Il buono, il brutto, il cattivo

LAZIO – FIORENTINA = 1 – 1

Finalmente! Erano tante settimane che non potevamo utilizzare questo avverbio con un’accezione positiva ed invece stavolta possiamo, anzi dobbiamo farlo. La Fiorentina vista a Roma somiglia finalmente a quella squadra che ci ha fatto innamorare la scorsa stagione: attenta, grintosa, vibrante, finalmente pronta a ripartire anche grazie a giocate di qualità. Undici giocatori che corrono, si aiutano, sanno cosa fare, giocano in funzione dei compagni di reparto. Che sia il primo segnale di un’inversione di tendenza? Che sia finalmente quella scintilla che cercavamo da mesi? Non possiamo saperlo, anche se il recupero fisico e tecnico di due giocatori imprescindibili come Nico Gonzalez (forse ha capito che il mondiale ormai è finito) ed Amrabat, valgono più delle molte scelte errate sul mercato estivo. La compagine di Vincenzo Italiano, anche se ha nuovamente denotato l’incapacità di fare rete, ha giocato alla pari con la tanto strombazzata Lazio del comunista col Rolex Maurizio Sarri, un gruppo di calciatori che forse si è sentito troppo bravo prima di esserlo….problema che capita spesso in una città con così poco equilibrio come Roma. Quel che conta però è la Fiorentina e stavolta possiamo dire che veniamo via dall’Olimpico soddisfatti per la prestazione ma con il consueto amaro in bocca per la traversa finale di Milenkovic, occasione che avrebbe potuto regalare tre punti tanto meritati quanto necessari per rilanciarsi in una classifica ancora anonima.

Non c’è tempo pero per crogiolarsi nei complimenti di una buona prestazione: mercoledì alle 18 al Franchi và in scena il primo match decisivo della stagione contro il Torino. Un quarto di finale in gara secca in casa contro una squadra non certo irresistibile come quella granata è un appuntamento troppo importante per essere fallito: scenderà in campo la Fiorentina di Roma oppure quella già vista proprio contro la banda di Juric pochi giorni fa?

IL BUONO

  • Ranieri: è stata la sorpresa più grande in una formazione inziale che nessuno si aspettava. Al netto di alcune imprecisioni dovute all’insicurezza iniziale, gioca poi una signora partita senza sbavature e con tanti anticipi soprattutto su Milinkovic Savic. Una risorsa da gestire meglio, soprattutto vedendo le diverse stupidaggini combinate in così poco tempo da Igor. Ci possiamo contare!
  • Nico Gonzalez: le chiacchiere stanno a zero, Nico è l’unico calciatore capace di far fare il salto di qualità alla squadra. Finché le gambe lo sorreggono, mette a ferro e fuoco la metà campo avversaria saltando sempre il diretto avversario, lanciandosi in ogni spazio libero, venendo incontro ai compagni in difficoltà, andando a concludere in porta. Segna un gol da fenomeno e sembra finalmente con la testa in Italia anziché in Qatar. Durerà? Intanto speriamo che mercoledì sia in grado di giocare!  
  • Bonaventura: insieme a Nico, è il faro dei viola. Riportato in un ruolo più abituale, qualche metro indietro, in cui può ricevere più spesso faccia alla porta, inventa e ricama come solo lui sa fare nella rosa della Fiorentina. Partecipa attivamente al gol del pareggio e lancia spesso in profondità i propri compagni con lanci intelligenti. Per una sera oscura quel genio che è Luis Alberto tornando il vero Jack, quello che tutti abbiamo imparato ad amare. Insostituibile.
  • La preparazione della gara: in un mondo in cui la colpa di tutto è sempre dell’allenatore, dopo settimane in cui anche su questo blog è stato più volte tirato in ballo, stavolta devo fare i complimenti a Vincenzo Italiano. In una delle gare più temibili, la Fiorentina ha giocato una partita tatticamente perfetta inaridendo le fonti di gioco di Sarri (che si è fatto mettere nel taschino come un pivello) e puntando su calciatori che nessuno si aspettava. Non ha rinunciato alla qualità schierando contemporaneamente Bonaventura e Barak , oltre Nico e Jovic ed ha affrontato uomo contro uomo gli avversari in ogni zona di campo. Ecco che nel gioco delle coppie difensive, Ranieri ha vinto quasi tutti i duelli con Milinkovic Savic, Dodò quasi sempre con Zaccagni, Amrabat ha fatto il difensore aggiunto, Barak e Bonaventura hanno asfissiato Luis Alberto e Cataldi. Non so se abbiamo giocato 4-3-3 o 4-2-3-1, so che abbiamo giocato da squadra, che abbiamo giocato a uomo, che abbiamo giocato sfruttando le nostre migliori doti vincendo ogni confronto individuale. Immagino che per molti adesso sarà merito del mercato, dei calciatori o dell’astrologia. Per me, ieri sera, c’è un netto vincitore al cospetto del finto Masaniello Maurizio Sarri: il suo nome è Vincenzo Italiano.

IL BRUTTO

  • Kouamè: semplicemente imbarazzante. Gioca un primo tempo pieno di errori tecnici, imprecisioni, strafalcioni. Dopo un inizio di stagione incoraggiante, è tornato rapidamente quel quattrocentista senza tecnica che la Fiorentina ha provato a sbolognare per tre mercati consecutivi. Brekalo, we need you!!!
  • Biraghi: semplicemente raccapricciante. Non trova i propri compagni nemmeno con le rimesse laterali, i cross nemmeno a parlarne, i calci d’angolo poi….. Ma siamo proprio sicuri che Terzic sia peggiore?
  • L’arbitraggio: se invece di Saponara fosse caduto Zaccagni, sarebbe stato fischiato il rigore ed il difensore avrebbe guadagnato anche l’ammonizione. Oltre alla chiamata vergognosa, il Sig. Colombo ammonisce solamente i calciatori in maglia viola ed inverte tutte le punizioni necessarie a permettere l’assedio finale della Lazio. Missione fallita, ma il suo fischietto farà carriera, ne sono certo.   

A voi per i commenti!!

BarLungo con Simone – Opposizione al governo

Dopo un paio di mesi in cui in parlamento e nel paese sembrava che l’opposizione non esistesse, ecco il primo sciopero contro il governo, quello dei benzinai. Ma se il Ministro della Giustizia Nordio non cambierà il proprio modo di approcciarsi nei confronti della magistratura, potrebbe essercene presto un altro. Nella nuova puntata del BarLungo con Simone proviamo a capire i motivi di questo malcontento e quali ripercussioni avranno sui cittadini le scelte del governo Meloni.

Buon ascolto!

Che si gioca?

Sandrino è sempre in testa, ma dietro la classifica si accorcia ulteriormente. La sconfitta dell’Inter in casa con l’Empoli, ha fatto guadagnare un bel -1 a tantissimi giocatori che si mangiano le mani per l’occasione sciupata.

Nella pancia della graduatoria si è creato un bel gruppone grazie alle imprese di giornata di Bomber Siiimo, al secondo +4 consecutivo, di Niccolò e del campione del Mondo. Fanno invece il passo del gambero il Lungo, Salva, Andrea ed il crociato Gialloblù. Con lo scudetto che viaggia ormai verso Napoli, ed una lotta per la salvezza che sembra aver rianimato almeno il Verona, andiamo a vedere la classifica aggiornata dal mitico Meneghino di Paderno Dugnano:

Sandrino il Bressesino 53
Lungo e Il Pappagallone Reale 49
Joe il Pistoiese 47
Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 45
L’Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 44
Niccolò 42
Salva il Molisano, Francesco il Meneghino Junior e Bomber Siiimo 39
Andrea 33
Il Crociato Gialloblù 32
Luchino il diavolo rossonero 16

Ecco le partite scelte per questo weekend:

La gara più scontata: LAZIO – FIORENTINA = 1

Sarà per la partita indegna giocata sabato contro il Torino, sarà per il trionfo delle truppe di Sarri contro i campioni d’Italia del Milan, ma il pronostico mi sembra chiuso. La Lazio gioca al momento il più bel calcio della serie A insieme al Napoli, la Fiorentina il più brutto con la Sampdoria. Nonostante l’assenza del capocannoniere degli ultimi anni Immobile, la compagine di Lotito segna gol a ripetizione mentre i viola non segnano più nemmeno per sbaglio, ed infatti dal mercato di gennaio è arrivato un portiere di 36 anni. Infine la coppia Romagnoli Casale, con Provedel in porta, sembra aver dato buona solidità alla retroguardia biancoazzurra mentre Milenkovic ed Igor, accompagnati da capitan Biraghi, fanno quasi sempre la figura dell’obliteratrice sul tram. Insomma come dovrebbe finire se non con il segno 1 fisso?

La sorpresa della giornata: NAPOLI – ROMA = X (Risultato 1 – 1)

Gioco il pareggio perché mi piace pensare che il campionato italiano non possa essere già finito dopo la prima giornata di ritorno. Ma lo pronostico anche perché Mourinho, tecnico per molti versi antico e superato dal punto di vista del gioco, resta ancora tra i migliori al mondo nel preparare le partite secche. Sono convinto che per tutta la settimana abbia preparato qualcosa di diverso per giocare sull’avversario (anche perché non sa fare altro) e per far arrivare il prima possibile la palla sui piedi dell’unico fuoriclasse che ha in rosa, Dybala. Il Napoli però vola sulle ali dell’entusiasmo ed è a conoscenza che questo potrebbe essere un bel match-point per scavare un solco quasi impossibile da recuperare. Anche Kvaratskhelia, assente nelle ultime settimane, è recuperato e dunque Spalletti potrà contare su tutti i migliori: riuscirà a superare l’esame di maturità? Per me finisce pari, per voi?

A voi per i pronostici!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – TORINO = 0 – 1

Se la sconfitta di Roma era stata una grande delusione, quella di ieri sera in casa contro il Torino è stata decisamente peggiore. Un’accozzaglia di calciatori messa insieme da una dirigenza da osteria, guidata da un Presidente che parla solo di soldi ed infrastrutture, allenate da un tecnico che sembra non aver più quel fuoco dentro esistente ad inizio avventura. In mezzo a tutto questo un Artemio Franchi che continua a pienarsi di almeno 30.000 persone ogni volta, ma che non ha voglia nemmeno di contestare una proprietà ed una squadra che ci sta facendo vedere un calcio indecente, che continua a raccontarci che l’unica via è quella di vendere sempre i pezzi migliori senza una progettualità a lungo termine: vogliamo davvero investire sui giovani? Ed allora perché anche ieri sera Bianco ha giocato 4 minuti? Perché non lanciare uno tra Kayodè e Favasuli anziché Venuti che tra l’altro non si vedrà nemmeno rinnovare il contratto? Quale sarebbe esattamente la direzione verso la quale si vuole portare la Fiorentina? Che sia quella del rilancio o quella del disimpegno e della cessione della società sarà loro compito di decidere, ma una cosa è certa: Firenze non merita questo scempio.

Si naviga insomma in una stagione che, alla fine girone d’andata, è praticamente già compromessa se non fosse per la penalizzazione inferta alla Juventus nel primo dei tre processi che dovrà affrontare. Nonostante questo però, siamo dietro al Torino che ieri sera ha meritatamente vinto, ed a distanze siderali dalla zona Europa che conta: insomma un vero capolavoro.

IL BUONO

  • La salvezza: se giocassimo in un campionato più competitivo di quello italiano, con la pochezza qualitativa della rosa, l’idiosincrasia con il gol e la difesa perforabile che abbiamo, la Fiorentina potrebbe essere risucchiata nella zona calda. Fortunatamente, almeno per ora, le ultime tre della Serie A viaggiano ad un ritmo di poco più di mezzo punto a partita e non ci possono impensierire. Ecco qual era il progetto di Rocco! La Fiorentina con lui non fallirà ma avremo sempre il brivido di una splendida mediocrità!  

IL BRUTTO

  • Tutto il resto: abbiamo una società che ha sbagliato tutti i mercati che ha fatto tranne quello della stagione scorsa. La rosa è stata ogni anno indebolita e basta vedere chi era in campo ieri sera: degli 11 che sono partiti dal primo minuto, ben 10 calciatori erano gli stessi allenati da Beppe Iachini nella stagione in cui ci salvammo per il rotto della cuffia. Unico giocatore diverso il funambolico Ikonè…ed ho detto tutto. Nell’ultima sessione di mercato abbiamo ceduto Odriziola e Torreira ed a gennaio aveva già salutato Vlahovic: ieri sera erano in campo al loro posto Venuti, Amrabat (che al netto della grande stagione disputata non è mai stato un regista) e Kouamé, calciatore che abbiamo provato in tutti i modi a cedere nelle ultime due stagioni. Credo che questo sia sufficiente per capire la mediocrità della rosa che non ha la qualità necessaria per portare la Fiorentina in alto in classifica. Se a tutto ciò sommiamo l’errato acquisto di entrambi gli attaccanti che non segnano praticamente mai, la frittata è fatta. Nel frattempo anche Italiano sembra non trovare più il bandolo della matassa non solo dal punto di vista del gioco, ma anche da quello caratteriale, con una squadra spenta sia nel fisico che nell’anima. I numeri non mentono mai e raccontano spesso tante cose: i viola hanno vinto 6 gare nel girone di andata, segnando solamente 21 reti e mai hanno superato compagini che stanno davanti in classifica. Che significa tutto ciò? Semplicemente che questa è la dimensione di una rosa costruita al risparmio senza cercare ciò che realmente serviva, ma solamente le occasioni del momento: nessun progetto, nessuna prospettiva. Un vero disastro.   

A voi per i commenti!!

Che si gioca?

La testa della classifica subisce diversi scossoni soprattutto perché il gruppone che viene dal Nord non manda i pronostici e dunque, come da regolamento, si becca un bel -1 in classifica: unico a ricordarsi la nostra rubrica è l’ultimo arrivato, Andrea, al quale mando i complimenti!

Il migliore di giornata è il Pappagallone Reale che centra il +6 grazie ad Inter e Roma (sarà felice babbo Mario!) e sale sul podio a sole 4 lunghezze dal battistrada Sandrino. Il Lungo intanto, tradito dai simpaticissimi pisani, si mangia le mani visto che, avesse centrato anche la scontata, sarebbe il nuovo capoclassifica. Nelle retrovie intanto, sembra dare segnali di risveglio Bomber Siiimo che supera in un colpo solo due competitori grazie ad un ottimo +4. Sperando che i meneghini non buchino un altro appuntamento, andiamo a vedere la classifica aggiornata dal mitico Meneghino di Paderno Dugnano:

Sandrino il Bressesino 51
Lungo 50
Il Pappagallone Reale 47
Joe il Pistoiese 45
Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 44
Salva il Molisano e l’Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 40
Francesco il Meneghino Junior e Niccolò 38
Bomber Siiimo 35
Andrea 34
Il Crociato Gialloblù 33
Luchino il diavolo rossonero 17

Ecco le partite scelte per questo weekend:

La gara più scontata: INTER – EMPOLI = 1

La squadra nerazzurra vista in finale di SuperCoppa contro il Milan mi ha sinceramente impressionato. Bel gioco, grande qualità, capacità di trovare la via della rete in tanti modi diversi: la difesa del Milan sembrava quella della Fiorentina di Vierchowood (non ricordavate che eravamo stati allenati anche da lui dite la verità….) ma l’Inter ha vinto e convinto. Lautaro poi sembra tornato quello vero e Dzeko è come il vino; l’Empoli intanto, dopo la vittoria rocambolesca contro la Sampdoria è ormai salvo ed ha tanti talenti che potenzialmente potrebbero interessare anche a Zhang e soci. Sperando che le maglie nerazzurre di Milano mi portino miglior fortuna rispetto a quelle di Pisa, dico 1 fisso.

La sorpresa della giornata: JUVENTUS – ATALANTA = 2 (Risultato 1 – 3)

Mamma mia quanto è difficile la partita che ho scelto! La Juve viene dalla goleada subita a Napoli ed ha dato qualche timido segnale di ripresa in Coppa Italia soprattutto grazie ad uno dei tanti simpaticissimi ex viola che popolano le maglie senza colori. L’Atalanta sembra in grande salute soprattutto davanti dove ha dimostrato che, per la stessa cifra di Cabral o Ikoné, in giro qualcosa di meglio ci sarebbe da prendere! Se la squadra di Gasperini continua a tenere i ritmi con cui ha giocato le ultime gare può fare davvero male alla compagine di Allegri che però, come spesso diciamo, non deve mai essere data per morta! Sfida incandescente in chiave Champions League….Io dico affermazione dell’Atalanta in una gara ricca di contropiede!

A voi per i pronostici!

Appunti sparsi dal mondo della scuola (parte 1)

Come avevo promesso nell’articolo in cui davo la notizia della mia elezione nel Consiglio di Istituto qualche settimana fa, inizia oggi una rubrica che vuole raccontare le mie riflessioni in merito a ciò che sta accadendo in questa nuova avventura  ed alle insidie che questo mondo tanto bello quanto complicato nasconde. 

Innanzitutto voglio dire a tutti quelli che, al momento dell’elezione, hanno scosso le spalle rispondendo “bravo ma tanto non serve a nulla”…voglio dire che non è vero. Il Consiglio di Istituto è un organo che viene molto spesso chiamato in causa ed ha un ruolo di controllo e di consultazione importante: come tutte le cose poi, dipende da come si intende svolgere il proprio ruolo, se impegnandosi o meno, e da come l’organo viene gestito da chi ha la responsabilità dell’Istituto Comprensivo, cioè dal Dirigente Scolastico. Nel mio caso posso dire che dall’inizio di Dicembre, momento in cui il nuovo Consiglio è entrato ufficialmente in carica, abbiamo già avuto due riunioni in presenza ed una on line in poco più di 45 giorni, segno della volontà di condivisione di un percorso. Se contiamo che nel mezzo ci sono state anche le vacanze di natale, potremmo dire che è stato un inizio sprint! Una partenza che non è stata solamente burocrazia, come l’elezione del Presidente e del Vice, ma anche di sostanza con tematiche interessanti ed un dibattito spesso vibrante ma sempre nell’ottica di raggiungere una decisione condivisa che avesse il benessere degli studenti come unica stella polare.

Nella seconda riunione poi, sono stato investito di un ruolo importante che mi ha dato ulteriori motivazioni per studiare, approfondire, capire questo nuovo mondo. All’interno del Consiglio d’Istituto infatti, deve essere eletta una Giunta Esecutiva che ha un ruolo più amministrativo, con il controllo del bilancio dell’intero Istituto. Un po’ perché l’amministrazione è il mio mondo ed un po’ perché (almeno lo spero) gli altri genitori eletti hanno stima di me, sono stato designato come uno dei cinque componenti la Giunta e, per questo, sono stato chiamato a studiare il bilancio e ad approvarlo in un’interessantissima riunione on line. Insieme agli altri componenti, al Dirigente Scolastico ed al Responsabile amministrativo, abbiamo avuto la possibilità di fare domande e di approfondire le entrate e le uscite annuali. Spesso si dice che le scuole non abbiano i fondi necessari per portare avanti le varie attività che sarebbero necessarie per la crescita dei nostri ragazzi ma…. è proprio così? Certamente non si naviga nell’oro ma, almeno nel nostro caso, sembra veramente essere la burocrazia la nemica numero 1! Quella che si annida in regolamentazioni cervellotiche, spesso contraddittorie, che non aiutano ma anzi ostacolano quei giusti investimenti che potrebbero aiutare i nostri istituti ad essere la casa accogliente del cittadino di domani.

Ho visto quanti soldi si riescono a spendere per l’inclusione tecnologica ad esempio (attraverso acquisti di device, computer o anche solo amplificatori di segnale wifi), ma ho anche visto che forse si potrebbe incidere maggiormente grazie a progetti specifici che aiutassero le insegnanti nella loro vita quotidiana in classe. Perché non aprirsi di più alle professionalità di esperti esterni per trattare, ad esempio, nella secondaria di primo grado l’approccio alla sessualità? Oppure il tema dell’accoglienza di bambini stranieri o di bambini disabili nella classi della scuola dell’infanzia o primaria, istituti in cui sempre più spesso arrivano anche durante l’anno bambini da inserire in classe?  Su questo mi vorrei impegnare in questi tre anni, convinto che con un Dirigente Scolastico così pronto ad ascoltare come quello che abbiamo, ed un Presidente del Consiglio d’Istituto in grado di tenere sempre aperto il canale del dialogo, si possa rendere il nostro Istituto Comprensivo un gran bell’ambiente in cui portare i figli.

Alla prossima!

Il buono, il brutto, il cattivo

ROMA – FIORENTINA = 2 – 0

È stata una Fiorentina disastrosa quella vista a Roma. Una delusione tremenda quella che ci ha regalato la squadra di Vincenzo Italiano dal punto di vista tecnico, fisico e comportamentale. I viola non hanno mai dato la sensazione di avere voglia di vincere questa partita: dalla sosta in poi, la Fiorentina ha sempre giocato sotto ritmo, ha offerto una qualità di gioco bassissima, ha subito troppe reti, ha difeso spesso male. La partita è chiaramente cambiata con l’espulsione dettata dal comportamento insensato di Dodo’ che, già ammonito, ha avuto la malaugurata idea di entrare in scivolata sulla trequarti campo in un’azione nemmeno pericolosa. Per la seconda stagione consecutiva la Fiorentina si ritrova in 10 dopo nemmeno mezz’ora ma, se lo scorso anno il rosso a Dragowski era quantomeno opinabile, stavolta la decisione di Giua è giusta e condivisibile. Al rosso del terzino brasiliano poi, si è aggiunta la stupidaggine di Bonaventura in occasione della prima rete, le incredibili leggerezze dello svagato Igor, l’inconsistenza di un inutile Jovic fino all’incapacità di fare la scelta giusta di Ikone’. Firenze aspettava questa partita come quella del possibile rilancio in zona Europa, ma probabilmente la squadra non non l’aveva capito: intanto i tifosi continuano a cantare per Commisso nei bagni di un autogrill…contenti loro….  

Il sogno di tornare in Europa a questo punto si trasforma in miraggio e nessuno può sentirsi esente da responsabilità: dai calciatori che non hanno avuto nemmeno la dignità di giocare con la bava alla bocca, alla società che ha impoverito una rosa sempre più scarsa, ad un allenatore che continua a dare fiducia a chi non la merita più, Jovic in primis. 

IL BUONO

  • L’atteggiamento del secondo tempo: se qualcosa la possiamo salvare, è la voglia almeno di provarci che abbiamo visto nella prima parte del secondo tempo quando, un po’ per la maggiore qualità di un centrocampo che ha visto la contemporanea presenza di Barak e Bonaventura, molto per l’ingresso di Nico accanto a Kouame’, la Fiorentina ha almeno dato dimostrazione di provare ad attaccare. Finalmente da oggi sappiamo che giocare con due punte vicine non è vietato dal regolamento, nemmeno da quello conosciuto da Vincenzo Italiano!!! 

IL BRUTTO

  • Dodo’: semplicemente incommentabile se si vuole evitare querele. Non è soddisfatto del primo stupido giallo che si guadagna dopo nemmeno tre minuti, deve addirittura esagerare. La sconfitta è gran parte demerito suo anche se poi i compagni non fanno nulla per reagire alla sua follia. Venuti inguardabile, Dodo’ da psicanalisi, come usciamo da questo incubo?
  • Ikone’: se i calciatori fossero pagati in base alle giocate utili, lui giocherebbe gratis. Sbaglia tutto ciò che è possibile fallire, non salta mai l’uomo, non raddoppia mai la marcatura dalla sua parte. Mi hai sinceramente stufato!! 
  • Igor : sono settimane che lo maledico per la sua indolenza che lo porta a commettere errori di sufficienza in serie. Il problema è che, con l’infortunio di Quarta ed una società che ha ridotto la squadra ad avere Ranieri come unica alternativa nel ruolo di difensore centrale, tocca anche confermarlo in vista della prossima settimana contro il Toro. Mi vengono i conati.
  • Terracciano: inizia smanacciando una palla semplicemente da bloccare, continua con rinvii imbarazzanti, chiude in bellezza subendo un gol su tiro deviato sul quale però avrebbe potuto ed anzi dovuto fare di più. Pietro non ti ci mettere anche te!!  

A voi per i commenti!!

BarLungo con Simone – Tifosi moderni

Nel nostro podcast abbiamo sempre parlato di politica, attualità, economia. Stavolta invece, proviamo a cambiare strada (solo stavolta) e, prendendo spunto dai vergognosi scontri tra ultras sull’autostrada A1, parliamo di tifo. Vediamo come è cambiato il mondo dei tifosi e degli stadi dall’inserimento della tessera del tifoso in poi e cerchiamo di capire quale sia il significato di essere tifoso oggi.

Buon ascolto!