La filastrocca del 2023

Prima di mettermi a tavola per il cenone

devo rinnovare la nostra tradizione

scrivere una filastrocca per il nuovo anno 

come ormai troppi pochi fanno.

Gioie e delusioni si sono alternati

come accaduto negli anni passati

ma nel 2022 abbiamo sentito forte il terrore

per colpa della guerra scatenata da un coglione.

L’idea avuta in testa da Putin il conquistatore

mi pare simile a quella di qualche dittatore 

è riuscito a riportare indietro le lancette dell’orologio

e ci ha costretti a leggere ogni giorno il necrologio.

Nell’anno in cui si è riaffacciata una superpotenza

perdiamo un grandissimo uomo di scienza

Piero Angela divulgatore in grado di raggiungere tutti

dai Professori universitari fino ai farabutti.

In quest’anno se n’è andata una figura che mi accompagnava da quando sono nato

la regina Elisabetta che gli eventi più importanti aveva attraversato

chissà se Carlo dopo tutti questi anni di attesa

riuscirà a tenere la corona dagli scandali difesa.

Nella nostra Italia che il cinema ama

una lunga malattia ha spento una meravigliosa madama

la bravissima Monica Vitti ci ha dovuti lasciare

ma la bandiera della sua arte non si potrà ammainare.

Mentre questi personaggi il 2022 salutava

il costo della vita intanto volava

con il prezzo del gas che si issava beffardo

quasi come se fosse un lucente smeraldo.

Draghi con il governo dei migliori ha provato a tenere su la baracca

ma Berlusconi Salvini e Conte erano intenti a cambiare casacca

facendo cadere all’improvviso l’esecutivo

portando il paese ad un voto insolitamente estivo.

Giorgia Meloni ha condotto per la prima volta la destra alla guida del paese

speriamo che le tante promesse non siano adesso disattese

all’opposizione bastava dire “no!” per avere ragione

ora servono politiche che aiutino le persone

per uscire da un periodo buio come la notte

senza ritrovarsi tutte le ossa rotte.

Per il 2023 vorrei che la nostra nazione

prendesse dal Marocco dei mondiali una bella lezione

lottare tutti insieme per un unico obiettivo

aiuta anche il mediocre ad essere superlativo.

Buon 2023 a tutti!!

BarLungo con Simone – Bilancio di Natale

Sembra finalmente giunta quasi al capolinea la discussione relativa alla nuova Legge di Bilancio, la prima del Governo a guida Meloni. Tante idee, alcuni dietrofront oggettivamente clamorosi, pochissime risorse da spendere. Una manovra fatta in fretta e furia anche per la ristrettezza dei tempi a disposizione dell’esecutivo insediatosi poche settimane fa. Con Simone Pesucci vediamo quali sono le misure più importanti della nuova finanziaria.

Buon ascolto!

Riflessioni a mente fredda su Qatar 2022

Con la bellissima finale tra Argentina e Francia, si è chiusa una delle edizioni più controverse, chiacchierate, criticate della storia della manifestazione. Da un’assegnazione da parte della FIFA a dir poco opaca, fino allo sgarbo della vestizione di Messi con il blisht prima di poter finalmente alzare quella coppa che inseguiva da sempre, il campionato del mondo 2022 verrà ricordato anche per la battaglia sui diritti civili negati in Qatar, per le morti sul lavoro, per le troppe limitazioni democratiche di un paese che probabilmente non avrebbe meriato questa vetrina.

In questa sede però, preferisco parlare di calcio giocato, dei migliori talenti visti, delle novità tattiche, delle sorprese e delle delusioni. Insomma di ciò che è successo su quel rettangolo di gioco che ci regala emozioni immortali che resteranno per sempre con noi: dallo strapotere fisico di Mbappè, alle carezze alla palla di Leo Messi, dalla leggendaria cavalcata del Marocco, alla ridicola apparizione del Qatar. Pronti? Via!

RIFLESSIONI TECNICHE

L’ultimo decennio è stato indubbiamente dominato dalla coppia Messi Cristiano Ronaldo: un funambolo della tecnica che danza sul pallone, che bacia il cuoio con i piedi ogni volta che l’accarezza, contro una macchina fisicamente perfetta fatta di potenza e di continui miglioramenti tecnici grazie all’etica del lavoro. Messi baciato dal Dio del calcio che gli ha regalato un talento fuori dal comune, Ronaldo (non quello vero) nato con mezzi fisici impressionanti grazie ai quali è riuscito a chiedere a sé stesso più di chiunque altro per poter provare a reggere il confronto fino a quando Lionel ha coronato il sogno di una vita mentre CR7 si schiantava fragorosamente al suolo, finito su una panchina a guardare i propri compagni giocare. Ma se Messi ha raggiunto l’immortalità calcistica, un nuovo fenomeno ha confermato che la prossima decade, a meno di sfortunati infortuni, sarà tutta sua: Kylian Mbappè ha strabiliato in finale con una rete che resterà nella storia di questo meraviglioso sport ma soprattutto ha dimostrato ancora una volta di essere la cosa più vicina a Ronaldo (quello vero) che si sia mai vista in campo. Ed ha anche dimostrato di essere, seppur con alcune differenze, l’evoluzione della diatriba tra Messi e Ronaldo. Mbappè infatti, unisce una tecnica sopraffina ad una forza fisica, un allungo ed una velocità quasi sovrumana. E’ il prototipo perfetto del nuovo fenomeno del calcio mondiale fatto di tecnica, forza fisica, velocità, freddezza, capacità balistiche: serve altro?

RIFLESSIONI TATTICHE

Dal punto di vista tattico non è stato certamente un mondiale rivoluzionario: si sono rafforzate alcune tendenze che già si erano affermate nelle ultime stagioni e possiamo finalmente dare una grande notizia al mondo del calcio…. il tiki taka, per come lo abbiamo conosciuto negli ultimi anni, è morto! Il possesso palla orizzontale, quello in cui si continua a girare palla all’infinito alla ricerca di uno spazio in avanti per guadagnare metri soprattutto in ampiezza, ha fatto il suo tempo e si è tornati ad attaccare maggiormente la verticalità. Si punta inoltre nuovamente sulla qualità del gesto del calciatore e non sulla tattica di squadra soprattutto perché, e questa è la più grande novità, si è tornati a scommettere sul duello individuale uomo contro uomo. Già nelle ultime stagioni avevamo più volte sottolineato, anche su questo blog, come il gioco stava cambiando perché ci si muoveva in avanti per difendere, attaccando fin da subito l’avversario in ogni zona del campo, cercando di ripartire in velocità buttandosi sulle seconde palle. Tutto questo abbiamo visto in Qatar e tutto questo spiega perfettamente perché l’Italia è in così netta difficoltà in campo internazionale. Negli ultimi anni purtroppo, nei settori giovanili italiani, si è puntato troppo sulla tattica e poco sulla tecnica, troppo sulla difesa di squadra e poco sull’uno contro uno, troppo sul possesso palla e poco sulla verticalizzazione. L’Italia, spesso all’avanguardia, è adesso in netto ritardo su tutto ciò che è determinante nel gioco del calcio attuale. Per concludere, se a qualcuno piacciono i numeri, possiamo affermare che i moduli tattici hanno avuto ben poco peso in questa edizione dei mondiali: se guardiamo anche solo alle due finaliste, è difficile poter dire se la Francia giocasse con una difesa a 4 o a 3 o l’Argentina con il centrocampo a 3 o a 4 dal momento che le posizioni di Theo Hernandez e Di Maria non erano inseribili dentro un solo reparto. E’ sempre più importante il concetto di flessibilità tattica, la capacità di leggere le situazioni che gli avversari presentano, le mosse per bloccare le migliori qualità dei calciatori che si affrontano.

LA SQUADRA SORPRESA DEL MONDIALE

Molte volte, durante manifestazioni come il mondiale, è difficile essere tutti d’accordo sui giudizi da dare alle squadre, ma credo che si possa tranquillamente sfatare questo tabù: il Marocco è la più grande sorpresa di Qatar 2022. Prima nazionale africana ad arrivare in semifinale nella storia, rimasta ai piedi del podio solo per la sconfitta contro la Croazia, la nazionale marocchina ha stupito tutti ed è diventata velocemente la squadra simpatia del torneo. Differentemente da quasi tutte le altre squadre però, la compagine di Regragui ha puntato tutto sulle letture difensive giocando un calcio collettivo in cui la linea di centrocampo e quella di difesa si schierava quasi al limite dell’area in modo molto compatto. Difesa bassa, con un mediano pronto a schiacciarsi in mezzo ai due difensori centrali, per dare ai due terzini, Hakimi e Mazraoui calciatori tra i più talentuosi in rosa, la possibilità di ripartire velocemente in contropiede. Al netto di Ziyech ed Amrabat, già conosciuti, si sono fatti apprezzare interpreti fino ad oggi nell’ombra come Boufal, Ounahi o il portiere Bounou.

LA SQUADRA DELUSIONE DEL MONDIALE

Se il Marocco ha fatto sognare, ci sono due squadre europee che si contendono la palma della squadra delusione: Germania e Belgio. C’è però una netta differenza tra le due, poiché la Germania è in un momento di passaggio tra una generazione ormai al tramonto ed un ricambio che sta avvenendo ma non è ancora giunto a compimento. I diavoli rossi invece, erano di fronte all’ultima opportunità per quella che era stata definita una generazione di fenomeni che però, anche stavolta, sono tornati a casa con un pugno di mosche in mano. Uno spogliatoio spaccato, una squadra in cui i tanti piedi buoni non sono sembrati pronti a sacrificarsi per il bene comune, un attacco in cui Lukaku è stato addirittura dannoso. In mezzo a questo deserto, l’unico che ancora una volta ha dimostrato di poter stare nell’Olimpo degli interpreti del proprio ruolo è stato Courtois, mentre gli altri, da De Bruyne a Hazard, da Carrasco a Meunier, non sono stati all’altezza di una manifestazione in cui in poco più di venti giorni ci si gioca tutto. Peccato, ancora una volta la scuola belga spreca una generazione di fenomeni senza riuscire a portare a casa nemmeno un trofeo.

E voi che ne pensate? Fatemi sapere nei commenti!

Che si gioca??

E’ stata la finale dei mondiali più bella, avvincente, appassionante e palpitante della storia ed ha ingannato tutti tranne il nuovo battistrada, Sandrino il Bressesino, che si issa al vertice della graduatoria per la prima volta.

Le finali appena trascorse hanno lasciato pressoché invariata la classifica vista la morìa di segni giusti: Sandrino ha azzeccato il pareggio della finale guadagnandosi il +3, mentre il Crociato Gialloblù ha voluto esagerare, centrando addirittura il risultato esatto di Croazia Marocco e con il +5 si è avvicinato alla pancia della graduatoria. A tutti gli altri non è rimasto altro che ammirare una partita che è già nella storia di questo sport e l’incoronazione di due calciatori che sono e resteranno per sempre negli annali del calcio. Con gli occhi ancora pieni di ammirazione, andiamo a vedere la classifica aggiornata dal mitico Meneghino di Paderno Dugnano:

Sandrino il Bressesino 46
Lungo 45
Salva il Molisano e il Pappagallone Reale 43
Francesco il Meneghino Junior 40
Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 39
Joe il Pistoiese 37
Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 33
Bomber Siiimo 31
Il Crociato Gialloblù 28
Niccolò e Andrea 25
Luchino il diavolo rossonero 19

Adesso ci riposiamo per le feste e poi ci ritroviamo per la nuova giocata ad inizio anno nuovo!

A presto!

Che si gioca??

Dopo tempo immemore, Salva il Molisano è costretto a cedere la vetta a vantaggio del Lungo che, grazie al risultato esatto della Francia, scappa davanti a tutti.

C’è ben poco da festeggiare visto che a soli due punti, insegue una triade molto agguerrita: oltre a Salva, il Pappagallone che azzecca entrambi i pronostici ma non i risultati e Sandrino che invece registra un bel +5. Nella pancia della classifica, sembra arrancare Joe, il mago del Bottegone, che però sono certo tornerà presto a ruggire. Vediamo adesso la classifica aggiornata dal mitico Meneghino di Paderno Dugnano:

Lungo 45
Salva il Molisano, Sandrino il Bressesino e il Pappagallone Reale 43
Francesco il Meneghino Junior 40
Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 39
Joe il Pistoiese 37
Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 33
Bomber Siiimo 31
Niccolò e Andrea 25
Il Crociato Gialloblù 23
Luchino il diavolo rossonero 19

Andiamo adesso a pronosticare le finali prima di rilassarci un pò durante le vacanze. Ricordo che si pronostica il risultato al novantesimo minuto:

GARA 1 : MAROCCO – CROAZIA

La finale per il terzo e quarto si gioca domani, sabato, alle ore 16,00.

GARA 2: FRANCIA – ARGENTINA

La finale che decreterà la squadra campione del mondo si disputa invece domenica, sempre alle ore 16,00.

Sotto con i pronostici!

I sogni son desideri

Sembra incredibile ma anche stavolta l’obiettivo è stato raggiunto! Grazie a Giacomo Cialdi, giornalista pubblicista, autore di libri e racconti, ma soprattutto amico perdutamente innamorato di Firenze e della Fiorentina, ho trovato posto tra gli scrittori (mamma mia che parolona) del libro appena uscito ed intitolato “La prima volta a…..Firenze”. E’ stato un vero piacere poter raccontare una parte di me che spero abbia trasmesso l’amore viscerale che provo per la mia città, per il centro cittadino, per i miei amici. Ho voluto mettere su carta un avvenimento reale grazie al quale conoscere una parte di me, quella di un brontolone mai domo, sempre pronto a dire la propria, sempre pronto a spendersi per gli altri, soprattutto se sono amici veri.

Se vi và, “La prima volta a…..Firenze” può essere un regalo di Natale intelligente per conoscere meglio, attraverso i racconti di tanti scrittori fiorentini e la prefazione di Stefano Cecchi, la splendida città che ho la fortuna di vivere quotidianamente. Lo trovate nelle librerie oppure anche su Amazon.

Aspetto i vostri commenti e perché no anche le vostre critiche! Buona lettura!!

Che si gioca??

Mentre il mondiale si avvia alla conclusione, la nostra rubrica non si ferma e Salva inizia a sentire il fiato degli inseguitori sul collo.

Il Molisano sbaglia entrambi i pronostici e resta inchiodato a 40, mentre dietro Sandro il Bressesino li azzecca entrambi e si porta a -2 dalla vetta. Niccolò ed il Meneghino Junior centrano il +5 relativo al risultato esatto di Francia Inghilterra, mentre sono addirittura tre i giocatori che restano fermi al palo con un bello zero. Uno di questo, il Diavolo Rossonero, paga la debacle ed adesso occupa solitario l’ultimo posto in classifica superato anche dal Crociato Gialloblù. Vediamo adesso la classifica aggiornata dal mitico Meneghino di Paderno Dugnano:

Salva il Molisano 40
Sandrino il Bressesino 38
Il Pappagallone Reale, Lungo e Francesco il Meneghino Junior 37
Joe il Pistoiese 34
Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 33
Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 27
Bomber Siiimo e Andrea 25
Niccolò 20
Il Crociato Gialloblù 17
Luchino il diavolo rossonero 16

Andiamo adesso a pronosticare le due semifinali e poi ci rivediamo per la grande finale di domenica! Ricordo che si pronostica il risultato al novantesimo minuto:

GARA 1 : ARGENTINA – CROAZIA

La prima semifinale si gioca domani, martedì, alle ore 20,00.

GARA 2: FRANCIA – MAROCCO

La seconda semifinale si disputa invece mercoledì. sempre alle ore 20,00.

Sotto con i pronostici!

Buon compleanno Lorenzo!

È stata una serata di sentimenti fortissimi e contrastanti.

Di colori caldi e freddi, di luce e tenebre. Una serata intensa come tutte quelle che la splendida famiglia di Lorenzo Guarnieri composta da Stefano, Stefania e Valentina, ci regala dal giorno in cui ho avuto la fortuna di conoscerli grazie al gioco del calcio.
Un fortissimo sentimento di gratitudine per aver organizzato una meravigliosa festa al Tuscany Hall per il trentesimo compleanno di Lorenzo alla quale ho partecipato con grande piacere, misto al dolore che provo ogni volta che ripenso ai sogni spezzati ed alla vita travolta da quel delinquente alla guida (visto Stefano che ho usato le parole giuste?).

Una serata in cui ho conosciuto un maestro di giornalismo come Marino Bartoletti, un uomo di grandissime competenze che mi ha fatto innamorare del gioco del calcio, che mi ha fatto sognare grazie al suo Guerino Sportivo, una di quelle persone che sa raccontare un evento senza dover urlare né mettersi dietro ad una cattedra per dimostrare di essere qualcuno.


Una serata di calore grazie all’affetto ed all’amore con cui tutti coloro i quali sono intervenuti per festeggiare Lorenzo hanno riempito l’aria che abbiamo magicamente respirato e che è riuscita parzialmente a contrastare il gelo che mi ha ghiacciato il sangue nelle vene nel rivedere ancora una volta le immagini dei troppi omicidi stradali.
Una serata in cui a mezzanotte, momento in cui è arrivato il magico 10 dicembre, la sala è stata illuminata dalle foto e dal sorriso di quel ragazzo che ha vissuto certamente troppo poco, ma comunque abbastanza per lasciare un segno tangibile della sua presenza: qualcosa che solamente le persone che hanno la forza di donarsi agli altri riescono a fare.

Buon compleanno Lorenzo dal tuo primo mister!