Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – CAGLIARI = 3 – 0

Una vittoria netta, chiara, convincente che proietta la Fiorentina al terzo posto in classifica in coabitazione con compagini che sono partite con ambizioni da Champions League. La gara di ieri sera ha alcuni punti di contatto con quella di Frosinone, ma anche differenze sostanziali: il primo tempo disputato dai viola contro il Cagliari è stato bellissimo come quello giocato in terra ciociara, ma stavolta non è mancata la sostanza. La ripresa poi, è stata tutta un’altra storia perché contro i ragazzi di Di Francesco Bonaventura e soci erano andati in apnea concedendo il pareggio e rischiando anche di perdere la contesa, mentre ieri sera la gestione dei tempi di gioco e del possesso palla è stato perfetto tanto che Terracciano è rimasto finalmente imbattuto ed Italiano è riuscito anche a ruotare i calciatori in vista dei prossimi impegni. Nella ripresa infatti, la Fiorentina ha dato la netta sensazione di gestire le proprie forze grazie anche all’oggettiva superiorità nei confronti di un Cagliari apparso debole e quasi arrendevole.

Il mister viola aveva deciso di concedere ancora fiducia alla coppia centrale Milenkovic Quarta, di continuare con Duncan accanto a Arthur Melo e di concedere stavolta la maglia da titolare davanti a Lucas Beltran, apparso più dentro al gioco della Fiorentina anche se troppo spesso servito con tempi sbagliati rispetto ai giusti movimenti effettuati. L’attaccante argentino, che continuo a considerare una seconda punta, è un trottolino in continuo movimento, capace di farsi trovare sempre smarcato ma se servito spalle alla porta trova difficoltà al momento difficilmente superabili. Resta la sensazione di una squadra in crescita sia dal punto di vista atletico che tattico, con due terzini come Parisi e Kayode che uniscono freschezza atletica, grinta e voglia di emergere, un centrocampista come Duncan in continua crescita, due leaders tecnici e morali come Nico e Bonaventura ed un attaccante come Nzola che si è finalmente sbloccato.

Il calendario però non concede pause perché giovedì la Fiorentina sarà chiamata nuovamente al Franchi per affrontare il Ferencvaros che, insieme al Genk rappresenta l’avversaria più agguerrita del girone. Solamente 72 ore dopo poi, i viola saranno ospiti dei campioni d’Italia al Maradona per misurare le ambizioni stagionali in campionato.

IL BUONO

  • Kayode: stavolta la copertina è tutta sua. Unisce strapotere fisico con letture tattiche intelligentissime, proiezioni offensive come quella che porta al raddoppio con chiusure difensive come in occasione del salvataggio sulla linea, il tutto condito da una serenità ed un sorriso contagioso. Hai conquistato il mio cuore!
  • Nico Gonzalez : segna con la regolarità di un centravanti con tanti modi diversi. Contro il Cagliari il suo è un gol sporco, da attaccante vero, di quelli che da anni mancano a Firenze. Che sia sbocciato definitivamente?
  • Duncan e Martinez Quarta: se la Fiorentina nelle ultime settimane sta salendo di livello, il merito è principalmente di questi due gregari trasformati in leaders. Il centrocampista ghanese domina il gioco sia in fase difensiva che di impostazione non disdegnando il tiro in porta, il centrale argentino è il perfetto interprete del calcio di Vincenzo Italiano. Propositivo, volenteroso, cattivo, sempre pronto ad accorciare gli spazi ed il campo in avanti. Certo non sarà mancino, ma per adesso è quasi un nuovo acquisto. Un tandem eccellente!
  • Nzola: finalmente dalla parte giusta della rubrica! Dopo aver fallito una gran bella occasione, sfrutta il lancio di Mandragora (!!) per mostrare le sue doti migliori: protezione della palla con un movimento che inganna il difensore e fuga verso il portiere avversario trafitto stavolta con un delizioso scavetto. Che sia il primo di una lunga serie!

IL BRUTTO

  • Milenkovic: colui che dovrebbe essere il condottiero della difesa viola, sembra invece l’anello debole. Nel primo tempo rischia di rimettere in gioco il Cagliari con un retropassaggio sciagurato, poi si riprende ma non offre mai l’impressione di essere quel muro che spesso abbiamo conosciuto. Succede, ma forse un turno di riposo sarebbe opportuno.
  • Brekalo: se Sottil mi fa spesso arrabbiare, l’esterno croato non riesce mai a smuovere le mie emozioni. Gioca l’ennesima partita trasparente in cui non è né carne né pesce. Non salta quasi mai l’uomo, non arriva praticamente mai al tiro in porta, non crea mai la superiorità numerica. Un gigantesco boh!

A voi per i commenti!!

4 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Come ricorderai, avevo già visto il Cagliari quando giocò contro l’Udinese, e mi era sembrata una squadra di una debolezza incredibile: erano incapaci anche solo di fare un passaggio dritto, figuriamoci di fare gol. Alla luce di questo, ritengo che la Fiorentina non abbia fatto nulla di straordinario a batterli 3 – 0: è come aver battuto 3 – 0 il Cittadella o il Catanzaro (anzi, a guardare la classifica di serie B forse perfino queste 2 squadre sono più forti del Cagliari).
    Ritengo che invece ad essere straordinario sia il campionato della Fiorentina nel suo complesso, perché riusciamo a stare alla pari di Juve e Napoli pur avendo degli attaccanti molto più deboli dei loro. Alla Juve Vlahovic ha fatto 4 gol, Milik 1 e volendo hanno anche Kean; al Napoli Osimhen ha fatto 5 gol, Simeone 1 e volendo hanno anche Raspadori; alla Fiorentina Nzola ha fatto 1 gol, Beltran zero, e dietro di loro c’è il vuoto cosmico. Questo la dice lunga sui miracoli che sta facendo Italiano per l’ennesima volta.
    A proposito di Italiano, devo ammettere che ieri sera mi sono sbagliato su di lui. Volevo che per il quinto cambio facesse entrare Comuzzo, perché una gara dal risultato acquisito sarebbe stata l’ideale per farlo debuttare in serie A. Quando ho visto che invece è entrato Mandragora ho pensato: “Ma cosa lo metti a fare? Per lui questi pochi minuti non contano nulla, a Comuzzo invece gli avrebbero cambiato la vita!” Manco il tempo di finire questo pensiero, e vedo Mandragora che fa un lancio lungo: probabilmente voleva solo spazzarla via, ma in ogni caso la palla finisce proprio nei pressi di Nzola, che brucia in velocità il suo marcatore e fa un bellissimo gol in pallonetto. Ora, io seguo il calcio da diversi anni, e ho imparato che queste cose succedono solo agli allenatori molto bravi, molto fortunati o tutte e 2 le cose. Mi ha ricordato quella volta che Mourinho non riusciva a vincere un Inter – Chievo bloccato sul 2 – 2, come mossa della disperazione mise Figo che non giocava da un sacco di tempo, e pochi minuti dopo proprio Figo avviò l’azione per il 3 – 2 di Ibrahimovic. Anche lì non so se Mourinho se lo sentiva o ha avuto solo culo, ma in ogni caso sono cose che capitano soltanto a chi ha il tocco magico. Mourinho a quei tempi ce l’aveva, adesso ce l’ha Italiano.

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    • Iniziamo dal fondo: Italiano è il vero artefice di tutto ciò che sta accadendo alla Fiorentina ed è in un periodo della sua vita in cui gli riesce praticamente tutto, un pò come il Montella di Firenze o il Di Francesco di Roma. Starà a lui non sedersi sugli allori come gli altri due perché tra poco troverà chi avrà capito come fermarlo e farà scuola a sua volta. Italiano a però già dimostrato di saper cambiare pelle più volte….speriamo non si fermi e che resti a Firenze ancora un bel pò! Sono d’accordo sulla grandissima stagione che stiamo facendo anche se le prossime due gare contro Napoli e Lazio racconteranno tantissimo di ciò che potremo fare: dovessimo uscirne con almeno 2 – 3 punti allora potremmo davvero pensare in grande!

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      • La mia impressione è che all’inizio i giocatori del Napoli abbiano avuto una reazione di rifiuto nei confronti di Rudi Garcia. Non perché lui avesse detto o fatto qualcosa di sbagliato, ma perché amavano moltissimo Spalletti, e quindi per reazione avrebbero odiato e visto come un usurpatore chiunque si fosse seduto al suo posto. Da professore conosco bene questi meccanismi, perché anche a me è capitato di venire guardato in cagnesco dai miei alunni quando ereditavo una classe da un professore molto amato. Poi ad un certo punto Rudi Garcia ha trovato il modo di farsi amare anche lui, e il Napoli ha ricominciato a girare a meraviglia. Purtroppo per noi la Fiorentina ha la sfortuna di incrociare gli azzurri proprio adesso che hanno ritrovato il bandolo della matassa, e quindi non mi scandalizzerei se ci battessero.
        Mi scandalizzerei invece se arrivasse una sconfitta contro la Lazio. Di norma temo le gare contro entrambe le romane, perché per motivi a me misteriosi di solito non solo le perdiamo, ma le perdiamo male, dando una sensazione di impotenza più frustrante che mai; stavolta invece alla gara contro la Lazio ci arrivo spavaldo e la voglio vincere, perché la Lazio è dilaniata dalla faida interna tra Sarri e Lotito, questo si riflette anche sul campo e sulla classifica, e sarebbe un delitto non approfittarne.
        Tra l’altro ritengo che Sarri sia molto irriconoscente a lamentarsi del mercato che gli ha fatto Lotito un giorno sì e l’altro pure. In sostanza Sarri ha detto che lui aveva chiesto determinati giocatori, e Lotito gliene ha comprati altri con caratteristiche simili. Ora, posso capire che la cosa non faccia piacere ad un allenatore, ma sono cose che nel calciomercato succedono. Punti un giocatore, per mille motivi non si trova la quadratura del cerchio, e allora ripieghi su un altro giocatore meno forte ma a lui simile. Non è colpa di Lotito, è colpa degli incastri che talvolta non si creano.
        Inoltre, anche ponendo che fosse colpa di Lotito, sarebbe comunque irriconoscente da parte di Sarri gettargli fango addosso ad ogni occasione, perché Lotito per accontentarlo ha fatto fuori un ds con cui non si è mai sopportato fin dal primo giorno (Tare). E questo nonostante il fatto che Tare avesse dato alla Lazio molto più di quel che le ha dato Sarri. Per me che il valore della riconoscenza lo sento tantissimo questo comportamento è davvero insopportabile.
        P.S.: Rileggendo questo commento ho sgranato gli occhi: mai nella vita avrei pensato di spendere una parola buona per Lotito! 🙂

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        • Effettivamente difendere Lotito è difficilissimo ma stavolta se lo merita! Sarri ormai è diventato una macchietta, buono sempre a lamentarsi manco fosse il peggior Mazzarri. Tra l’altro un centrocampista come Kamada, un esterno alto come Isaksen ed un attaccante come Castellanos non è proprio un brutto mercato, considerando anche Rovella….. Noi purtroppo soffriamo molto la Lazio ed in genere le squadre del bancario Sarri, speriamo bene. Quanto al Napoli, sembra tornato il sereno e la qualità media della rosa è decisamente superiore. Certo è che la difesa partenopea potrebbe rappresentare il loro punto debole e se noi continuiamo a migliorare la manovra offensiva grazie anche ai gol degli attaccanti ce la possiamo giocare!

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