamente nemmeno iniziata visto che al termine dei primi 45 minuti i viola avevano già tre reti di vantaggio senza nemmeno spingere più di tanto il piede sull’acceleratore. Certo è che comunque anche in terra lettone, il brivido non poteva mancare tanto che, quando ancora i viola erano avanti di una sola rete, il centravanti Ilic, già a segno all’andata, ha accarezzato la parte alta della traversa grazie ad una bella dormita della difesa viola (dormita che si è poi ripetuta nella ripresa quando Terracciano ha fatto due parate mostruose). Finalmente poi, un pò di gioventù in campo! Detto che Venuti capitano è assolutamente inaccettabile dopo tutto ciò che ha combinato in maglia viola, vedere Bianco, Di Stefano e perché no Zurkowski in campo per una bella fetta di gara è stato veramente interessante anche se, sinceramente, Bianco poteva partire dall’inizio.

Adesso pensiamo alla fondamentale trasferta di Genova contro la Sampdoria: se i viola non vogliono vanificare il successo di Spezia, devono assolutamente dare continuità per iniziare una difficilissima rimonta in classifica. 4-2-3-1 come le ultime giornate di campionato o 4-3-3 come a Riga conta poco, serve fare altri 3 punti e basta.

IL BUONO

  • Le reti: è vero, l’avversario era quel che era, ma anche all’andata le squadre erano le stesse e la Fiorentina non riuscì a vincere la partita proprio per la sterilità offensiva. I tre gol viola, diversi per autori e per sviluppo, dimostrano che la squadra di Vincenzo Italiano ha finalmente cambiato marcia. Dal colpo di testa di Barak che batte un portiere imbarazzante quanto i cross di Venuti, al gol di Cabral che segna sull’unica palla giocabile ricevuta, fino alla pennellata deliziosa di Saponara, la Fiorentina finalmente mette la palla in porta, e questo è quel che interessa. Adesso non fermiamoci più.
  • Mandragora: in una partita in cui non si viene praticamente mai pressati, fare il vertice basso in un centrocampo a tre è certamente più facile. Riesce a far girare il pallone e la squadra intorno a sé grazie ad alcuni lanci illuminanti a tagliare il campo soprattutto per accendere Ikonè: il piede è educato ed alcune giocate sono veramente da leccarsi i baffi. Siamo pronti per partite più serie?
  • Terracciano: nel secondo tempo, quando la Fiorentina smette di giocare e mette in campo una formazione infarcita di giovani e rincalzi, conferma il suo momento d’oro. Sfodera un paio di parate clamorose e dimostra ancora una volta chi sia il portiere titolare della Fiorentina. Al momento, tra lui e Gollini non c’é proprio partita. Certezza assoluta.
  • Ilic: cerchiamo un attaccante giovane che possa ancora crescere e segnare con continuità? Ecco, lui è tutto questo e forse anche qualcosa in più. Ennesimo talento uscito dal settore giovanile del Partizan Belgrado, è stato compagno di squadra di un certo Dusan ma questo non significherebbe nulla se non avesse quel fiuto del gol che ha dimostrato sia all’andata che al ritorno. Ha una grande scelta di tempo per colpire di testa, copre bene la palla, tecnicamente discreto. Un classe 2000 che quindi permetterebbe anche una potenziale plusvalenza. Se ci provassimo? Semmai si rivende al triplo!

IL BRUTTO

  • Venuti: la fascia è un insulto a tutti quelli che tifano Fiorentina, ma quella non è colpa sua. La sua colpa è non azzeccare mai un cross, non fare mai una sovrapposizione, non giocare mai una palla in avanti, guadagnarsi un cartellino giallo da principiante anche in questa gara. Provo sincero imbarazzo per lui.
  • Il pareggio di Firenze: è inutile girarci intorno, la qualificazione diretta agli ottavi l’abbiamo gettata via proprio in casa contro i lettoni e questo è un rimpianto colossale. Soprattutto dopo averli visti nella gara di ritorno, non essere riusciti a segnare più di un gol in casa, è una colpa molto grave. Speriamo di non doverci pentire troppo!

A voi per i commenti!!