Il buono, il brutto, il cattivo

ROMA – FIORENTINA = 2 – 0

È stata una Fiorentina disastrosa quella vista a Roma. Una delusione tremenda quella che ci ha regalato la squadra di Vincenzo Italiano dal punto di vista tecnico, fisico e comportamentale. I viola non hanno mai dato la sensazione di avere voglia di vincere questa partita: dalla sosta in poi, la Fiorentina ha sempre giocato sotto ritmo, ha offerto una qualità di gioco bassissima, ha subito troppe reti, ha difeso spesso male. La partita è chiaramente cambiata con l’espulsione dettata dal comportamento insensato di Dodo’ che, già ammonito, ha avuto la malaugurata idea di entrare in scivolata sulla trequarti campo in un’azione nemmeno pericolosa. Per la seconda stagione consecutiva la Fiorentina si ritrova in 10 dopo nemmeno mezz’ora ma, se lo scorso anno il rosso a Dragowski era quantomeno opinabile, stavolta la decisione di Giua è giusta e condivisibile. Al rosso del terzino brasiliano poi, si è aggiunta la stupidaggine di Bonaventura in occasione della prima rete, le incredibili leggerezze dello svagato Igor, l’inconsistenza di un inutile Jovic fino all’incapacità di fare la scelta giusta di Ikone’. Firenze aspettava questa partita come quella del possibile rilancio in zona Europa, ma probabilmente la squadra non non l’aveva capito: intanto i tifosi continuano a cantare per Commisso nei bagni di un autogrill…contenti loro….  

Il sogno di tornare in Europa a questo punto si trasforma in miraggio e nessuno può sentirsi esente da responsabilità: dai calciatori che non hanno avuto nemmeno la dignità di giocare con la bava alla bocca, alla società che ha impoverito una rosa sempre più scarsa, ad un allenatore che continua a dare fiducia a chi non la merita più, Jovic in primis. 

IL BUONO

  • L’atteggiamento del secondo tempo: se qualcosa la possiamo salvare, è la voglia almeno di provarci che abbiamo visto nella prima parte del secondo tempo quando, un po’ per la maggiore qualità di un centrocampo che ha visto la contemporanea presenza di Barak e Bonaventura, molto per l’ingresso di Nico accanto a Kouame’, la Fiorentina ha almeno dato dimostrazione di provare ad attaccare. Finalmente da oggi sappiamo che giocare con due punte vicine non è vietato dal regolamento, nemmeno da quello conosciuto da Vincenzo Italiano!!! 

IL BRUTTO

  • Dodo’: semplicemente incommentabile se si vuole evitare querele. Non è soddisfatto del primo stupido giallo che si guadagna dopo nemmeno tre minuti, deve addirittura esagerare. La sconfitta è gran parte demerito suo anche se poi i compagni non fanno nulla per reagire alla sua follia. Venuti inguardabile, Dodo’ da psicanalisi, come usciamo da questo incubo?
  • Ikone’: se i calciatori fossero pagati in base alle giocate utili, lui giocherebbe gratis. Sbaglia tutto ciò che è possibile fallire, non salta mai l’uomo, non raddoppia mai la marcatura dalla sua parte. Mi hai sinceramente stufato!! 
  • Igor : sono settimane che lo maledico per la sua indolenza che lo porta a commettere errori di sufficienza in serie. Il problema è che, con l’infortunio di Quarta ed una società che ha ridotto la squadra ad avere Ranieri come unica alternativa nel ruolo di difensore centrale, tocca anche confermarlo in vista della prossima settimana contro il Toro. Mi vengono i conati.
  • Terracciano: inizia smanacciando una palla semplicemente da bloccare, continua con rinvii imbarazzanti, chiude in bellezza subendo un gol su tiro deviato sul quale però avrebbe potuto ed anzi dovuto fare di più. Pietro non ti ci mettere anche te!!  

A voi per i commenti!!

13 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Ecco grazie caro Lungo perché allo stadio ero in parterre e non vedevo bene. Confermi la mia impressione che Terracciano non è stato reattivo al 100%.
    Per il resto hai scritto tutto.
    Ultima cosa: a che punto è il rinnovo di Igor? Mi sembra un po’ distratto ultimamente. Di solito capita quando ci sono di mezzo le beghe contrattuali

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    • Ciao Ugo! Eri in parterre a Roma? Grande! Non saprei a che punto sia il rinnovo di Igor, ne parlavano questa estate ma sono mesi che non filtrano novità. Comunque giocatore mediocre che non merita chissà che cosa!

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      • Sì ero allo stadio e questo mi ha fatto digerire la sconfitta, c’è una pressione del pubblico condizionante che solletica il protagonismo degli arbitri.
        La Roma è quella che si vede in TV e di cui parlammo. Solida difensivamente (noi meno) e con Dybala. Ti ricordi che scrivemmo come fosse difficile da limitare. Testa avanti alle prossime partite sperando nel pieno recupero di Nico e in un Italiano più normalizzato. Con tutti questi infortunati e i conseguenti allenamenti differenziati, la condizione non è omogenea, dobbiamo cercare l’equilibrio tra i reparti prima di tutto secondo me

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        • Certo che mi ricordo! Ed avevamo letto bene la partita! Peccato per la stupidaggine incredibile di Dodo’. La squadra si vede che atleticamente non sta bene come dovrebbe ma il recupero di Nico è fondamentale!

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          • Se ti ricordi amico mio avevamo anche scritto in tempi non sospetti, che la pratica-campionato era già chiusa causa “eccesso di alternanza di rendimento” e tanto valeva fare all in sulle coppe. Preveggenza de Il corner del Lungo 😄🤣

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  2. Anche se tutti lo osannano, a me Leao non è mai piaciuto. Il motivo è molto semplice: ogni volta che prende palla cerca di fare il fenomeno azzardando una giocata con pochissime possibilità di riuscita. Se ti chiami Messi o Mbappé te lo puoi permettere, se invece ti chiami Leao dovresti andare sul semplice, e fare il giocoliere soltanto quando il risultato è già acquisito.
    Ieri Bonaventura non mi è piaciuto non tanto per il motivo che hai detto tu (ovvero la sua colpevolezza sulla prima rete), quanto piuttosto per il fatto che abbia imitato il suo ex compagno Leao, tentando delle giocate impossibili ogni volta che aveva la palla tra i piedi. Questo modo di giocare lo ritengo inopportuno sempre, ma a maggior ragione in una partita come quella di ieri, dove la posta in palio era altissima e quindi mettersi a fare i giochi di prestigio doveva essere l’ultimo dei nostri pensieri.
    Ieri mi ha deluso anche Italiano. Premesso che quando si tratta di Duncan non sono obiettivo, per me ha fatto malissimo a sostituirlo: era il giocatore più “muscolare” che avevamo in campo, quindi ci avrebbe dato una grande mano a resistere per oltre un’ora in 11 contro 10. Era chiaro che Italiano dovesse togliere qualcuno per far entrare Venuti, ma tra tutti quelli che poteva scegliere ha preso proprio l’unico che poteva aiutarci a tenere botta. E infatti dopo la sua uscita dal campo il giocatore che stava marcando a uomo ci ha fatto 2 gol.
    Riguardo a Ikoné, durante le vacanze di Natale ricordo di aver letto un’intervista in cui rievocava gli anni in cui giocava con Mbappé, e diceva che purtroppo gli capitava di rado di disputare una partitella con lui, perché se l’allenatore metteva Ikoné e Mbappé nella stessa squadra non c’era partita. Quest’ennesima sparata da gradasso megalomane mi ha fatto capire che Ikoné è più montato di Jovic: dato che sono entrambi insopportabili sia dentro che fuori dal campo, spero che ce ne disferemo il prima possibile.
    Ovviamente sul banco degli imputati dovrebbe finirci anche Dodò, ma su di lui evito di infierire: immagino che sarà già abbastanza mortificato per conto suo. Anzi, lo consolo dicendo che ha avuto la sfortuna di trovarsi davanti un giovane così forte da mandare in panchina un campione come Spinazzola, e quindi in pochi sarebbero riusciti a contenerlo.
    Sempre a proposito di Dodò, tu mi chiedi come facciamo a uscire dall’incubo di dover far giocare uno tra lui e l’ancor più impresentabile Venuti. Innanzitutto, per fortuna quest’incubo sta per finire perché Venuti è in scadenza di contratto; in secondo luogo va considerato che il mercato è ancora aperto, e quindi potremmo uscire da quest’incubo già tra pochi giorni, comprando un altro terzino destro ancora. In un campionato catenacciaro come quello italiano non dovrebbe essere così difficile da reperire. Speriamo che Pradé chiuda presto la trattativa per Belotti o Sanabria, così gli avanzerebbe qualche giorno per potersi concentrare anche su quest’altra questione.

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    • Ciao! Bonaventura è stato tra i peggiori ma così come te hai un debole per Duncan io ce l’ho per Jack al quale si chiede di giocare sempre al massimo nonostante i suoi quasi 35 anni. Anche io non avrei tolto Duncan ma Jovic ma credo che comunque sarebbe cambiato poco. Quanto ad Ikonè ho già detto tutto mentre non sono così d’accordo su Dodò: è vero che Zalewski ha messo in panchina Spinazzola, ma è anche vero che non ha praticamente mai fatto la differenza con le squadre da metà classifica in su. Non è possibile commettere due stupidaggini quali quelle del terzino brasiliano in nemmeno mezz’ora!

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      • Da quando è tornato in Spagna Odriozola ha fatto solo 51 minuti in Coppa del Re, e nell’ultima partita del Real in campionato Ancelotti non l’ha neanche convocato: secondo me se provassimo a riprenderlo non ci direbbe di no, e anche il Real lo lascerebbe partire all’istante. Grazie per la risposta! 🙂

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      • C’è da dire però che Italiano mi sembra in difficoltà ultimamente. Come dice Capello i moduli si differenziano tra loro a seconda della maniera di difendere. Ora noi abbiamo abbandonato il 433 ” ad alta intensità” 😂 perché l’intensità non c’è e erano infortunate le due ali titolari Nico e Sottil. Però continuiamo con la stessa fase difensiva, difesa altissima e marcature preventive. Solo che secondo me non si può chiedere a Dodo l’aggressione individuale a metà campo, di avversari rispetto ai quali paga pegno in centimetri e chili.
        Aggiungo che senza Sottil e Nico nessuno è in grado di “strappare” e le ripartenze sono lente o inconcludenti (leggere alla voce Ikone).
        Mi aspetto un Italiano più flessibile in futuro. Adesso siamo combattuti tra il desiderio di tenere la difesa altissima e la necessità di fare tocchetti per il tumore di subire imbarcate

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        • È un’interpretazione molto interessante. Io sono solito a credere poco a chi dice che ci sono giocatori che sanno difendere o attaccare in un solo modo perché è questione di cultura calcistica però mi rendo conto che sempre più spesso è così. Nel caso di Dodo’ poi, c’è anche il problema delle misure e dunque effettivamente ci può stare il tuo ragionamento. A me sembra che Italiano abbia già dimostrato grande elasticità passando dal 433 al 4231 e dunque se riterrà di dover cambiare ancora non credo avrà problemi a farlo.

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